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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 1/4/2008, 14:11




La Pellegrini diventa uno squalo

Nella guerra dei costumi, ecco il nuovo 'vestito' dell'Adidas

Per il nuovo primato mondiale Federica Pellegrini ha ricevuto in 'dono' dal suo sponsor tecnico, l'Adidas, il costume 'Techfit Powerweb'. E in occasione dei campionati italiani assoluti di Livorno, la neo campionessa europea indosserà il 'vestito' costruito su misura. La tecnologia 'Powerweb' consiste in una serie di fasce 'TPU' ancorate ad alcuni punti chiave che si concentrano sui gruppi muscolari principali (cosce o spalle). Lavorando all'unisono con i muscoli, funzionano come delle molle.

La Pellegrini si è pronunciata così sul nuovo costume che ha ricevuto direttamente dalla sede internazionale Adidas in Germania: "Sapevo che Adidas stava preparando il nuovo costume, quindi ero impaziente di provarlo. Sono onorata di poter indossare un prodotto realizzato dall'azienda che ha supportato con la propria tecnologia un mostro sacro come Ian Thorpe".

E così parte la guerra dei costumi che puntualmente si ripropone in ogni anno olimpico. Dalla Speedo all'Adidas, non mancano le polemiche per record mondiali abbattuti come muri di mollica (vedi i 50 stile liberi di Sullivan e Bernard). I dibattiti sul fatto se sia giusto o meno affidarsi alla tecnologia così spinta ci porteranno fino a Pechino. Intanto la Federnuoto italiana ha vietato il body della Speedo agli assoluti. Chi ce l'ha guadagna centesimi decisivi nelle gare sprint, chi non lo indossa sente la differenza. E chi lo ha provato, come l'ex nazionale Luca Sacchi, lo ha strappato per la difficoltà di indossarlo (serve circa un quarto d'ora di vestizione). Di tutto di più, altro che una semplice bracciata.
 
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Luisa22
view post Posted on 23/12/2008, 18:56




Federica non ha più paura "Il mio male? E' solo asma"

La Pellegrini ha avuto l'esito dei controlli dopo i problemi che l'avevano fermata in acqua a Genova e Viterbo: "Soffro di broncospasmi, dovrò sottopormi a delle terapie ma ho cacciato un fantasma"


ROMA, 23 dicembre 2008 - La grande paura di Federica Pellegrini è passata: il problema che ha costretto la campionessa olimpica dei 200 stile libero a fermarsi due volte in gara per mancanza d'ossigeno è l'asma. "Stamattina ho fatto un controllo, soffro di broncospasmi, e sotto sforzo i miei polmoni riducono la loro capacità del 50 per cento. Ma non c'è alcun problema per l'idoneità agonistica. Ora posso guardare avanti" la spiegazione della ventenne.
FANTASMI - Prima di lei, campioni come Tom Dolan hanno affrontato quell'avversario nel petto, e l'hanno superato. A dar conforto alla Pellegrini è però la consapevolezza di aver scacciato un fantasma. "Il timore di dover smettere non l'ho mai veramente avuto, sapevo che non era qualcosa di serio, profondo, almeno a livello fisico. Il timore era però un altro, che fosse un fatto psicologico. E per un'atleta, specie per chi nuota, la testa è un problema più duro da affrontare che il corpo".
SPAVENTO - Dopo l'iperventilazione durante la gara di Genova, con tanto di soccorso medico a bordovasca, Federica aveva effettuato esami, nuotato di nuovo a Fiume vincendo l'oro europeo e stabilendo il Mondiale in vasca corta dei 200 sl. Ma poi si era fermata per precauzione e paura a Viterbo, sabato scorso, durante la Coppa Brema. "Dopo Genova - rivela l'olimpionica - Luca Marin, il mio fidanzato, e i miei genitori si erano presi un gran spavento, e mi erano stati vicini. Ma dopo Viterbo quella davvero preoccupata ero io. Sono stata un giorno intero senza dire una parola con nessuno".
CONTROLLI - Poi la decisione di chiarire la questione, una volta per tutte. Stamattina è andata all'ospedale di Bussolengo, accompagnata dal medico federale Marco Bonifazi e dal suo allenatore e c.t azzurro Alberto Castagnetti, e lì è risultata positiva all'esame dei broncospasmi. "Sotto sforzo, i miei bronchi riducono del cinquanta per cento la loro capacità di ricevere ossigeno - l'esito riferito da Federica -. Ora dovrò sottopormi alle terapie antiasmatiche: un inalatore ogni giorno, e uno particolare prima di ogni gara".
DOPING - L'uso degli antiasmatici è considerato doping da tutte le principali federazioni internazionali, a meno di comprovate necessità mediche. Per questo la nuotatrice ha già provveduto a inviare tutta la documentazione medica alla Fina, la federazione mondiale, e alla Fin, quella italiana, per non incorrere in problemi con l'antidoping. "Piccoli segnali li avevo già avuti dal 2005 - ricorda l'azzurra - ma pensavo fosse causa dello stress. In ogni caso prima non mi era mai successo in gara. Ora che so di cosa si tratta, tiro un sospiro di sollievo: non mi serve alcuno stop, domani mi alleno e finalmente vado in vacanza. E per il 2009 penso ai Mondiali: ho detto che il 2008 è stato anno da dieci e lode, metterei la firma per ripeterlo il prossimo anno". Specie ora che la paura è passata.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 12/10/2009, 23:51




Nuoto, morto il ct Castagnetti

Era stato operato da poco al cuore



Il mondo del nuoto è in lutto. E' morto il commissario tecnico della Nazionale italiana, Alberto Castagnetti. Nei giorni scorsi il ct azzurro era stato operato al cuore. Operazione, tra le altre cose, programmata da tempo. Castagnetti aveva 66 anni. Si è spento a Verona, la sua città, dove era nato il 3 febbraio 1943. Dopo una carriera da nuotatore aveva assunto nel 1987 l'incarico di ct della Nazionale. Federica Pellegrini: "Sono sconvolta".

L'EMOZIONE DI FEDERICA PELLEGRINI
"Sono scioccata, è una notizia che mi lascia sconvolta. La notizia - ha detto, molto emozionata, la Pellegrini - si è rincorsa come un tam tam e in questo momento non trovo le parole".

ROSOLINO: "HO PERSO UN AMICO"
"Questo è uno dei giorni più brutti della mia carriera. Ho perso medaglie importanti, finali olimpiche ma mai ho sentito un vuoto così, un senso di abbandono. Ho perso un amico, una persona verso la quale nutrivo una grandissima stima. La scomparsa di Alberto - prosegue - lascia un vuoto enorme in tutti noi. Personalmente porterò sempre un ricordo vivo di una persona con la quale c'era un continuo confronto. Alberto era molto esigente, ma era una persona che ti dava tutto e dalla quale ho sempre cercato di prendere esempio. Era un duro, era l'allenatore dei duri e lo è stato fino all'ultima vasca".

PETRUCCI: SONO INCREDULO
"Sono choccato, incredulo, fatico a trovare le parole. In questo drammatico momento il mio primo pensiero è rivolto alla famiglia, alla quale a nome dello sport italiano porgo le più sentite condoglianze. Poi non è un mistero che Castagnetti era una persona che stimavo come uomo e come tecnico. Non sono io a dover ricordare i suoi successi e le medaglie che ha regalato allo sport italiano, che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo perso un campione al quale tutti dobbiamo riconoscenza per le emozioni che ci ha regalato. Addio Alberto, ci mancherai".
 
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17 replies since 18/11/2007, 00:51   327 views
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