Portland schiaccia i Warriors
Belinelli sfiora la doppia cifraI sempre più sorprendenti Blazers conquistano la 17ª vittoria nelle ultime 18 partite. Golden State tradita dai senatori Davis e Jackson, coach Nelson regala 30' all'esordiente Watson (ex Reggio Emilia) ma anche Belinelli segna 9 punti (suo record)NEW YORK, 10 gennaio 2008 - I caldissimi Blazers non danno scampo ai Warriors. Portland vince 109-91 e conquista così la sua 17ª vittoria nelle ultime 18 gare. Un ruolino di marcia davvero incredibile soprattutto per una squadra che deve fare a meno dall’inizio della stagione della prima scelta assoluta Greg Oden.
Don Nelson ancora una volta sorprende un po’ tutti per le sue rotazioni. Il coach di Golden State, infatti, regala la bellezza di 30’ all’ex Reggio Emilia CJ Watson, appena promosso dalla Nbdl, dando spazio a Marco Belinelli solamente a risultato oramai acquisito. Il bolognese comunque entra a un minuto dalla fine del terzo quarto, quando però la partita e’ segnata, e fa bella figura mettendo a referto nove punti (3/3 da due e 1/3 da tre) in 13’ di gioco e facendo vedere alcuni pregevoli movimenti in attacco.
Golden State parte malissimo e permette subito ai padroni di casa di dettare il ritmo della gara. I Warriors litigano con il canestro mentre Portland, guidata da un eccellente Steve Blake, prende subito un consistente vantaggio e chiude il primo quarto avanti 30-14. I senatori di Golden State sono in serata negativa, Baron Davis chiude con 1-6 mentre Stephen Jackson si deve accontentare di un brutto 2/9, così coach Nelson limita il loro minutaggio e regala spazio alle seconde linee.
Nel secondo quarto dentro dunque Mickael Pietrus, Matt Barnes e il recuperato Austin Croshere ma invece di schierare Belinelli il tecnico di Golden State offre un’opportunità’ a Watson. I Warriors provano a infastidire i Blazers con la zona e per qualche minuto riescono anche a mandare in confusione i padroni di casa. Ma Portland non ci mette molto a trovare le contromisure e anche quando la zona non funziona più Nelson decide di non tornare più a uomo. Watson peraltro gioca una discreta gara (alla fine chiuderà con 11 punti) ma i Blazers hanno decisamente in mano le redini del match e chiudono i conti nel terzo quarto.
Nell’ultimo periodo l’intensità’ ovviamente cala e la gara si trasforma in un match da playground. Marco Belinelli però riesce a mandare qualche messaggio a coach Nelson giocando con disciplina in attacco e trovando un paio di canestri dall’alto quoziente di difficoltà.
Portland: Blake 24 (3/4, 5/6), Aldridge 19, Webster, Jones 16. Rimbalzi: Przybilla 10. Assist: Roy 8.
Golden State: Barnes 14 (5/6, 0/3). Rimbalzi: Croshere 9. Assist: Watson 4.
Charlotte sgambetta Boston
TurboPhoenix, crollo Detroit
Orlando ringrazia il solito mostruoso Howard (15 punti e 17 rimbalzi) A Cleveland non bastano i 31 di James. Nona sconfitta consecutiva per Miami. E Bargnani gioca solo 17' (con 6 punti) nel successo di Toronto su PhilaTORONTO, 10 gennaio 2008 - Dopo i picchi della scorsa settimana, Andrea Bargnani fa due passi indietro ma Toronto batte comunque Philadelphia. Cade a sorpresa Boston in casa contro la modesta Charlotte, Phoenix vince il tiro al bersaglio con Indiana, Detroit crolla a Dallas.
Toronto-Philadelphia 109-96
La stagione di Bargnani continua a essere altalenante sia come rendimento che come minutaggio. Dopo i 40’ minuti guadagnati contro Detroit nella prima partita del nuovo anno, la scelta numero uno del draft 2006 resta in campo appena 17’ contro i Sixers, che vengono sconfitti da Toronto grazie a una buona prova corale. Sam Mitchell distribuisce i minuti in campo in modo equilibrato, con i soli Moon e Calderon a fare gli straordinari. Chris Bosh gioca 25’ trovandosi presto con problemi di falli, ma il suo contributo è solido, rimbalzi a parte, per i quali per fortuna c’è Jamario Moon che rifila ai Sixers anche 6 stoppate. Il migliore realizzatore di Toronto è Anthony Parker con 22 punti: "Mitchell ha introdotto qualche nuovo schema – così Parker ha spiegato le sue ultime due ottime prove offensive -. Ci muoviamo di più e si creano buone occasioni di tiro". La speranza è che anche Bargnani possa beneficiare presto delle innovazioni del coach, nel frattempo le sue cifre sono di nuovo anonime. Bargnani chiude con 6 punti (2/5 dal campo), 2 rimbalzi e 4 falli. La panchina stavolta si fa sentire con Delfino che ha subito un grande impatto sulla gara. L’argentino, apparso sottotono ultimamente, si fa perdonare con 10 punti in sei minuti appena entrato in campo. Molto valido è anche il contributo di Nesterovic (4/5 per 8 punti e 5 rimbalzi in 20’), mentre Kapono e Graham fanno il loro dovere. Juan Dixon fatica in cabina di regia costringendo un ottimo Calderon a 40’ in campo. Toronto esordisce con due palle perse e Mitchell chiama velocemente un time out per richiamare la truppa agli ordini. Philadelphia riesce a restare a stretto contatto con i padroni di casa fino all’intervallo (52-50), ma nel terzo quarto Toronto aumenta l’intensità difensiva e si porta a +13. Nell’ultimo quarto, i Sixers accorciano le distanze a –5 grazie a Iguodala, ma i Raptors non si distraggono e si riportano a distanza di sicurezza con in campo Bosh insieme ai quattro esterni Calderon, Moon, Delfino e Parker.
Toronto: Bargnani 6 punti (2/4 da due, 0/1 da tre, 2/2 tl), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 palla recuperata e 4 falli in 17’. Parker 22 (8/11), Bosh 21 (8/10), Calderon 17, Delfino 12. Rimbalzi: Moon 9. Assist: Calderon 9.
Philadelphia: Green 18 (7/19) Iguodala e Young 16. Rimbalzi: Evans 9. Assist: Miller 7.
Boston-Charlotte 83-95
La squadra con il peggior record in trasferta della Eastern Conference (1-11), trascinata da un grande Jason Richardson, infligge a Boston il secondo ko interno della stagione. Le cose si complicano per Boston quando, oltre a non avere a disposizione Ray Allen (dolori al collo), Paul Pierce incappa in una serataccia al tiro (1/9 da tre e 4/13 in totale), seguito da Eddy House che chiude con 1/6 da tre. Pierce segna solo 13 punti, ma anche Tony Allen incide poco. I Bobcats sono avanti 72-65 dopo tre quarti e nell’ultimo si affidano ai canestri di Richardson, molti dei quali al limite dei 24”, scongiurando il ritorno di Boston che non si avvicina mai a più di sette lunghezze negli ultimi 5 minuti di gara.
Boston: Garnett 24 (8/13), Pierce 13. Rimbalzi: Perkins 10. Assist: Posey e Garnett 4.
Charlotte: Richardson 34 (14/22), Mohammed 18. Rimbalzi: Wallace e Mohammed 10. Assist: Felton 8.
New York-Houston 92-101
I Knicks hanno anche 6 punti di vantaggio nel terzo quarto, ma un gioco da tre punti di Yao riporta il punteggio in parità. All’inizio del quarto periodo, c’è l’episodio chiave della partita: coach Thomas si fa espellere, reo di essere entrato in campo a protestare contro un presunto tre secondi in area di Yao Ming. Da quel momento Houston prende il controllo e conquista la vittoria grazie a un monumentale Yao, alla regia di Rafer Alston (20 punti, 8 assist e 6 rimbalzi) e a un paio di canestri importanti di Luis Scola. Preoccupa il ginocchio sinistro di McGrady che oggi verrà riesaminato dai medici di Houston.
New York: Crawford 21 (9/20), Robinson 16. Rimbalzi: Randolph 11. Assist: Marbury 6.
Houston: Yao 36 (14/21), Alston 20. Rimbalzi: Hayes 13. Assist: Alston 8.
New Jersey-Seattle 99-88
Kevin Durant scende regolarmente in campo, ma è condizionato dall’infortunio alla caviglia della sera precedente. I Nets tornano a vincere giocando con pazienza in attacco e punendo sistematicamente le ingenuità difensive di Seattle e correndo quando c’è la possibilità. Durant gioca 32’ e realizza 15 punti con 5/15 dal campo e 5/5 dalla lunetta. New Jersey finisce con il 50% nelle triple (3/3 per RJ e 4/8 per Kidd).
New Jersey: Jefferson 28 (11/17), Carter 18. Rimbalzi: Carter 8. Assist: Kidd 11.
Seattle: Petro 22 (10/15), Collison 18. Rimbalzi: Collison 13. Assist: West 5.
Atlanta-Cleveland 90-81
LeBron James sale di nuovo in cattedra nel quarto periodo con 14 dei suoi 31 punti totali, ma questo non basta ai Cavs per rimontare contro Atlanta che si aggiudica l’incontro con un attacco più bilanciato di Cleveland. Anderson Varejao deve abbandonare il campo nell’ultimo quarto per una botta al ginocchio.
Atlanta: J. Johnson 29 (9/19), Smith 19. Rimbalzi: Horford 15. Assist: A. Johnson 6.
Cleveland: James 31 (13/22), Brown 12. Rimbalzi: Gooden 11. Assist: James 6.
Milwaukee-Miami 98-92
Miami ritrova Jason Williams, reduce da un infortunio al ginocchio, che segna 23 punti, ma trova anche l’ennesima sconfitta, la nona consecutiva. Milwaukee vince grazie all’eccellente prestazione di Mo Williams, autore di 35 punti (il suo massimo stagionale) e del 2/2 decisivo ai liberi per il +5 a 10” dalla sirena. Williams è perfetto dalla lunetta con 12/12 a cui aggiunge 6 assist. Gli Heat chiudono con 4/20 da tre.
Milwaukee: Williams 35 (10/22), Bogut 17. Rimbalzi: Simmons 9. Assist: Williams 6.
Miami: Wade 34 (11/22), Williams 23. Rimbalzi: Davis 10. Assist: Davis 6.
New Orleans-L.A. Lakers 80-109
I Lakers segnano sempre nei primi otto possessi della gara e impongono il loro ritmo contro gli Hornets, troppo passivi e impreparati a subire un avvio di gara così determinato di Bryant e compagni. Gli ospiti mantengono un largo margine di scarto per tutto il resto del match. La stella di L.A. non ha bisogno di prendersi troppi tiri perché il supporting cast è molto attivo e le riserve dei Lakers dominano quelle di New Orleans 42-9. "Il mio ruolo è cambiato – dice Kobe -. Non devo più andare in campo e produrre 35 punti e passa. Ora mi cercano per fare punti quando serve un po’ di ossigeno ed è così che dovrebbe essere".
New Orleans: Paul 32 (13/23), West 19. Rimbalzi: West 9. Assist: Paul 5.
L.A. Lakers: Bryant 19 (8/16), Bynum 17. Rimbalzi: Bynum 9. Assist: Bryant 7.
Dallas-Detroit 102-86
Dopo la sconfitta interna contro Boston, i Pistons crollano a Dallas dove conducono 2-0 solo all’inizio, ma poi sono costretti a inseguire i Mavs che tirano fuori dal cilindro una grande partita. Nowitzki si rende sempre pericoloso e intorno a lui l’attacco di Dallas sembra quello della scorsa regular season. Stackhouse e Terry segnano insieme 30 punti uscendo dalla panchina. Il 57% dal campo di Dallas con 10/16 nelle triple vale doppio contro Detroit che ha una delle migliori difese del campionato.
Dallas: Nowitzki 23 (10/15), Harris 19. Rimbalzi: Howard e Nowitzki 9. Assist: Terry 5.
Detroit: Hamilton 18 (9/18), Billups 16. Rimbalzi: Wallace 11. Assist: Herrmann 4.
Phoenix-Indiana 129-122
I Suns reagiscono all’assenza di Grant Hill (operato di appendectomia, out per circa tre settimane) e all’influenza di Steve Nash, che abbandona la gara negli ultimi 22 minuti, e recuperano uno svantaggio di 14 punti andando a vincere dopo un tempo supplementare. Raja Bell realizza due triple nell’overtime e chiude con 6/11 da tre. Leandro Barbosa segna solo 2 punti nel primo tempo e 25 nel secondo. Amare Stoudemire ne mette 25 compreso il canestro del pareggio a 26” dalla fine del quarto periodo.
Phoenix: Bell e Barbosa 27, Stoudemire 25, Marion 23. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Diaw 7.
Indiana: Granger e Williams 22, Tinsley 19. Rimbalzi: Murphy 15. Assist: Tinsley 11.
L.A. Clippers-Orlando 106-113