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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 11/1/2008, 22:32




Australian Open, c'è Djokovic sulla strada di Federer

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A Melbourne sono stati sorteggiati i tabelloni degli Australian Open: la sorte ha messo diversi avversari impegnativi sulla strada di Roger Federer, alla caccia del tredicesimo titolo dello Slam, il quarto Aussie in cinque anni.

Dopo un primo turno senza troppe incognite contro l'argentino Diego Hartfield, il numero uno al mondo potrebbe trovare cammin facendo Tomas Berdych negli ottavi, Fernando Gonzalez nei quarti (remake della finale 2007) e in semifinale Novak Djokovic, se questi avrà la meglio su avversari temibili come David Nalbandian o David Ferrer.

Sulla carta pare più agevole il tabellone dell'altro grande favorito al titolo, Rafael Nadal: lo spagnolo debutterà contro un qualificato e potrebbe incontrare negli ottavi Carlos Moya (recentemente sconfitto dopo aver salvato quattro match point a Chennai), nei quarti Andy Roddick e in semifinale uno tra Nikolay Davydenko, Rochard Gasquet e Andy Murray.

Per quanto riguarda gli italiani, sorteggio tutto sommato favorevole: Fabio Fognini avrò un primo turno accessibile contro l'americano Michael Russell, Simone Bolelli e Andreas Seppi troveranno un qualificato e il solo Filippo Volandri dovrà sostenere una sfida difficile contro Sebastien Grosjean, che ha giocato spesso bene a Melbourne (semifinale nel 2001 ma anche altre tre quarti di finale),

Passando alle donne, anche in questo caso è la parte alta del tabellone ad avere i nomi più competitivi, come quelli di Justine Henin, Serena Williams, Jelena Jankovic, Maria Sharapova, Amelie Mauresmo, Nicole Vaidisova e Lindsay Davenport, con la mamma americana che potrebbe addirittura trovare la Sharapova già nel secondo turno.

Meno qualitativa la parte bassa, che pure può presentare due teorici quarti di finale interessanti come Venus Williams-Ivanovic e Chakvetadze-Kuznetsova.

Per quanto ci riguarda più direttamente, ben sette le nostre rappresentanti in tabellone e sorteggio complessivamente buono: Francesca Schiavone, unica testa di sere (numero 25), troverà la francese Emile Loit (con teorico terzo turno contro Justine Henin), Flavia Pennetta la slovacca Dominika Cibulkova, Karin Knapp l'australiana Casey Dellacqua, Maria Elena Camerin un'altra aussie, la wild card Christina Wheeler, e Roberta Vinci la spagnola Virginia Ruano Pasqual. Più impegnativi i match di primo turno per Tathiana Garbin, che affronterà la greca Eleni Daniilidou, fresca vincitrice del torneo di Hobart, e soprattutto Sara Errani, abbinata da sorte tutt'altro che favorevole a Lindsay Davenport.

Per finire, ecco i teorici ottavi di finale dei due tabelloni, maschile e femminile
Teorici ottavi maschili: Federer-Berdych, Blake-Gonzalez, Djokovic-Baghdatis, Nalbandian-Ferrer, Gasquet-Murray, Youzhnt-Davydenko, Roddick-Robredo, Moya-Nadal.
Teorici ottavi femminili: Henin-Golovin, Dementieva-Sharapova, Jankovic-Schnyder, Vaidisova-Serena Williams, Venus Williams-Bartoli, Safina-Ivanovic, Chakvetadze-Hantuchova, Petrova-Kuznetsova.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/1/2008, 16:18




Che Maria: Davenport k.o.
Nadal e Roddick facili



Nella terza giornata dell'Open d'Australia, la Sharapova regola con un netto 6-1 6-3 l'americana. Avanzano senza ostacoli Henin e Serena Williams. Nel tabellone maschile, tra i potenziali rivali di re Federer accedono al terzo turno anche Gasquet, Davydenko e Hewitt


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MELBOURNE (Australia), 16 gennaio 2008 - Il big match più atteso nella terza giornata dell'Open d'Australia è andato come da pronostico a Maria Sharapova che ha superato nettamente in due set l'ex numero 1 del mondo Lindsay Davenport, tornata alle gare nel settembre scorso dopo la maternità.
INCONTENIBILE MARIA - Sebbene avesse vinto 19 delle 20 gare disputate da mamma, la Davenport non è mai stata in partita, subendo costantemente l'assalto della siberiana apparsa decisamente fuori portata. La statunitense, che ha vinto questo torneo nel 2000, ha fatto match pari soltanto nei primi sei game del secondo set, per il resto è stato un dominio assoluto della Sharapova che ha finito per chiudere per 6-1 6-3 in appena 66 minuti con 60 punti all'attivo e appena 37 al passivo. Nonostante la bocciatura, Lindsay Davenport sta nuovamente galoppando, con le sue enormi falcate, verso le prime 10 del mondo (elite che ha raggiunto per la prima volta nel lontanissimo 1994), mentre Maria Sharapova rimane saldamente nel torneo e attende al terzo turno la connazionale Elena Vesnina.
HENIN-SCHIAVONE - Non sono state da meno della Sharapova neppure Serena Williams e Justine Henin. La campionessa uscente ha lasciato quattro game alla cinese Meng Yuan confermando l'apparente stato di grazia che ora sarà testato dall'ucraina Victoria Azarenko; la numero 1 del mondo invece si è un po' complicata la vita nel corso del secondo set prima di disporre della modesta russa Olga Poutchkova. Justine è arrivata al match point sul 5-2 del secondo set dopo appena 62 minuti di gioco, ne ha mancati altri due sul 5-4, si è fatta risucchiare sul 5 pari, ma ha comunque finito per chiudere prima del tie break giungendo all'appuntamento con Francesca Schiavone con una ventina di minuti di ritardo sulla tabella di marcia.
NADAL IMPRESSIONA - Nel maschile molto bene Rafael Nadal, Andy Roddick, Nikolay Davydenko e Richard Gasquet. Lo spagnolo ha impiegato un'ora e 34 minuti per disporre del francese Florent Serra, capace di conquistare appena quattro game in tutto il match. Nadal ha servito 9 ace e operato 9 break dimostrando di gradire la superficie - denominata flexicushion - decisamente più lenta del vecchio rebound ace. Roddick ha imitato alla perfezione Nadal prendendo a pallate il tedesco Michael Berrer nell'ultimo match del programma serale. Lo statunitense ha vinto per 6-2 6-2 6-4 in un'ora e 58 minuti recuperando un break di svantaggo all'inizio del terzo set. Senza sbavature infine le vittorie di Nikolay Davydenko (7 game ceduti al francese Nicolas Mahut) e di Richard Gasquet (appena 6 allo spagnolo Feliciano Lopez).
DOMANI SAFIN-BAGHDATIS - Domani sul centrale Roger Federer (contro Fabrice Santoro al suo 62° slam), Lleyton Hewitt (contro l'uzbeco Denis Istomin) e, dopo la sfida tra la nostra Garbin e Ana Ivanovic, l'atteso match serale tra Marat Safin e Marcos Baghdatis. Sulla Vodafone Arena Bolelli-Djokovic mentre sul campo numero 3 Maria Elena Camerin contro la cinese Na Li.
 
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giuli@46
view post Posted on 23/1/2008, 19:00




Federer, vittoria da numero uno

Nei quarti degli Australian Open, Roger Federer batte James Blake per 7-5, 7-6(5) 6-4 e si qualifica per le semifinali: grazie al successo sull'americano, lo svizzero difende il suo primo posto in classifica dall'assalto di Rafael Nadal, che in caso di sconfitta odierna del rivale e di vittoria del torneo, lo avrebbe scavalcato in vetta al ranking.

Tornando al match di oggi, Federer ha confermato la sua superiorità sull'americano - ottava vittoria in altrettanti scontri diretti - ma per farlo ha dovuto faticare almeno per i primi due set, quando il ragazzo newyorchese ha giocato al 100%, tirando ogni colpo e giocando praticamente alla pari con il più titolato rivale. che solo a tratti ha espresso il suo miglior tennis.

Nello specifico, il primo set è iniziato con due break nei primi tre giochi, per poi proseguire all'insegna dell'equilibrio fino al 6-5 Federer, servizio Blake, quando lo svizzero s'è procurato un set point e ha chiuso la frazione grazie ad un diritto fuori misura dell'avversario.

Il canovaccio si è ripetuto a lungo nel secondo set. Solito scambio di break nei primi tre game e poi turni di servizio senza problemi fino al 4-3 Federer, quando Roger non ha sfruttato due palle-break. Poco dopo, sul 5-4 lo svizzero non ha convertito due set point non consecutivi e così s'è ritrovato al tie-break. Tie-break giocato in modo perfetto nella sua parte centrale dal numero uno al mondo, che dall'1-2 piazzava cinque punti di fila e chiudeva quindi con un servizio vincente per il 7-5.

Sotto di due set, Blake si demoralizzava e nel terzo Federer scappava via fino al 5-1: l'americano tentava una rimonta che lo portava al 5-4 ma qui Roger chiudeva definitivamente per 6-4 senza rischiare più nulla.

In semifinale Federer affronterà Novak Djokovic, che non ha ancora perso un set nel torneo alla pari di Rafael Nadal. Il serbo ha sconfitto 6-0, 6-3, 7-5 lo spagnolo David Ferrer, faticando solo nella fase finale del terzo parziale, quando è andato a servire per il match sul 5-4 ma ha sprecato quattro match-point prima di venire brekkato e chiudere comunque per 7-5 dopo aver annullato una palla per un insidioso tie-break.

I precedenti tra Federer e Djokovic vedono lo svizzero in vantaggio per 5-1 ma da quando "Nole" ha fatto il salto di qualità, cioè dalla primavera dall'anno scorso, Roger ha vinto due incontri e ne ha perso uno, la finale sul cemento del Canadian Open, una superficie leggermente più veloce ma non troppo dissimile dal Plexicushion dove si disputano gli Australian Open.

Per finire, in campo femminile gli ultimi due quarti di finale in programma oggi hanno definito la semifinale della parte bassa del tabellone, dove si affronteranno la serba Ana Ivanovic, che a suon di punti vincenti (23) ha sconfitto per 7-6(3), 6-3 una Venus Williams meno incisiva del solito, e la slovacca Daniela Hantuchova, che ha regolato con un doppio 6-2 una polacca Agnieszka Radwanska già soddisfatta di essere arrivata a questo punto del torneo.
 
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Luisa22
view post Posted on 24/1/2008, 16:33




Semifinale a Melbourne
Tsonga domina Nadal
Il francese conquista la finale degli Open d'Australia battendo nettamente lo spagnolo: 6-2 6-3 6-2 il punteggio. Affronterà il vincente tra Federer e Djokovic


MELBOURNE (Aus), 24 gennaio 2008 - Nell'attesa della semifinale tra Roger Federer e Novak Djokovic, il primo giocatore a qualificarsi per la finale dell'Open d'Australia è stato il francese Jo Wilfried Tsonga, n. 38 del mondo, che a sopresa ha battuto in tre set il favoritissimo Rafael Nadal. Nessuno alla vigilia avrebbe potuto immaginare un epilogo del genere, ma sul campo Tsonga è stato impeccabile, autoritario e freddo nello sfruttare tutte le occasioni possibili senza il minimo cedimento. Alla fine il francese ha messo a segno 49 colpi vincenti (17 gli ace) in appena 25 game, trasformando in punto 30 discese a rete sulle 40 effettuate. Nadal ha avuto in tutto il match appena tre palle break che Tsonga ha cancellato nel terzo set chiudendo in un'ora e 57 minuti con il severissimo punteggio di 6-2 6-3 6-2.
CHI E' - Ventidue anni di Le Mans, Jo Wilfried Tsonga, di madre francese e padre congolese, è l'ennesimo prodotto vincente del vivaio transalpino dal quale era nato circa trent'anni fa un certo Yannick Noah. Tsonga, la cui somiglianza con il giovane Muhammad Ali è impressionante, è finalmente esploso dopo aver trascorso due anni in infermeria per una serie di problemi fisici, il più grave dei quali a una spalla. Ma nel corso del 2007 è stato bravo a ricostruirsi sia la condizione atletica che la fiducia, ingredienti che gli hanno restituito una classifica decente. Ora che ha fatto fuori con grande classe Rafael Nadal e che giocherà contro Federer o Djokovic la sua prima finale in uno Slam, Tsonga deve farsi conoscere. "Da bambino - ha raccontato Tsonga - sognavo di diventare il protagonista in uno sport di squadra. Ma a 10 anni, quando mio padre mi costrinse a vedere la finale di coppa Davis tra Francia e Svezia, il mio destino è cambiato. Il mio sogno è vincere, ma anche andare in Congo e fare per loro quello che Noah ha fatto per il Camerun".
E intanto Nadal si lecca le ferite. "Ha giocato un match incredibile - ha poi ammesso il maiorchino -, gli faccio i complimenti. Quando un avversario gioca a questi livelli è difficile da fermare, non penso possa riuscirci tutte le settimane, ma bisogna saper perdere con umiltà e quando qualcuno gioca meglio di te non resta che accettarlo e fargli i complimenti. Federer può giocare così, forse anche meglio, ma fare ciò che Tsonga ha fatto oggi sarà difficile. Ho provato di tutto, a velocizzare l'azione, a restare più dentro il campo, ma non è servito a nulla. Se gioca ancora così ha delle possibilità, ma forse soffrirà la pressione della prima finale. In finale, è tutto diverso".
 
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Luisa22
view post Posted on 26/1/2008, 15:06




E' la vera Sharapova
Niente da fare per Ana
La siberiana vince in un'ora e mezza la finale dell'Open d'Australia (7-5 6-3) contro la Ivanovic. La serba riesce a resistere nel primo set e all'inizio del secondo, poi cede allo strapotere dell'avversaria, forte di un servizio micidiale e di uno stato di forma ottimale


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Maria Sharapova con ill trofeo dell'Australian Open

MELBOURNE (Australia), 26 gennaio 2008 - Quello stesso sorriso che le aveva rapito Serena Williams durante la finale dello scorso anno, è tornato nuovamente a splendere sul volto di Maria Sharapova, vincitrice con pieno merito dell'Open d'Australia, prima prova stagionale del grande slam. La siberiana ha vinto l'affascinante sfida con la bella Ana Ivanovic senza particolari problemi, imponendosi per 7-5 6-3 in appena 91 minuti di gioco.
LA FUGA - Maria ha preso le distanze dalla rivale già dal quinto gioco del primo set ma Ana è stata brava a rimanerle a ruota operando il contro break e arrivando a due punti dal set quando la Sharapova, sul 4-5, si è trovata 0-30. Qui la gara avrebbe potuto incendiarsi ma Ana ha commesso 5 errori consecutivi che hanno dato fiducia e coraggio alla siberiana che ha finito per conquistare il primo set per 7-5. Nel secondo c'è stato equilibrio fino al 3 pari, poi la Sharapova ha allungato il passo facendo il vuoto. "Non è stato un grande anno per me il 2007 - ha dichiarato durante la premiazione Maria Sharapova - ma ora finalmente le cose sembrano cambiare. Questo successo è per il mio allenatore Michael Joyce che ha perso la madre: ogni volta che inizio un match penso sempre a lei".
SERVIZIO DEVASTANTE - Maria è stata devastante al servizio (89% dei punti fatti sulla prima) e sicura come non mai nei poderosi colpi dal fondo. Ana invece, che aveva perso per ko la finale del Roland Garros del 2007 contro la Henin, non ha tanto da recriminare se non il blackout patito sul finire del primo set. Ci sarebbe voluta la miglior Henin o Serenona al top per tentare di contenere la siberiana che si porta a casa il terzo slam della carriera dopo Wimbledon 2004 e l'Open degli Stati Uniti del 2006. La classifica non premia oltre modo Maria che rimane al quinto posto, mentre da lunedì Ana Ivanovic sarà per la prima volta in carriera numero 2. Si sa che i numeri lasciano sempre il tempo che trovano, perchè la più forte del mondo, ora, non può che essere Maria Sharapova. La russa non solo non ha perduto un set, ma ha ceduto complessivamente appena 32 game in 7 partite, media record delle ultimi 13 edizioni.
 
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Luisa22
view post Posted on 16/2/2008, 22:45




Knapp e Pennetta in finale
L'altoatesina conquista la prima finale in carriera ad Anversa, dove troverà la padrona di casa Henin. In Cile, la brindisina regola la pratica Parmentier in soli 53 minuti (6-2 6-0): ora la attende la Zakopalova, che ha già battuto 3 volte


ROMA, 16 febbraio 2008 - L'azzurra Flavia Pennetta è in finale nel torneo cileno di Vina del Mar. La tennista brindisina, testa di serie n. 1, ha impiegato soltanto 53 minuti per battere la francese Pauline Parmentier per 6-2 6-0 nella semifinale della "Cachantun Cup", appuntamento Wta dotato di 200mila dollari di montepremi di scena sulla terra rossa. Tra le due giocatrici c'era un solo precedente: sul cemento di Seul nel 2007 si impose la Pennetta con un doppio 6-4. Nella finale di domani l'italiana dovrà vedersela con la ceca Klara Zakopalova, testa di serie n.8, già battuta per tre volte dalla Pennetta.
BELLA SORPRESA - Karin Knapp non finisce di stupire e raggiunge a sorpresa la finale del prestigioso torneo di Anversa, 600mila dollari di montepremi. La tennista azzurra ha avuto la meglio in semifinale, dopo un'ora e 43 minuti di gioco, sulla cinese Na Li, testa di serie numero 9, con il punteggio di 6-4 7-6 (5). Ad attendere ora la Knapp la belga numero 1 del mondo, Justine Henin, che nell'altra semifinale ha faticato tre set prima di aver ragione della svizzera Timea Bacsinszky.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 2/4/2008, 10:40




Miami, Federer vola nei quarti

Agevole successo per Roger Federer negli ottavi di finale del Masters Series di Miami: lo svizzero si è imposto per 7-6(5), 6-2 sull'argentino José Acasuso e nei quarti affronterà Andy Roddick.

Il numero uno al mondo ha dominato il match molto più di quanto non dica il punteggio finale: soprattutto nel primo set, Roger, che ha servito benissimo, ha lasciato solo le briciole nei propri turni di battuta e se si è arrivati al tie-break è stato solo perché il 26enne di Basilea non ha sfruttato quattro palle-break, tre delle quali consecutive.

Una volta vinto per 7-5 il tie-break, la partita è virtualmente finita e così lo svizzero può ora guardare con ottimismo al prossimo turno contro Roddick, con il quale ha un bilancio di quindici vittorie - le ultime undici consecutive - e una sola sconfitta.

Negli altri incontri del torneo maschile, Rafael Nadal ha regolato Paul-Henri Mathieu e se la vedrà ora con James Blake, agevole vincitore su Radek Stepanek: lo spagnolo ha un bilancio di un successo e tre sconfitte contro lo statunitense, che ha però battuto per la prima volta pochi giorni fa a Indian Wells.

Per il resto, Nikolay Davydenko ha sconfitto in rimonta Mario Ancic, Janko Tipsarevic ha sconfitto Mikhail Youzhny, Tomas Berdych - attenzione al ceco, è uno dei tennisti più in forma visti finora a Miami - ha dominato Dmitry Tursunov e Igor Andreev ha superato il finalista della scorsa edizione, Guillermo Canas.

Passando al torneo femminile, da sottolineare il secco 6-2, 6-0 con cui Serena Williams ha strapazzato la numero uno al mondo, Justine Henin, parsa peraltro lontana dalla migliore condizione.

Più divertente del match si è così rivelato un siparietto in conferenza stampa.
Giornalista:"Non sei mai sembra in così in forma da…puoi finire la frase?"
Risposta di serena: "Dal 1982 (è nata nel 1981, ndr)
Giornalista: "Era una domanda sera"
Serena "E quella era una risposta seria".

Purtroppo - o per fortuna, visti i precedenti non esaltanti a livello di spettacolo - la statunitense non troverà in semifinale sua sorella Venus, sconfitta con un doppio 6-4 da Svetlana Kuznetsova.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 27/4/2008, 23:51




Nadal cala il poker a Montecarlo


Rafael Nadal ha vinto il quarto titolo consecutivo del Masters Series di Montecarlo battendo per la terza volta di fila in finale Roger Federer per 7-5, 7-5 in 1'43 di gioco.

Per lo spagnolo si tratta del 24° successo di singolare in carriera, il primo del 2008, il nono nei quindici scontri diretti con lo svizzero, con il bilancio che sul rosso è addirittura di 7-1 per il maiorchino, sempre più "principe" di Monaco dove non perde dal terzo turno del 2003 contro Guillermo Coria.

Del resto, anche oggi Rafa si è dimostrato il re indiscusso della terra battuta, pur contro un Federer che almeno per una ventina di minuti nella seconda frazione ha sciorinato un tennis alle soglie della perfezione: il problema è che, specie sulal lunga distanza, oggi non sembra eserci giocatore in graddo di contrastare la potenza, la costanza e le terrificanti rotazioni mancine di Nadal.

Passando alla cronaca della partita, Roger si è portato per due volte in vantaggio di un break nella prima frazione ma si è fatto sempre rimontare e nel dodicesimo gioco lo svizzero ha ceduto la battuta per la terza volta e con essa un set caratterizzato da ben 20 suoi errori. Nel secondo parziale il numero uno al mondo ha alzato la qualità del suo tennis a livelli insostenibili anche per una macchina da "rosso" come il maiorchino ed è volato sul 4-0, dando l'impressione di poter pareggiare i conti.

Rafa non ha però "mollato" e ha continuato a macinare il suo gioco martellando il rovescio di Federer, che appena è calato leggermente s'è ritrovato prima agganciato e poi superato, con lo spagnolo avanti per 5-4.

Roger ha tentato di tenere il passo del rivale ma sul 5-6 ha fallito due opportunità per approdare al tie-break - una facilissima con un diritto a campo aperto - e al primo match-point per il rivale ha spedito lungo un rovescio, consegnando quindi il trofeo a Rafa, che ha così realizzato il record di quattro successi consecutivi a Montecarlo nell'era Open, un risultato raggiunto in precedenza solo dal neozelandese Anthony Wilding dal 1911 al 1914.

"Vincere qui per il quarto anno consecutivo è qualcosa di incredibile, specie contro un campione come Roger", ha commentato Rafa.

"Rafa è un avversario difficilissimo da battere sulla terra battuta e forse oggi il mio gioco d'attacco non ha funzionato abbastanza bene per permettermi di superarlo, specie quando gli ho permesso di rientrare nel match nel secondo set - ha invece dichiarato Roger - Però sento di essere vicino a batterlo: certo, non è facile, ma saperlo è già una buona cosa, specie rispetto a quanto fatto un anno fa sempre qui a Montecarlo, quando non avevo avuto la stessa impressione".

"Comunque questo torneo mi lascia buone sensazioni e sono felice di come stiano andando le cose - ha aggiunto Federer, condizionato a inizio stagione dalla mononucleosi - Mentre qualche settimana fa avevo ancora dubbi sulla mia condizione fisica per il prosieguo dell'anno, adesso posso dire che sto tornando finalmente ai miei livelli ".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 7/7/2008, 00:09




Wimbledon, finale epica
Nadal trionfa al quinto


Dopo cinque titoli consecutivi sull'erba inglese, Federer perde contro lo spagnolo in 4 ore e 48 minuti. Lo svizzero perde i primi due set, rimonta, annulla tre match point ma poi deve arrendersi a uno strepitoso Nadal: 9-7 al quinto. Match più volte sospeso per pioggia


LONDRA (GB), 6 luglio 2008 - Uno dei record di Borg doveva inevitabilmente cadere, ed è rimasto in piedi quello delle cinque vittorie consecutive perchè il nuovo campione di Wimbledon è Rafael Nadal che, come Borg nel 1980, è riuscito a vincere in quattro settimane sia il Roland Garros che Wimbledon. Era difficile, solo immaginare, che potesse essere più bella e avvincente di quella dello scorso anno, ma alla fine lo è stata e passerà alla storia anche per la finale più lunga di sempre sia in termini di tempo (4 ore e 48 minuti contro le 4 ore e 16 minuti di Connors-McEnroe 1982) che in termini di game (62 game contro i 58 di Drobny-Rosewall del 1954).
NADALITE - Non sappiamo ancora se oggi è finita un'epoca, quel che è certo è che Federer, alla sesta finale consecutiva, si è dovuto letteralmente inchinare al giocatore che attualmente è sicuramente il più forte. Come era accaduto nella finale del Roland Garros del 2007, una delle chiavi del match sono stati i break point che Nadal ha salvato o meglio, che Federer si è mangiato (16 su 17 allora, 11 su 13 oggi). Federer quest'anno è andato in tilt con Nadal due volte a Monte Carlo (è stato 4-3 e servizio nel primo, 4-0 nel secondo), due volte ad Amburgo (5-1 nel primo, 5-2 nel secondo) e oggi ha lasciato per strada il secondo set dopo aver condotto 4-1. La Nadalite è ormai una malattia seria per Federer che fino a qui aveva giocato un ottimo torneo. Ma è certo che il favorito per le prossime edizioni di Wimbledon è senza ombra di dubbio Rafael Nadal.
EMOZIONANTE - La più emozionante finale di Wimbledon della storia - e il paragone con quella di Borg e McEnroe del 1980 gli va perfino stretto - va dunque a Nadal che chiude 9-7 al quinto dopo aver mancato due match point nel tie break del quarto set. Ma andiamo per ordine. Federer ha vinto il sorteggio e ha deciso di servire. Ma dopo aver tenuto con facilità il primo game dell'incontro, ha perduto la battuta sull'1-1 per merito di Nadal che gli ha sparato un missile all'incrocio delle righe nell'angolo del rovescio. Lo svizzero ha avuto subito la palla break per ristabilire la parità ma ha sbagliato un dritto e Nadal è volato 3-1. Nel settimo game Federer ha eseguito il primo serve and volley dell'incontro e nel game dopo la prima palla corta di tutto il match. Nel decimo game Nadal è andato a servire per il set e qui le sorti della sfida potevano radicalmente cambiare se Federer fosse stato in grado di convertire una delle due palle break avute; sulla prima Federer ha sbagliato una volèe non facile e sulla seconda un rovescio. Lo spagnolo, dopo aver sciupato un set point, ha chiuso in cassaforte la frazione quando Federer ha messo in rete una risposta di rovescio.
REAZIONE FEDERER - Nonostante l'handicap del primo set, Federer ha reagito benessimo issandosi prima sul 3-0 e poi sul 4-1; ma nel settimo game ha perduto malamente il servizio e nel game dopo ha sprecato una palla break (servizio vincente di Nadal) che l'avrebbe mandato a servire per il set sul 5-4. Nadal si è rifiutato di andare sotto e nel game seguente ha assestato il colpo del ko strappando la battuta allo svizzero. Sul 5-4 Nadal ha rischiato di rimettere ulteriormente in partita Federer concedendogli una palla break prima di salire due set a zero.
PIOGGIA - Nel terzo set Federer si è mangiato due palle break consecutive sbagliando, su due seconde di Nadal, due comodi rovesci. Il numero uno del mondo ha pagato lo scotto di aver mancato la palla break numero 11 andando sotto 0-40; qui si è rivisto il Federer autoritario che tutti conoscono e che, infilando 5 punti consecutivi, è stato capace di tirarsi fuori dal baratro. Poi è arrivata la pioggia che ha interrotto il match sul 5-4 per Federer. Alla ripresa, dopo 75 minuti, Nadal ha mantenuto il delicato turno di battuta e si è trascinato al tie break che però ha perso per 7 punti a 5.
TIE BREAK - Il quarto set ha avuto sussulti solo nella parte finale quando Federer si è trovato a dover servire, sul 4-5, per rimanere nel match sotto 0-30. Lo svizzero ha infilato 4 punti consecutivi e si è trascinato avanti arrampicandosi fino al tie break. Federer ha conquistato uno spettacolare primo punto ma poi Nadal è salito 4-1 e 5-2 con due servizi a disposizione; ma qui Nadal ha commesso un doppio fallo e poi ha perso anche il punto successivo sbagliando un rovescio. Federer ha recuperato arrivando al set point sul 6-5 ma ha messo in corridoio un dritto per liberarsi dalla scambio asfissiante. Sul 7-6 Nadal ha avuto sulla racchetta il primo match point ma Federer ha messo una prima imprendibile. Sull'8-7 Nadal, questa volta con il servizio a disposizione, si è giocato il secondo match point dell'incontro ma Federer si è superato mettendo a segno un passante di rovescio lungolinea da posizione angolatissima. Federer ha sfruttato al meglio l'energia accumulata per i match point annulati che poi ha chiuso il tie break per 10 punti a 8.
TRIONFO NADAL - Nel quinto è arrivata nuovamente la pioggia, a bloccare Federer al servizio sul 2 pari, 40 pari. Dopo 35 minuti di sospensione Federer assesta due ace e si porta sul 3-2. Sul 4-3 Federer ha la palla break che lo manderebbe a servire per il match ma non riesce a concretizzarla. Nadal serve per tre volte per rimanere nel match e nella prima occasione (sul 4-5) Federer arriva a due punti dalla vittoria. Federer si salva una prima volta sul 5 pari annullando due break point e sul 6 pari recupera un game da 0-30. Poi sul 7 pari cede la battuta alla quarta palla break e manda Nadal a servire per la vittoria. Lo svizzero salva un terzo match point con una spettacolare risposta di rovescio ma cede lo scettro alla quarta occasione per lo spagnolo che riceve, meritatemente, il più importante trofeo tennistico del mondo.
IMBATTUTO - Nadal è il secondo spagnolo a vincere Wimbledon dopo Manolo Santana, campione nel 1966. Lo spagnolo è imbattuto da 24 partite di fila e nel ranking di domani mattina avrà 6055 punti contro i 6600 di Federer. Ma la classifica poco importa. Nadal centra il suo quinto slam mentre Federer non riesce ad acciuffare il tredicesimo titolo.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 2/2/2009, 00:38




Nadal trionfa a Melbourne
Federer resta senza parole


L'ultimo atto degli Australian Open non tradisce le attese: lo spagnolo si aggiudica il primo successo a Melbourne, battendo lo svizzero che alla premiazione si scioglie in lacrime. Questo il punteggio: 7-5 3-6 7-6 3-6 6-2


Ancora una partita che fa storia, ancora una finale in cinque set e ancora una vittoria di Rafael Nadal che conquista il suo primo Open d'Australia, il sesto slam della carriera, battendo per 7-5 3-6 7-6 3-6 6-2 in 4 ore e 23 minuti il rivale di sempre, quel Roger Federer che ormai non sa più cosa fare quando si trova davanti allo spagnolo (guarda le foto della finale). Due su tutte le incognite della vigilia. La prima: Nadal avrà recuperato dalla maratona di 5 ore e 14 minuti che gli aveva imposto in semifinale il connazionale Fernando Verdasco? La seconda: a Federer sarà sufficiente ripetere il livello di gioco espresso nei quarti contro Del Potro e in semifinale contro Roddick? La risposta è stata fin troppo chiara: Nadal è insuperabile e riesce a giocare ad altissimo livello anche due partite di fila per quasi 10 ore di gioco. Federer è probabile che non riesca più a battere Nadal nemmeno se lo spagnolo giocasse con l'handicap di un break a set. Ed è ormai assodato che Federer, contro Nadal, non riesce quasi mai a giocare il suo miglior tennis.
PIANTO - E sono state lacrime di dolore, quelle uscite dal cuore di Federer quando lo hanno chiamato sul palco per premiare lo sconfitto. Federer è scoppiato a piangere come un bambino e non ha potuto proferire alcuna parola. Allora Nadal ha preso il microfono e ha tentato di consolare l'amico: "Mi dispiace per te - ha detto Rafa -, ma tu sei uno dei più grandi della storia e sicuramente riuscirai a superare il record di Sampras". Lo svizzero allora ha ripreso il microfono singhiozzando ancora. "Hai giocato un grande match - ha sussurrato tra le lacrime lo svizzero - e ti auguro il meglio per questa stagione". Nadal entra nella storia del tennis e pare filare ancor più veloce di Roger. Il maiorchino è il quarto giocatore della storia capace di vincere gli slam su tre superfici differenti. Dopo Jimmy Connors, Mats Wilander e Andre Agassi, c'è lui che alla terra del Roland Garros ha saputo unire l'erba di Wimbledon e il cemento dell'Open d'Australia. E chissà se 40 anni dopo Rod Laver, un nuovo giocatore sarà in grado di realizzare il grande slam.
CHIAVE TATTICA - Nadal ha vinto perchè è un lottatore nato che non si scoraggia di fronte a niente, Federer invece ha mollato quando avrebbe dovuto osare di più e scegliere tra contenere gli errori per allungare la partita all'infinto o giocare a tutto braccio. Alla fine ha scelto una via di mezzo e Nadal giustamente lo ha nuovamente castigato. Nadal ha anche la scusante di aver avuto sulle gambe le cinque ore e passa di venerdì notte, perchè altrimenti avrebbe rischiato di vincere per 3 set a zero. Federer invece ha come scusante il fatto di aver giocato preaticamente senza servizio; appena il 52% di prime, il 73% di punti sulla prima e un modesto 45% sulla seconda. Ecco il racconto di una giornata particolare.
PRIMO SET - Nadal vince il sorteggio e sceglie di far servire a freddo Federer che perde la battuta in avvio di match commettendo un doppio fallo e steccando due rovesci non irresistibili. Con Nadal non si scherza e Federer è costretto ad aggredire subito l'avversario cercando di sorprenderlo con i cross stretti di rovescio o con la risposta di dritto. Ed è con quest'ultima che concretizza il contro break. Nel sesto game Federer sale in cattedra ed è ancora un dritto, che Nadal cerca di evitare fino all'ossessione, a regalare il break a Federer per il 4-2. Ma Ercole Nadal reagisce subito alla grande, compie due prodezze e il doppio fallo dello svizzero restituisce il break allo spagnolo. Federer sembra tuttavia osare di più ma sul 5 pari perde per la terza volta il servizio regalando di fatto il set a Nadal che chiude il set per 7-5 in 58 minuti.
SECONDO SET - L'atteggiamento dei giocatori non cambia, Nadal è sempre super sicuro mentre Federer va a folate e gioca praticamente senza servizio (32% la media delle prime). Nel quarto game Federer ha una palla break, la quinta del match, ma Nadal è bravo a piazzare il primo millimetrico ace della partita. E per la legge delle streghe, quella che vede Federer tutte le volte che s'imbatte in Nadal, lo svizzero perde la battuta mandando l'avversario a servire sul 3-2. Qui la partita poteva prendere una piega ben devisa, ma Nadal è scricchiolato e Federer lo ha subito riacciuffato per il bavero salendo 4-3. E nell'ottavo game del secondo set Federer ha giocato il tutto per tutto, aggredendo nuovamente Nadal con la risposta di rovescio e centrando un importantissimo break alla quinta palla utile. Federer ha poi tenuto in modo agevole la battuta incamerando la seconda frazione per 6-3.
TERZO SET - Il terzo set è iniziato con quasi due ore di tennis nelle gambe e Nadal è apparso da subito meno frizzante ed esplosivo del solito. Ma è stato ancora una volta Federer a correre i rischi maggiori quando ha concesso a Nadal una palla per salire 4-2 che però ha prontamente cancellato con una sventagliata di dritto. Sul 4-3 Nadal ha chiesto l'intervento del fisioterapista che gli ha massaggiato la coscia destra e sul 4 pari lo spagnolo si è salvato da 0-40 tenendo un game importantissimo. Sul 5 pari Nadal si è salvato ancora da 15-40 cancellando altre tre palle break (sei su sei il parziale del set). Con appena il 48% di prime palle, 8 ace e 2 doppi falli, Federer è andato a servire sul 5-6 per rimanere nel set. Lo svizzero ha salvato un set point con il servizio e poi, con il decimo ace, si è trascito al tie break quando il cronometro segnava due minuti allo scadere della terza ora. Nel tie break, dopo un mini break per parte, Nadal ha fatto il vuoto ed è salito sul 6-3. Federer ha commesso un doppio fallo, il quarto dell'incontro, e lo spagnolo si è portato avanti due set a uno dopo 3 ore e 5 minuti di battaglia.
QUARTO SET - La reazione di Federer non si è attesa più di tanto, ma Nadal non è stato da meno. 2-0 per lo svizzero e un lampo dopo 2 pari. Federer ha avuto un momento di stizza al cambio di campo gettando con rabbia la racchetta e subito dopo, quando un nastro fortunoso gli ha regalato il punto, non si è nemmeno scusato con Nadal. Sul 2 pari Federer ha cancellato due palle break con un servizio e un rovescio lungolinea. Poi una terza con un'avventata palla corta che Nadal ha riacciuffato mandando però in corridoio. Nadal si è procurato comunque una quarta palla break con uno spettacolare recupero di dritto ma Federer ha risposto con un ace. E sulla quinta lo svizzero ha spolverato il classico servizio e dritto tenendo un delicatissimo turno di battuta e salendo 3-2. E il gatto e il topo hanno continuato a scambiarsi i ruoli con Federer che strappava la battuta a Nadal e andava 5-2. Nadal teneva agevolmente la battuta ma nulla poteva nel turno dopo; 6-3 Federer e quinto set che inizia quando mancano 8 minuti all'ingresso nella quinta ora di gioco.
QUINTO SET - L'epilogo della finale, la prima a concludersi al quinte set dal 1988, da quella vinta da Mats Wilander su Pat Cash, avviene nel quarto game quando Nadal opera il break e sale sul 3-1. E' il rovescio a tradire Federer dopo che lo aveva retto per oltre quattro set. Il passaggio a vuoto di Federer è durato qualche minuto e Nadal è potuto tranquillamente salire sul 4-1 alla mezzanotte esatta. Federer ha giocato male gli ultimi game, ha annullato due match point ma al terzo si è arreso..
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 8/11/2009, 23:40




Pennetta, punto decisivo
All'Italia la Fed Cup


Flavia Pennetta batte Melanie Oudin 7-5 6-2 e regala alle azzurre il punto decisivo sugli Stati Uniti. Una vittoria mai in discussione contro le giovani americane. E' la seconda volta che l'Italia vince il trofeo: la prima nel 2006



L’Italia vince la seconda Fed Cup della storia e, dopo la terza finale negli ultimi 4 anni, con due singolariste di livello medio-alto come Flavia Pennetta (n. 11 del mondo) e Francesca Schiavone (16), e le vittorie stagionali di Coppa contro Francia e Russia, legittima il titolo di numero 1 del mondo che la Federazione internazionale le assegna. Mettendo l’Italia davanti a Russia e Stati Uniti, nazioni sicuramente più presenti fra le prime 10 del ranking e negli Slam. Il successo vero delle azzurre sta nell’esempio di unità e continuità e affezione che questo gruppo, Flavia, Francesca, più Roberta Vinci e Sara Errani, hanno dimostrato negli anni, sia con la maglia azzurra che nei tornei. Con progressi costanti e attggiamenti sempre positivi, il miglior traino per un movimento "di quantità che cerca un numero uno di qualità assoluta", come sottolinea il presidente della Itf, il faentino Francesco Ricci Bitti. "E l’Italia donne è a metà strada".

Flavia Pennetta, 27 anni. Ansa
Flavia Pennetta, 27 anni. Ansa

vittoria mai in discussione — Questo è il vero messaggio che arriva da Reggio Calabria, perché l’affermazione sulla squadra del futuro Usa, la 18enne Melanie Oudin e la 20enne Alexia Glatch, non è stata in discussione. Nè nella prima giornata, nè nella seconda. Così come dicono i tre singolari vinti in due set, sia pure con qualche lapsus di tensione (troppa) delle veterane azzurre che, non dimentichiamo, hanno potuto mettere in campo - sul campo sabbioso che s’erano scelte e davanti a un pubblico appassionato -, l’esperienza dell’età (27 anni Flavia, 29 Francesca) e di una maggiore militanza fra le professioniste (e anche in tornei e partite importanti) delle due bambine americane, tradite dalla rinuncia dell sorellone Williams. E l’esperienza, insieme all’unità del gruppo potrà essere l’atout anche del prossimo anno, per un nuovo trionfo, visto il tabellone che, il 6-7 febbraio vede le azzurre in trasferta in Ucraina, contro le abbordabili sorelle Bondarenko, e quindi con la vincente di Repubblica Ceca-Germania, un altro confronto più che possibile, per accedere ad un’altra finale e difendere degnamente la Coppa. La partita che decide, la vince, com’è giusto, Flavia Pennetta, che vince il duello fra le numero 1, contro la Oudin, cioé due protagoniste dei quarti degli ultimi Us Open. È un duello che finisce ancora in due set, in un’ora 26 minuti, per 7-5 6-2, e che riserva qualche brivido un po’ per paura della pioggia che incombe sin dal mattino e impregna l’aria, un po’ per qualche timore che attanaglia ancora la brindisina sul 4-1. Quando Flavia è avanti di un break, ma salva una prima palla break con l’ace, e quindi sbaglia troppo sul 5-4 quando serve per la prima volta per il set e si fa invece riprendere sul 5-5. Poi però, se la cava d’esperienza, grazie a qualche tremolio della 18enne che ha di fonte, la volitiva Oudin, ancora un po’ acerba, però ad altissimo livello e con buchi neri su rovescio e in difesa. E, una volta sul 7-5, il match è azzurro. Come la finale.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 8/2/2010, 02:23




Fed Cup, Italia ok con l'Ucraina

Dalla Schiavone il punto decisivo



E' di Francesca Schiavone il punto decisivo per le azzurre impegnate nella Fed Cup. L'azzurra ha infatti battuto in tre set Kateryna Bondarenko regalando all'Italia il terzo e decisivo punto della sfida contro l'Ucraina. Per avere la meglio sulla rivale, la Schiavone ha dovuto impegnarsi in tre set. Perso il primo 6-2, ha ribaltato la partita schiantando la Bondarenko con un secco 6-1, 6-1. La giornata si è chiusa con la vittoria nel doppio.

In semifinale l'Italia troverà la Repubblica Ceca che ha battuto la Germania per 3-2.
 
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41 replies since 19/4/2007, 00:51   238 views
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