| SuperBryant, ma Lakers ko
Kobe ne segna 53, ma Memphis la punisce. Prova di forza dei Celtics che strapazzano New Orleans,ne approfittano gli Spurs che si riavvicinano al comando a Ovest. Orlando ottiene il nuovo record di franchigia: 24 vittorie esterne
NEW YORK, 29 marzo 2008 - I Celtics danno una grande prova di forza strapazzando New Orleans nel secondo tempo, ne approfittano gli Spurs che si riavvicinano al comando della Western Conference. Orlando ottiene il nuovo record di franchigia nelle vittorie esterne, 53 di Bryant non bastano ai Lakers di superare Memphis.
Boston Celtics-New Orleans Hornets 112-92 Sono i “Big Three” a trionfare nello scontro tra le due squadre che comandano Eastern e Western Conference in classifica, vendicando il successo degli Hornets per 113-106 dello scorso 22 marzo. Quando la difesa di Boston si accende (32 punti concessi negli ultimi 2 quarti contro i 36 del secondo), non ce n’è per nessuno. Inoltre Boston aveva quella sconfitta a New Orleans da farsi perdonare, e soprattutto Kevin Garnett riteneva di avere un conto aperto con David West, che quella sera ne segnò 37. “Si, l’ho presa molto sul personale questa partita. Ero già concentratissimo durante l’allenamento per prepararla bene. Ho cercato di essere il più aggressivo che potevo”, ammette KG. E ha fatto bene, per i Celtics: proprio dopo aver incassato 2 punti da West in una gara ancora in equilibrio (72-68), i ragazzi di Doc Rivers hanno chiuso la porta in faccia all’attacco di New Orleans, fuggendo via in 5’ minuti (88-73, con 8 punti di Pierce e 6 di Rondo). Per iniziare l’ultimo quarto, tre triple di Eddie House in nemmeno 5’ hanno definitivamente mandato al tappeto Chris Paul e compagni (100-80 a 7’30 dalla fine). Il coach degli Hornets Byron Scott, a fine gara, ha espresso un parere sulla questione MVP: “Sarà uno tra Bryant, James e Chris [Paul]. Garnett? Sarebbe da premiare, ma accanto a lui ci sono Pierce e Allen, due giocatori da Hall of Fame”. Boston: Pierce 27 (7/8, 0/3, 13/13 tl), Garnett 21, Rondo 17, R. Allen e Powe 12. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: Pierce 9. New Orleans: Paul 22 (5/12, 2/4, 6/8 tl), Stojakovic 17, West 14, Wells 13, Chandler 11. Rimbalzi: Chandler 8. Assist: Paul 10.
Philadelphia 76ers-Phoenix Suns 93-107 Un primo quarto stellare dei Suns mette subito a nanna le ambizioni dei 76ers di cogliere un altro successo di prestigio contro una Big della Western Conference: dopo 12 minuti i ragazzi di D’Antoni sono avanti 38-19, e toccano anche il +24 nel secondo quarto (50-26). Da lì in poi Phoenix ha semplicemente badato a gestire la gara, non andando mai più sotto la doppia cifra di vantaggio fino alla fine, evitando così di incassare la terza sconfitta consecutiva e mantenendosi vicina alla vetta a Ovest. Philadelphia: Miller 16 (6/16, 0/1, 4/6 tl), Williams 15, Iguodala 13, Carney 12, Evans 10. Rimbalzi: Dalembert 15. Assist: Miller 10. Phoenix: Stoudemire 22 (9/15, 0/1, 4/4 tl), Bell 20, Barbosa e Diaw 17, O'Neal 15. Rimbalzi: O'Neal 13. Assist: Nash 10.
San Antonio Spurs-Minnesota Timberwolves 99-84 San Antonio domina il secondo quarto e scappa via, ma si addormenta e rischia di complicarsi la vita contro Minnesota, che comunque continua a non mollare nessuna partita e mostra segni di miglioramento nei suoi giovani. Così, con San Antonio avanti 61-42 a 6’43 dalla fine del 3° quarto, i ‘Wolves rientrano clamorosamente sul 63-60 (con 8 punti dell’ottimo Ryan Gomes) e chiudono il quarto sotto di 6 (dopo una tripla di Udoka e i liberi di Ginobili). L’argentino, però, ha messo 16 punti nell’ultimo quarto annullando ogni margine di rischio per i campioni NBA. Per San Antonio (escludendo la stagione 1998-99, accorciata dallo sciopero dei giocatori) questa è la decima stagione consecutiva con almeno 50 vittorie. San Antonio: Ginobili 26 (3/3, 5/8, 5/6 tl), Parker 18, Finley 16, Duncan 12. Rimbalzi: Duncan 14. Assist: Parker 8. Minnesota: Gomes 17 (5/12, 2/3, 1/1 tl), Jefferson 14, McCants 13, Jaric e Foye 11, Smith 10. Rimbalzi: Gomes 10. Assist: Jaric 7.
Los Angeles Lakers-Memphis Grizzlies 111-114 Fanno un deciso passo indietro i Lakers, tornando a essere la squadra di Bryant – e solo di Bryant – in attacco, ma dimenticandosi completamente l’altra metà campo. Così, dopo i Bobcats anche i Grizzlies, non certo spauracchio della NBA, riescono a violare lo Staples Center. I Lakers hanno addirittura abusato del tiro da fuori (45 tentati, record di franchigia), malgrado due triple di Vujacic (109-111 a 50” dalla fine), però, Memphis ha punito con i tiri liberi di Lowry l’errore di Odom (113-109) e dopo l’1/2 finale di Rudy Gay dalla lunetta non c’era più il tempo di provare a pareggiare. LA Lakers: Bryant 53 (10/20, 9/17, 6/7 tl), Vujacic 14, Farmar 11. Rimbalzi: Odom 11. Assist: Odom 11. Memphis: Gay 28 (10/14, 1/6, 5/7 tl), Milicic 20, Warrick 16, Lowry 13, Miller 10. Rimbalzi: Milicic 12. Assist: Conley 5.
Milwaukee Bucks-Orlando Magic 86-103 24esima vittoria esterna per Orlando, che stabilisce il nuovo record di franchigia: è bastata mezza partita a Dwight Howard e compagni per lasciarsi alle spalle i modesti Bucks, alla nona sconfitta sulle ultime 10 partite. Avanti 60-43 all’intervallo, i Magic hanno chiuso definitivamente il conto iniziando il terzo quarto con un parziale di 13-2 (tripla di Turkoglu, 69-47 dopo 3’), e così l’infortunio di Jameer Nelson non si è minimamente fatto sentire, grazie anche a una difesa che ha tenuto Michael Redd a 3/16 al tiro e i Bucks al 34% di squadra. Milwaukee: Williams 18 (6/9, 2/4), Ivey 12, Villanueva e Jianlian 11, Mason 10. Rimbalzi: Villanueva 10. Assist: Williams 5. Orlando: Howard 25 (7/12, 11/14 tl), Lewis 16, Arroyo 13, Turkoglu e Cook 12, Evans 10. Rimbalzi: Howard 11. Assist: Arroyo 9.
Utah Jazz-Los Angeles Clippers 121-101 Non c’erano Mehmet Okur e Ronnie Brewer, e dopo 9’ ha dovuto abbandonare la contesa per infortunio anche Andrei Kirilenko. E allora? Nessun problema, la premiata ditta Williams Boozer mette a segno 66 punti (con 29/37 dal campo!) e si porta facilmente a casa la gara. “Sapevo di dover fare qualcosa di più in attacco stasera, vista l’assenza dei miei compagni”, ha detto Williams (13/15 al tiro per il playmaker). Per i Clippers si tratta della decima sconfitta consecutiva, la numero 18 sulle ultime 20 partite disputate. Utah: Boozer 34 (16/22, 2/3 tl), Williams 32, Korver 18, Millsap 13. Rimbalzi: Boozer 17. Assist: Williams 10. LA Clippers: Maggette 28 (6/11, 0/2, 16/19 tl), Kaman 16, Mobley e Thornton 13. Rimbalzi: Powell 9. Assist: Kaman 6.
Atlanta Hawks-Chicago Bulls 106-103 Con 16 punti di Ben Gordon nell’ultimo quarto – e il tiro del possibile supplementare – i Bulls hanno provato a raddrizzare una partita che sembrava ormai andata a metà del terzo quarto, quando gli Hawks conducevano per 72-50. Per gli Hawks è il sesto successo nelle ultime 8 gare, e sono ancora loro a menare le danze per l’ottavo posto a Est. Con questa sconfitta, invece, i Bulls rischiano di aver detto addio a qualunque ambizione (4 gare di distanza dagli Hawks, ora). Atlanta: Bibby 30 (5/7, 6/8, 2/2 tl), Johnson 19, Horford 16, Williams 13, Smith 12. Rimbalzi: Williams 11. Assist: Bibby 8. Chicago: Deng 19 (7/11, 1/1, 2/4 tl), Gordon 18, Nocioni 13. Rimbalzi: Noah 7. Assist: Hinrich 8.
Indiana Pacers-New Jersey 123-115 Quinta vittoria nelle ultime sette partite per i Pacers, che continuano a sperare per un posto ai playoff (sono 2 ½ le gare di distacco da Atlanta), malgrado il massimo in carriera nei punti per Devin Harris. I Nets hanno chiuso avanti di 7 all’intervallo (63-56), ma sono stati subito ripresi al ritorno dagli spogliatoio da un 8-0 (con 2 triple di Murphy). Danny Granger al solito gran protagonista (12 nell’ultimo quarto), ma i punti decisivi li mettono prima Dunleavy e Daniels per il +6 (108-102) e poi, dopo l’uscita per falli di Granger, la tripla di Kareem Rush a 1’19 dalla fine indirizza la gara a favore dei Pacers (112-104). Indiana: Granger 26 (8/17, 1/3, 7/7 tl), Murphy 21, Dunleavy 19, Daniels 14, Murray 12, Rush 11. Rimbalzi: Murphy 17. Assist: Granger 6. New Jersey: Carter 33 (6/18, 4/8, 9/11 tl), Harris 27, Jefferson 19, Boone e Harris 15. Rimbalzi: Boone 16. Assist: Harris 9.
Sacramento Kings-Washington Wizards 108-114 Di nuovo un ottimo Songaila ha messo a referto punti determinanti per la vittoria dei suoi Wizards. Il lituano, ed ex di turno, ha segnato gli ultimi 7 punti dei suoi, regalandogli un prezioso successo per i playoff. Sacramento aveva chiuso avanti 58-47 a metà partita, ma nel terzo quarto sono stati subito ripresi e superati dal trio Butler-Jamison-Songaila (13 punti consecutivi dai 3 per l’82-79 di fine 3° quarto). “É sempre bello tornare a giocare a casa della tua ex squadra”, ha detto il lituano. Sacramento: Artest 28 (9/17, 1/5, 7/7 tl), Martin 25, Garcia 16, Johnson 13, Miller e Salmons 10. Rimbalzi: Miller 8. Assist: Salmons 6. Washington: Jamison 25 (7/13, 2/4, 5/7 tl), Stevenson 20, Butler 18, Songaila 17, Daniels 11. Rimbalzi: Jamison 12. Assist: Butler 7.
Seattle SuperSonics-Charlotte Bobcats 93-96 Raymond Felton decide nel finale una gara che gli ospiti avevano iniziato meglio (38-27 nel primo quarto), ma che gli era scivolata dalle mani col passare dei minuti. Il playmaker ex North Carolina, però, ha messo il tiro del +1 a 49.8” dalla sirena (92-91) e punito con due tiri liberi la palla persa di Earl Watson. Kevin Durant ha tentato la tripla del pareggio, ma dopo il suo errore ci sono altri due tiri liberi per Charlotte – di Richardson – che scrivono la parola fine sulla partita a 5” dal termine. Seattle: Durant 18 (6/13, 0/4, 6/6 tl), Watson 16, Collison 12, Wilkins e Marshall 10. Rimbalzi: Collison 10. Assist: Watson 6. Charlotte: Richardson 27 (1/10, 6/10, 7/8 tl), Felton 23, Okafor 19, Wallace 11. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Felton 6.
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