NBA

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 29/1/2010, 11:25




"Derby italiano" ai Raptors
Ma il Gallo incanta


Storica sfida in Nba con tre italiani in campo a New York, con Toronto che piega i Knicks nel finale (106-104). Bargnani, in condizioni fisiche non ottimali, si fa vedere soprattutto in difesa. Poco spazio ma tanta grinta per Belinelli. Gallinari chiude invece con 18 punti, ma con Bosh e Turkoglu non basta a evitare il sorpasso nelle ultime battute da parte dei canadesi



Nel primo match della storia della Nba con tre italiani in campo i Raptors alla fine hanno la meglio sui Knicks106-104. Toronto, infatti, conquista, sempre al Madison Square Garden, anche il secondo derby della stagione. Dopo un primo quarto dominato dalla squadra di casa i canadesi risalgono la china e centrano il successo giocando un ottimo ultimo quarto.

Meneghin in tribuna — C’è anche Dino Meneghin sulle tribune del Garden. Il presidente federale è a New York per sondare l’umore dei tre azzurri i quali comunque hanno tanta voglia di Nazionale. Ma non c’e’ solo il lavoro, l’occasione di una rimpatriata con Mike D’Antoni (“Non ci vediamo spesso ma quando lo facciamo sembra che il tempo non sia passato”) è sempre qualcosa di speciale. Il derby inizia nel segno del Gallo. Il primo canestro dal campo dei Knicks lo produce (con una tripla) proprio Danilo Gallinari. Nei primi minuti la squadra newyorchese gioca decisamente meglio. David Lee domina sotto canestro, Gallinari, con un’eccellente penetrazione, firma una giocata da tre punti trovando il fallo di Jarrett Jack, i Knicks così arrivano al vantaggio in doppia cifra. La seconda tripla del Gallo porta i Knicks al +13, un Andrea Bargnani in non perfette condizioni fisiche, invece, fa fatica in attacco. Nel primo derby della stagione il quarto d’apertura era stato appannaggio di un sontuoso Bargnani, mentre Gallinari aveva impiegato un po’ di minuti a ingranare.

mago in difficolta' — Le cose cambiano radicalmente nella seconda sfida di gennaio tra Raptors e Knicks. Il Mago, infatti, chiude la frazione iniziale con 0/5 dal campo, Gallinari, invece, è perfetto dal campo: 3/3 per nove punti. A 2’16’’ dalla fine del quarto arriva il momento storico per il basket italiano. Entra Marco Belinelli, che aveva saltato la partita del 15 gennaio per un forte attacco influenzale. Ci sono così tre italiani su un parquet Nba, una bella soddisfazione per tutto il movimento cestistico azzurro. I padroni di casa chiudono il primo quarto avanti 34-20 (ottimo 62% dal campo per i Knicks) ma Toronto, grazie anche all’intensità di un motivatissimo Marco Belinelli, torna sotto piazzando un parziale di 11-2. Beli fallisce due conclusioni dal perimetro ma la sua esuberanza è contagiosa e i Raptors fanno sentire il fiato sul collo ai Knicks. La tripla di Gallinari è subito compensata dal primo canestro di Bargnani (condito dal fallo, ma l’azzurro fallisce il libero), Toronto comunque torna prepotentemente nel match e va al riposo con sole quattro lunghezze di ritardo (53-49).

minuti beli — La compagine canadese parte bene nella ripresa segnando i primi sei punti del terzo quarto. Andrea Bargnani si vede fischiare il suo quarto fallo dopo un paio di minuti ed è costretto a tornare in panchina. Nel terzo quarto così gli italiani fanno i comprimari. Gallinari realizza un bel canestro dopo un rimbalzo in attacco, Belinelli regala alcuni buoni minuti a Jay Triano ma la frazione appartiene a un eccellente Hedo Turkoglu. Il turco cambia marcia, cerca costantemente la penetrazione e firma 14 punti nella frazione. Nate Robinson e Lee rispondono e i Knicks rimangono davanti (81-79) anche a fine terzo quarto. In apertura di quarto periodo Jose’ Calderon (che sembra sempre esaltarsi al Garden) e Chris Bosh producono il parziale di 10-2 che porta davanti la squadra canadese. Toronto tenta di scappare via ma i Knicks non ci stanno. Il match diventa decisamente intenso, il Garden apprezza. Ci pensa Al Harrington con sei punti consecutivi a regalare il +3 (100-97) alla squadra di casa.

il sorpasso — I Raptors rispondono e la stoppata di Andrea Bargnani su Harrington produce il contropiede che Jack chiude con la conclusione che riporta avanti i canadesi a 50’’ dalla sirena. Un bel canestro dalla zona pitturata di Bosh poi regala a Toronto il 105-102 a 16”’ dalla fine. Lee riporta New York a meno uno e Jack fa un regalo ai Knicks fallendo uno dei due liberi, dopo il fallo di Danilo Gallinari. Sette secondi e due soli punti di ritardo per i padroni di casa. La palla va nelle mani di Harrington che però abbassa la testa e tenta un’improbabile penetrazione a difesa schierata, trovando soltanto lo sfondamento. Toronto così tira un sospiro di sollievo e porta a casa il match.

Gallinari: 18 (2/6 da due, 3/6 da tre e 5/5 ai liberi), sette rimbalzi, tre assist e due recuperi in 39’. Bargnani: due (1/6, 0/3, 0/1), tre rimbalzi, un assist e tre stoppate in 30’.
Belinelli: zero (0/1, 0/2), un rimbalzo e due assist in 14’.
New York: Lee 29 (13/21), Harrington 20, Gallinari 18. Rimbalzi: Lee 18. Assist: Duhon 9.
Toronto: Bosh 27 (10/23, 0/1), Turkoglu 27. Rimbalzi: Bosh 15, Tukoglu 11. Assist: Calderon 7.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 1/2/2010, 12:31




Bravo Mago, Toronto batte Indiana

Nba, Knicks ko contro Minnesota



C'è anche il sigillo di Andrea Bargnani nella vittoria di Toronto contro Indiana. I Raptors battono i Pacers 117-102: il Mago mette a segno 17 punti e 3 assist, mentre Belinelli non va a canestro e mette a referto un solo assist. Cadono i New York Knicks, sconfitti 112-91 da Minnesota nonostante i 15 punti di Gallinari. Per gli uomini di coach D'Antoni, alla terza sconfitta consecutiva, la qualificazione ai playoff pare sempre più lontana.

La doppia doppia di Gallinari (oltre a 15 punti, anche 10 rimbalzi, ma un modesto 4/14 al tiro) non basta contro i Timberwolves, così come i 27 punti di Wilson Chandler e i 16 di David Lee. La panchina dei Knicks realizza solamente 8 punti. Dall'altra parte, 25 punti per Kevin Love.

I Raptors, invece, centrano il quinto successo consecutivo. Nel tabellino di Bargnani, oltre a 17 punti (7/12 al tiro) anche 4 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero e 1 stoppata. Toronto, che chiude il match con un parziale di 20-5, ringrazia soprattutto Chris Bosh, autore di 26 punti, 15 rimbalzi e 7 assist. La formazione di Jay Triano, sette uomini in doppia cifra contro i Pacers, sta vivendo un periodo d'oro, e con un record di 26-22 può sognare di insidiare il primato di Boston nella Atlantic Division della Eastern Conference.

I risultati della notte.

Toronto Raptors - Indiana Pacers 117-102

Minnesota Timberwolves - New York Knicks 112-91

San Antonio Spurs - Denver Nuggets 89-103

Boston Celtics - Los Angeles Lakers 89-90

Cleveland Cavaliers - Los Angeles Clippers 114-89

Detroit Pistons - Orlando Magic 86-91

New Jersey Nets - Philadelphia 76ers 79-83

Houston Rockets - Phoenix Suns 111-115

Oklahoma City Thunder - Golden State Warriors 112-104
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 3/2/2010, 11:08




Bargnani e Beli da record
Ma a Toronto non basta


Il Mago realizza 34 punti, suo massimo nell'Nba e record per un italiano; la guardia ne fa 21, top di stagione, ma la prestazione degli azzurri non serve ad evitare la sconfitta dei Raptors, k.o. a casa degli Indiana Pacers per 130-115, dopo cinque vittorie di fila


Andrea Bargnani firma 34 punti, suo nuovo record Nba (il precedente era di 31 punti e risaliva al 14 gennaio 2009) e Marco Belinelli onora la sua prima gara da titolare con la maglia dei Raptors, realizzando il suo massimo stagionale di 21 punti, ma la grande performance degli azzurri non basta. Indiana interrompe una striscia vincente di 5 partite per i Raptors, la cui difesa torna a traballare e concede 130 punti ai Pacers che prevalgono per 130-115.

BELI IN QUINTETTO — Nella serata negativa di Toronto, condita da una distorsione alla caviglia per Jose Calderon nel terzo quarto, le uniche note positive (a parte la solita doppia doppia di Chris Bosh) sono le prove offensive di Marco Belinelli e Andrea Bargnani. Offensive perché in difesa non si salva nessuno dalla brutta figura. Toronto deve fare a meno di DeRozan e Turkoglu, così Triano lancia in quintetto la guardia bolognese che parte con grande carica. In un primo quarto da manuale, Belinelli realizza 14 punti con 5/7 al tiro, firmando il primo canestro (da tre) dei Raptors, esibendosi in penetrazioni e mostrando una buona intesa con Bosh. La stella di Toronto è sempre il primo terminale in attacco, mentre Bargnani fa il suo dovere chiudendo il primo tempo con 4/7 per 9 punti. Belinelli ne aggiunge 17 e Bosh 20, ma il resto della squadra non ingrana. Roy Hibbert domina il suo diretto avversario Bargnani nel primo quarto esordendo con 4/4 e Indiana, tornata al quintetto tradizionale con Granger ala piccola dopo la prova negativa a Toronto, è trascinata dall’ottima regia di Watson, a cui le guardie dei Raptors lasciano troppa libertà. Con i punti di Belinelli, Bargnani e Bosh (unici a referto nel primo quarto) Toronto conduce 34-32, ma all’intervallo Indiana è avanti 58-53 grazie a un passaggio a vuoto di Toronto nel secondo quarto.



BARGNANI SCATENATO — Alla ripresa del gioco si scatena Andrea Bargnani, infallibile in attacco e autore di 19 punti sui 33 di Toronto nella terza frazione. I Raptors si affidano al Mago, micidiale soprattutto in palleggio, arresto e tiro. Intanto Chris Bosh passa la maggior parte del tempo in panchina dopo aver commesso il terzo e quarto fallo all’inizio del secondo tempo, per cui il Mago diventa l’arma offensiva numero uno e non delude. Il problema di Toronto però è la difesa, che concede 42 punti ai padroni di casa. Indiana allunga a +20 per poi chiudere il terzo quarto 100-86. Con 6 punti consecutivi di Dunleavy i Pacers tornano subito a +20 e per tutto il quarto periodo proteggono il vantaggio tenendo sempre lo scarto in doppia cifra, guidati da un gran finale del leader Danny Granger. I Raptors non faticano a produrre punti, ma in difesa sembrano la stessa squadra confusa e disorganizzata di inizio stagione.

il record — Nell’ultimo quarto, Belinelli sbaglia un paio di canestri in entrata, quindi infila la sua terza tripla su 4 tentativi per il 115-103. Bargnani invece realizza dalla lunga distanza l’ultimo canestro dei Raptors per il 126-115 a 2’16” dalla sirena, canestro che sancisce il suo nuovo record di 34 punti, ottenuto con un ottimo 14/21 dal campo. Purtroppo la prima gara con i due italiani contemporaneamente in quintetto, ed entrambi autori di un’eccellente prestazione, si conclude con un verdetto inclemente per i Raptors. Indiana chiude con il 52% dal campo e 33/35 dalla lunetta. Earl Watson, il veloce play dei Pacers vince il duello con uno spento Jack (1/6), mentre Calderon si neutralizza da solo con una distorsione alla caviglia che lo costringe ad abbandonare il campo sorretto dai compagni. Lo sfortunato giocatore spagnolo aveva dichiarato alla vigilia della gara di sentirsi finalmente al 100%. Male anche Sonny Weems (0/3 e 3 turnover) e Antoine Wright (0/8).

Bargnani: 34 punti (10/15 da due, 4/6 da tre, 2/6 tl), 4 rimbalzi, 1 palla persa, 5 falli, 1 stoppata in 35’. Belinelli: 21 punti (4/9 da due, 3/4 tre, 4/5 tl), 5 rimbalzi, 2 assist, 1 palla persa, 3 falli, 1 stoppata in 33’. Toronto: Bosh 35 (13/22), Johnson 6. Rimbalzi: Bosh 15. Assist: Calderon 8. Indiana: Granger 23, Murphy 20, Hibbert 18, Watson 15. Rimbalzi: Murphy 14. Assist: Watson 11.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 4/2/2010, 10:47




Bargnani e Gallinari decisivi
Toronto e New York ringraziano


I Raptors superano 108-99 i New Jersey Nets: il Mago realizza 20 punti come Bosh, Belinelli parte riserva e ne fa 6. I Knicks tornano alla vittoria (107-85 contro Washington) dopo tre k.o. consecutivi. Di Danilo (15) la tripla del +12 a 3’54’’ dalla sirena che in pratica chiude il match


I Raptors tornano a 4 vittorie sopra il 50% (27-23) superando 108-99 i derelitti New Jersey Nets (4-44) grazie a un buon secondo tempo con cui rimediano a un pericoloso passaggio a vuoto nel secondo quarto. Bargnani chiude con 20 punti come Bosh e Belinelli con 6 punti. Il quintetto di Toronto subisce una nuova variazione e Belinelli torna riserva cedendo il posto a Wright, mentre sono ancora indisponibili Turkoglu, DeRozan e Calderon. “Jarrett Jack era in dubbio fino all’ultimo perché influenzato - ha spiegato Triano -. Così ho utilizzato Marco da riserva per avere un giocatore in più in regia in caso di bisogno”. Alla fine Jack riesce a stare in campo quasi 40’ e dà un enorme contributo alla squadra, e proprio quando il play va in panchina nel secondo quarto sostituito da Banks i Raptors si bloccano e subiscono un parziale di 20-3 che porta i Nets avanti di 11 punti. Un tiro fuori equlibrio di Belinelli e un canestro dell’ex Humphries, in gran spolvero nel primo tempo, per il 30-40 danno il via a qualche fischio del pubblico impaziente. Mentre Belinelli torna in panchina con un paio di ottimi assist, Bargnani torna sul parquet.

risveglio raptors — Il Mago sbaglia un comodo tiro frontale, ma rimedia con una conclusione in corsa ad alto coefficiente di difficoltà. Poi finalmente Triano trova in Sonny Weems l’uomo capace di energizzare sia il gruppo in campo che la folla mezzo addormentata. Weems si esibisce in una fantastica schiacciata al volo direttamente dalla rimessa sul fondo e l’ACC si risveglia. Il quintetto di Toronto si mette a giocare in velocità e con Weems, Jack e Bargnani protagonisti in attacco la situazione si raddrizza e Toronto chiude il primo tempo in testa 57-56. Il tanto atteso mini-concerto di Vanilla Ice all’intervallo è il preludio per un secondo tempo all’altezza per Bargnani e compagni. Bosh è un po’ fuori giri, ma Bargnani è presente e realizza 9 punti nel terzo quarto che apre con una tripla. Il punteggio è 83-78 dopo tre quarti e Toronto arriva a un massimo di +12 dopo una tripla di Belinelli, il suo unico canestro in azione, a metà del quarto periodo. Il duo Belinelli-Johnson recupera anche un paio di palloni in difesa che portano a canestri facili di Toronto. Nel finale, Andrea Bargnani decide di imitare Weems con una schiacciata sulla linea di fondo che lo porta a quota 20. Bargnani chiude con 6/17 e 4 stoppate, dovendo fare a sportellate per tutto il match contro il centrone avversario Brook Lopez, contro il quale dopo un paio di distrazioni iniziali tiene botta in maniera egregia.

20 punti per il mago — “Sia Bosh che Bargnani mi sono sembrati affaticati per i tanti minuti giocati la sera prima, ma altri giocatori sono stati protagonisti di un’ottima gara”, ha detto Triano. La differenza dopo il k.o. con Indiana è che, invece di avere solo tre giocatori positivi, contro New Jersey hanno avuto un grande impatto Wright, Weems e Jack. Sonny Weems, autore di 4 schiacciate una più potente dell’altra, ha chiuso con la prima doppia doppia della sua carriera e Wright con 18 punti e 3/6 da tre. I Raptors ritroveranno nella gara di domenica sia DeRozan che Turkoglu che giocherà con una maschera protettiva sul viso. Bargnani: 20 punti (4/13 da due, 2/4 da tre, 6/7 tl), 5 rimbalzi, 1 assist, 3 falli, 4 stoppate in 33’. Belinelli: 6 punti (0/1 da due, 1/3 tre, 3/4 tl), 1 rimbalzo, 2 assist, 1 palla recuperata, 1 fallo, 1 stoppata in 18’.
Toronto: Bosh 20 (8/20), Wright 18, Jack 17, Weems 14. Rimbalzi: Weems 11. Assist: Jack 9.
New Jersey: Harris e Yi 15, Lee 14. Rimbalzi: Humphries 11. Assist: Harris 8.

Nick Young contro Danilo Gallinari. Reuters
Nick Young contro Danilo Gallinari. Reuters

New York Knicks-Washington 107-85
I Knicks sono ancora convalescenti ma grazie a un buon secondo tempo, tornano al successo. La truppa di Mike D’Antoni supera la squadra della capitale (priva dell’infortunato Caron Butler, oltre naturalmente di Gilbert Arenas e Javaris Crittenton) 107-85 e ritrova il sorriso. Prima della palla a due il Madison Square Garden ricorda Dick McGuire, l’Hall of Famer dei Knicks scomparso all’età di 84 anni proprio nella giornata di mercoledì. Reduci da tre sconfitte consecutive i padroni di casa sembrano troppo contratti nei primi minuti del match. La partita non decolla e New York non riesce a trovare grandi soluzioni in attacco. David Lee firma 10 dei primi 15 punti dei Knick, Washington risponde con i canestri di Brendan Haywood. Ma il primo quarto è davvero soporifero e si chiude sul 22 pari. Mike D’Antoni ritrova Al Harrington (il quale ha smaltito l’infortunio al ginocchio sinistro) e rispolvera lo scontento Larry Hughes ma le cose non migliorano nel secondo periodo. Un paio di canestri di Nate Robinson svegliano il Garden ma i panchinari Nick Young e Andray Blatche spingono i Wizards che provano a scappare via.

gallo chiude il match — Danilo Gallinari li riprende con una tripla poi l’azzurro firma un bel canestro da sotto dopo aver conquistato un rimbalzo in attacco. Ma i Knicks fanno troppo poco e gli ospiti piazzano un parziale di 11-0 nelle battute finali del secondo quarto andando così al riposo avanti 45-41. Il primo tempo sicuramente non soddisfa Mike D’Antoni. I Knicks, infatti, giocano senza la giusta intensità e in attacco sono troppo prevedibili. Il tecnico newyorchese prova a dare la scossa alla squadra lasciando in panchina all’inizio del terzo quarto Chris Duhon. Sul parquet, al posto dell’ex playmaker di Duke, Mike D’Antoni promuove Nate Robinson. I Wizards però partono con il piede giusto e arrivano al +9. Robinson riesce a regalare un po’ di vivacità all’attacco di New York che dopo qualche minuto di smarrimento, ingrazia la marcia giusta, piazza un parziale di 15-2 e torna davanti. Con i canestri di Harrington e Wilson Chandler i Knicks riescono così a prendere in mano le redini del match e chiudono il terzo quarto avanti 72-65. Washington traballa ma non vuole andare al tappeto. A sferrare il colpo del ko ci prova il Gallo firmando una tripla dall’angolo. La squadra di casa arriva al vantaggio di doppia cifra. Come da copione in questa stagione, nell’ultimo quarto la mano di Danilo Gallinari si scalda e l’azzurro realizza la tripla del +12 a 3’54’’ dalla sirena che in pratica chiude il match. Washington, infatti, alza bandiera bianca così la truppa di Mike D’Antoni riesce addirittura ad andare a vincere in scioltezza. Gallinari: 15 (1/3 da due, 4/5 da tre, 1/2 ai liberi) con nove rimbalzi, un assist e due recuperi in 38’ di gioco.
New York: Robinson 23 (9/12, 1/3), Lee 22, Gallinari, Chandler 15. Rimbalzi: Lee 10. Assist: Robinson 8.
Washington: Young, Foye 15. Rimbalzi: Haywood 8. Assist: Boykins 6.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 8/2/2010, 02:25




Nba: Bargnani è super, Toronto va

22 punti del romano contro Sacramento



I Toronto Raptors conquistano la 28esima vittoria stagionale battendo per 115-104 i Sacramento Kings: all'"Air Canada Centre" protagonista ancora una volta Andrea Bargnani. Il "Mago", titolare al fianco di Turkoglu, Bosh (top scorer dell'incontro con 36 punti), DeRozan e Jack, ha realizzato 22 punti, cui vanno aggiunti 8 rimbalzi e 3 assist. Ai Kings non sono bastati i 24 punti di Martin. Assente Marco Belinelli per problemi fisici.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 11/2/2010, 10:25




La tripla di Bargnani
stoppa Philadelphia


Toronto spreca un vantaggiodi 23 punti, poi i tiri da tre di Calderon e dell'italiano bloccano la rimonta dei Sixers e i Raptors passano 104-93. Serata no per Belinelli, 16 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate per Andrea: "Non ho tirato benissimo, ma il canestro importante è entrato"


Due triple di Calderon e Bargnani salvano i Raptors da una rischiosa situazione nel finale e Toronto supera Philadelphia priva di Allen Iverson per 104-93. Tutto facile nel primo tempo, poi Toronto spreca un vantaggio di 23 punti subendo Lou Williams (24 punti nel secondo tempo) e si fa raggiungere sul 93-93 a 2’06” dalla fine. “Abbiamo rischiato tantissimo, ma ora ci godiamo la pausa e ci riposiamo perché siamo veramente molto stanchi - dice Bargnani autore di 16 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate -. Non ho tirato benissimo, ma il canestro importante è entrato. Io quando sono libero tiro sempre. Jack mi ha fatto un bellissimo passaggio ed ero libero. Ho tirato, poi se entra bene, se no pace”.

beli, serata no — Bargnani segna l’unica tripla della sua gara nel momento più importante per il +7 a 41” dalla sirena e dimostra di saper lottare contro le avversità, tenendo duro malgrado la stanchezza e mostrando massimo impegno in difesa. La ricompensa è una meritata mini-vacanza per ricaricare le pile. È invece una serata no per l’altro azzurro Marco Belinelli che chiude con 0/5 al tiro e poca lucidità in attacco. Si spiegano così i soli 10 minuti in campo per il bolognese che con l’assenza di Hedo Turkoglu avrebbe dovuto in teoria trovare ampio spazio. Turkoglu è assente giustificato per problemi familiari, e ancora una volta il suo sostituto Sonny Weems si dimostra all’altezza, meritandosi insieme a DeRozan un utilizzo maggiore tra gli esterni dei Raptors. Weems va in quintetto anche per marcare l’atletico Iguodala e si distingue anche in attacco con una gara di grande sostanza.

torna evans — Il primo tempo è tutto di marca Raptors. DeRozan e Weems volano a canestro con i passaggi alley-oop di Calderon, mentre Bargnani domina Elton Brand, stoppandolo e soffiandogli un rimbalzo in attacco che converte con due dei suoi sei punti realizzati nel primo tempo. La difesa dei Sixers è scarsa e Toronto conduce 50-41 all’intervallo. Il momento clou del secondo quarto è l’ingresso in campo di Reggie Evans, al suo esordio in campionato dopo un lungo infortunio, accolto da un’ovazione del pubblico per il quale l’ex Sixer è già un idolo ancor prima di contribuire ai successi della squadra. Dopo due punti e uno sfondamento preso la folla impazzisce. Belinelli invece parte male con un tiraccio in fadeway e un passaggio sbagliato sul pick and roll e non riesce a entrare in partita nemmeno nei pochi minuti in campo alla fine del terzo quarto.



allungo finale — Toronto allunga a +23 nella terza frazione, Bargnani perde due palloni e compie un grande scarico per DeRozan in taglio a canestro. Quindi si sorprende per un fischio contro di lui che gli nega una stoppata su Young lanciato a canestro. Il replay dà ragione al Mago e alla fine Bargnani chiude comunque con due stoppate. Nell’ultimo quarto, Toronto sembra avviata a una facile vittoria prima di 10 punti consecutivi di Williams che riportano la gara in parità. Il finale di Toronto però è da incorniciare: un gioco da 4 punti di Calderon, la tripla del Mago per il 100-93 e due perfette azioni difensive permettono ai Raptors di piazzare un parziale di 11-0 e ottenere il 29 successo stagionale, che eguaglia il record franchigia per numero di vittorie prima dell’All Star Game.

Bargnani: 16 punti (4/8 da due, 1/4 da tre, 5/6 tl), 7 rimbalzi, 2 assist, 2 palle recuperate e 3 perse, 1 fallo, 2 stoppate in 36’. Belinelli: 0 punti (0/3 da due, 0/2 da tre), 2 rimbalzi, 1 assist, 3 falli, 1 palla recuperata e 1 persa in 10’.
Toronto: Bosh 23 (8/15), Weems e DeRozan 14, Calderon e Johnson 10. Rimbalzi: Bosh 12. Assist: Jack 8. Philadelphia: Williams 26, Young 15, Brand 11. Rimbalzi: Iguodala 8. Assist: Holiday 6.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/2/2010, 18:51




Lakers, ci pensa super Brown
In lunetta rinascono i Celtics


Los Angeles batte Golden State grazie ai 27 punti della guardia, al top in carriera. Boston ritrova la vittoria passando a fatica a Sacramento con 6/6 nei liberi.negli ultimi 15". Oklahoma supera Dallas: è a 7 successi di fila. Utah espugna Houston: 14 vinte nelle ultime 16 partite


L'Nba riparte dopo la pausa per l'All Star Game nel segno di Shannon Brown, il cui massimo in carriera propizia la vittoria dei Lakers (ancora senza Bryant) su Golden State. Oklahoma batte Dallas e taglia il traguardo delle 7 vittorie di fila, Utah si conferma in grande forma battendo Houston. Boston ritrova il successo superando a fatica Sacramento. Fanno festa anche New Jersey, Miami, Detroit, Phoenix e Portland.



Charlotte Bobcats-New Jersey Nets 94-103
Il riposo fa bene a New Jersey (5-48), che si prende la quinta vittoria della stagione imponendosi senza mai dover inseguire in casa di Charlotte (26-26), unica franchigia con cui i Nets hanno un record positivo in stagione (2 vittorie su 3). Per la squadra con il peggior ruolino di marcia di tutta l'Nba è il primo successo dopo 8 k.o., ottenuto in una serata con il 52% dal campo e un netto 47-36 a rimbalzo. "Non so perché con Charlotte riusciamo sempre a far bene - ha detto Brroke Lopez -, ma onestamente non mi importa". Charlotte chiude con il 26,3% da tre e deve sempre inseguire: a 4'22" dalla fine Lopez firma il 96-86, i Bobcats provano a ricucire grazie a 6 punti di Wallace, ma riescono solo a riportarsi sul 98-93 a 1'45" dalla fine prima di essere rimessi in riga.
Charlotte: Wallace 21 (7/14), Diaw 19, Felton 18. Rimbalzi: Wallace 10, Diaw 10. Assist: Jackson 5 New Jersey: Lee 21 (6/9, 1/2), Harris 17, Lopez 16. Rimbalzi: Hamphries 8, Boone 8. Assist: Harris 9.

Philadelphia 76ers-Miami Heat 78-105
Con due grandi quarti centrali Miami (27-27) si sbarazza di Philadelphia (20-33) centrando la terza vittoria di fila. "È stato un successo importante per noi, costruito in allenamento quando abbiamo deciso di concentrarci su quello di cui aveva bisogno la squadra" ha raccontato Dwyane Wade, rimasto in panchina per tutto l'ultimo quarto, ma comunque il più prolifico dei suoi. I 76ers invece si arrendono tirando col 37.9% e appena 1/12 da tre, nonostante il rientro di Allen Iverson dopo l'assenza di 5 gare per assistere la figlia malata. Gli Heat allungano nel secondo quarto con un 16-2 propiziato da 8 punti di O'Neal che li porta da +3 a +17 a 3'18" dal riposo. Poi Miami dà la spallata decisiva nel terzo quarto, quando Wade con 11 punti alimenta il 11-1 che vale il 73-42 a 3'04" dalla fine, un baratro da cui Philadelphia non può più uscire.
Philadelphia: Young 16 (8/13, 0/1), Iguodala 11, Holiday 9, Dalembert 9, Williams 9. Rimbalzi: Dalembert 10. Assist: Iguodala 7.
Miami: Wade 24 (7/15, 1/1), O'Neal 20, Haslem 13. Rimbalzi: Richardson 10. Assist: Arroyo 7.

Detroit Pistons-Minnesota Timberwolves 108-85
Un gran secondo tempo consente a Detroit (19-33) di inflizare di Minnesota (13-41) e centrare la quarta vittoria in 6 gare disputate a febbraio. "Abbiamo giocato molto bene per tutti i 48'" ha detto John Kuester, coach dei Pistons. Ma è soprattutto nella seconda parte di gara che la squadra di casa, 53,5% dal campo, ha fatto la differenza, concedendo agli avversari solo 33 punti nei 24' conclusivi. Primo tempo equilibrato e dominato dagli attacchi: Detroit tira col 57%, Minnesota col 53% e il tabellone dice 52 pari. La squadra di Kuester cambia marcia in avvio di ripresa, piazzando un 33-10 che vale l'85-62 a 1'24" dalla terza sirena. I TWolves provano a reagire, ma non riescono mai ad infilare la fuga giusta e devono alzare bandiera bianca.
Detroit: Jerebko 21 (8/11, 1/2), Hamilton 12, Prince 11, Villanueva 11. Rimbalzi: Maxiell 10. Assist: Bynum 14.
Minnesota: Love 22 (8/12, 1/2), Jefferson 14, Brewer 11. Rimbalzi: Love 15. Assist: Brewer 6.

Memphis Grizlies-Phoenix Suns 95-109
Con una bella prova di squadra Phoenix (32-22) si prende la vittoria in casa di Memphis (26-26), la quinta consecutiva lontano dall'Arizona per gli uomini di Alvin Gentry, che chiudono col 50% dal campo compreso un 6/13 dall'arco. I Grizzlies invece cadono per la quinta volta consecutiva, sconfitta maturata al termine di una partita insolitamente difficile in area, chiusa col 35,6% dal campo nonostante il 42,1% dalla distanza. Padroni di casa sul 30-27 alla prima sirena grazie a un tiro da 20 metri di Young, poi i Suns prendono il largo trascinati da 15 punti di Lopez al 63-55 del riposo. Gli ospiti allungano fino a 87-66 con Richardson a 3'46" dalla fine del terzo quarto, Memphis prova la rimonta nel parziale conclusivo ma si ferma a -10, tenuta a bada da Stoudemire che firma gli ultimi 8 punti dei suoi. "Eravamo molto concentrati, come nelle ultime partite" ha detto Stoudemire, al centro di rumors di mercato che lo vorrebbero molto vicino a Cleveland.
Memphis: Gay 21 (6/13, 1/6), Randolph 19, Mayo 15, Young 15. Rimbalzi: Randolph 15. Assist: Conley 11.
Phoenix: Richardson 27 (10/12, 2/5), Stoudemire 21, Lopez 18. Rimbalzi: Stoudemire 10, Lopez 10. Assist: Nash 16.


Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 99-86
Nemmeno Dallas (32-21) con i nuovi arrivati Caron Butler, Brendan Haywood e DeShawn Stevenson riesce a fermare la marcia di Oklahoma City (31-21), arrivata a 7 vittorie consecutive. I Thunder fanno la differenza dopo la ripresa, concedendo solo 11 punti ai Mavs, tenuti al 32,3% dal campo (minimo stagionale) e costretti a rinunciare a Eric Dampier negli ultimi 2'54" a causa di una lussazione al dito medio della mano destra. "È una sconfitta frustrante - ha commentato coach Rick Carslile -, e la trade non può essere un'attenuante". Dallas vola sul 28-16 in avvio di secondo quarto, ma i Thunder rispondono con 40 punti nel parziale e vanno all'intervallo avanti 56-54, prolungando il momento magico fino a 10'39" dalla fine, quando il vantaggio tocca quota 17 punti (82-65). Dallas ricuce fino a -8 a 3'47" dalla fine (92-84), ma nei 200" successivi non trova più la via del canestro e deve alzare bandiera bianca.
Oklahoma City: Durant 25 (7/21, 2/7), Westbrook 17, Green 17, Harden 17. Rimbalzi: Durant 14. Assist: Westbrook 8.
Dallas: Nowitzki 24 (9/21, 0/1), Terry 14, Butler 13. Rimbalzi: Dampier 13. Assist: Nowitzki 6.

Houston Rockets-Utah Jazz 95-104
La doppia doppia stagionale numero 24 di Deron Williams consente a Utah (33-19) di espugnare il campo di Houston (27-25) e centrare il successo numero 14 nelle ultime 16 partite nonostante 21 palle perse. "Non avevamo cominciato benissimo, ma dopo una lunga sosta è comprensibile - ha detto Williams -. Ma sono contento di come abbiamo chiuso la gara". I Rockets invece incappano nel terzo k.o. di fila, complici 24 palle perse e un 40,5% al tiro che non sfigura solo grazie all'11/26 dalla distanza. Gara in equilibrio fino a 5'02" dalla fine, quando il punteggio dice 90 pari: Andersen infila la tripla che illude i padroni di casa, ma i Jazz rispondono con un 10-0 alimentato da 4 punti di Kirilenko e Houston può solo stare a guardare la festa degli avversari.
Houston: Brooks 18 (3/8, 4/9), Andersen 18 (4/8, 3/3), Ariza 15. Rimbalzi: Battier 8. Assist: Ariza 6 Utah: Okur 21 (8/14, 1/2), Millsap 20, Williams 17. Rimbalzi: Millsap 12. Assist: Williams 15.

Portland Trail Blazers-Los Angeles Clippers 109-87
In attesa di Marcus Camby (arrivato proprio da Los Angeles in cambio di Travis Outlaw e Steve Blake), ci pensa Martell Webster a regalare a Portland (32-24) la vittoria sui Clippers (21-32). Il 23enne al quinto anno di Nba colpisce 7 triple e firma la metà dei suoi punti nell'ultimo quarto, illuminando la seconda vittoria consecutiva dei Blazers, ottenuta anche grazie ai 15 recuperi. Webster riesce a rendere meno amaro il ritorno di Brandon Roy, in campo per la prima volta dal 20 gennaio ma costretto a fare da spettatore nel secondo tempo per il dolore al tendine del ginocchio destro che lo ha costretto a 15 gare di stop. Dopo aver chiuso il primo tempo avanti 49-38, i padroni di casa allungano sul 69-48 a 4'27" dalla terza sirena, ma LA riesce a riportarsi sotto 79-74 a 8'48" dalla fine. Portland però ricaccia indietro gli avversari con un 11-0 aperto da Webster e chiude i conti.
Portland: Webster 28 (2/2, 7/11), Aldridge 22, Fernandez 15. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Miller 12 LA Clippers: Gordon 20 (4/7, 3/5), Butler 18, Jordan 14. Rimbalzi: Jordan 11. Assist: Brown 5.


Sacramento Kings-Boston Celtics 92-95
Grazie alla precisione dalla lunetta negli ultimi 15" (6/6), Boston (33-18) tiene a bada il tentativo di sorpasso di Sacramento (18-35) e si prende la prima vittoria dopo uno scivolone lungo due partite. Nessuna delle due squadre va oltre il 40% dal campo (32/84 i Kings, 30/80 i Celtics), in un match che avrebbe potuto avere un epilogo diverso se Casspi non avesse sbagliato due liberi a un soffio dalla sirena finale. Wallace nel primo tempo tiene a galla Boston, che all'intervallo è avanti 57-52. Gli ospiti conducono le danze fino a 3'38" dalla fine, quando una tripla di Casspi porta i Kings sull'85-84. Pierce infila 5 punti e aiutato da Wallace porta i Celtics avanti 91-87 a 15" dalla fine. Evans con una tripla riduce il divario a un solo punto, ma Allen è infallibile dalla lunetta nel possesso successivo. Casspi accorcia ancora, Pierce tiene a una tripla di vantaggio gli ospiti che possono esultare solo dopo gli ultimi due errori dell'israeliano di Sacramento.
Sacramento: Casspi 19 (4/8, 3/5), Evans 17, Thompson 14. Rimbalzi: Evans 11, Thompson 11. Assist: Evans 7 Boston: Pierce 17 (3/11, 2/4), Wallace 17 (4/5, 1/4), R. Allen 15. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Rondo 6.

Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 104-94
Il massimo in carriera con prima doppia doppia di Shannon Brown permette ai Lakers (42-13) di sbarazzarsi di Golden State (14-38) e centrare la quarta vittoria su quattro senza Kobe Bryant, tenuto ai box dalla distorsione alla caviglia sinistra che gli è costata l'All Star Game. Proprio Brown e il rientrante Bynum sono i protagonisti del primo parziale: i due insieme sfornano 21 dei 36 punti di LA, avanti di 12 alla sirena. Golden State però torna in partita (47 pari a 2'22" dal riposo) e ci resta fino a 4'37" dalla fine (89-89) dopo aver chiuso un divario profondo anche 11 punti. Nel finale però i Lakers cambiano marcia e chiudono con un break di 15-5 firmato da Brown (8 punti) e Gasol (6). Per i Warriors è la decima sconfitta in 11 partite.
LA Lakers: Brown 27 (10/13, 1/6), Bynum 21, Artest 15. Rimbalzi: Odom 18. Assist: Artest 6 Golden State: Morrow 23 (4/7, 4/8), Watson 20, Maggette 17. Rimbalzi: Curry 10. Assist: Curry 8
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 18/2/2010, 10:31




Fantastico Dwight Howard
Utah vince ancora


Con una prova strepitosa, il centro trascina Orlando: 33 punti, 17 rimbalzi e 7 stoppate. Paul Millsap esalta i Jazz che infilano la vittoria numero 15 su 17 gare. Dallas ferma Phoenix


Superman Howard trascina Orlando al successo casalingo su Detroit. Utah si sbarazza anche di New Orleans, Dallas ferma la striscia positiva in trasferta di Phoenix, Atlanta travolge i Clippers. Vincono anche San Antonio, Washington, Miami (che perde Wade per infortunio), Houston e Golden State.

Indiana Pacers-San Antonio Spurs 87-90
Il massimo dal 13 gennaio di Tony Parker, al rientro dopo una gara di assenza, i punti nel finale di Manu Ginobili e il dominio sotto canestro di Tim Duncan permettono a San Antonio (31-21) di espugnare Indiana (18-35) e vincere per la terza volta nelle ultime quattro trasferte. Gli Spurs riescono nell'impresa pur tirando col 35,4%, ma quando bisogna fare la differenza, negli ultimi 3' con la partita bloccata sull'82 pari, infilano tre canestri consecutivi. Il break di 8-2 porta gli ospiti sul 90-84 a 1'16" dalla fine, con Ginobili che centra gli ultimi 5 punti del parziale. Granger con una tripla riduce a tre punti il distacco dei suoi a 30" dalla fine, ma Indiana non riesce più a tirare anche perché Duncan cattura due rimbalzi offensivi di fila e tiene al sicuro San Antonio. "Abbiamo giocato bene, mettendo le mani su molti palloni, ma sotto canestro ci hanno massacrato" ha commentato Danny Granger, il migliore tra i padroni di casa.
Indiana: Granger 23 (7/14, 1/3), Hibbert 14, Ford 14. Rimbalzi: Murphy 16. Assist: Watson 8
San Antonio: Parker 28 (9/17, 2/3), Ginobili 18, Jefferson 13. Rimbalzi: Duncan 26. Assist: Ginobili 7



Orlando Magic-Detroit Pistons 116-91
Dwight Howard sforna il massimo stagionale e trascina Orlando (37-18) alla vittoria su Detroit (19-34), l'undicesima nelle ultime tredici esibizioni per gli uomini di coach Stan Van Gundy. Superman aggiunge 17 rimbalzi e 7 stoppate alla sua serata, resa ancora più magica dall'11/13 messo a referto dalla lunetta. I Pistons invece cadono per la seconda volta in tre gare, nonostante il massimo stagionale di Rip Hamilton, che non segnava così tanto da un anno. Un libero di Howard regala ai Magic il 56-55 al riposo, poi Superman apre la ripresa con 6 punti trascinando i suoi sul 74-62 a metà parziale. Detroit torna fino a -4 in avvio di ultimo parziale, ma i Magic ripartono e a 6'33", quando Ben Gordon viene espulso per un doppio tecnico, sono sul 96-83 e in pieno controllo del match. "Non si può giocare molto meglio di come abbiamo fatto stasera" ha commentato coach Van Gundy.
Orlando: Howard 33 (11/16), Carter 20, Nelson 14. Rimbalzi: Howard 17. Assist: Nelson 9
Detroit: Hamilton 36 (9/12, 3/6), Prince 13, Jerebko 13. Rimbalzi: Prince 8. Assist: Stuckey 7

Washington Wizards-Minnesota Timberwolves 108-99
Andray Blatche festeggia col massimo in carriera la partenza in quintetto al posto di Antawn Jamison ("fuggito" dal Verizon Center a pochi minuti dal fischio d'inizio dopo la trade che l'ha spedito a Cleveland), trascinando Washington (18-33) alla vittoria su Minnesota (13-42). I TWolves, alla quarta sconfitta di fila, partono meglio e sono avanti 54-52 al riposo, nonostante i 21 punti conditi da 11 rimbalzi di Blatche. I Wizards fanno la differenza con un 15-2 nel finale di ultimo quarto, ribaltando il punteggio da 91-87 a 102-93 con una corsa aperta da un canestro di Blatche e alimentata da tre triple di Miller. Sessions prova a tenere a galla i suoi, ma il play è l'unico ad aver ancora voglia di lottare e Minnesota alza bandiera bianca. "Mi sono allenato molto e tutto questo lavoro sta finalmente dando i suoi frutti" ha detto Blatche, 23enne alla quinta stagione in Nba.
Washington: Blatche 33 (14/22), Miller 17, McGee 14, Howard 14. Rimbalzi: Blatche 13. Assist: Boykins 8
Minnesota: Jefferson 18 (8/10), Gomes 16, Flynn 15. Rimbalzi: Love 13. Assist: Sessions 5

New Jersey Nets-Miami Heat 84-87
Con un 13-4 negli ultimi 3'49" Miami (28-27) riesce a superare lo shock per l'infortunio di Dwayne Wade e a battere New Jersey (5-49) conquistando la quarta vittoria consecutiva. L'Mvp dell'ultimo All Star Game lascia la gara dopo 7'26", a causa di un problema al polpaccio sinistro, fermandosi a 8 punti e interrompendo a 148 la sua striscia di gare in doppia cifra (era la seconda più lunga attiva nell'Nba dopo quella di 255 partite di LeBron James). Gli Heat, che chiudono col 39,2% dal campo, sono sotto 80-74 a 4'56" dalla fine, con i Nets che sembrano poter controllare la partita. I padroni di casa però chiudono 0/11 dal campo, mentre gli ospiti vengono svegliati da un libero di Arroyo, riportati in parità da Beasley e Richardson e al successo da 5 liberi consecutivi a bersaglio. "Dwayne è venuto da me all'intervallo e mi ha detto che toccava a me prendere per mano la squadra - ha detto Michael Beasley, alla nona doppia doppia in stagione -. Speravo di dimostrare ai miei compagni che possono fidarsi di me e così ho fatto".
New Jersey: Lopez 26 (10/20), Harris 18, Dooling 14. Rimbalzi: Humphries 12. Assist: Harris 6
Miami: Beasley 23 (10/16, 0/1), Richardson 16, Cook 11. Rimbalzi: Richardson 14. Assist: Alston 5, Arroyo 5

Milwaukee Bucks-Houston Rockets 99-127
In attesa di piazzare Tracy McGrady al miglior offerente, Houston (28-25) seppellisce sotto una pioggia di triple Milwaukee (24-28) tornando al successo dopo tre k.o. di fila. I Rockets tirano 16/23 dalla distanza, con Ariza che da solo centra 6 triple, massimo in carriera. "Quando ne metti dentro una o due il canestro diventa più grande - ha detto l'ex Lakers -. Mi sentivo come se ogni tiro non potesse fare altro che entrare". I Bucks, battuti per la seconda volta in tre gare, partono meglio grazie a 9 punti di Jennings, ma si raffreddano quando il rookie torna negli spogliatoi con una fastidiosissima tosse. I Rockets sono avanti 57-52 al riposo, e nel terzo quarto fanno la differenza segnando 43 punti (a 14) grazie a 8 triple, che li portano sul 100-66 quando suona la terza sirena. Per i padroni di casa il divario è troppo grande per essere chiuso.
Milwaukee: Mbah a Moute 18 (6/11), Jennings 13, Bogut 12, Ridnour 12. Rimbalzi:Delfino 8, Mbah a Moute 8. Assist: Ridnour 6
Houston: Ariza 22 (2/4, 6/7), Battier 20, Landry 19. Rimbalzi: Battier 10. Assist: Brooks 12



New Orleans Hornets-Utah Jazz 90-98
Con una grande prova di squadra illuminata dai 24 punti dalla panchina di Paul Millsap, Utah (34-19) si prende la vittoria a New Orleans (28-26), la 15a nelle ultime 17 esibizioni per gli uomini di Jerry Sloan. "Sto cercando di essere più incisivo in attacco - ha detto il miglior realizzatore ospite -. Penso di essere stato troppo timido a inizio stagione, ma avevo solo bisogno di acquistare fiducia. Ora il canestro mi sembra veramente grande" I Jazz chiudono col 54,3% dal campo, ma non riescono mai a costruire un margine più ampio di 9 punti, pur tenendo gli avversari al 38,6% al tiro. Trascinati da Darren Collison gli Hornets volano sul 17-6 dopo meno di 8', ma Utah torna in partita e il match diventa equilibrato. Posey con una tripla impatta sull'85 a 3'26" dalla fine chiudendo un 7-0 a favore dei padroni di casa, ma gli ospiti ripartono grazie a Boozer e non si fermano fino alla sirena finale.
New Orleans: Collison 24 (8/19, 1/4), Stojakovic 24 (4/7, 4/5), Thornton 14. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Collison 9
Utah: Millsap 24 (11/13), Williams 16, Boozer 16. Rimbalzi: Boozer 15. Assist: Williams 10

Dallas Mavericks-Phoenix Suns 107-97
I punti di Dirk Nowitzki e un break decisivo nel terzo quarto aperta da Caron Butler consentono a Dallas (33-21) di battere Phoenix (32-23) e tornare al successo dopo due sconfitte. I Suns, trascinati da Stoudemire in quella che potrebbe essere la sua ultima partita con la franchigia dell'Arizona, perdono 19 palloni e interrompono la striscia di 5 vittorie esterne di fila. Per i Mavs fa la differenza anche Jason Kidd, che oltre a 18 punti e 10 assist recupera 7 palloni, massimo in carriera a 36 anni suonati. Dallas chiude il primo tempo avanti 56-49 con Nowitzki già a quota 16, poi comincia la ripresa con un canestro di Butler, arrivato sabato da Washington, che da il la a un 16-4 chiuso da Marion sul 72-53 a 7'38" dalla terza sirena. Richardson riporta Phoenix a -5 a metà ultimo parziale (92-87), ma ancora Butler va a bersaglio riavviando i Mavs, capaci di controllare fino alla fine.
Dallas: Nowitzki 28 (11/23, 0/1), Kidd 18, Terry 17. Rimbalzi: Nowitzki 10. Assist: Kidd 10
Phoenix: Stoudemire 30 (12/23), Richardson 19, Lopez 14. Rimbalzi: Stoudemire 14. Assist: Nash 12

Golden State Warriors-Sacramento Kings 130-98
C.J. Watson e Stephen Curry trascinano Golden State (15-38) al successo su Sacramento (18-36), il secondo consecutivo in casa per gli uomini di coach Don Nelson. Il secondo anno firma il massimo in carriera alla voce punti, la matricola negli assist e i Warriors chiudono col 51,5% dal campo compreso un 12/24 da tre. I padroni di casa fanno la differenza nel secondo quarto, in cui demoliscono gli avversari, all'ottava sconfitta nelle ultime dieci partite, con un netto 42-16 che li porta a chiudere il primo tempo sul 72-46, con Watson a quota 23 punti e Curry già con 10 assist. I Warriors sfondano quota 30 punti di vantaggio nel terzo parziale (79-47 a 9'20" dalla sirena) e per i Kings è notte fonda nonostante 6 giocatori in doppia cifra.
Golden State: Watson 40 (14/20, 2/3), Morrow 25, Curry 24. Rimbalzi: Tolliver 8. Assist: Curry 15
Sacramento: Evans 17 (6/11, 0/1), Thompson 17 (6/18), Greene 15. Rimbalzi: Thompson 15. Assist: Evans 10

Los Angeles Clippers-Atlanta Hawks 92-110
Al Horford festeggia con il nuovo massimo in carriera la 200a gara in Nba e trascina Atlanta (34-18) alla vittoria in casa dei Clippers (21-33), arrivata tirando col 54,4% pur non riuscendo a mandare a bersaglio nessuna delle 7 triple tentate. I Clippers scivolano invece per la sesta gara di fila, e sono ancora a secco da quando Kim Hughes ha sostituito Mike Dunleavy come coach. Atlanta ha 12 punti di margine al riposo (56-44) con Horford già a quota 16. LA chiude il terzo quarto sotto 81-75 grazie a due triple finali di Butler, ma gli Hawks infilano un micidiale 22-7 nei primi 6' dell'ultimo quarto e a 5'40" dalla fine sono avanti 103-82. Per i padroni di casa, rivoluzionati dalle trade (l'ultima ha spedito Telfair a Cleveland e Thornton a Washington) è impossibile rientrare.
LA Clippers: Kaman 21 (10/17), Gordon 18, Butler 18. Rimbalzi: Kaman 10. Assist: Blake 9
Atlanta: Horford 31 (12/15), Josh Smith 20, Johnson 18. Rimbalzi: Josh Smith 9. Assist: Josh Smith 7
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 20/2/2010, 10:30




Nba: il Mago fa 13, Toronto vince

Successo per 106-89 su New Jersey



Tredici punti di Andrea Bargnani nella vittoria stagionale numero 29 di Toronto, che si è imposto per 106-89 sul parquet dei New Jersey Nets. In 32'33" di gioco il Mago ha collezionato anche 6 rimbalzi (un assist, una palla persa e una stoppata). Magro bottino invece per Marco Belinelli, in campo per poco più di 9': un solo punto, realizzato dalla lunetta, e due assist. Il migliore dei Raptors è Jack, in doppia doppia con 18 punti e 10 assist.

La formazione canadese, pur priva della star Chris Bosh, domina il match contro la peggior formazione dell'intera Nba. I Nets, nonostante i 22 punti di Brook Lopez, subiscono la 50esima sconfitta in 55 gare senza mai impensierire gli avversari.

 
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68 replies since 19/4/2007, 11:30   362 views
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