Champions League

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 11/10/2009, 22:46




Champions League - Caviglia ko, Ronaldo salta il Milan
L'attaccante della Nazionale portoghese e del Real Madrid dovrà rimanere fuori un mese a causa di una distorsione alla caviglia sinistra. Questo significa che non potrà prendere parte al doppio confronto di Champions con il Milan


Domenica il Portogallo ha disputato e vinto un match fondamentale contro l'Ungheria per mantenere vive le chance di qualificazione ai prossimi Mondiali di Sudafrica; eppure, la sfida allo stadio Da Luz è costata cara a Cristiano Ronaldo, che si è infortunato nuovamente alla caviglia sinistra ed è stato costretto ad uscire dal campo dopo soli 26 minuti di gioco. 'Nuovamente' perché l'asso portoghese si era già procurato un infortunio alla stessa caviglia due settimane prima nella partita di Champions League che il Real Madrid aveva giocato contro il Marsiglia; a seguito di quell'infortunio, l'attaccante delle merengues aveva saltato l'impegno di Liga contro il Siviglia.

"Il giocatore lamenta una distorsione del legamento collaterale mediale di grado I-II (parziale lacerazione), con infiammazione ed edema nell'osso dell'Astragalo (ossa tarsali)" - ha annunciato il Real Madrid, dopo avere sottoposto il calciatore ad indagini diagnostiche - Il tempo stimato di indisponibilità è di 3-4 settimane, a seconda del decorso clinico".

Circa un mese di stop, dunque, per Cristiano Ronaldo, che di certo sarà obbligato a vedere dalla tribuna il derby con l'Atletico Madrid e salterà anche le sfide con Real Valladolid, Sporting Gijon e Getafe. In campo internazionale, il portoghese non potrà dare una mano ai propri compagni nel doppio confronto con il Milan in Champions League. I fan di fede rossonera avranno già tirato un sospiro di sollievo...
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 25/11/2009, 12:16




Troppo Barça per l'Inter
E' 2-0 senza Messi e Ibra


Partita quasi senza storia al Camp Nou, chiusa già nel primo tempo dai blaugrana con le reti di Piqué e Pedro. Nerazzurri poco incisivi anche nella ripresa. Guardiola tiene in panchina per 90' (più recupero) le sue due stelle



Se non ora, quando? Beh, decisamente non ora. Ibra e Messi in panchina infortunati, Inter in presunta crescita, Barça in presunta crisi. Sembrava tutto "apparecchiato" per l’attesa consacrazione della nuova Inter europea, contro i campioni in carica. Non proprio: per 45’ la squadra di Mourinho assiste inerme a una lezione di calcio di Xavi e compagni. Più dura di quella dell’andata perché i rapporti di forza sembravano cambiati e perché stavolta è condita dai gol, due, di Piqué e Pedro. Di buono, c’è solo che non cambiano le prospettive di qualificazione: basterà fare 0-0 col Rubin, all’ultima, per andare agli ottavi, sperando che la Dinamo Kiev non vinca.



i gol — Se a Milano erano stati leziosi, stavolta i catalani, spalle al muro, non vanno per il sottile: al 10’ segnano come una squadra normale, lasciando per il raddoppio la finezza estetica. Angolo, testa di Henry sul primo palo a prolungare, Piqué di piatto: 1-0. Tolto l’assillo, si inizia a ruminare calcio: al 26’ dal centro apertura di Xavi per Alves a destra, cross sul secondo palo e arrivo puntuale di Pedro per il piatto del 2-0. Sul tabellino finisce qui, lo spettacolo catalano no.

barça, ritorno dei marziani — E’ un tridente atipico, quello di Guardiola: Henry fa il riferimento in mezzo, Pedro sta effettivamente a sinistra, ma Iniesta lascia la fascia alle scorribande di Dani Alves, che deve preoccuparsi poco di difendere. Così Iniesta e Xavi vengono a cercare palloni al centro, fra le linee: Cambiasso non ci capisce nulla, da lì aprono per le incursioni laterali, come sul secondo gol. Aspetti tattici a parte, il Barcellona è tornato marziano quando più serve: non sbagliano un passaggio o un cambio di gioco, Pedro (fra i migliori) col passo corto ma veloce fa secco un paio di volte Maicon, Abidal è uno spot vivente contro il vaccino per l’influenza A. Infortunato, si è preso la suina: dopo due giorni è in campo, alla grande. Il Barça frena nella ripresa, ma regalando comunque lezioni di possesso palla.


inter sparring partner — Quarantacinque minuti da sparring partner: l’Inter alla prova di maturità fa scena muta, non si ricorda nemmeno più la prima declinazione latina e le addizioni. Messa sotto dal palleggio di Xavi e co., propone solo lanci avanti a casaccio per allentare la tensione: il primo tiro verso la porta è un regalo di Valdes, che pasticcia (Stankovic alto al 36’), il secondo è una conclusione di frustrazione di Milito, l’unica volta che può pensare di vedere la porta. Motta fa il vigile, immobile, mentre i blaugrana gli girano intorno, Maicon è in balia di Pedro e non attacca mai, Chivu non sa se stringere o chiudere su Alves, il presunto rifinitore Stankovic si ricicla terzino. L’ingresso di Muntari nella ripresa perfeziona il 4-4-2 in linea da squadra in crisi, che almeno ha il merito di fermare l’emorragia (quelli di Balotelli e Quaresma sono ininfluenti). Certo, servono ancora le parate di Julio Cesar su Xavi e Dani Alves per evitare il 3-0, ma si balla di meno e si segnalano un paio di sortite offensive: tiro di Stankovic, testa di Motta nel finale e rigore reclamato da Eto’o (forse la spinta di Alves c’è).



il ritorno di eto'o — Già, Eto’o. Un po’ diverso il suo ritorno a casa, rispetto a quello di Ibrahimovic a Milano: annuncio e applausi già nel riscaldamento, poi al momento delle formazioni il climax: fischi d’ordinanza per tutti gli interisti, ma quando lo speaker pronuncia il nome del camerunese, boato e ovazione dall’intero stadio. Poi, però, non ne strappa altri: quando ha una palla "quasi buona" al 68’, la spedisce in fallo laterale. Sarà per un’altra volta. Sì, ma quando?
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 8/12/2009, 23:07




risultati 6ª giornata
GIRONE A
08/12/2009 - 20:45 Juventus 1 - 4 Bayern Monaco Olimpico Grande Torino, Torino

19' pt Trezeguet 30' pt Butt (rig)
52' st Olic
83' st Gomez
92' st Tymoshchuk
08/12/2009 - 20:45 Maccabi Haifa 0 - 1 Bordeaux Kiryat Eliezer, Haifa

12' pt Jussie
GIRONE B
08/12/2009 - 20:45 Wolfsburg 1 - 3 Manchester United Volkswagen Arena, Wolfsburg

56' st Dzeko 44' pt Owen
83' st Owen
91' st Owen
08/12/2009 - 20:45 Besiktas 1 - 2 CSKA Mosca Besiktas Inönü, Istanbul

86' st Bobo 41' pt Krasic
95' st Aldonin
GIRONE C
08/12/2009 - 20:45 Zurigo 1 - 1 Milan Letzigrund Stadion, Zürich

29' pt Gajic 64' st Ronaldinho (rig)
08/12/2009 - 20:45 O. Marsiglia 1 - 3 Real Madrid Stade Vélodrome, Marseille

11' pt Lucho González 4' pt Ronaldo
60' st Albiol
80' st Ronaldo
GIRONE D
08/12/2009 - 20:45 Chelsea 2 - 2 Apoel Nicosia Stamford Bridge, London

19' pt Essien
26' pt Drogba 6' pt Zewlakow
87' st Mirosavljevic
08/12/2009 - 20:45 A. Madrid 0 - 3 Porto Vicente Calderon, Madrid

2' pt Bruno Alves
14' pt Falcao
76' st Hulk
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 9/12/2009, 10:12




Il Real fa sereno il Milan
Owen ne fa 3, Cska avanti


Due gol di Cristiano Ronaldo e uno di Albiol portano gli spagnoli agli ottavi scongiurando problemi ai rossoneri a lungo sotto a Zurigo. Il Manchester passa a Wolfsburg con una tripletta dell'ex Golden Boy inglese. Con i Red Devils anche i russi che vincono in Turchia


Il vento del Vélodrome di Marsiglia porta notizie buone da Zurigo, ma a tradire sono proprio i padroni di casa. L’Olympique perde l’occasione della vita, facendosi battere 3-1 in casa dal Real Madrid. Sarebbe bastata una vittoria agli uomini di Deschamps; rimasti, in compenso, paralizzati dalla paura. Il risultato finale è giustissimo, perché i blancos, senza pressioni addosso, hanno dominato. Quasi senza volerlo. Protagonista, Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta a incorniciare la partita (l'1-0 e il 3-1). Cinque minuti e la punizione del portoghese finisce all’incrocio, complice un Mandanda non impeccabile: altri cinque giri di orologio e arriva il pari.

emicrania — Taiwo, un’emicrania continua per Ramos a destra, crossa al centro per Brandao (un’emicrania per i compagni, ahilui) che sbaglia un facile colpo di testa; per fortuna dei francesi sbuca Lucho Gonzalez a ribadire in rete. L’inerzia dovrebbe cambiare, ma rimane stabile. Nel Real, Ronaldo a parte, pochi sono in serata. Casillas, ad esempio, che sbaglia un rinvio di piede dietro l’altro e causerà un rigore nella ripresa: la difesa sonnecchia, ma colpisce nel momento meno aspettato con Albiol, che di sinistro, in mischia, la mette all’angolino. Poi lo scarabocchio di Casillas, che va ad abbattere Niang quasi sulla linea destra dell’area (ma dentro). Rigore e senegalese infortunato. Dal dischetto va Lucho Gonzalez, che spiazza Iker ma centra la traversa. Il colpo, per il Marsiglia, è durissimo. E ancora Ronaldo, in contropiede, sfrutta un’uscita sbagliata di Mandanda e segna a porta vuota, rialzandosi come un grillo mentre il portiere francese aveva abbattuto pure un suo compagno. È 3-1, che potrebbe essere arrotondato da Benzema e Marcelo, ma resta tale. Il Real chiude primo nel girone, mentre l’Olympique si mangia le mani e scende in Europa League.
di Alessandro Ruta



Wolfsburg-Manchester United 1-3 — Michael Owen regala il primo posto nel girone B allo United e spedisce il Wolfsburg in Europa League. L’ex Golden Boy del calcio inglese firma una tripletta, la sua prima stagionale in Champions, regalando al Manchester la vittoria stagionale numero 4 in Europa. Ferguson ha la difesa decimata (disponibile il solo Evra) e il Wolfsburg prova ad approfittarne costruendo due occasioni a cavallo del 20’, sprecate di testa da Barzagli e Misimovic. I Red Devils prendono lentamente le misure e mettono il freno al match, con i tedeschi che aspettano notizie del Cska Mosca e si accontentano di non farsi male. Hasebe risveglia la gara con un destro insidioso su cui Kuszczak si supera al 41’, ma poco dopo il mondo del Wolfsburg crolla: prima arriva notizia del gol del Cska, poi, a un minuto da riposo, Owen dimenticato dalla difesa viene pescato da Nani sul secondo palo e di testa fa secco Benaglio. Wolfsburg più pressante nella ripresa, e all’11’ arriva il pareggio: Schafer scende sulla sinistra, cross al centro dove irrompe Dzeko che fa secco Kuszczak. La squadra di casa si lancia in avanti alla ricerca del gol che vale gli ottavi, ma al 38’ finisce di nuovo sotto: Obertan, entrato a metà ripresa, si beve mezza difesa tedesca e serve in mezzo Owen, liberissimo di segnare il suo terzo gol in Champions. Wolfsburg rianimato dalla notizia del pari subito dal Cska: Riether al 45’ manca a due passi da Kuszczak il gol della qualificazione, e sul contropiede che ne segue Owen corona la sua serata con il gol del 3-1 finale.
di Davide Chinellato



Besiktas-Cska Mosca 1-2 — Cska Mosca agli ottavi, Besiktas fuori. Una giornata lunga una vita, quella dei russi, cominciata con la sospensione temporanea di due calciatori – Aleksei Berezutski e Sergei Ignashevich – positivi a un test antidoping del 3 novembre scorso, e finita con l’incredibile passaggio del turno. Tre minuti decisivi nel primo tempo: al 41’ Krasic controlla in area di sinistro e di destro batte Rustu. E’ il vantaggio del Cska, fin qui guardingo, più attento a difendere che attaccare, e comunque graziato al 12’ dall’errore di Tello (pallonetto fuori di poco). A Wolfsburg, intanto, passa in vantaggio il Manchester United: è il 44’ e virtualmente i russi vedono gli ottavi. Nella ripresa il Besiktas rischia di perdere Rustu sanguinante al naso dopo un colpo involontario. Il portiere stringe i denti ma fa da spettatore o quasi perché i pericoli sono dall’altra parte. Clamorose al 28’ le due occasioni di testa sprecate da Matteo Ferrari. Poi si scatena Nihat: uno, due tiri e Akinfeev deve superarsi. Non può nulla, però, al 41’ sul tocco ravvicinato di Bobo. Assedio finale del Besiktas, ma a segnare ancora è il Cska in contropiede con Aldonin. Con il Manchester che dilaga, sono i russi a conquistare gli ottavi. Ferrari e compagni fuori anche dall’Europa League.
di Claudio Lenzi



CHELSEA-APOEL NICOSIA 2-2 — Finale al cardiopalma tra Chelsea e Apoel Nicosia. I ciprioti riescono ad acciuffare il pareggio a tre minuti dalla fine in un match dominato dai padroni di casa che, sotto una pioggia incessante, hanno dato spettacolo sul prato di Stamford Bridge. Gli uomini di Ancelotti, già certi del primo posto nel girone, potevano scendere in campo per un semplice match di allenamento ma hanno dato il meglio, come accade sempre in Europa da quando siede sulla panchina londinese il tecnico di Reggiolo. I Blues hanno affrontato l’undici di Jovanovic con una formazione rimaneggiata in cui saltava all’occhio l’assenza di Cech (sostituito da Turnbull) e la presenza del giovanissimo Kakuta, che al battesimo in Champions League è stato protagonista di una prestazione degna di nota. Al 6’ accade l’imprevisto: i ciprioti passano in vantaggio con Zewlakow che appoggia sul primo palo un assist di Charalambides. Ma gli inglesi sono una furia, non si lasciano sorprendere e prima sfiorano l’1-1 al 12’ con Joe Cole, a cui viene annullato per un fuorigioco millimetrico un gol di testa, e poi riescono a pareggiare i conti grazie ad Essien con un destro micidiale dalla distanza: la botta di collo pieno del ghanese non è angolatissima, ma imprendibile per Chiotis. Il Chelsea è sempre più padrone del campo con il passare dei minuti e a suggellare lo strapotere arriva il vantaggio al 26’ con una rete da manuale di Drogba: assist di Zhirkov e sinistro rasoterra in controtempo dell’ivoriano. L’unica nota negativa della serata per i padroni di casa è l’infortunio alla coscia destra di Essien, arrivato subito dopo il gol. Quando tutto sembrava avviato verso un tranquillo successo di Terry e compagni è arrivato il minuto fatale che sembrava capovolgere la serata. All’86’ al Chelsea viene annullato il gol del 3-1: splendida rovesciata di Borini e conclusione sul rimpallo di Cole. Qualche secondo dopo succede l’inaspettato: la formazione di Nicosia all’87’ trova il 2-2. Va a segno Mirosavljevic che sfrutta una distrazione di Obi Mikel. Da qui il forcing dell’Apoel che tenta il tutto per tutto per chiudere il girone al terzo posto conquistando l’accesso in Europa League. Ma il successo non arriva e ai ciprioti rimane solo il rammarico di non aver sfruttato la vittoria del Porto per soffiare all’Atletico Madrid, a pari punti ma avanti negli scontri diretti, la permanenza in Europa.
di Federica Salpietro



Atletico Madrid–Porto 0-3 — L’Atletico sperava nel primo successo per salutare la Champions a testa alta, e invece esce a capo chino, tra i fischi casalinghi, dopo il pesante 0-3 a favore di un Porto già qualificato. Gli iberici giocheranno comunque in Europa League, grazie al pari tra Chelsea e Apoel Nicosia. Basta un tempo a dare il responso. Passa un minuto e il Porto è già in vantaggio: calcio d’angolo e stacco di Bruno Alves su cui Asenjo non può nulla. Prima del quarto d’ora, il raddoppio, con Falcao, pronto ad approfittare della ribattuta del giovane portiere spagnolo sul destro di Fucile. E i lusitani avrebbero anche la palla dello 0-3, se Falcao non avesse fallito un comodo colpo di testa da due passi. E l’Atletico? A parte un paio di tentativi di Forlan da fuori, e un destro al volo di Maxi Rodriguez, non si vedono i segni di ripresa emersi nella Liga (due vittorie consecutive). Il secondo tempo si apre con un ulteriore contrattempo per Sanchez Flores: Aguero lascia il campo zoppicando, al suo posto Jurado. Poi, un’occasione a testa (bene i rispettivi portieri, su Falcao e Forlan), e lo 0-3 definitivo con il gran gol di Hulk (sinistro violento, imparabile, dopo una serie di finte). Porto agli ottavi con pieno merito e Atletico che dovrà scuotersi in vista dell’esordio in Europa League.
di Emiliano Pozzoni



maccabi haifa-bordeaux 0-1 — Al Ramat Gan Studium si affrontano i campioni d’Isreale del Maccabi Haifa e i campioni di Francia del Bordeaux: i primi per evitare di essere l’unica squadra nella storia della Champions League ad aver collezionato 0 punti con 0 gol realizzati, i transalpini, in formazione ampiamente rimaneggiata senza i vari Chamakh, Gourcuff, Ciani e Diarra, per continuare la propria imbattibilità nel torneo. Primo tempo a tinta verde, con il Maccabi ad avere il possesso della palla e del centrocampo, ma al 13’ è il Bordeaux a passare in vantaggio con un piattone di Jussie, dopo un’ottima discesa di Traorè dal lato destro; i francesi accelerano e sfiorano il raddoppio ancora con Jussie, ma Texeira riesce a fermare la palla sulla linea. Il Maccabi si riprende e prova a trovare la rete, ma non riesce a concretizzare la mole di gioco espressa. La ripresa offre uno spettacolo sotto-ritmo con pochissime occasioni da gol e moltissimi errori da ambo le parti: il Maccabi è generoso, ma ha delle qualità tecniche estremamente limitate, mentre gli ospiti si limitano a controllare e cercare qualche ripartenza veloce. Brutta gara, che nulla aveva da dire per la classifica del girone: i transalpini potranno ora concentrarsi sul big-match di Domenica contro il Lione, il Maccabi a stravincere il campionato.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 9/12/2009, 22:41




Inter-Rubin 2-0
Liverpool-Fiorentina 1-2


Gilardino firma l'1-2 della Fiorentina a Liverpool: primo posto nel girone per i viola. Rubin in ginocchio, nerazzurri al secondo posto del girone considerato il 2-1 del Barça a Kiev


Ecco il quadro delle gare dell'ultima giornata della fase a gironi:

GRUPPO E

Liverpool-FIORENTINA 1-2 (Benayoun al 43' p.t. Jorgensen 18', Gilardino al 47' s.t.)

Lione-Debrecen 4-0 (Gomis al 25', Bastos al 45' p.t. Pjanic al 13', Cissokho al 30' s.t.)

GRUPPO F

INTER-Rubin Kazan 2-0 (Eto'o al 31' p.t. Balotelli al 18' s.t.)

Dinamo Kiev-Barcellona 1-2 (Milevskiy al 2', Xavi al 33' p.t. Messi al 41' s.t.)

GRUPPO G

Stoccarda-Unirea 3-1 (Marica al 5', Trash all'8', Progrebnyak all'11' p.t. Semedo al 1' s.t.)

Siviglia-Rangers 1-0 (Kanoute all'8' p.t.)

GRUPPO H

Olympiacos-Arsenal 1-0 (Leonardo al 2' s.t.)

Standard Liegi-Az Alkmaar 1-1 (Lens al 42' p.t. Bolat al 50' s.t.)
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 10/12/2009, 10:47




Sorteggi Champions: Milano rischia

Una big sulla strada di Inter e Milan?


Terminata la prima fase di Champions League, non resta che aspettare otto giorni e conoscere il sorteggio degli ottavi di finale. La Fiorentina, grazie al successo di Liverpool, ha vinto il suo girone e avrà avversarie più abbordabili: il rischio maggiore, sulla carta, è rappresentato dal Bayern. Inter e Milan invece rischiano di incrociare una delle tre inglesi (Chelsea, Manchester, Arsenal) o incrociare Barcellona (Milan) o Real (Inter).

Questa, in maniera sintetica, la situazione delle nostre squadre.

FIORENTINA Ha vinto il suo girone e quindi pesca tra le seconde classificate ad eccezione del Lione, alle sue spalle nel gruppo E, e di Inter e Milan, visto che i derby tra squadre della stessa nazione sono possibili solo dai quarti di finale. I possibili avversari dei viola, dunque, sono il Bayern Monaco, gli altri tedeschi dello Stoccarda, il Cska Mosca, il Porto e i greci dell'Olympiacos, forse gli avversari più abbordabili. Anche se il Cska, reduce a febbraio dalla lunga pausa della stagione russa, potrebbe essere all'inizio della preparazione e quindi più malleabile.


INTER E MILAN Situazione molto simile per le due milanesi, classificatesi seconde rispettivamente nei gironi F e C. Saranno abbinate alle prime classificate dei vari raggruppamenti con l'eccezione della Fiorentina e potranno scambiarsi le due big spagnole incontrate nella prima fase. L'Inter non potrà pescare il Barcellona, ma sì il Real Madrid e viceversa il Milan. Per il resto, il pacchetto di possibili opponenti è lo stesso con le tre inglesi Chelsea, Manchester United e Arsenal come spauracchio principale. Poi le due squadre che, sempre sulla illusoria carta, rappresenterebbero soluzioni più tenere come il Bordeaux (ma la Juventus ne sa qualcosa) e il Siviglia di Luis Fabiano.

Appuntamento, dunque, a Nyon venerdì 18 dicembre. Occasione in cui anche la Juventus e le eventuali superstiti italiane del primo giro di Europa League conosceranno le avversarie dei sedicesimi di finale.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 10/12/2009, 17:40




Messi-Cristiano Ronaldo
Numeri da capogiro


Continua in Champions l'esaltante duello tra i due fuoriclasse. L'argentino ha vinto tutto e segnato 40 gol in 62 partite, il portoghese è capocannoniere in Europa. E c'è da giurare che anche nel 2010, Mondiale compreso, i due assi di Barça e Real saranno ancora protagonisti



Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Non ci sono dubbi sul fatto che il 2009 calcistico sia stato cosa loro. Con l’argentino stratosferico e il portoghese che ha provato a rispondere colpo su colpo. Leo ha meritatamente stravinto il Pallone d’Oro davanti a Cristiano rovesciando l’ordine d’arrivo del 2008: il duello proseguirà nei prossimi anni anche perché il primo ha 22 anni e il secondo 24.



40 gol — Leo Messi nell’anno solare che si chiuderà tra tre settimane sinora ha vinto tutto quello che poteva vincere, Liga, Champions League, Copa del Rey, Supercoppa di Spagna e d’Europa, e la prossima settimana, caviglia permettendo, proverà a chiudere in bellezza con il sesto trofeo, il mundialito. La ‘Pulce’ al momento è a 62 partite (52 col Barça e 10 con l’Argentina), e col gol segnato alla Dinamo mercoledì sera è arrivato a 40 reti, 37 in blaugrana e 3 al servizio di Maradona. In totale, una media-gol di 0.64 a partita.

INDIETRO, MA NON TROPPO — Cristiano Ronaldo in autunno è stato fermo due mesi pertanto ha meno partite, ma medie simili. Siamo a 48 gare (41 tra Manchester United e Real Madrid, 7 con il Portogallo) e 28 reti, una sola al servizio del ct Queiroz, per una media di 0.58. Col Manchester ha vinto la Premier League e la Coppa di Lega, ha perso la finale di Champions col Barça e la semifinale di FA Cup con l’Everton (senza giocarla).

IN DUBBIO — Messi nel 2009 può ancora giocare il derby con l’Espanyol di sabato più due partite ad Abu Dhabi. La botta ricevuta mercoledì da Shevchenko fa sì che sia tutto in dubbio. A Ronaldo resta solo la gara col Saragozza, perché la sua sciocca espulsione con l’Almeria lo proverà della delicata trasferta di Valencia.



A BRACCETTO — Se guardiamo l’avvio della stagione 2009-2010 i due continuano ad andare gloriosamente a braccetto verso il successo: 12 reti per il portoghese (6 in Champions, dove è capocannoniere con una media di una rete ogni 45’, e 6 in Liga), 14 per l’argentino che è già a 9 in Liga ma solo a 2 in Europa. Per Leo anche due reti nel ritorno della Supercoppa spagnola con l’Athletic Bilbao e una in Copa del Rey. Messi ha fatto i suoi gol in 21 partite (0.66 la media), Cristiano è addirittura a 12 reti in 11 apparizioni (1.09 di media), con 10 vittorie del Real Madrid più la sconfitta al Camp Nou con lui in campo. Come dire: nessun problema di adattamento, nonostante i 56 giorni di stop per l’infortunio patito col Real e la ricaduta col Portogallo.

OUTSIDER? — Tra qualche giorno si volta pagina, si passa al 2010 e si ricomincia a lottare per il trono del dicembre prossimo. Con gli stessi protagonisti. Il Mondiale potrà proporre outsider di vario genere e altri candidati, ma comunque vada in Sudafrica se continuano così Leo e Cristiano ci saranno.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 30/3/2010, 22:06




Champions League - PAZZESCO! Questa volta il recupero dice Bayern Monaco

Olic segna al 92' e fissa il 2-1 del Bayern sul Manchester United all'Allianz Arena. Nel primo tempo l'immediato vantaggio di Rooney (che alla fine uscirà per un infortunio alla caviglia), ma nella ripresa il Bayern cresce, pareggia con Ribery e trova l'affondo decisivo in pieno recupero


L’IRONIA DELLA SORTE - Nel 1999 Ferguson vinse la sua prima Champions League con due gol in pieno recupero nella finale del Camp Nou contro il Bayern Monaco. Quasi 11 anni dopo la beffa inverte le maglie e regala ai bavaresi di Van Gaal una vittoria insperata nell’andata dei quarti di finale. Un Bayern che soffre e lotta, uscendo vincitore grazie alla zampata di Ivica Olic al 92’.

ROBBEN NO, ROONEY IMMEDIATAMENTE - Come previsto, all’Allianz Arena Arjen Robben si accomoda in tribuna, ancora in difficoltà a seguito di un fastidio muscolare al polpaccio sinistro. Il Manchester, da parte sua, può contare su un Wayne Rooney fantastico, bastano 65 secondi per capirlo: punizione da destra di nani, scivolone di Demichelis e sinistro del numero 10 inglese che insacca sotto la traversa per l’1-0 dei Red Devils che sembra già incanalare il discorso qualificazione.



Champions League - Il Lione sente profumo di semifinaleChampions League - Il Lione sente profumo di semifinale


Il Lione si impone per 3-1 sul Bordeaux e ipoteca la semifinale. La squadra di Blanc, però, ha dimostrato carattere, cuore e gambe sufficienti per ribaltare il risultato nel match di ritorno


Mancano ancora 90 minuti, è vero, ma il Lione ha ipotecato il passaggio di turno battendo per 3-1 un Bordeaux che ha fatto quello che ha potuto, ma di fatto, è rimasto in partita solo per il primo tempo.

Un primo tempo sicuramente più divertente rispetto alla ripresa, durante il quale le due squadre si sono affrontate a viso aperto e senza esclusione di colpi. Dopo un paio di minuti passati con il freno tirato, Lione e Bordeaux hanno cominciato a far sul serio e il pubblico del Gerland ha potuto festeggiare il primo gol già al 10’ quando Lisandro Lopez sfrutta al meglio il cross di Bodmer, favorito da un liscio clamoroso di Ciani. Tempo 6 minuti e il Bordeaux centra una rete pesantissima con il solito Chamakh: splendida giocata di Gourcuff sulla corsia di destra, cross per la testa dell'attaccante che, praticamente solo davanti a Lloris, non sbaglia. Un gol pesante che potrebbe far perdere la testa ai padroni di casa che, invece, al 23’ sfiorano il nuovo vantaggio con Delgado, ma il giocatore, servito davanti a Carrasso, sbaglia clamorosamente.
 
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52 replies since 19/2/2008, 22:41   2885 views
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