EURO 2008

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 14/6/2008, 19:26




Piè veloce Villa e i quarti si avvicinano

Svezia-Spagna 1-2: le pagelle dei protagonisti


Passava un pallone da quelle parti e visto che l'autostop non poteva farlo, ha preferito dare l'ultima scrollata alle sue gambe per avvicinarsi agli spogliatoi. Deve essere questa una delle (poche) spiegazioni che hanno spinto Villa a inseguire quel lancio di Capdevila. Hansson ha fatto la figura del difensore civico più che del marcatore moderno, facendosi soffiare gelato e soldi da David. Vince la Spagna, si rammarica la Svezia che ha usufruito di Ibra solo part time. Non è perduto tutto, ma affrontare Hiddink all'ultima giornata non è mai consigliabile.

Torres 7 Nebbia e spettri dopo il pomeriggio in bianco contro la Russia, eroe nazionale dopo il centro con la Svezia. Il calcio è questo, anche in Spagna. Il gioiello si pulisce le spalle delle residue lamentele e si butta sui gialloblù.

Silva 6,5 La brochure spagnola del calcio 'prendi il malloppo e corri' mette all'asta un pallone che Torres butta dentro. Poi si guadagnerebbe anche un rigore (Elmander lo abbatte), ma Vink è abbagliato dal sole di Ovrebo.

Ibrahimovic 7 Tre false partenze (uno stop di petto sbagliato, un fallo su Senna, una palla persa), poi la lampadina si accende e colloca Larsson in posizione 'vista porta'. Luce fioca e intermittente, ma innegabilmente l'unica indispensabile di tutta la terra di Carlo Gustavo. E si nota quando sbatte a terra quel bamboccione di Sergio Ramos incastrando tra gambe e mani il pareggio scandinavo. Esce dopo il primo tempo per precauzione.

Villa 7 Infelice per colpa sua - partita non all'altezza visti i precedenti - ci crede quando ormai tutti pensavano al terzo tempo. Su quel lancio di Capdevila è in ritardo ma con un tocco flebile manda fuori giri Hansson. Poi è un un fiorire di freschezza quando di piatto supera Isaksson.

Casillas 5 Attraversa le stelle e atterra male. Sul destro di Ibra sembra sdraiarsi in slow motion. Mai rallentatore fu più lento.

Isaksson 6,5 Non ha molto tempo per pensare e così di conseguenza non ne perde. Nel primo tempo annienta Villa, nella ripresa respinge su Silva e devia un destro insidioso di Senna. Poco reclamizzato, è decisivo quanto Ibra in certi istanti.

SVEZIA-SPAGNA 1-2
Svezia (4-4-2): Isaksson 6,5; Stoor 6, Mellberg 6,5, Hansson 5, Nilsson 5,5; Elmander 5,5 (34' st S. Larsson sv), Andersson 6, Svensson, 6, Ljungberg 5,5; Ibrahimovic 7 (1' st Rosenberg 5,5), H. Larsson 5,5 (42' st Kallstrom sv). All. Lagerback (A disposizione: Shaaban, Wiland, Linderoth, Majstorovic, Grankvist, Allback, Rosenberg, Dorsin)
Spagna (4-4-2): Casillas 5; Sergio Ramos 5, Puyol sv (24' pt Albiol 6), Marchena 5,5, Capdevila 6,5; Iniesta 6 (14' st Cazorla 6), Senna 6, Xavi 5,5 (14' st Fabregas 5,5), Silva 6,5; Torres 7, Villa 7. All. Aragones (A disposizione: Palop, Reina, Navarro, Xabi Alonso, Sergio Garcia, Guiza, Arbeloa, Juanito, De la Red)
Arbitro: Vink (Ola)
Marcatori: 15' pt Torres (Sp), 34' pt Ibrahimovic (Sv), 47' st Villa (Sp)
Assist: 1 Silva (gol di Torres)
Ammoniti: Marchena (Sp), Svensson (Sv)
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/6/2008, 01:43




Zyrianov elimina la Grecia da Euro 2008

La Russia vince e si rilancia, fuori i campioni in carica


SALISBURGO, 14 giugno – La favola è finita. I campioni d’Europa in carica della Grecia sono fuori dall’Europeo, sconfitti sia dalla Svezia che dalla Russia nelle prime due giornate. Una squadra, quella di Rehagel, troppo rinunciataria all’esordio e troppo confusa questa sera, incapace di trovare la via del gol nonostante avesse di fronte una difesa russa tutt’altro che impeccabile.

NIKOPOLIDIS, CHE ERRORE – Decisivo, ai fini della sconfitta, il portiere ellenico Nikopolidis: il protagonista della vittoria quattro anni fa in Portogallo è stato autore di una sconsiderata uscita al 37’ del primo tempo, lasciando la porta sguarnita e permettendo a Zyrianov di appoggiare comodamente in rete l’assist di Semak. Una papera che ha affossato la Grecia, che nella ripresa ha provato più col cuore che con la classe a rimettere in sesto la partita, senza riuscire ad essere troppo pericolosa.

RUSSIA-SVEZIA DECIDE TUTTO – Nell’ultima giornata tra Svezia e Russia sarà un vero e proprio spareggio: Hiddink recupererà il talento Arshavin, che ha superato i due turni di stop per squalifica, mentre tra gli scandinavi c’è apprensione per il ginocchio di Ibrahimovic. Zyrianov e soci hanno a disposizione solo un risultato utile per raggiungere i quarti e giocare contro l’Olanda: la vittoria.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/6/2008, 10:39




Arbitri: con la Francia c'è Michel

Olanda-Romania diretta da Busacca


Dopo l'ondata di polemiche sulle prime due partite, l'Uefa ha deciso di assegnare all'Italia uno degli arbitri più accreditati per la decisiva sfida con la Francia. La sfida con i "galletti" sarà diretta infatti dallo slovacco Lubos Michel. Arbitro di garanzia anche per l'altra gara del girone, quella dell'Olanda contro la Romania: fischierà lo svizzero Busacca, unanimente considerato tra i migliori del torneo
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/6/2008, 23:56




Euro 2008: La Turchia elimina la Rep.Ceca. Svizzera-Portogallo 2-0

Si chiude con una vittoria l'Europeo dei padroni di casa svizzeri. La bella combinazione Derdyok-Yakin regala il vantaggio alla squadra di Kuhn, che raddoppia su rigore con lo stesso Yakin. Il Portogallo spreca troppo nel primo tempo e paga la differenza di motivazioni



Svizzera-Portogallo 2-0

Svizzera: Zuberbuhler; Lichtsteiner (40'st Grichting), Muller, Senderos, Magnin; Behrami, Inler, Fernandes, Vonlanthen (16'st Barnetta); Derdiyok, Yakin (41'st Cabanas). All: Kuhn.

Portogallo: Ricardo; Miguel, Pepe, Bruno Alves, Ferreira (41'pt Jorge Ribeiro); Meira, Veloso (26'st Joao Moutinho), Meireles; Quaresma, Nani; Helder Postiga (29'st Hugo Almeida). All: Scolari.

Arbitro: Konrad Plautz (Austria)

Reti: 27'st Yakin, 38'st Yakin

Ammoniti: Yakin, Ferreira, Vonlanthen, Ribeiro, Miguel, Meira e Barnetta, Fernandes



Turchia-Repubblica Ceca 3-2

La Repubblica Ceca getta via la qualficazione ai quarti dopo aver dominato per 60 minuti. In vantaggio per due a zero, i ragazzi di Bruckner si fanno travolgere dalla furiosa reazione dei turchi, che ribaltano il punteggio con il gol di Arda e la doppietta di Nihat (favorita anche da una papera di Peter Cech). Nel finale l'espulsione di Volkan, spedisce tra i pali l'attaccante Tuncay, che però non corre rischi particolari. La Turchia passa ai quarti, sfiderà la sorprendente Croazia di Bilic

Turchia (4-4-2): Volkan; Balta, Servet, G.Emre (19'st A.Emre), Altintop; Tuncay, Arda, Aurelio, Topal (14'st Kazim); Senturk (1'st Sabri Sarioglu), Nihat. All. Terim

Rep.Ceca (4-5-1): Cech; Grygera, Rozehnal, Ujfalusi, Jankulovski; Sionko (38'st Vlcek), Matejovsky (39'pt Jarolim), Galasek, Polak, Plasil; Koller. All. Bruckner

Arbitro: Peter Fröjdfeldt (Svezia)

Marcatori: 34'pt Koller,17'st Plasil 29'st Arda, 41'st Nihat, 44'st Nihat

Ammoniti: Topal, Servet, Arda, E.Emre, Ujfalusi. Espluso Volkan al 47'st
Classifica Gruppo A: Portogallo 6 punti, Turchia 6, Repubblica Ceca 3, Svizzera 3
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/6/2008, 21:31




Euro 2008: al 45' Germania ai quarti, Austria e Polonia fuori

Questa sera i verdetti del Gruppo B. La Croazia già qualificata affronta la Polonia ferma ad un punto. Si gioca il tutto per tutto anche la Germania di Ballack, seconda a quota tre, contro l'Austria. Low recupera in extremis Lahm e il bomber Podolski. Contro i padroni di casa in campo la formazione migliore.

Polonia-Croazia 0-0 al 45'

Polonia: Boruc; Wasilewski, Wawrznyak, Wasilewski, Zewlakow; Lewandowski, Dudka, Krzynowek, Saganowski; Guerreiro, Murawski.. All.: Beenhakker.

Croazia: Runje; Simic, Vejiic, Knezevic (26' Corluka), Pranjic; Vukojevic, Pokrivac, Leko, Rakitic; Klasnic, Petric. All.: Bilic.

Arbitro: Kyros Vassaras (Grecia).

Ammonito: Lewandowski (P), Vejic (C)

Austria-Germania 0-0 al 45'

Austria : Macho; Garics, Stranzl, Pogatetz, Hiden; Aufhauser, Ivanschitz, Fuchs, Korkmaz; Hoffer, Harnik.. All.: Hickersberger.

Germania: Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Fritz; Podolski, Ballack, Frings, Klose, Gomez. All.: Löw.

Arbitro: Mejuto Gonzalez (Spa).

Ammoniti: Stranzl (A), Hoffer (A)
Classifica Gruppo B al 45': Croazia 7 punti, Germania 4, Austria 2, Polonia 2.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/6/2008, 22:31




Euro 2008: Ballack porta la Germania ai quarti, Austria e Polonia a casa

Con un gol di Michael Ballack al 49', la Germania batte di misura l'Austria e si qualifica per i quarti di finale di Euro 2008. Ora affronterà il Portogallo, prima classificata nel girone A.

La Croazia vince di misura contro la Polonia e chiude il girone al primo posto. Ora, nei quarti, sfida alla Turchia: un'outsider sarà sicuramente in semifinale.

Polonia-Croazia 0-1
52' Klasnic (C)

Polonia: Boruc; Wasilewski, Wawrznyak, Zewlakow; Lewandowski (46' Kokoszka), Lobodzinski (55' Smolarek), Dudka, Krzynowek, Saganowski (69' Zahorski); Guerreiro, Murawski. All.: Beenhakker.

Croazia: Runje; Simic, Vejiic, Knezevic (26' Corluka), Pranjic; Vukojevic, Pokrivac, Leko, Rakitic; Klasnic (74' Kalinic), Petric (75' Kranjcar). All.: Bilic.

Arbitro: Kyros Vassaras (Grecia).

Ammonito: Lewandowski (P), Vejic (C), Zahorski (P), Vukojevic (C)

Austria-Germania 0-1
49' Ballack (G)

Austria : Macho; Garics, Stranzl, Pogatetz, Hiden (55' Leitgeb); Aufhauser (64' Säumel), Ivanschitz, Fuchs, Korkmaz; Hoffer, Harnik (67' Kienast). All.: Hickersberger.

Germania: Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Fritz (90' Borowski); Podolski (83' Neuville), Ballack, Frings, Klose, Gomez (60' Hitzlsperger). All.: Löw.

Arbitro: Mejuto Gonzalez (Spa).

Ammoniti: Stranzl (A), Hoffer (A), Ivanschitz (A)

Classifica finale Gruppo B: Croazia 9 punti, Germania 6, Polonia 1, Austria 1
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/6/2008, 22:46




Euro 2008: Pirlo-De Rossi, Francia battuta. Adesso la Spagna nei quarti

italia e Olanda ai quarti. Gli azzurri battono per 2-0 la Francia grazie ad un rigore magistrale di Pirlo e una punizione di De Rossi deviata da Henry. Francia in dieci per l'espulsione di Abidal dopo il fallo da rigore su Toni. Il 'biscotto' tanto temuto non è stato servito: a Berna l'Olanda supera per 2-0 la Romania con gol di Huntelaar e Van Persie. Ora gli azzurri affronteranno la Spagna di Villa ai quarti senza gli squalificati Pirlo e Gattuso.

Italia-Francia 0-2
25' pt Pirlo (rig), 17' st De Rossi

Olanda-Romania 2-0
9' st Huntelaar, 42' st Van Persie


Classifica Gruppo C: Olanda 6, Italia 4, Romania 2, Francia 1
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 19/6/2008, 09:57




Ronaldo vs Ballack. Atto III


Stasera primo quarto di finale degli Europei, c'è Portogallo-Germania: quante sfide


E' un miscuglio che fonde tutto: Portogallo, Germania, calcio inglese, mercato, lezioni, amarezze, vendette da consumare. Con i lividi ancora lì.

SFIDE
Stasera a Basilea, il fischio dell'unico svedese ancora in gioco a Euro2008, Peter Frojdfelft, rimetterà in moto una turbina appena spenta. C'è anche Chelsea-Manchester, e Ballack-Cristiano Ronaldo, in questo primo quarto di finale la cui vigilia ribalta le gerarchie. "Non siamo più noi i favoriti, com'era un tempo", ricorda il tedesco. Guidando un pallone a 121 km orari, ha attraversato l'Austria e messo la Germania sull'autostrada del Portogallo.

L'UOMO DEL MATCH
E' lui, Miki Ballack, l'uomo del giorno, a due passi da una svolta che segnerà la carriera di tanti. Lui contro il maledetto Ronaldo, che gli ha "rubato" scudetto e Champions in pochi giorni, quest'anno. Lui contro Felipe Scolari, suo prossimo allenatore sulla panchina dei blues. Lui contro la critica e contro la Uefa, che ha squalificato il ct Loew e appesantito la sua fascia di capitano: in campo, stasera, dovrà essere un po' tutto. Anche l'allenatore.

PORTOGALLO IN VENDITA
Oltre a Loew, la Germania rischia di perdere Frings (costola fratturata) e Podolski (polpaccio a pezzi). Pessime notizie, se c'è il Portogallo - non più Austria o Polonia - dall'altra parte. Cristiano Ronaldo è la pepita introvabile di una miniera di fenomeni. Bosingwa, Carvalho, Moutinho, Deco, Quaresma e Veloso hanno più osservatori che tifosi: in poche settimane potrebbero cambiare maglia. Un'intera nazionale sul mercato, con la voglia di chiudere in fretta il brutto affare tedesco.

NANI E GIGANTI
"La Germania è sempre pericolosa, ma non è tempo di tornare a casa", ripeteva Felipao ieri, mentre Nani e Ronaldo mandavano al diavolo le zolle instabili, da 200mila euro, del Sankt Jacob Park. Contro una squadra di giganti, i piccoletti di Scolari avranno bisogno di fare i funamboli. E di restare in piedi. In equilibrio.

Probabili formazioni (Basilea, ore 20,45)
Portogallo (4-3-2-1): Ricardo; Bosingwa, Pepe, Carvalho, Ferreira, Deco, Petit, Moutinho; Ronaldo, Simao; Nuno Gomes. All. Scolari
Germania (4-2-3-1): Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Frings, Hitzlsperger; Schweinsteiger, Ballack, Podolski; Klose. All. Loew
Arbitro: Frojdfeldt (Svezia)
 
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Luisa22
view post Posted on 19/6/2008, 12:25




Zapatero crede nel sorpasso
Il premier spagnolo in un'intervista radiofonica si dice sicuro che domenica la Spagna batterà l'Italia 3-2: in competizioni ufficiali non capita dal 1920. Poi riconosce: "E' vero che noi abbiamo un problema mentale, di fiducia, ma dobbiamo rompere questa tradizione negativa"


MADRID (Spa), 19 giugno 2008 - Domenica la Spagna batterà l'Italia 3-2. Non è un pronostico qualsiasi, questo. È la previsione di Jose Luis Rodriguez Zapatero, lanciata in diretta radio e tv questa mattina. Intervistato per un'ora da Radio Nacional de España con diretta anche sul canale satellitare della tv statale, il premier non si è tirato indietro e ha accettato un breve contraddittorio sulle virtù calcistiche di Italia e Spagna in vista della sfida che vale il passaggio alle semifinali degli Europei.
“VINCIAMO NOI” - “Domenica vinciamo noi – ha detto Zapatero – la Spagna gioca un calcio migliore dell’Italia”. Poi una piccola concessione alla debolezza mentale della selezione di Luis Aragones. “E’ vero che nei momenti cruciali s’impongono loro, perché il nostro è un problema mentale, di fiducia. Però dobbiamo rompere questa tradizione negativa. Per questo dico che vinciamo 3-2”. I colleghi gli hanno fatto notare che il suo primo rivale politico, Mariano Rajoy del Partito Popolare, ha pronosticato un 2-1: “Siete in disaccordo anche su questo?”. Zapatero si è limitato a ribadire: “Vinciamo noi 3-2”.
TIFOSO DEL BARCA - Il premier spagnolo non è nuovo a incursioni del genere: tifoso del Barcellona, prima della finale di Champions di due anni fa contro l’Arsenal disse che i catalani si sarebbero imposti 3-1, stesso risultato indicato alla vigilia anche dal leader dell’opposizione Rajoy. La squadra di Rijkaard vinse 2-1 in rimonta. Ora questo 3-2, per rompere una tradizione negativa, la Spagna non ci batte in competizioni ufficiali dal 1920 (olimpiadi di Anversa, giocavano Pichichi e Zamora…), e sancire il sorpasso della Spagna sull’Italia anche in termini calcistici.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 19/6/2008, 17:59




Euro 2008: Al via i quarti, stasera la forza di Ballack contro l'estro di Ronaldo

Stasera il primo quarto di finale. Cristiano-Ronaldo contro Ballack. I tedeschi affronteranno i lusitani senza il ct Loew, squalificato. Ancora in dubbio Podolski e Frings. L'attaccante del Bayern ieri non si è allenato con i compagni per un fastidio al polpaccio. Dovrà stringere i denti anche Frings, che ha una costola fratturata. Il Portogallo arriva alla partita con il favore dei pronostici. La squadra di Scolari ha impressionato in questa prima fase per gioco e condizione fisica.

Portogallo-Germania (ore 20.45)

PROBABILI FORMAZIONI

Portogallo (4-2-3-1): Ricardo; Bosingwa, Pepe, Carvalho, Paulo Ferreira; Petit, Joao Moutinho; Cristiano Ronaldo, Deco, Simao; Nuno Gomes. All: Scolari.

Germania (4-4-2): Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Fritz, Frings, Ballack, Podolski; Klose, Gomez. All. Loew.

Arbitro: Peter Frojfeldt (SVE).
 
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view post Posted on 19/6/2008, 22:54
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What is the life? Nothing but light. NOTHING BUT LIGHT!

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La Germania è la prima semifinalista di Euro 2008: Portogallo battuto 3-2 al termine di una partita entusiasmante dall'inizio alla fine. Un confronto di stili, quello tra tedeschi e portoghesi, che ha regalto spettacolo, come spesso avviene in questi casi.
LOEW CAMBIA - A Basilea, Portogallo e Germania danno vita a una gara divertente e di alto livello già dalle prime battute. Loew, confinato in tribuna per la squalifica rimediata contro l'Austria, propone alcune novità: rilancia Schweinsteiger sulla fascia destra, con Hitzlsperger sul lato opposto, mentre Friedrich sostituisce l'acciaccato Jansen. Le variazioni più grosse rispetto alle prime uscite, però, riguardano le assenze dell'acciaccato Frings in cabina di regia e del deludente Gomez in attacco: spazio a Rolfes, con Podolski che ritorna in posizione più avanzata. Il Portogallo è in formazione tipo, con Ronaldo che parte largo a sinistra.
UNO-DUE TEDESCO - La prima squadra ad avvicinarsi al gol è proprio quella portoghese, con Bosingwa molto intraprendente nelle avanzate sulla destra e Moutinho nella parte di chi non sfrutta a dovere un cross perfetto. Pochi istanti più tardi, però, passa la Germania. Azione da manuale, nata da un'intuizione di Ballack che serve Podolski sulla corsa: traversone basso in mezzo e spaccata vincente di Schweinsteiger, che brucia Ferreira in ritardo nella copertura. E' il 22' e il risultato si sblocca. Neanche il tempo di riprendere fiato e si va sul 2-0: dormita dei difensori portoghesi su una punizione calciata da Schweinsteiger, il fuorigioco non scatta e Klose fa centro di testa.
NUNO RIAPRE - La doppia mazzata piega le ginocchia al Portogallo, che per qualche minuto sbanda e rischia il tracollo. Ma Ronaldo comincia lentamente a salire di rendimento e al 39' indovina la fuga buona: Lehmann è bravissimo a toccare il suo diagonale, ma Nuno Gomes riprende e mette dentro, eludendo l'intervento disperato di Metzelder. Se Ronaldo non fosse sfortunato un istante prima dell'intervallo, il suo colpo da biliardo dopo il dribbling a Mertesacker manderebbe le squadre al riposo in parità. Ma la palla sfiora il palo e la Germania rientra negli spogliatoi con un meritato vantaggio.
LA FIRMA DI BALLACK - In avvio di ripresa, il Portogallo avrebbe quasi subito la chance di rimettersi perfettamente in linea di galleggiamento, ma Pepe la spreca sciaguratamente, mandando alto di testa da mezzo metro. La Germania sembra soffrire la pressione avversaria, ma può contare sulla serata storta della difesa avversaria, e in particolar modo di Paulo Ferreira. Corre il minuto 16, infatti, quando Schweinsteiger mette in area un'altra punizione: il difensore del Chelsea, per la verità un po' sbilanciato, perde di vista il compagno di club Ballack, che di testa fulmina Ricardo. E' il 3-1 che gela le speranze degli uomini di Scolari.
TURCHIA O CROAZIA? - Dentro Nani e Postiga per i portoghesi, Loew risponde con Borowski. Lehmann è attento sui tiri dalla distanza e il Portogallo per tanti minuti non riesce a costruire nulla di diverso. Il gol che riapre di nuovo la sfida arriva al 42': Mertesacker perde Postiga in area e il cross di Nani si trasforma in un assist per il colpo di testa vincente. Ma è troppo tardi e l'assedio finale non dà frutti. La Germania vola in semifinale. Se la vedrà con la vincente della sfida tra Turchia e Croazia. Nella fase a gironi, contro la nazionale di Bilic i tedeschi fecero una figuraccia. Ma quando si giocano le partite a eliminazione diretta, è tutta un'altra cosa: ne sa qualcosa il Portogallo, che si è sgonfiato sul più bello.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 20/6/2008, 01:02




Germania vecchi tempi: ciao Ronaldo

Il Portogallo sbaglia tutto: 3-2 per i tedeschi

Fuori una. La prima delle quattro reginette dei gironi eliminatori lascia l'Europeo tra tante lacrime e qualche recriminazione, vittima ancora una volta dei suoi difetti atavici. Riecccola qua l'insostenibile leggerezza del Portogallo, viene da dire, l'insostenibile leggerezza dei suoi attributi e della sua difesa, l'insostenibile leggerezza magnificamente rappresentata da Paulo Ferreira, a volo d'angelo sulla spinta di Ballack in occasione del gol che ha seppellito, ancora una volta, i sogni di gloria in rosso e verde. La Germania ha fatto la Germania ed è bastato. Con concretezza, bava alla bocca e anche con l'idea azzeccata di Loew, confinato in tribuna dalla squalifica: centrocampo infoltito con incontristi puri, tacchetti roventi intorno alle caviglie dei solisti Portugal e Klose ad aprire gli spazi per gli inserimenti degli splendidi Schweinsteiger e Ballack. Gli alunni di Scolari (pardon) hanno giocato più o meno 25 minuti a cavallo tra i due tempi e gli ultimi 10: ne sono scaturiti il gol di Nuno Gomes, il pallone del pareggio incredibilmente sprecato da Pepe e la zuccata di Helder Postiga buona solo per le illusioni. Troppo poco: quando il buon Ricardo, in quell'uscita scellerata dell'1-3, è atterrato con aria tra i guanti e un pallone nella rete, ha perfettamente rappresentato un secolo di storia calcistica di un paese ancora e sempre incapace di incanalare nella giusta direzione il suo enorme patrimonio di talento.

Ballack 7,5 Capitano e giocatore, e che giocatore. Interpreta alla perfezione il doppio ruolo di centrocampista puro e guastatore pronto a lanciarsi dalla retrovia verso l'area portoghese. Segna un gol sporchiccio (spinta su Paulo Ferreira), ma lo stramerita per classe, impegno e dedizione.

Schweinsteiger 7,5 Il Cristiano Ronaldo della serata, alla fine, è stato lui. Si posiziona a destra, ma in realtà è libero di seguire l'istinto e ciò che gli ispira la manovra d'attacco. Un paio di begli spunti sull'estrema, poi il gol dell'1-0 da consumato attaccante e l'assist per il 2-0 di Klose. Nella ripresa si mette buono sulla fascia, pronto a dare una mano al centrocampo: ciò non toglie che spedisce in area pure il pallone del 3-1. Bravissimo.

C.Ronaldo 5,5 Ciao Europeo e ciao -forse- Pallone d'Oro. Ma lui, all'uscita dal campo, non sembra particolarmente ferito nell'animo: forse stava già pensando a telefonare a Madrid. Durante i 90 minuti e spiccioli, si è acceso solo nel finale del primo tempo e guarda caso sono arrivati il gol di Nuno Gomes, un quasi 2-2 a firma personale e il miglior segmento di gara del Portogallo. Nella ripresa, niente di che: Palline d'oro.

Podolski 6,5 Loew e socio in panchina (Flick) gli chiedono un sacrificio: gioca esterno puro, molto lontano dalla sua amata porta e nella ripresa capita pure di scoprire le sue qualità di terzino. Si vede che soffre come uno col mal di piedi, ma riesce comunque a rendersi utile. Suo l'assist per l'1-0, magnifica una bordata di prima intenzione esplosa nella ripresa che non va distante dal palo. Sarà pure polacco, ma è il più tedesco di tutti

Ricardo 4,5 Si chiama come Kakà e le analogie finiscono qui, perchè per sembrare un fuoriclasse dovrebbe essere completamente diverso. Non ha un'idea sparata di come uscire, lo fa intravvedere nel primo tempo sul gol di Klose e lo attesta al mondo sull'1-3 di Ballack, che farà pure fallo su Ferreira, ma interviene di testa su un cross a campanella calciato dalla trequarti. Da mani nei capelli.

Simao (e Scolari) 5 A causa del riccioluto esterno, niente di nuovo sul fronte destro portoghese, ma Felipao non lo toglie nemmeno con la pistola dell'eliminazione alla tempia: per inserire il rapido e talentuoso Nani, oltre ad aspettare di essere sotto di due reti a 20 minuti dalla fine, il c.t. toglie Nuno Gomes, uno che magari in un serrate finale poteva pure essere utile. Nani, come volevasi dimostrare, è l'unico a creare seri problemi alla difesa tedesca. Speriamo per "Gene Hackman" che Abramovich non stesse guardando la partita.

Mertesacker 5 Almeno un tedesco dietro la lavagna dei cattivi va messo: ed è lui, il centrale più lento di questo Europeo. E' in tutte le azioni che contano (gol compresi) del Portogallo, sembra un'anta di armadio piena di tarli. Farsi tagliare alle spalle da Helder Postiga...

PORTOGALLO-GERMANIA 2-3 (1-2)
Marcatori: 22' Schweinsteiger; 26' Klose; 40' Nuno Gomes; 62' Ballack; 87' Helder Postga
PORTOGALLO (4-3-2-1): Ricardo 4,5; Bosingwa 6,5, Carvalho 6, Pepe 5, Paulo Ferreira 5; Petit 5,5 (73' Helder Postiga 6,5), Moutinho 5 (31' pt Meireles 6), Deco 5,5; Simao 5, Ronaldo 5,5; Nuno Gomes 6 (67' Nani 6,5). (A disposizione: Nuno, Rui Patricio, Meira, J.Ribeiro, Miguel, Bruno Alves, Quaresma, Veloso, H.Almeida). C.T.: Scolari
GERMANIA (4-5-1): Lehmann 6,5; Friedrich 6, Mertesacker 5, Metzelder 6, Lahm 6,5; Schweinsteiger 7,5 (83' Fritz sv), Rolfes 6, Hitzlsperger 6 (73' Borowski sv), Ballack 7,5, Podolski 6,5; Klose 6,5 (89' Jansen sv). (A disposizione: Adler, Enke, Westermann, Trochowski, Odonkor, Frings, Gomez, Neuville, Kuranyi). C.T. Loew (squalificato, in panchina il secondo Flick)
Arbitro: Frojdfeldt (Svezia)
Ammoniti: Petit (P); Friedrich (G), Lahm (G), Pepe (P), Helder Postiga (P)
Assist: Podolski sul gol di Schweinsteiger; Schweinsteiger sul gol di Klose; Schweinsteiger sul gol di Ballack; Nani sul gol di Helder Postiga
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 21/6/2008, 01:57




Rustu e Terim, la favola continua

Croazia-Turchia 1-1 (2-4 dopo i rigori): le pagelle dei protagonisti


E' finita ai rigori e c'è da ringraziare l'International Board che tira una riga dopo 90+30 minuti di calcio giocato con il freno a mano tirato. Passa la Turchia, grande di una grandezza latente nascosta nel contenitore dei minuti finali. Rustu prende la via dell'uscita lasciando a Klasnic il portone aperto, ma due minuti dopo spara la palla della disperazione nel mucchio. Ne esce il gol di Semih. E ai rigori, graziato da Modric e Rakitic (i due più talentuosi rimasti in campo per la Croazia), va a prendere quello decisivo di Petric. E' il calcio, diranno in molti. E' una storia che ha aperto il suo libro contro la Svizzera e che continua a far sfogliare le sue pagine dal vento austro-svizzero. La Turchia è in semifinale. Chi giocherà (infortunati e squalificati non si contano più) è un mistero. La Croazia torna a casa, immeritatamente e con un sacco pieno di rimpianti.

Olic 5 Funesti esercizi di realizzazione. Il prezioso dono di Modric nel primo tempo (detto che al replay quel passaggio ballava sul prato e non filava dritto) lo fracassa sulla traversa, il gentile omaggio di Gokhan Zan nella ripresa non lo sa apprezzare. Il retropassaggio errato del difensore turco si trasforma in un assist per lui che invece di sbranarlo si intimidisce. Ovvio che il pallonetto di testa e il successivo tentativo sempre con la zucca diventano comiche movenze da burattino. Di buona fattura un colpo di testa su cross di Rakitic che esce di poco. Il colpo ravvicinato su invito di Modric trova invece un lesto Rustu a negargli il gol.

Modric 7 Al culmine della disperazione agonistica è Rosetti a tendergli una mano per aiutarlo a rialzarsi dopo un quadruplo dribbling e un invito gettato ai rossi. I suoi non lo aiutano, irriconoscenti dei suggerimenti amorevoli che confeziona (l'occasione nel primo tempo di Olic, poi vedi il corridoio pescato per Kranjcar nella ripresa e infine pensate al pallone offerto ancora a Olic dalla destra). Elegante, corre molto anche senza palla per trovare spazio di manovra e per proporsi. Ma a differenza del recente passato, non trova attorno a sè fluidità e disponibilità. Sbaglia dagli undici metri, ma non si condanna un piccolo genio che al 119' va ad anticipare il portiere avversario e a mettere sulla testa del compagno il pallone vincente.

Kranjcar 5,5 Ricostruire una prestazione sulle proprie rovine non è mai semplice. Il suo errore di testa a porta vuota nel primo tempo se lo porta nello zainetto e come un tormento ricerca la posizione ideale al fianco di Olic. Non la trova mai, come la porta (solo di punta riesca ad arrivare al tiro ma è debole e centrale).

Hamit Altintop 6,5 Per lui non è affatto un inconvenniente quello di finire sballottato avanti e indietro da Terim. E' forse l'unico dei suoi che cerca di vivere un'esistenza originale, proponendo, proponendosi e ostentando idee chiare negli ultimi venti metri. Ma la trama della serata era un'altra, fatta di attesa e speranza.

Rakitic 5,5 L'ammirazione cresce come i rimpianti. Il talento dello Schalke che pennella sulla fascia mancina si rtrova sul destro un pallone avvincente dopo uno scambio con Olic. Ma un po' per demeriti personali e un po' per la furbizia del difensore turco che lo sbilancia, calcia altissimo dal cuore dell'area.

Srna 6 Quando ci si chiedeva i motivi della sua decomposizione, eccolo spuntare per battere una punizione dal limite. Palla violenta sul secondo palo, Rustu inventa 'la' parata.

Rustu 8 A Barcellona pensano ancora adesso che fosse il nome di un tipo di kebab. I romantici lo ricorderanno con la tintura nera sotto gli occhi ai Mondiali nippocoreani del 2002 per evitare di essere infastidito dai riflettori (tecnica usata dai giocatori di football americano). I croati d'ora in poi sapranno con chi prendersela se la semifinale non è arrivata. Toglie il gol a Srna su punizione ed è bravo a respingere il tap-in di Olic. Viva viva la squalifica di Volkan. Mette la squadra al tappeto quando esce per salutare i parenti lasciando la porta sguarnita. La rialza quando pesca (fortunosamente) Semih nel traffico croato. Eroe quando para il rigore a Petric.

Tuncay 6 Sale sul trono quando la maggior parte della ciurma non vede l'ora di respirare. Un'incursione urticante e un destro fuori di poco nel primo tempo supplementare.

Arda 6 La premiata ditta dell'extra time insieme con Tuncay. Lui invece che prendersi la responsabilità la scarica a Semih e Tuncay, ma li mette in condizione di far male al tramonto della gara.

Semih 7 A occhi chiusi si gioca di solito all'albero della cuccagna. Lui a occhi chiusi scansa un paio di difensori e scarica il destro del dolore. Sì, croato.

Klasnic 7 Il suo lo ha fatto. Sposta gli equilibri facendosi trovare pronto sul sollecito invito di Modric. Di testa manda la Croazia in semifinale e se stesso in estasi. Sempre con la testa, ma bassa, abbandona la competizione. Il suo, però, lo ha fatto.

CROAZIA-TURCHIA 1-1 (2-4 DOPO I RIGORI)
Croazia (4-4-1-1): Pletikosa 6; Corluka 6, R. Kovac 5, Simunic 5, Pranjic 6; Srna 6, Modric 7, N. Kovac 6, Rakitic 5,5; Kranjcar 5,5 (20' st Petric 5,5); Olic 5 (7' pts Klasnic 7). All. Bilic (A disposizione: Galinovic, Runje, Simic, Vejic, Vukojevic, Kalinic, Pokrivac, Knezevic, Leko)
Turchia (4-1-3-2): Rustu 8; Hamit Altintop 6,5, Gokhan Zan 5, Emre Asik 5, Hakan Balta 6; Mehmet Topal 6 (31' st Semih 7); Sabri 5,5, Tuncay 6, Arda 6; Nihat 5,5 (12' sts Gokdeniz 6), Kazim 5,5 (16' st Ugur 6). All. Terim (A disposizione: Tolga, Servet, Emre Belozoglu, Tumer, Emre Gungor, Ayhan, Mevlut)
Arbitro: Rosetti (Ita)
Marcatori: 14' sts Klasnic (C), 17' sts Semih (T)
Sequenza rigori: Modric (C) fuori; Arda (T) gol; Srna (C) gol; Semih (T) gol; Rakitic (C) fuori; Hamit Altintop (T) gol; Petric (C) parato
Ammoniti: Tuncay (T), Arda (T), Ugur (T), Emre Asik (T)
 
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Hiddink fa fuori l'Olanda
Super Russia in semifinale


I russi si impongono 3-1 ai supplementari grazie a Pavlyuchenko, Torbinskiy e Arshavin. Agli oranje non basta il centro di Van Nilstelrooy, che all'86' aveva allungato una partita giocata meglio dalla squadra rivelazione di questo Europeo. Ora la Russia aspetta la vincente di Italia-Spagna

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BASILEA (Svizzera), 21 giugno 2008 - Hiddink elimina la "sua" Olanda. La Russia del tecnico olandese, in passato c.t. dei tulipani, si impone a sorpresa 3-1 sulla squadra di Van Basten, rullo compressore nella prima fase e messa sotto in questi quarti di finale. La Russia ha impressionato per la grande condizione atletica, è una squadra che gioca un calcio "verticale" e ha come fiore all'occhiello la coppia d'attacco Arshavin-Pavlyuchenko. Il nucleo, molto giovane, gioca nel campionato russo, competitivo anche a livello di club come dimostra la vittoria dello Zenit in coppa Uefa. L'Olanda è stata irriconoscibile, schienata sul piano del ritmo. Non è bastato il solito impagabile salvagente Van Nilstelrooy per tenere a galla la barca oranje. La difesa scricchiolante intravista nelle prime partite stavolta ha mostrato tutti i suoi limiti, la manovra soffocata all'origine, è venuta meno. In questo Europeo hanno finora vinto nei quarti tutte e tre le seconde classificate della prima fase: domani c'è Spagna-Italia, speriamo che la tendenza si completi. E che gli azzurri possano giocarsi la bella con una nazionale di Hiddink, già incrociato contro Corea del Sud (sconfitta azzurra negli ottavi al Mondiale 2002) e Australia (vittoria per i ragazzi di Lippi sempre negli ottavi al Mondiale 2006).
BELLA RUSSIA - Nei primi 45' meglio la Russia dell'Olanda. E questa è una sorpresa, che prescinde dal risultato. I russi non fanno partire l'azione oranje, in mezzo, in cabina di regia, dove Engelaar non ha la velocità, e De Jong non ha i piedi raffinati per innescare i fenomeni dell'attacco, distribuiti (Kuyt e Snejider) sulle fasce, e (Van der Vaart) dietro sua maestà Van Nilstelrooy l'unico capace, pur a corto di rifornimenti, di rendersi pericoloso. Facendo tutto da solo, e impegnando Akinfeev con un diagonale incrociato. E l'unico guizzo arancione. L'Olanda di Van Basten per il resto sembra una super stampante a colori inceppata: premi il tasto come al solito, ma stavolta non viene fuori niente. Merito della Russia, che gioca - a differenza degli avversari - molto in verticale, sempre pronta a puntare l'uomo con gli attaccanti, e Arshavin è uno spettacolo, ma anche con i centrocampisti esterni. Le occasioni gol si susseguono: punizione mancina dalla destra di Zhirkov (interessante) e Van der Sar para in angolo. Poi Arshavin sfiora il gol in contropiede con una conclusione alla Del Piero. Van der Sar è ancora bravo. Quindi sorprendono due conclusioni di fila del difensore Kolodin, che sembra un olandese, l'ex Rambo Koeman: il suo destro è terrificante dalla grande distanza: non ha fortuna. All'intervallo è 0-0. L'Olanda può farci la firma.
PAVLYUCHENKO GOL - Si riparte con un cambio, di Van Basten: fuori Kuyt, dentro Van Persie. Cambia poco. È la Russia a sfiorare il vantaggio: con Arshavin su punizione. Poi arriva il meritato vantaggio russo: sinistro al volo di Pavlyuchenko su cross da sinistra di Semak: 1-0. Terzo gol del centravanti dello Spartak Mosca in questo Europeo: e dire che il titolare doveva essere Pogrebnyak, terminale offensivo dello Zenit, che, infortunato, è stato costretto al forfeit.
RUSSIA SPRECONA - Van Basten cambia: sposta in mezzo la qualità di Sneijder e abbassa Van der Vaart. Ha bisogno di far gioco: fuori Engelaar e dentro, sulla fascia, Afellay. Bocciato Robben. L'Olanda si sbilancia tutta in avanti, generosa, ma mai brillante, disordinata. È Sneijder a suonare la carica con i suoi tiri dalla distanza. La Russia riparte che è un piacere in contropiede, ma ha il torto di non concretizzare. Spreca a bizzeffe.
SALVAGENTE VAN NILSTELROOY - Spreca troppo. Perchè il solito Van Nilstelrooy, killer d'area di rigore, fa scendere i suoi dalla scaletta dell'aereo per casa al 41' della ripresa. Sfrutta le pecche di concentrazione della retroguardia russa sui calci piazzati, e di testa mette dentro su una punizione spiovente da sinistra. È l'1-1. Olanda salva. Michel al 45' prima espelle per doppia ammonizione Kolodin, poi dopo il colloquio con un guardalinee (la palla prima del fallo era già uscita) torna sulla sua decisione.
SUPPLEMENTARI RUSSI - La Russia, pur con il morale sotto i tacchetti, insiste. Traversa di Pavlyuchenko in contropiede, con un destro violento dalla distanza. Poi Torbinskyi solo davanti a Van der Sar conclude debolmente sull'assist di Arshavin. Para il portiere del Manchester Utd. Che si impapera però all'8' del secondo tempo supplementare quando esce male sul cross di Arshavin, stavolta Torbinskiy non sbaglia: 2-1. Poi il gioiello Arshavin chiude i conti lanciato addirittura da una rimessa laterale: di destro trova il 3-1. Russia in semifinale, Olanda eliminata.

gazzetta.it
 
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Luisa22
view post Posted on 23/6/2008, 10:13




Italia, che peccato! Fuori ai rigori con la Spagna

VIENNA (Austria), 22 giugno 2008 - L'avventura è finita. La Spagna ci batte 4-2 ai rigori e ci caccia dagli Europei. La magia di Berlino svanisce in una notte torrida viennese. Dopo 120' senza gol, sbagliano dal dischetto De Rossi e Di Natale, mentre Buffon illude parando il tiro di Guiza. La Nazionale volta pagina; i campioni del mondo escono di scena.
CONFERME - Donadoni schiera il modulo di Zurigo contro la Francia. Ma nel 4-3-1-2 le varianti sono a centrocampo, dove la Nazionale paga l'assenza di Pirlo e Gattuso. Il c.t. corregge con Aquilani dal primo minuto: il romanista a destra, De Rossi al centro e Ambrosini a sinistra. Poi dà ancora fiducia a Perrotta, trequartista alle spalle di Toni e Cassano. Conferma tutto anche Aragones: 4-4-2, con il solito centrocampo a quattro con Iniesta a destra e Senna appena dietro la linea.
SPAGNA LANCIATA - Gli azzurri partono alti e accennano al pressing che la Spagna limita subito. A ritmo lento, gli iberici ruminano gioco orizzontalmente, ma danno un'impronta più evidente alla partita. Al 9' Silva si accentra e libera un sinistro deviato e poi bloccato da Buffon. Nulla di trascendentale, ma prova evidente che è la Spagna a tenere in mano le redini del gioco. Dell'Italia il più ispirato appare Cassano. Il blucerchiato nel breve non ha rivali, ma ha poco appoggio, finendo vittima del raddoppio.
SOFFRIAMO - Al 18' si vede Torres; imbeccato da Iniesta penetra in area dalla sinistra, ma alza la mira. Sono segnali a cui l'Italia dovrebbe dare peso. Su quel corridoio gli spagnoli godono di libertà: Aquilani è troppo leggero e sente il peso della responsabilità. Al 19' ecco l'Italia. Il cross di Ambrosini dalla sinistra viene girato debolmente di testa da Perrotta; nessun problema per Casillas. Al 23' è ancora Ambrosini a spingere sull'acceleratore, ma sbaglia a scodellare subito per Toni, evidentemente attardato. Al gol si avvicina però la Spagna. Con Villa al 25': punizione tesa in mezzo a una selva di gambe, parata a terra da Buffon.
CASSANO CI PROVA - L'Italia sembra uscire dalla gabbia, ma manca l'uomo d'ordine e Perrotta fatica nel suo compito. Va meglio la Spagna che con Silva al 32' impegna ancora Buffon. Ma la cosa bella la fa Cassano al 36' su tocco di Ambrosini; il cross del barese per Toni è perfetto, ma il bomber non salta: occasione gettata al vento. La replica fa paura: al 38' Silva dal limite sfiora il palo alla destra di Buffon. La Spagna gioca meglio. Fatichiamo a centrocampo, dove De Rossi e Ambrosini sono costretti a lavorare per tre, limitando così le sortite sulle fasce di Zambrotta e Grosso.
MAGO CHIELLINI - Silva mette subito la firma all'inizio della ripresa, ma Chiellini gli dice di no con una chiusura da marpione. Il ragazzo della Juve fa gli straordinari e deve alzare la voce perché non filtriamo. Al 10' Torres gabba Panucci e mette dentro: ci pensa ancora Chiellini a metterci una pezza. Sembriamo vicini alla capitolazione. Al 13' Camoranesi entra per Perrotta. Ne avevamo bisogno come il pane, ed è proprio lui al 16' a far gridare al gol, evitato da uno strepitoso Casillas con il piede sinistro. La Spagna, con Fabregas e Cazorla (fuori Xavi e Iniesta) fa più possesso palla, ma ci siamo anche noi.
PIU' SQUADRA - Camoranesi ha dato ordine ed equilibrio. Al 29' Di Natale rileva Cassano, ma la Spagna torna a comandare. Al 35' Buffon respinge con una violenta punizione di Senna. Al 36' è invece il palo a salvarci, perché a Buffon sfugge la palla sul nuovo bolide del brasiliano. Noi ci proviamo ancora con Toni, ma a Luca mancano centimetri. E al 38' l'impeto dell'inguardabile bomber toglie a Grosso la palla-gol per eccellenza sul cross di Di Natale. Esce Torres ed entra Guiza e gli ultimi minuti sono di furore. Ed è Zambrotta a salvare la patria al 93' anticipando Villa.
BRIVIDI - Supplementari ed è subito thrilling, perché al 3' Villa conclude a lato d'un soffio. Ma al 5' per due volte ci avviciniamo al gol: prima Marchena anticipa Toni, poi Di Natale sfiora di testa. E ci mangiamo le mani, perché a conti fatti le occasioni più nitide sono le nostre. Lunghe e disfatte, le squadre si affidano a istinto e passione. Ma tocca anche a Del Piero, dentro per Aquilani al 108'. Loro ci provano di più; Buffon salva su Villa: soffriamo troppo e al 120' Cazorla sciupa a lato il diagonale che consegna la sfida ai rigori. E questa volta la Spagna non fallisce.


De Rossi amaro: "I rigori? Io almeno vado a tirarli"

Il romanista deluso e arrabbiato dopo la sconfitta dell'Italia contro la Spagna: "Se i rigoristi non vanno sul dischetto, ci vado io". Cannavaro: "Europeo iniziato male e finito malissimo". Toni: "Mi dispiace, ma non parliamo di ciclo finito". Grosso: "Poca fortuna". Gattuso: "Spero resti Donadoni"


VIENNA, 22 giugno 2008 - Grande delusione nel clan azzurro, ovviamente, dopo la sconfitta a i quarti di Euro 2008 ad opera della Spagna. Ecco le reazioni dei protagonisti.
DE ROSSI - Daniele De Rossi ha fallito un rigore, come a Manchester con la Roma. Ma lui è pronto a farsi sempre avanti. Soprattutto se qualcuno non se la sente. La sua frustrazione deriva anche dall'errore sul dischetto: "Chiedo scusa ai compagni. Evidentemente non sono bravissimo a battere i rigori, ma preferisco così piuttosto che tirarmi indietro: non potrei mai dire che non me la sento". Poi sull'eliminazione: "Resta un grande dispiacere - dice De Rossi - per me, per i compagni, per il mister, per i tifosi. È una brutta serata. Ci eravamo rialzati, avessimo vinto ai rigori sarebbe stato un buon Europeo. La Spagna è stata probabilmente superiore nel possesso palla, nel palleggio. Forse hanno avuto qualcosa in più di noi, ma noi abbiamo avuto delle occasioni nitide con Camoranesi e Toni". A Vienna dovrebbe essersi chiuso un ciclo, De Rossi non è d'accordo: "I cicli non si chiudono quando si perde ai rigori. Non penso che questa sia una squadra finita. Usciamo a testa alta, fa male ma penso ci sia poco da dire sia all'allenatore che alla squadra". Ma ora Donadoni potrebbe andar via... "Spero di no, sarebbe davvero un peccato dovesse andar via per questa sconfitta".
CANNAVARO - Tanta tristezza anche per Fabio Cannavaro, capitano non giocatore: "Questo Europeo è iniziato male ed è finito malissimo per me. Dispiace tantissimo uscire ai rigori, ma adesso cerchiamo di guardare avanti e di portare a casa le cose positive. Non servono i miei consigli, io posso solo dire che il mister ha fatto bene. Non era facile dopo aver vinto i Mondiali ridare stimoli al gruppo, compattarlo e portarlo avanti nelle qualificazioni. È stato bravo anche qui agli Europei, secondo me il suo lavoro è stato ottimo".
GATTUSO - Gli azzurri, comunque, sono compatti intorno al c.t. Donadoni. E Gattuso non si fa pregare per dirlo: "Col mister c'è grande stima, c'è un rapporto stupendo. Ha una dote, dice sempre quello che pensa in faccia. E il gruppo in questi due anni l'ha seguito". Il milanista poi ammette che "due anni fa in Germania eravamo più brillanti che qui", poi prosegue: "C'è tanta amarezza per come è andata, però mi sento orgoglioso. Abbiamo perso ai rigori, avevamo vinto così il Mondiale, ci sta. In ogni caso abbiamo dimostrato di essere una squadra che non molla mai".
TONI - Grande rammarico per Luca Toni: "È andata male, prima di questa gara, nonostante il digiuno dal gol, ero soddisfatto perchè la squadra era andata avati e io avevo dato il mio contributo, oggi purtroppotorniamo a casa per aver perso ai rigori, ed è ovvio che mi dispiaccia non aver segnato, ma per me era importante soprattutto andare avanti. Ciclo finito? Non sta a me dire queste cose, io posso solo far notare che in questi due anni abbiamo lavorato molto bene, il gruppo è sempre stato solido ed ha offerto grandi prestazioni, sarebbe un peccato chiudere tutto dopo aver perso una partita ai rigori, la squadra è sempre stata con il mister".
GROSSO - Fabio Grosso, che a Berlino fece urlare di gioia i tifosi italiani, ha fatto centro anche a Vienna, ma non è bastato. Questo il suo commento: "Non ci è mancato nulla, ci è mancata solo un po' di fortuna, quella del Mondiale... Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra. Noi andiamo a casa, in bocca al lupo alla Spagna".
DEL PIERO - Ma Del Piero non si dà pace: "Quando perdi l'amarezza è sempre grande, poi ai rigori brucia ancora di più, ma non possiamo appellarci alla sfortuna, non è colpa di nessuno. Chi ha giocato ha fatto benissimo ma in questo momento non ho la lucidità per dire cosa ha funzionato e cosa no. Se vorrei andare al Mondiale? Da qui al 2010 c'è tanta strada, ora andiamo in vacanza. L'attaccamento alla Nazionale c'è sempre, poi vedremo".
CHIELLINI - Chiusura con Chiellini, che è stato il migliore degli azzurri: "In me dovrebbe esserci grande soddisfazione per aver vinto il confronto con Torres e Villa ma non può essere così dopo una delusione del genere. Negli spogliatoi Donadoni ci ha detto che non abbiamo nulla da rimproverarci. Ciclo finito? Non lo so, non sono domande per noi, in questo momento non è facile pensare a questo".


Donadoni: "Fuori a testa alta" Abete: "Il futuro? Vedremo"
Il c.t. azzurro ringrazia la squadra dopo l'eliminazione: "Orgoglioso dei ragazzi, mi spiace per loro". Euforico il collega Aragones: "La vittoria più importante degli ultimi 88 anni". Il presidente federale: "Nei prossimi giorni parlerò con Roberto". Petrucci e Matarrese: "No ai processi"


VIENNA, 22 giugno 2008 - "Dispiace uscire ai rigori, la delusione è per i ragazzi che avevano dato tutto. È solo per loro. Ma nello spogliatoio ho detto loro che escono a testa alta". Sono state queste le prime parole di Roberto Donadoni, dopo l'eliminazione dell'Italia dall'Europeo ad opera della Spagna. Quando gli si fa notare che la Nazionale è uscita di scena senza nemmeno un gol da parte degli attaccanti, risponde così: "Hanno fatto il loro dovere. Non avranno fatto gol ma hanno vedere qualcosa di positivo, anche contro la Spagna".
NIENTE COMMIATO - Poi un commento sulla sfortuna ai rigori: "Mi hanno portato male, come spesso è accaduto nella mia carriera. Cosa mi aspetto ora? Nulla, cosa mi dovrei aspettare? Posso solo dire che sono orgoglioso dei miei ragazzi, ho vissuto con loro due anni meravigliosi. Non è un commiato, sono solo riflessioni. Io sono pronto ad andare avanti, ho il dovere di svolgere il mio ruolo fino in fondo. Ma non dipende solo da me, è chiaro. Le lacrime di Pirlo e degli altri? Mi fanno male, sono persone stupende. Certo, lui e Gattuso erano due assenti importanti, ma anche Aquilani e Ambrosini hanno fatto bene. Purtroppo ogni partita è una storia a sé, abbiamo giocato anche con tre attaccanti, costruendo le nostre occasioni. Ma la Spagna è un avversario forte, ha le carte in regola per arrivare fino in fondo".
ABETE - Il presidente federale Abete non se l'è sentita di confermare immediatamente dopo il fischio finale la fiducia a Donadoni:" Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con lui e vedremo insieme il futuro. Stasera è il momento dell'amarezza, poi con calma ed a mente fredda ragioneremo, già con lui ho parlato prima della gara". Intanto, domani a Casa Azzurri è in programma una conferenza stampa di Donadoni.
PETRUCCI E MATARRESE - Il presidente del Coni Gianni Petrucci assolve il c.t. azzurro dopo nonostante l'eliminazione: "Donadoni non ha nessuna colpa per un'eliminazione ai calci di rigore. Quando perdi così devi accettare il verdetto, io sono contro i processi". Anche il presidente di Lega Antonio Matarrese invita alla prudenza e alla riflessione serena: "Qualche volta i rigori ci hanno portato bene e questa volta è andata bene alla Spagna. Questa è la legge del calcio, ma ciò non significa che non siamo gran bella squadra. Adesso bisogna andare avanti senza prendere decisioni affrettate dettate dall'amarezza. Il presidente federale deve riflettere bene prima di comunicarci le sue decisioni. Non distruggiamo nulla di quello che si è creato, ricordiamoci che siamo campioni del mondo. Donadoni? È un tecnico serio".
ARAGONES- Tutt'altro clima, ovviamente, in casa degli spagnoli. Il c.t. dele furie rosse Luis Aragones ha commentato così: "Quella contro l'Italia è la vittoria più importante del calcio spagnolo dal 1920, è un risultato storico. La mia squadra, comunque, ha meritato di vincere perché ha cercato il gol con più convinzione. E alla fine è stata premiata". Sui rigori una rivelazione: "Noi sapevamo dove tiravano i rigori: l'allenatore dei portieri aveva indicato a Casillas come li avrebbero calciati gli azzurri. Li abbiamo studiati ieri in un video - ha aggiunto Aragones - e abbiamo provato tre batterie di rigori".
 
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