| F1, per Hamilton vittoria e ipoteca
In Cina Massa e Raikkonen sul podio
Lewis Hamilton ha quasi messo le mani sul titolo 2008 di F1 grazie al successo conquistato nel GP di Cina. Sul tracciato di Shanghai, l'inglese della McLaren ha dominato la gara fin dalla prima curva, tagliando il traguardo indisturbato. Sul podio con lui sono salite le Ferrari di Felipe Massa e Kimi Raikkonen, con il finlandese che ha lasciato il secondo posto al compagno di team nel finale. Ora il brasiliano è a -7 da Hamilton. Hamilton trionfa
Adesso ad Hamilton servirà chiudere tra i primi cinque per conquistare quel numero uno che gli era sfuggito lo scorso anno. Un numero uno che per quanto visto in questa penultima tappa del Mondiale è più che meritato. Tra due settimane in Brasile a Massa potrebbe non bastare il tifo di casa per ripetere l'impresa di Raikkonen del 2007.
Quanto alla Ferrari, l'unica consolazione sono gli undici punti di vantaggio sulla McLaren nella classifica costruttori. Insomma, tocca aggrapparsi alla superstizione, ricordando che proprio 12 mesi fa Kimi giunse a San Paolo con sette lunghezze da recuperare a Lewis e sappiamo tutti come poi andò a finire...
Il GP di Shanghai, comunque, ha avuto ben poca storia. Grande tensione al via, ma Hamilton scatta bene e non lascia spazio alle due Ferrari, con Raikkonen e Massa in scia. Dietro Alonso passa Kovalainen, mentre Kubica risale sino all'ottavo posto. Gara compromessa per Jarno Trulli, che deve rientrare ai box per cambiare il muso della sua Toyota dopo un contatto con Bourdais alla prima curva. Poco dopo, però, il ritiro.
Davanti, l'inglese allunga subito a suon di giri veloci e il solo Kimi cerca di tenere il suo passo, mentre Felipe perde lentamente terreno e si deve guardare le spalle da Alonso. Il primo dei big a fermarsi per il pit-stop è Massa, che conferma di non essere al massimo su questa pista. Poi tocca a Hamilton e Raikkonen, che entrano contemporaneamente. Dopo cambio gomme e rifornimento la corsa non cambia, con la McLaren numero 22 che continua a martellare e il suo rivale per il titolo, in difesa. Solo il finlandese cerca di abbozzare una reazione e gira sui tempi del leader della classifica anche se un difficoltoso doppiaggio su Fisichella gli fa perdere tempo e pazienza.
Kubica, intanto, è in zona punti, ma non basta per restare in corsa. Chiuderà sesto, dicendo addio ai sogni di gloria.
Grande spavento nel box McLaren, quando a 21 giri dal termine la gomma anteriore destra di Kovalainen si affloscia e va in mille pezzi costringendo il finnico prima a rientrare e poi all'abbandono. Ed Hamilton di colpo alza i suoi tempi.
Subito dopo inizia la seconda tornata di soste e a questo punto al muretto di Maranello decidono di far alzare il piede a Raikkonen, che si fa avvicinare da Massa, lasciandolo poi passare a sette tornate dal termine. Una mossa prevista e prevedibile, che a Maranello si augurano possa essere decisiva il 2 novembre.
Quanto alla corsa degli altri, Fernando Alonso ha confermato di essere un mastino chiudendo quarto davanti alle due Bmw di Heidfeld e Kubica. A punti anche Timo Glock (Toyota) e Nelsinho Piquet (Renault). Mesto 17° e ultimo posto per Giancarlo Fisichella.
Alberto Gasparri
LA GARA GIRO PER GIRO
L'ordine d'arrivo del GP di Cina: 1. Hamilton (Gbr, McLaren) in 1h31'57"403, alla media di 199,049 km/h; 2. Massa (Bra, Ferrari) a 14"925; 3. Raikkonen (Fin, Ferrari) a 16"445; 4. Alonso (Spa, Renault) a 18"370; 5. Heidfeld (Ger, Bmw Sauber) a 28"923; 6. Kubica (Pol, Bmw Sauber) a 33"219; 7. Glock (Ger, Toyota) a 41"722; 8. Piquet (Bra, Renault) a 56"645; 9. Vettel (Ger, Toro Rosso) a 1'04"339; 10. Coulthard (Gbr, Red Bull) a 1'14"842; 11. Barrichello (Bra, Honda) a 1'25"061; 12. Nakajima (Jap, Williams) a 1'30"847; 13. Bourdais (Fra, Toro Rosso) a 1'31"457; 14. Webber (Aus, Red Bull) a 1'32"422; 15. Rosberg (Ger, Williams) a un giro; 16. Button (Gbr, Honda) a un giro; 17. Fisichella (Ita, Force India) a un giro.
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