ciclismo

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 10/5/2008, 21:15




Vande Velde incredulo:
"Momento indimenticabile"


L'americano maglia rosa: "È il momento più eccitante della mia carriera, non potevo immaginare un finale migliore in questo primo giorno di Giro". Riccò: "Mi do un bel 7". Di Luca: "Il Giro comincia ora"


PALERMO, 10 maggio 2008 - Eccolo l'americano in rosa. Christian Vande Velde ha gli occhi di un bambino che ha appena realizzato il suo sogno più ardito. "È il momento più eccitante della mia carriera, non potevo immaginare un finale migliore in questo primo giorno di Giro. Sono felice anche per la squadra: abbiamo lavorato tantissimo per questa crono".
L'ex Csc è nato a Lemont (Illinois), quasi 32 anni fa, ed è il primo americano in maglia rosa dopo Hampsten. Ha sorpreso tutti quelli che si aspettavano Millar, il leader della Slipstream, primo sul traguardo. "David ha fatto un lavoro incredibile, si è sacrificato anche se non era al massimo", ha detto Vande Velde, che in questa stagione aveva già vinto una tappa ad Argers, sul circuito di La Sarthe. "Quello che non dimenticherò di questa giornata è l'ingresso a Palermo con tutta quella gente ad aspettarci. E' stato incredibile. Non so per quanto potrò tenere la maglia rosa. Quella di Agrigento è una tappa già molto dura e non sarà semplice difendersi".
I PADRONI DI CASA - Visconti è andato benino. Nibali molto bene, confermando di meritare i gradi di leader della Liquigas. "Siamo andati meglio di quanto mi aspettassi, nonostante il problema che ha avuto Bennati con la protesi che si è sganciata e il cane che ha attraversato la strada davanti a noi", ha detto Nibali. "Ho dato il 20% in più di quello che potevo - ha confessato Giovanni Visconti qualche minuto dopo la fine della prova della Quick Step -. E domani ad Agrigento sarà come arrivare in uno stadio che fa il tifo per me. Farò di tutto per vincere".
I BIG - Riccò ha chiuso a 1'02" dalla maglia rosa. "Mi do un bel 7 per come ho corso questa cronosquadre". Gasparotto ha fatto ancora meglio (quinto tempo di squadra con la Barloworld, a 14" da VandeVelde). "Non siamo la sorpresa della prima tappa. A questa crono pensavamo da gennaio. Spero di stupire ancora tanta gente: ho un sogno e cercherò di inseguirlo fino a Milano". Sesto tempo, con 28" di distacco per la Lpr della maglia rosa uscente Danilo Di Luca. "Sapevo di avere compagni fantastici e lo hanno dimostrato. E’ stata una crono difficile, ma siamo riusciti a ottenere un buon risultato. Il Giro comincia ora. E noi ci siamo".

 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 11/5/2008, 23:40




Pellizotti: "In rosa a lungo"

Il nuovo leader del Giro non si nasconde: "La dedica è per mia moglie e la figlia che verrà. La Liquigas è una squadra unita, possiamo tenere la maglia". Soddisfatto anche Riccò: "Ho recuperato 20'' grazie all'abbuono". Zabriskie cade e si ritira


AGRIGENTO, 11 maggio 2008 - Sa di essere il talento più puro del ciclismo italiano e quando parla non si nasconde, semmai fa un passo avanti. Riccardo Riccò, 24 anni, terza stagione da professionista, si è avvicinato a questo Giro d’Italia spiegando più volte un concetto semplice. "Il secondo posto è una sconfitta". Davanti alla valle dei Templi ha versato il cemento attorno alla sua spavalderia, trasformandola in solida coscienza del proprio limite. "Ho recuperato 20 secondi grazie all'abbuono - ha detto il modenese - e a Pescocostanzo (settima tappa, ndr) potrò avvicinarmi ancora di più a Danilo perché l’arrivo sarà ancora più ristretto". Le distanze con Di Luca non sono abissali (26"), il progetto è quindi fattibile, sempre che il "killer" ceda il passo davanti alla sua gente. "Il Giro lo vince chi ha più energie negli ultimi giorni. Nella cronosquadre ho limitato i danni, però qui ad Agrigento ho vinto bene, partendo negli ultimi 150 metri dopo la 'trenata' di Piepoli che ha chiuso su Rodriguez. E' un buon segnale per le grandi montagne".
PRIMA ROSA - A Franco Pellizotti scappa invece un sorriso furbo quando il plotone dei giornalisti gli si avvicina per raccoglierne le impressioni. "E' splendido. Sono anni che lotto per raggiungere questa maglia - ha detto il friulano subito dopo l'arrivo -. Non è stato facile ma la condizione c’è e Milano è un obiettivo reale: posso perdere la maglia rosa e poi riprenderla negli ultimi giorni, io ci spero. Nibali? Sta bene anche lui ma la Liquigas è una squadra unita, non c'è nessun dualismo. Possiamo tenere la maglia a lungo, vedrete". Capitolo dediche: "Questa è per mia moglie Claudia - conclude - e poi sto per diventare padre per la seconda volta ad ottobre e ho saputo che sarà una bambina. Abbiamo già deciso il nome: si chiamerà Giorgia".
I BIG - Contador ha pedalato a lungo tra i primi, chiudendo a 30" da Riccò. "E' stata la prima salita dura ed è stata anche pericolosa vista la pioggia. Sono un po' stanco, ora pensiamo a recuperare per domani". Di Luca ha corso come se avesse addosso la maglia rosa, lanciando gli Lpr al comando della corsa al primo passaggio sul circuito cittadino. "Abbiamo fatto un bel lavoro, poi Rodriguez ha attaccato come da pronostico e siamo riusciti a riprenderlo. Riccò? E' stato bravo in volata, ha meritato di vincere". Masticano amaro Bettini (a 54" dal vincitore) e Visconti (a 1'19"). Zabriskie (Slipstream) è finito addirittura in ospedale (frattura composta a una vertebra lombare) per una brutta caduta a 65 chilometri dal traguardo dopo una caduta che ha coinvolto anche Mazzanti e lo stesso Contador. Qualche abrasione anche per Soler, finito a terra con Morabito a metà percorso.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 14/5/2008, 10:38




Lo strappo di Contursi
chiama Di Luca e Bettini


Lo strappo finale della 5ª tappa, con punte fino al 9%, sembra adatto alle caratteristiche del vincitore del Giro 2007. Ma anche il campione del mondo non si nasconde: "Sto arrivando..."


BELVEDERE MARITTIMO (Cosenza), 14 maggio 2008 - E se su quello strappo finale con punte fino al 9% Di Luca si aprisse la strada per entrare in Abruzzo con la maglia rosa? Il sospetto s’insinua ascoltando il commento di Franco Pellizotti sul movimentato arrivo della quinta tappa, da Belvedere Marittimo a Contursi Terme. "E’ impegnativo, sembra la fotocopia di quello di Agrigento. Mi aspetto di vedere in azione i migliori: Danilo, Rebellin, Bettini, Riccò...".
BETTINI C’E’ - Del resto lo aveva detto al primo giorno in rosa: non farebbe un dramma se qualcuno gli sfilasse temporaneamente la maglia prima di metà Giro. Probabilmente martedì sera, scorrendo il film della tappa di Catanzaro andata a Cavendish, con gli Lpr a controllare la corsa prima delle manovre per i velocisti, anche il friulano ha fiutato il pericolo. C’è però un corridore in gruppo che può cambiare il finale, conquistando la prima vittoria stagionale e i 20 secondi di abbuono che fanno gola. E’ Paolo Bettini, che è a 1’27" di ritardo da Pellizotti e dopo aver visto vincere Cavendish ha avvisato la compagnia: "Sto arrivando anch’io, il Giro è lungo, vedrete che ci sarà spazio anche per noi vecchietti". L’occasione è quella giusta.
PROGRAMMA - Il menu di oggi: 203 chilometri con pendenze lievi (Gpm a quota 783 metri) e strade prevalentemente dritte fino ai - 40, quando comincia la serie di saliscendi che apre la corsa allo strappo finale. C’è il Gpm di Fortino (terza categoria) dopo 88 chilometri, mentre gli ultimi tre verso Contursi sono al 5,9% di ascesa media. Si parte alle 11.45 dal Parco nazionale del Pollino con arrivo tra le 17 e le 17.15 a Contursi Terme, nel salernitano.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 23/5/2008, 22:38




Giro d'Italia: Cavendish beffa Bennati



Il britannico Mark Cavendish (High Road) ha vinto la tredicesima tappa del Giro d'Italia, la Modena-Cittadella di 177 km, completamente pianeggiante. Piegato ieri a Carpi da Daniele Bennati (Liquigas).

Cavendish oggi è riuscito a prendersi la rinvincita chiudendo la volata a suo favore per la seconda affermazione personale al Giro, contro le tre del rivale.

Terzo posto allo sprint per lo spagnolo Koldo Fernandez De Larrea (Euskaltel) e quarto posto per il tedesco Erik Zabel (Milram).

Giovanni Visconti (Quick Step) ha ovviamente conservato la maglia rosa con 5'50" di vantaggio su Gabriele Bosisio (LPR).
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 25/5/2008, 00:22




Giro: Bosisio nuova maglia rosa

All'Alpe di Pampeago crolla Visconti. Tappa a Sella. E domenica c'è la Marmolada

All'Alpe di Pampeago fanno festa Emanuele Sella e Gabriele Bosisio. La prima tappa dolomitica del 91esimo Giro d'Italia regala il successo allo scalatore della Csf Navigare e porta il milanese della Lpr al vertice della classifica generale. Sella è scattato con un gruppo di fuggitivi nelle prime fasi di corsa. Sul Manghen, gran premio della montagna di prima categoria posto a 35km circa dal traguardo, ha staccato tutti, involandosi da solo verso il successo, particolarmente meritato dopochè la malasorte (forature e cadute) lo aveva condizionato nelle tappe precedenti.

La lotta fra i migliori si è infiammata invece sulla salita finale verso Pampeago. La maglia rosa Giovanni Visconti non ha retto il passo dei favoriti per il successo finale, perdendo contatto dai migliori e di conseguenza anche il primato nella generale, che passa nelle mani del "gregario di lusso" di Di Luca, quel Bosisio appunto, già capace di vincere a Pescocostanzo.

Classifica dunque rivoluzionata. C'era da aspettarselo da questa 14esima tappa (partenza da Verona, 195 km). Sella ha preceduto il bielorusso Kiryienka (Tinkoff), staccato di 4'38''. Terzo lo spagnolo Jaoquin Oliver Rodriguez (Caisse d'Epargne), giunto con più di 5' di ritardo. Menchov (Rabobank) è stato il primo dei favoriti a tagliare il traguardo, a 8'47''. A seguire Pellizotti (8'57''), Simoni (9'01''), Di Luca (9'14''), Piepoli, Contador (9'33''), Kloeden, Savoldelli (10'11''), Nibali e Bosisio (10'37''). Visconti ha preso oltre 16 minuti.

Ora in classifica Bosisio guida con 5'' su Contador. Bruseghin è terzo a 28'', poi Riccò a 1'02'', Di Luca a 1'07'', Kloeden a 1'11'', Menchov a 1'18'', Simoni a 1'31'' e Visconti a 1'35''. E domenica si arriva alla Marmolada.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 26/5/2008, 00:50




Contador si veste pesante
"Non sento pressione"


Lo spagnolo nuova maglia rosa sceglie il profilo basso: "Se dovessi perderla nella cronoscalata non sarebbe una delusione". Simoni: "Almeno ora sappiamo chi è in gioco": Sella: "Devo restare calmo, non posso sognare"

MARMOLADA (Belluno), 25 maggio 2008 - Uno spagnolo in rosa. Nell’anno in cui il Giro ha aperto la strada a tre grandi pretendenti italiani come Riccò, Di Luca e Simoni. Alla conclusione di Milano mancano ancora sei tappe, ma l’impronta che Alberto Contador ha lasciato sulla corsa ha contorni preoccupanti per il made in Italy.
DI LUCA-RICCO’ - "E’ andato in difficoltà sul Giau, ma si è ripreso bene - ammette Danilo Di Luca, l’unico insieme a Riccò che ha guadagnato una manciata di secondi sul re dell’ultimo Tour -. E’ forte e lo sappiamo, ma siamo in 5-6 a poter vincere il Giro, non c’è un solo favorito. Io non ho la condizione dello scorso anno. Credo di essere quello del 2005, quando arrivai quarto, ma con più esperienza". Il modenese della Saunier Duval è più ottimista. "Contador va forte, ma prendo per buona questa mia giornata iniziata male e finita in crescendo. Sono a 33", posso prendere la maglia rosa già a Plan de Corones". Tra gli altri ha contenuto i danni Bruseghin, che sulle rampe della tappa più affascinante può guadagnare qualcosa partendo a meno di un minuto da Contador. Più lontano Pellizotti, all’attacco sul passo Giau, in riserva sul Fedaia: "Abbiamo lavorato tanto senza raccogliere molto - dice uno dei leader della Liquigas -. Non si vince restando a ruota, per questo ci ho provato".
EXITO - Nel suo primo giorno da leader lo spagnolo si presenta con umiltà. "Questo per me è già un ’exito’ (un successo, ndr). Se mi avessero detto 15 giorni fa che su queste montagne avrei conquistato la maglia rosa, ci avrei riso sopra. Non sento alcuna pressione. Se dopo la cronoscalata dovessi perderla, non sarebbe una delusione considerato il modo in cui sono arrivato al Giro. A me va già bene così".
GIBO E SELLA - Gilberto Simoni, che ha lasciato la Marmolada in elicottero per raggiungere in breve tempo Brunico, cerca di digerire con filosofia quanto accaduto nella "sua" tappa dolomitica. "Contador è un talento e nella cronoscalata forse è l’unico che può guadagnare. Però almeno adesso sappiamo chi è in gioco, non ci sono più dualismi di squadra o capitani-ombra". Il termometro della soddisfazione raggiunge picchi ben più alti con Emanuele Sella, al terzo successo in carriera nella corsa rosa. "Sono sorpreso anch’io da quello che sto combinando, ma devo restare calmo. Non posso sognare come i grandi della corsa, vado avanti giorno per giorno e mi godo la maglia verde. Ormai non me la toglie più nessuno".
 
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» KiA22
view post Posted on 29/5/2008, 12:11




non ci capisco niente di ciclismo, ma siccome oggi passano per Varese niente scuola!! =)
 
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iso~
view post Posted on 30/5/2008, 13:06




bè cugina... siamo in due! io so solo che quelli dentro le ruote della bici si chiamano raggi xD W l'ignoranza :lol:
 
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» KiA22
view post Posted on 30/5/2008, 14:55




io invece ho scoperto che tutti quelli che sono in fondo non sono i più scarsi ma fanno parte di una stessa squadra (ovviamente non tutti della stessa) e il loro ruolo è quello di... questo devo ancora capirlo :P
 
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iso~
view post Posted on 30/5/2008, 16:40




wow sei già un passo avanti a me! xD io lì ci devo ancora arrivare :lol:
domani vado a lezione di ciclismo dal nonno! ahah
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 31/5/2008, 08:17




Giro: Di Luca e Riccò attaccano, Contador si salva

si salva
Nella durissima frazione con arrivo a Monte Pora, rinasce l'abruzzese, terzo in classifica generale. Lo spagnolo conserva la maglia rosa con soli 4 secondi di vantaggio sul corridore della Saunier Duval.



Vasili Kiryienka vince per distacco la 19esima e terzultima tappa del Giro d'Italia, da Legnano a Monte Pora, di 228 chilometri. Il bielorusso della Tinkoff precede sul traguardo Danilo Di Luca, a 4'36". Terzo, a 4’43”, Alexander Efimkin, quarto a 5’25” circa Cumming, quinto a 5’44” Riccardo Riccò.

Contador arriva a 6’21” con gli altri big di classifica. Crollo di Gilberto Simoni, al traguardo con un distacco di oltre 12 minuti. Grande prova di Paolo Savoldelli, straordinario appoggio a Di Luca. Lo spagnolo conserva la maglia rosa ma Riccò incalza con appena 4 secondi di distacco; Di Luca è terzo a 21 secondi. Quarto è Marzio Bruseghin, a 2’. Quinto Pellizotti a 2’05”, sesto Menchov a 2’47”.

La cronaca: Kiryienka è l'ultimo superstite di una fuga a sette. Sotto una pioggia a tratti torrenziale, Di Luca, trainato da Savoldelli, attacca nella discesa del Vivione e prende un notevole margine. Verso il Monte Pora Riccò trova la forza di attaccare Contador.
"Sì, ero in difficoltà sulla salita, è stato un giorno molto lungo e difficile - ha detto Contador -. C'erano molti più chilometri rispetto a quanto c'era scritto sulla carta, ma i ragazzi dietro hanno lavorato tantissimo. Faccio i complimenti a Danilo e a Riccò, il Giro è interessante e molto aperto. Io comunque non temo nessuno, io continuo ad avere lo stesso obiettivo, quello di mantenere la leadership fino alla fine".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 2/6/2008, 10:50




Contador re d'Italia
La crono a Pinotti


Lo spagnolo difende la maglia rosa e si aggiudica la 91ª edizione del Giro, aumentando il vantaggio su Riccò. Bruseghin conserva il 3° posto. La crono finale a Pinotti



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MILANO, 1 giugno 2008 - Marco Pinotti ha vinto la 21ª e ultima tappa del Giro d’Italia, una cronometro individuale di 28,5 chilometri pianeggianti da Cesano Maderno a Milano. Il bergamasco dell’High Road, 32 anni, ha preceduto di 7” il tedesco Tony Martin, suo compagno di squadra, e di 10” il russo Ignatiev (Tinkoff). Quarto Wiggins a 13”, quinto Van de Velde a 22”. Pinotti, due volte campione italiano della cronometro (2005 e 2007), quattro giorni in rosa al Giro 2007, ha così conquistato il 6° successo in carriera.
LA CLASSIFICA - Il vincitore del 91° Giro d’Italia è Alberto Contador. Lo spagnolo dell’Astana, 25 anni, aveva conquistato l’anno scorso il Tour de France: è la prima maglia gialla in carica che vince il Giro dai tempi di Indurain (1992). Contador si impone nella classifica finale senza aver firmato successi di tappa: era già successo 10 volte, l’ultima nel 2005 con Savoldelli. Secondo è arrivato Riccardo Riccò, vincitore delle tappe di Agrigento e Tivoli: il 24enne modenese della Saunier, partito con 4” di ritardo da Contador nella generale, ha perso 1’53” da Contador e quindi ha chiuso a 1’57” dal vincitore. Sul terzo gradino del podio di Milano è salito Marzio Bruseghin, che ha resistito, per appena due secondi, all’assalto di Franco Pellizotti: il veneto della Lampre ha concluso a 2’54” da Contador, Pellizotti 4° a 2’56”. Quinto Menchov a 3’37”. Sesto Sella, Ottavo Di Luca, decimo Simoni.
I RICORSI - Da 12 anni uno straniero non vinceva il Giro d’Italia: l’ultimo era stato Pavel Tonkov, nel 1996. L’ultimo (e unico) spagnolo a conquistare la corsa rosa era stato Miguel Indurain, vincitore nel 1992 e nel 1993.



 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 13/7/2008, 17:09




Tour, Riccò vince sui Pirenei

Fuga e trionfo storico nella nona tappa


Grande impresa di Riccardo Riccò nella nona tappa del Tour de France, la seconda più lunga di tutta l'edizione 2008. Il corridore della Saunier Duval, infatti, si è imposto lungo i 224 chilometrei che da Tolosa hanno portato la carovana a Bagneres de Bigorre, nel primo assaggio di Pirenei. Riccò è stato autore di una fuga partita a 30 km dal traguardo a cui nessuno ha saputo resistere. Kirchen resta in maglia gialla.


Per il corridore modenese si tratta del secondo successo di tappa dopo quello ottenuto giovedì scorso a Super-Besse. Alle spalle di Riccò hanno chiuso il russo Vladimir Efimkin, secondo a 1'04", mentre il gruppo dei migliori, compreso il lussemburghese Kirchen, è giunto a 1'17" ed è stato regolato dal francese Cyril Dessel. Nono Damiano Cunego.

"Sono rimasto impressionato da me stesso. Ho fatto una grande tappa - sono state le prime parole di Riccò - . Ad un certo punto sono partito a tutta, non credevo di guadagnare così tanto. Avevo tanta rabbia. Personalmente non ho dubbi, ho vinto un'altra tappa e sono tranquillo e felice. Vorrei far vincere Leonardo (Piepoli, ndr), per questo mi metterò a far l'andatura per lui. La classifica? Non mi arrendo, le gambe stanno bene".

In classifica generale Kirchen ha mantenuto un vantaggio di 6" sull'australiano Cadel Evans.

La decima tappa, in programma lunedì 14 luglio, prevede la Pau-Hautacam di 156 chilometri: da scalare il Tourmalet e l'Hautacam.

La classifica della nona tappa:
1. Riccardo Riccò (Ita, Saunier Duval-Scott) in 5h39'28"
2. Vladimir Efimkin (Rus, AG2R) a 1'04"
3. Cyril Dessel (Fra, AG2R) a 1'17"
4. Dmitriy Fofonov (Kaz) st
5. Christian Knees (Ger) st
6. Maxime Monfort (Bel) st
7. Alejandro Valverde (Spa) st
8. Roman Kreuziger (Cze) st
9. Damiano Cunego (Ita) st
10. Yaroslav Popovych, (Ukr) st

La classifica generale:
1. Kim Kirchen (Lux, Team Columbia) in 38h07'19"
2. Cadel Evans (Aus, Silence-Lotto) a 00'06"
3. Christian Vandevelde (Usa, Garmin Chipotle) a 00'44"
4. Stefan Schumacher (Ger) a 00'56"
5. Denis Menchov (Rus) a 01'03"
6. Alejandro Valverde (Esp) a 01'12"
7. Stijn Devolder (Bel) a 01'21"
8. Oscar Pereiro Sio (Esp) s.t.
9. Samuel Sanchez (Esp) a 01'27"
10. Carlos Sastre (Esp) a 01'34"
11. Frank Schleck (Lux) a 01'56"
12. Andy Schleck (Lux) a 01'58"
15. Damiano Cunego (Ita) a 02'09"
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/7/2008, 14:04




Riccò in stato di fermo
Il suo ds: "Una catastrofe"



Il modenese, positivo all'Epo dopo il controllo effettuato l'8 luglio a Cholet, interrogato dalla polizia francese. La squadra intanto si ritira in blocco. Ballerini: "Spero sia un valore fisiologico". Il ds Algeri: "E' una catastrofe". Kirchen: "Non sono sorpreso"


LAVELANET (Francia), 17 luglio 2008 - La notizia è apparsa alle 12.26 tra le news del sito de L'Equipe: "Riccardo Riccò positivo ai controlli antidoping. Tracce di Epo di terza generazione nelle sue urine".
CHOLET - I controlli si riferiscono alla cronometro individuale disputata l'8 luglio scorso a Cholet. La conferma arriva da Pierre Bordry, presidente dell'Agenzia francese della lotta al doping, l'unico organo accreditato dall'Aso, che da questa edizione ha estromesso l'Uci: "Le tracce di Epo di terza generazione sono state trovate negli esami svolti dopo la quarta tappa". Nella stessa frazione fu riscontrata la positività di Dueñas della Barloworld, che però è stato fermato ieri e che ha lasciato solo oggi all'ora di pranzo la Gendarmerie di Tarbes in libertà condizionata per tornare in Spagna insieme ai fratelli. Quanto a Beltran, lo spagnolo della Liquigas, non aveva superato i test già l'11 luglio.
STATO DI FERMO - Il modenese, che prima della 12ª tappa era nono in classifica con 2'29" di ritardo dalla maglia gialla, aveva vinto due tappe: quella di Super Besse il 10 luglio, e quella di Bagneres-de-Bigorre, quattro giorni dopo. L'atleta è stato raggiunto dalla gendarmeria nel van della Saunier Duval, prima della partenza della dodicesima tappa, e portato via a bordo di un'auto della squadra per essere interrogato mentre la folla lo copriva di fischi e insulti. Attualmente si trova in stato di fermo ed è interrogato dalla Gendarmeria. Per la legge francese il doping è un reato penale, con pene fino a 5 anni e multe fino a 75mila euro.
RITIRO IN BLOCCO - Tutta la Saunier Duval-Scott, ha deciso di non partire per protesta nella 12ª tappa, la Lavelanet-Narbonne di 168,5 chilometri, ritirandosi dal Tour de France e sospendendo ogni attività agonistica in Francia e negli altri Paesi. Il direttore della Grande Boucle, Cristian Prudhomme, terrà una conferenza stampa dopo la tappa odierna.
IL CERA - L'Agenzia francese per la lotta al doping aveva già testato il corridore della Saunier Duval-Scott diverse volte, tre prima della partenza e una dopo l'arrivo solo nella prima settimana della Grande Boucle. Riccò avrebbe utilizzato il CERA, attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina ma sembra che le ultime analisi condotte dall'AFLD abbiano evidenziato livelli anomali di ematocrito ed emoglobina per un totale di 20 atleti iscritti.
"CATASTROFE" - "Quando l'ho sentito ero in macchina e non avevo parole. La prima sensazione era quella di mollare tutto e andare a casa. Il ciclismo è la mia vita, ma queste cose mi hanno fatto perdere passione, gioia di vivere e passione per il mio lavoro". È un Pietro Algeri affranto quello che commenta, ai microfoni di Eurosport, la notizia della positività di Riccardo Riccò alla Cera, l'Epo della terza generazione. "È più di una sorpresa - ha commentato il general manager della Saunier Duval, squadra del corridore modenese che ha deciso di abbandonare il Tour de France -. Tutta la squadra aveva lavorato alla grande. È una cosa catastrofica".
L'ACCUSA DI KIRCHEN - "Se dovesse essere confermata, sarebbe una notizia terribile per la nostra squadra", ha detto lo spagnolo Juan Josè Cobo, secondo dietro Leonardo Piepoli nella tappa di Hautacam e ottavo in classifica generale. Durissimo il commento di Kim Kirchen, che ha vestito la maglia gialla proprio fino al giorno della doppietta Saunier: "Non mi sorprende che sia capitato a Riccò". George Hincapie esprime preoccupazione: "È uno shock. Riccò era uno dei corridori faro e ciò che è successo non può che provocarmi dispiacere. Penso che adesso sarà difficile per il ciclismo ritrovare consensi".
IL TOUR VA AVANTI - La dodicesima frazione è intanto partita regolarmente. Alle 13.24 è stato dato il via: 159 i corridori rimasti. Nibali indossa la maglia bianca di miglior giovane, Sebastian Lang quella di miglior scalatore. Entrambe erano di Riccò fino a questa mattina.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 6/9/2008, 17:43




Vuelta, l'urlo di Ballan

Il veneto stacca tutti nella prima tappa sui Pirenei e lancia un messaggio forte in chiave Mondiale. Sua anche la maglia di leader della corsa


ANDORRA (Spagna), 6 settembre 2008 - Trionfo di Alessandro Ballan (Lampre) nella prima tappa pirenaica della Vuelta: va in fuga, arriva solo sul traguardo di Andorra ed è il nuovo leader. Il veneto si è imposto per distacco nella settima e più lunga tappa della Vuelta 2008, la Barbastro-Andorra di 223,2 chilometri, la prima con arrivo in salita.
Dopo una lunga fuga assieme a Landaluze, Zandio, De Maar e Meersman, Ballan ha fatto la differenza nell'ascesa finale dell'Alto de La Rabassa, arrivando tutto solo dopo una giornata vessata dal maltempo. Domani l'ottava delle ventuno frazioni della corsa del ProTour, la Andorra-Salardù di 151 chilometri con un altro traguardo in quota.

 
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58 replies since 20/4/2007, 07:47   646 views
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