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Rossi, attacco alla Michelin
Il pesarese deluso per il sesto posto di Le Mans se la prende con i fornitori di pneumatici: "Ci devono dare una mano e fare di più, la Bridgestone ci dà regolarmente la paga. Sull'asciutto le modifiche sembravano funzionare"


LE MANS (Francia), 20 maggio 2007 - "Un grande peccato, ma la Michelin ci deve dare una mano e fare di più". È il commento a caldo, ai microfoni di Italia1, di Valentino Rossi al termine del GP di Francia. Sul circuito di Le Mans il pesarese ha chiuso in sesta posizione e ha perso punti nei confronti del ducatista Casey Stoner, terzo al traguardo e sempre più al comando della classifica del motomondiale.
ALTRO PIANETA - La Bridgestone ha confermato la sua supremazia anche su pista bagnata. "Sull'asciutto avevamo fatte delle modifiche e la moto sembrava andar bene - spiega Rossi - nei primi giri ero molto veloce, ho fatto una bella partenza e la Yamaha stava andando bene. Speravo che non iniziasse a piovere perché potevo allungare, poi sul bagnato ho tenuto il primo giro e mezzo, dopo di che la gomma è andata in crisi. Forse era troppo dura o c'erano problemi di setting, facevo fatica a stare in piedi. Se non avesse piovuto sarebbe andata meglio. Ora bisogna lavorare e la Michelin ci deve dare un mano, fare qualcosa di più perchè la Bridgestone anche sull'acqua è di un altro pianeta. Ci manca anche un po' di motore, rispetto alla Ducati soffriamo troppo ma il problema più grande sono le gomme. La Bridgestione ci sta dando regolarmente paga".
PREOCCUPAZIONE - Rossi rilegge la gara e afferma: "Stavo spingendo, mi sentivo bene con la moto ma quando è arrivata più acqua sono andato in crisi. Ho perso 6 punti da Stoner che non sono tanti ma è un peccato perché se non avesse piovuto sarei andato via". Cosa cambierà nei prossimi giorni? "Spero le gomme - risponde il pesarese - è la cosa che mi preoccupa di più perché la Bridgestone è più avanti di noi e se non si hanno gomme al top si può fare ben poco. Adesso andremo al Mugello e speriamo di fare una buona gara".

Moto: Rossi, resta l'allarme gomme

LE MANS, 20 MAG - "Abbiamo scelto, su consiglio della Michelin, una copertura posteriore troppo dura". Cosi' Valentino Rossi dopo il 6/o posto di Le Mans. "Pensavamo che non sarebbe piovuto cosi' forte com'e' poi successo", ha aggiunto, osservando che nel finale "mancava il grip necessario". Rossi si e' lamentato del fatto che "le nostre gomme necessitano di 2-3 giri per entrare in temperatura sull'asciutto". Per il "dottore", comunque, la Yamaha va bene: "l'unico tallone d'Achille e' la velocita' di punta".

Gp di Francia: sorpresa Vermeulen, male Rossi



Sorpresa nel Gran Premio di Francia a Le Mans della MotoGp: sotto la pioggia vince Chris Vermeulen su Suzuki (prima vittoria della casa nipponica dal 2000, quando trionfò a Motegi) davanti a Marco Melandri su Honda e a Casey Stoner su Ducati. Solo settimo Valentino Rossi su Yamaha, staccato ora in classifica dall'australiano della Rossa di Panigale di ben 21 punti, 81 contro 102.

Gara fortemente condizionata dalla pioggia, situazione nella quale Vale non si è mai trovato a suo agio: Rossi è partito bene, trovandosi dopo poche curve al primo posto ma lentamente la pioggia, all'inizio leggera, si è fatta sempre più pesante, causando cadute a Guintoli, Checa ed Elias.

Così tutti i piloti sono progressivamente rientrati ai box intornoal decimo giro per il cambio della moto: all'uscita dalla pitlane Vermeulen ha superato il compagno di squadra Hopkins e ha conquistato il primo posto che non avrebbe più lasciato mentre alle sue spalle Melandri ha recuperato posizioni su posizioni fino alla seconda piazza, seguito da Stoner e Pedrosa.

Chi invece ha faticato moltissimo nella pioggia è stato Rossi, che ha competato così un deludente weekend francese. Dal terzo posto occupato dopo i cambi delle moto, il "Dottore" è sceso progressivamente fino al settimo, accusando anche evidenti problemi con le gomme e recuperando una posizione e finendo sesto solo per la disastrosa caduta di Nicky Hayden a due giri dalla conclusione.

CLASSIFICA

PILOTA TOT QUA SPA TUR CIN FRA ITA CAT GBR OLA GER USA CZE ITA POR JPN AUS MAL
C. Stoner 102 25 11 25 25 16 - - - - - - - - - - - - -
V. Rossi 81 20 25 6 20 10 - - - - - - - - - - - - -
D. Pedrosa 62 16 20 13 - 13 - - - - - - - - - - - - -
M.Melandri 61 11 8 11 11 20 - - - - - - - - - - - - -
C. Vermeulen 55 9 7 5 9 25 - - - - - - - - - - - - -

I problemi del Dottor Rossi

Dopo cinque gare del Mondiale della MotoGp, Valentino Rossi si ritrova staccato già di 21 punti dal leader del Mondiale, Casey Stoner (81 a 102). Se la Ducati dell'australiano pare brillare sia a livello motoristico che per l'affidabilità e il rendimento dei pneumatici, il discorso è ben diverso per l'accoppiata Yamaha-Michelin.

La guidabilità della due ruote della casa dei "tre diapason" resta una delle migliori in assoluto, ma potenza e pneumatici stanno emergendo sempre più come problemi di complessa soluzione per Valentino, che dal canto suo sta iniziando a perdere la pazienza.

"A Le Mans quando è iniziato a piovere siamo andati in crisi: forse era una gomma troppo dura, alla fine ero davvero fermo e facevo fatica a stare in piedi - ha sentenziato il Dottore - E' un grande peccato, dobbiamo lavorare. La Michelin deve lavorare e fare qualcosa di meglio: le Bridgestone sembrano di un altro pianeta".

"Le gomme sono il problema principale: in Francia magari noi abbiamo sbagliato la scelta della gomma, anche se ci avevano detto che la pioggia sarebbe stata breve e leggera, ma è una costante il fatto che la Bridgestone ci stia dando costantemente la 'paga' - ha aggiunto Vale - Anzi, mi hanno superato anche le Honda che forse avevano qualcosa di più morbido. Insomma, il problema è grosso".

Dalla Michelin sono effettivamente arrivate conferme dell'errore di LeMans: "Dopo la gara è facile dire che abbiamo scelto gomme troppo dure ma è sempre una scommessa: l'anno scorso a Phillip Island quando abbiamo scelto nel primo Gran Premio le gomme medie, abbiamo scelto bene e abbiamo vinto la gara - ha spiegato Jean-Michel Weber, direttore del reparto corse della Michelin - Purtroppo non si può mai prevedere perfettamente il meteo, altrimenti avremmo dato gomme posteriori più morbide per quasi tutti i nostri piloti".

"Non ci aspettavamo che piovesse così tanto: immaginavamo che ci sarebbe stata solo una pioggia leggera e così abbiamo dato delle posteriori "medie" che invece non si sono rivelate la soluzione ideale per una pioggia pesante come quella che è caduta - ha aggiunto Weber - E' per questo motivo che Valentino è stato costretto a prendere curve più larghe, permettendo a diversi piloti di superarlo".

Detto delle gomme, a queste si aggiungono poi le difficoltà del motore Yamaha, recentemente migliorato ma ancora più debole a livello di potenza dei quelli della Honda e, sopratutto, della Ducati.

"Oltre alle gomme ci manca un po' di motore: in particolare contro la Ducati soffriamo troppo - ha aggiunto Rossi - Prima sembrava molto veloce solo in rettilineo mentre ora sfreccia dappertutto!".

Ora in casa Yamaha e Michelin si pensa a lavorare in previsione del prossimo appuntamento a inizio giugno al Mugello, una pista dove Rossi potrebbe subire meno la potenza della Rossa di Borgo Panigale e, se le Michelin faranno un passo in avanti, competere quindi alla pari con Casey Stoner. Il Dottore lo spera davvero ma il problema è che si dicevano le stesse cose prima di LeMans...

ROSSI: "UNA DELLE PIU BELLE"

Il pesarese felice per il trionfo del Mugello: "Gara fantastica". Il ringraziamento a Yamaha e Michelin: "Senza una moto e gomme così non ce l'avrei fatta". Pedrosa: "Vale imprendibile". Stoner: "Non a posto sull'asciutto"


SCARPERIA, 3 giugno 2007 - "Senza una moto e delle gomme così a posto non si poteva fare questa gara". Valentino Rossi analizza così la vittoria nel GP d'Italia, la sua sesta consecutiva sulla pista toscana. "È stata una gara fantastica, correre qui al Mugello è sempre un'emozione incredibile. Il pubblico mi ha dato una grandissima spinta. Con Stoner nessuna scaramuccia, mi ha sorpassato e ho provato subito a riattaccarlo. Alla prima curva le Bridgestone erano avvantaggiate e la vedevo male, poi ho fatto tutto quello che dovevo fare e le nostre gomme hanno lavorato bene. La partenza? Ho faticato, ho lasciato la frizione un po' troppo presto, la moto si è un po' impennata e la gomma ha faticato a entrare in temperatura. Penso sia stata una delle mie gare più belle".

IMPRENDIBILE - Lo riconosce anche Daniel Pedrosa, secondo al traguardo dietro allo scatenato pesarese. "Oggi Valentino era imprendibile. Io ho fatto una bella gara, ma ci manca sempre la seconda parte. La moto si muove tanto, sul rettilineo potevo recuperare ma in curva ho visto che Valentino andava via e non potevo forzare. La rabbia è che non posso dare il massimo fino alla fine. Almeno sono salito sul podio".

ASCIUTTO - Un po' sulla stessa falsariga le dichiarazioni di Casey Stoner. Oggi la sua Ducati sull'asciutto non ha destato una grande impressione. "Non eravamo completamente a posto con l'asciutto - spiega il leader iridato - probabilmente con la pioggia sarebbe stata meglio, ma ho fatto esperienza e ora abbiamo più dati su cui lavorare per la prossima gara. Barros? Lui era più a posto per l'ultima parte della gara, mentre io non avevo molta trazione per potermi giocare il podio". Domenica prossima c'è già l'appuntamento con Barcellona. "Bisogna continuare a lavorare e a progredire gara dopo gara come abbiamo finora. Barcellona è una pista che mi piace, l'anno scorso fino a quando non sono caduto ero in buona posizione".

Mitico Vale!!!

Valentino è tornato

Dopo una sola vittoria nelle ultime nove gare, Valentino Rossi si è ripreso al Mugello lo scettro del migliore. E a Montmelò, Donington e Assen il Dottore punta a riprendere la leadership nel Mondiale.

Inutile negare che i problemi della sua Yamaha (e quelli della Michelin) opposti alle sfolgoranti prestazioni dell'accoppiata Ducati-Bridgestone lo avevano parecchio innervosito; Rossi aveva spronato i tecnici della M1 e soprattutto quelli del gommista francese a rimboccarsi le maniche per recuperare il terreno perduto, e il Mugello, al netto del talento del Dottore che sulle due Arrabbiate prende traiettorie impossibili per gli altri, i miglioramenti si sono visti se è vero che anche la Honda gommata Michelin ha mostrato nuova linfa.

Il peggio per l'accoppiata Rossi-Yamaha sembra passato, ora in calendario ci sono tre piste che piacciono da matti a Valentino e che, almeno sulla carta, dovrebbero sorridere anche alla Michelin. "Yamaha e Michelin hanno lavorato davvero duro per ridurre lo svantaggio rispetto ai nostri avversari" - ha detto il Dottore - ora siamo pronti a dare battaglia su ogni pista. Dopo il Mugello arrivano tre gare su tre dei miei tracciati preferiti, per questo speriamo di poter dare seguito ai progressi fatti di recente per tornare nuovamente sul podio".

Contento e foducioso anche Davide Brivio: "Dopo le ultime gare ci siamo rimboccati le maniche - ha detto il team director Yamaha -, il successo del Mugello viene dal talento e dal grande cuore di vale, ma anche dal lavoro dei nostri tecnici e di quelli Michelin. Tutti stiamo dando il massimo, ora l'importante è proseguire su questa strada.

Stoner avverte Rossi: "A Barcellona vinco io"

Il quarto posto ottenuto nel Gran Premio d'Italia non ha tolto l'ottimismo a Casey Stoner, che domenica riprenderà il duello con Valentino Rossi sul circuito di Barcellona, sede del Gran Premio di Catalogna.

"Al Mugello abbiamo imparato diverse cose che ci serviranno per Barcellona. Come sempre - ha detto Stoner, leader del Mondiale MotoGp - cercheremo di trarre il massimo da qualsiasi situazione ci troveremo davanti. Finora abbiamo fatto un ottimo lavoro e questo mi permette di affrontare ogni gara in maniera più serena e più fiduciosa nelle mie possibilità".

Stoner ha poi espresso perplessità circa le condizioni del tracciato di Montmelò: "Barcellona è stata una delle mie piste preferite fino a quando l'asfalto si è rovinato e non è più stato lo stesso. Dal 2001 al 2003 era fantastico - ha sottolineato il centauro della Ducati - dal 2004 in poi era diventato troppo ruvido e lo hanno rifatto completamente, ma non bene come prima, e le F1 hanno peggiorato la situazione".

In ogni caso il circuito catalano sulla carta sarà favorevole alle Desmosedici di Borgo Panigale, principalmente per via del lungo rettilineo principale. "E' una pista tecnica quindi speriamo sia un'altra di quelle che vanno bene per noi. La Ducati lì ha ottenuto la sua prima vittoria", ha ricordato Stoner riferendosi al primo successo del team emiliano in MotoGp, "e chiaramente sarebbe bello ripetersi, ma l'obiettivo rimane sempre quello di lavorare al massimo per ottenere il miglior risultato possibile".

MotoGp, libere a Montmelò: Rossi il più veloce

Valentino Rossi è il più veloce nella seconda sessione di prove libere del Gp di Spagna a Montmelò. Alle sue spalle Hopkins e Pedrosa, quest'ultimo leader nella sessione mattutina.

Per il Dottore è la conferma che la Yamaha e soprattutto le gomme Michelin lavorano bene sul tracciato catalano, come aveva auspicato il pilota Tavullia desideroso di proseguire la rimonta nei confronti di Stoner dopo il successo del Mugello.

Alle spalle di Rossi ci sono la Suzuki di Hopkins e la Honda di Dani Pedrosa, che dimostra di essere in ottima forma sul circuito di casa. Lo spagnolo, infatti, aveva fatto segnare il miglior tempo assoluto nella sessione di prove libere del mattino.

Quinto tempo per Stoner, settimo per Melandri, mentre Capirossi precipita in quattordicesima posizione dopo il buon quinto tempo del mattino.

MotoGp Catalogna, vince Stoner, Rossi secondo

Casey Stoner ha vinto il Gran Premio di Catalogna: l'alfiere della Ducati ha preceduto sul traguardo Valentino Rossi su Yamaha e Daniel Pedrosa su Honda al termine di una gara entusiasmante.

Due le annotazioni evidenti consegnate dalla gara. La prima riguarda la conferma della superiorità del motore Ducati, assolutamente un spanna sopra tutti gli altri. La seconda riguarda invece Stoner: al di là della potenza del propulsore, l'australiano ha ribadito la consistenza della sua candidatura al titolo mondiale, dimostrandosi freddo ed abile a "tenere" la pressione di Rossi,

Rossi che ha peraltro sprecato la pole conquistata ieri (nona volta consecutiva che chi ha la pole non vince la gara) partendo malissimo e ritrovandosi dopo poche curve al quarto posto mentre Stoner prende subito il comando. In pochi giri, però, il "Dottore" ha superato prima Hopkins e poi Pedrosa e ha iniziato il suo insguimento a Stoner.

L'inseguimento dell'alfiere della Yamah si è concretizzato definitivamente a otto giri dalla fine ma un paio di tornate più tardi, nonostante Vale tentasse di resistere con "staccate" incredibili, Stoner ha riconquistato la prima posizione sul rettilineo del traguardo.

Rossi non si è arreso e a sei giri dalla conclusione ha ripreso nuovamente il comando: anche in questo caso, però, l'australiano non ha mollato e, sfruttando al massimo la potenza della sua moto, ha supera definitivamente il rivale, difendendo poi il primo posto fino al tragurdo nonostate i disperati tentativi di Valentino, che è ora staccato dal rivale di 14 punti in classifica.

troppo bella questa gara...

Stoner, a Donington per la fuga

Nel weekend la MotoGp sbarca in Gran Bretagna per l'appuntamento con il Gran Premio di Donington: sul tracciato inglese, uno dei preferiti di Valentino Rossi, Casey Stoner cercherà la quinta vittoria stagionale per allungare in classifica sul rivale italiano.

Al momento l'australiano, che proprio sul circuito albionico ha corsa la prima gara su pista e il suo primo Gran Premio, guida la graduatoria con 140 punti, 14 in più del Dottor Rossi, e un successo in terra britannica aumenterebbe ulteriormente le quotazioni dell'alfiere della Ducati per il titolo iridato.

"Siamo ancora in testa alla classifica e le cose stanno andando molto bene mentre aumenta sempre più la nostra esperienza sulla moto - ha dichiarato il "canguro"- Arriviamo a Donington da Barcellona con uno stato d'animo positivo: sappiamo che per la Ducati potrebbe essere una pista difficile ma finora la moto si è sempre dimostrata competitiva su tanti tracciati. Certo, per quanto mi riguarda, a Donington non ho mai veramente fatto troppo bene ma vediamo cosa riusciamo combinare questa volta".

Stoner ha quindi illustrato il tracciato inglese, che presenta diverse difficoltà sia per il pilota che per la moto: "La parte veloce del circuito è quella più impegnativa, soprattutto quando si scende nella Craner e quando si frena in piega verso l'Old Hairpin, un punto dove la moto si muove molto - ha spiegato l'australiano - Comunque penso che certi punti siano un po' pericolosi e che il tracciato diventerebbe più gradevole se li migliorassero".

"In particolare, anche alcune delle altre curve sono divertenti ma in generale è molto difficile trovare un assetto equilibrato per la moto, perché bisogna trovare un compromesso che renda la moto efficace sia alla parte stretta e tortuosa, che è molto importante se si sta duellando nelle fasi finali della gara, sia nella parte più veloce, dove si fanno i tempi", ha quindi aggiunto il centauro della Ducati.

Pista difficile, dunque, che Stoner affronta però con un buon margine in classifica e un obbiettivo mondiale che ormai non può più nascondere: "Non penso ancora al mondiale - ha confessato Casey - Forse lo farò più avanti nella stagione perché come stiamo lavorando ora va benissimo e quindi continueremo nello stesso modo". Certo, se poi si vincesse anche a Donington, allora il 21enne di Kurry Kurry faticherebbe davvero molta fatica a non pensare al titolo iridato...

Rossi prepara l'attacco a Stoner

Valentino Rossi è pronto a sferrare l'attacco decisivo a Casey Stoner: lo farà domenica prossima a Donington, "la mia seconda gara di casa".

Il pilota della Yamaha, secondo a Barcellona, in terra inglese ha già vinto sette volte.

Valentino Rossi è già a Donington Park dopo un breve soggiorno a casa a Londra. Il ventottenne vive nella capitale inglese dal 2000 e ha un esercito di tifosi inglesi che lo seguiranno nelle East Midlands.

"Donington è sempre come la mia seconda gara di casa perché vivo qui vicino, a Londra - dice Rossi. È uno dei circuiti che preferisco al mondo, in passato ho ottenuto delle belle vittorie, tra cui la mia prima vittoria in 500cc nel 2000 dopo una dura lotta con Jeremy McWilliams e Kenny Roberts. L'anno scorso mi sono infortunato dopo il problema ad Assen ma sono riuscito comunque a chiudere secondo, un gran risultato credo".

"Quest'anno sarà davvero dura con Casey Stoner e Dani Pedrosa che al momento vanno così forte. Anche se in passato Stoner non è mai andato benissimo su questo circuito, mi aspetto che quest'anno vada bene".

"L'anno scorso qui ha vinto Dani per cui ci aspettiamo che anche lui voglia lottare. È comunque un circuito molto bello, divertente, il rettilineo non è troppo lungo e i tifosi sono meravigliosi per cui spero di vincere ancora!".

Gp Assen: Stoner in prima fila, Rossi in crisi

Su pista bagnata Chris Vermeulen su Suzuki conquista la pole position del Gp d'Olanda ad Assen, davanti a Casey Stoner. In crisi Valentino Rossi, solo 11° in griglia.

Come prevedibile, sotto la fitta pioggia le Bridgestone lavorano bene, mentre i piloti gommati Michelin hanno trovato difficoltà con l'aderenza.

Valentino Rossi, dopo il buon lavoro svolto nelle libere sull'asciutto, ha dovuto lottare per non partire troppo lontano dai primi, strappando il nono tempo proprio all'ultimo tentativo.

Il bagnato sorride anche a Marco Melandri, quarto in griglia dopo i problemi avuti sull'asciutto. Decimo tempo per Loris Capirossi, proprio davanti al "Dottore".

Ecco la griglia di partenza del Gran Premio d'Olanda della MotoGp in programma domani ad Assen.

1) Chris Vermeulen (Australia, Suzuki) 1'48"555
2) Casey Stoner (Australia, Ducati) +0"017
3) Randy De Puniet (Francia, Kawasaki) +1"024

4) Marco Melandri (Italia, Honda) +1"124
5) John Hopkins (Usa, Suzuki) +1"129
6) Colin Edwards (Usa, Yamaha) +1"136

7) Anthony West (Australia, Kawasaki) +1"252
8) Alex Hofmann (Germania, Ducati) +1"372
9) Dani Pedrosa (Spagna, Honda) +1"577

10) Loris Capirossi (Italia, Ducati) +1"614
11. Valentino Rossi (Italia, Yamaha) +1"837
12) Alex Barros (Brasile, Ducati) +1"847

13. Nicky Hayden (Usa, Honda) +2"026
14) Kurtis Roberts (Usa, KR212V) +2"704
15. Shinya Nakano (Giappone, Honda,+3"272

16) Carlos Checa (Spagna, Honda, +4"716
17) Sylvain Guintoli (Francia, Yamaha) +5"698

GP Olanda - Rossi, che rimonta!

Valentino Rossi si impone nel Gp d'Olanda dopo una gara stratosferica. Partito undicesimo, il "Dottore" compie una rimonta incredibile e, dopo una serie di sorpassi, raggiunge e poi passa un velocissimo Stoner. Terzo arriva Hayden. Melandri chiude nono, mentre Capirossi è costretto al ritiro


l Dottore è tornato. Gara da vero fenomeno di Valentino Rossi (Yamaha) che compie un'impresa eccezionale. Dopo le prove, bagnate, di venerdì, il pesarese si era dovuto accontentare di partire dall'undicesimo posto. Gara all'attacco per il sette volte campione del mondo, che compie una serie impressionante di sorpassi, infilando man mano tutti i piloti prima di lui.

Partenza fantastica di Stoner (Ducati) che brucia Vermeulen (Suzuki) e si porta al comando imponendo un ritmo elevatissimo di gara e creando subito il vuoto. Il solo Hopkins sull'altra Suzuki, inizialmente, sembra tenere il ritmo dell'australiano, ma dalle retrovie stava partendo la rimonta di Rossi. Dieci i sorpassi del Dottore che gli consentono di portarsi a ridosso del leader del mondiale Stoner. Duello intenso, equilibrato, con Stoner che riesce a contenere la foga dell'italiano fino a tre giri dal termine. Rossi sceglie la traiettoria migliore e con un sorpasso spettacolare si porta in testa della corsa. Una volta superato, Stoner non riesce a tenere il passo del pesarese che si invola verso il traguardo vincendo il suo terzo Gp della stagione. Vittoria che gli mancava da quasi un mese (Gp d'Italia) e che gli consente di affrontare con più ottimismo la corsa verso il titolo mondiale.

Completa il podio di questa avvincente gara l'ottimo, e campione del mondo in carica, Hayden (Honda) davanti al compagno di squadra Pedrosa. Malissimo gli italiani: nonostante il quarto posto in griglia di partenza Melandri (Honda) chiude decimo, mentre è costretto al ritiro lo sfortunato Capirossi tradito dalla sua Ducati.

A metà campionato la lotta per il titolo di campione del mondo è ancora apertissimo. Stoner è sempre in testa con 185 punti, con Rossi che insegue a -21. Terzo Pedrosa (-66), probabilmente già tagliato fuori. Il titolo quindi è solo un affare per due, come del resto lo è stata questa prima parte della stagione: 9 gran premi, 5 vittorie per Stoner, 3 quelle di Rossi con la parentesi Vermeulen in Francia.

Un'iniezione di fiducia straordinaria questo successo, che restituisce fiducia e serenità sia al Dottore che al team Yamaha. Dopo una gara, e una rimonta, del genere nulla è impossibile, mentre Stoner e la Ducati fanno sicuramente meno paura.