OLIMPIADI 2008

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 24/8/2008, 11:14




Cammarelle favoloso
Domina Zhang: è oro


L'azzurro, bronzo ad Atene, conquista l'oro dei supermassimi vent'anni dopo Parisi. Successo per k.o. al 4° round: è l'ottavo trionfo dell'Italia, che chiude 9ª nel medagliere



PECHINO, 24 agosto 2008 - Roberto Cammarelle è campione olimpico dei supermassimi, riportando l’Italia sul podio più alto dei Giochi vent’anni dopo Parisi. È stato il giusto epilogo di un match senza storia: il biondo di Cinisello Balsamo che abita ad Assisi con la fidanzata Nicoletta ha surclassato il cinese Zhang Zhilei con una lezione memorabile. La lezione del più forte.
SENZA STORIA Si temeva l’ambiente, si temevano le lunghe leve e la potenza dell’avversario, si temevano i giudici e le famigerate macchinette. Nulla di tutto ciò: il palazzetto presentava molti spazi vuoti e il tifo è stato caldo ma ben lontano dalla torcida attesa. Quanto alle altre due preoccupazioni, ci ha pensato Roberto a smontarle subito dopo il gong: concentrato, rapido, sempre con i fari puntati sul bersaglio, non ha lasciato scampo a Zhang, anticipandolo sempre a due mani, impedendogli di entrare nella guardia con le sue bordate, controllandolo come il gatto con il topo, mettendo colpi precisi che i giudici non potevano ignorare. Un’esibizione di tecnica e tattica che lo ha portato sul 6-1 del primo round, addirittura sull’11-3 nel secondo, con un paio di destri micidiali che senza caschetto avrebbero avuto effetti devastanti sul cinese.
L’APOTEOSI A quel punto bastava controllare, Cammarelle non ha mai corso rischi ed ha incrementato il bottino fino al 13-4 di fine terzo round. L’oro olimpico si avvicinava di corsa, all’angolo il c.t. Damiani gli ha solo intimato di mantenere la concentrazione, di non sprecare energie, di continuare a tenere un atteggiamento spavaldo sulle avanzate ormai scomposte del rivale. Poi, dopo 40" dl gong, una combinazione destro-sinistro di Roberto ha messo in ginocchio il povero Zhang e l’arbitro moldavo ha ritenuto giustamente opportuno interrompere il match per l’apoteosi tricolore.
BILANCIO ESALTANTE In dieci mesi Roberto Cammarelle ha conquistato Mondiale ed Olimpiade, guadagnandosi un posto nell’empireo della categoria più pesante. E’ la 28ª medaglia azzurra dei Giochi, l’8ª d’oro, la terza della boxe dopo il bronzo di Picardi e l’argento di Russo: un bilancio esaltante per i pugni azzurri, frutto di lavoro e programmazione, delle scelte e del peso politico del presidente Falcinelli, dell’umanità e della conoscenza del c.t. Damiani, della metodologia scientifica dell’allenamento del consulente russo Filimonov. Un patrimonio da non disperdere in vista di Londra 2012.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 24/8/2008, 23:43




Olimpiadi: arrivederci a Londra

Con la cerimonia di chiusura si sono ufficialmente conclusi i Giochi di Pechino


Le Olimpiadi sono finite e la Cina è un po' più vicina. O, almeno, questo è quello che spera il Paese più popoloso del mondo, la nuova potenza emergente sulla scena mondiale, il ''gigante addormentato'' dell'Asia che si è svegliato e pretende il suo posto nel mondo.

La Cina ha celebrato con una cerimonia di chiusura grandiosa come tutti gli spettacoli diretti dal regista Zhang Yimou il successo della sua prima Olimpiade della storia. Una spaventosa raffica di fuochi d' artificio che hanno disegnato un cerchio sopra al Nido d'Uccello, il fantasmagorico nuovo stadio di Pechino, ha aperto la festa. Il cerchio è nella tradizionale cultura cinese "un simbolo di armonia e rinnovamento" e in questo caso indica la buona riuscita dei Giochi Olimpici di Pechino, i più difficili dopo il botta e risposta di boicottaggi tra il blocco occidentale e quello orientale del 1980 e 1984.

Le Olimpiadi, lo spirito olimpico, non si fermano mai e ora si spostano verso Londra. Il sindaco della capitale di un Impero che fu in testa agli eserciti dei colonizzatori (e che ha mantenuto fino al 1997 una presenza diretta in territorio cinese, ad Hong Kong), Boris Johnson, ha ricevuto le consegne da quello di Pechino, Guo Jinlong. Ma sono state due stelle britanniche, il calciatore David Beckham ed il musicista Jimmy Page, a prendere idealmente la fiaccola per conto della ex-capitale dell'Impero. Page è apparso per primo, suonando con una foga da ventenne Whole Lotta Love, uno dei suoi successi con la leggendaria ''band'' dei Led Zeppelin. Il calciatore lo ha raggiunto emergendo dal basso sul tetto trasformato in una sorta di bosco di un caratteristico autobus londinese, a due piani, sul quale era scritto "destinazione Londra 2012".

La cerimonia è entrata nel vivo con l'ingresso dei rappresentanti dei volontari, le migliaia di giovani cinesi che sono stati il volto sorridente delle Olimpiadi, accompagnati ognuno da un bambino. Li aveva preceduti l'ingresso di due enormi tamburi volanti che avrebbero dovuto rappresentare tra l'altro "l'armonia" che regna tra le 56 etnie minoritarie che popolano il Paese e i cinesi "Han", una pretesa forse un po' stonata se si ricordano le drammatiche vicende vissute negli ultimi mesi dal Tibet e nei giorni scorsi dai musulmani uighuri del Xinjiang. Completavano la scena otto tamburi di forma diversa, 60 ruote illuminate (diametro oltre 2 metri) e 200 uomini volanti, che hanno ristabilito una continuità con la cerimonia di apertura, ricongiungendo nello spettacolo il passato, la tradizione, e il futuro della tecnologia spaziale.

Poi sono arrivati gli atleti, anche loro accompagnati da bambini, che saltano e salutano, felici di partecipare alla celebrazione. Questa volta non è una sfilata come il giorno dell' apertura, lontano 16 giorni che sono sembrati allo stesso tempo durare un minuto ed un anno, ma una confusione di giovani, giovanissimi e meno giovani che urlano, ridono, ballano. A chiudere la serata canti di bambini e di star del cinema di Hong Kong, poi le possenti voci di Placido Domingo e della cinese Song Zuying. Tutti applaudono, tutti ridono sotto alla Memory Tower, che rappresenta la fiamma dello spirito olimpico, in una carnevale che accomuna tutta l'umanità. Qui Pechino, a voi Londra.


 
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Luisa22
view post Posted on 5/9/2008, 16:17




I medagliati da Napolitano "Avete onorato l'Italia"
La delegazione degli azzurri protagonisti dei Giochi di Pechino è stata ricevuta questa mattina al Quirinale dal Capo dello Stato: "Avete contribuito a risvegliare il sentimento di unità nazionale". Assenti Davide Rebellin, Federica Pellegrini e Salvatore Sanzo. Poi da Berlusconi: "Sono tra coetanei"


ROMA, 5 settembre 2008 - Chi è arrivato con l’autista (Alessia Filippi) perché appena rientrato dalle ferie, chi con la propria machina (Margherita Granbassi), chi con i tecnici o dirigenti federali (canottieri e canoisti), chi a piedi come Aldo Montano che abita a due passi dal Foro Italico, chi invece non c’era per altri impegni. Alle 10 in punto comunque allo Stadio dei Marmi di Roma tutti i medagliati olimpici di Pechino erano insieme per la prima volta con divisa olimpica e medaglia al collo pronti per andare al Quirinale dal Presidente della Repubblica Napolitano.
FESTA E AUTOGRAFI - Tutti allegri, ori, argenti e bronzi senza distinzione, con ancora negli occhi la gioia dei successi olimpici, i protagonisti azzurri di Beijing 2008 sono saliti sui due pullman scoperti per percorrere la breve distanza che li separava dal Colle davanti a fotografi e fan. Montano, Cammarelle, Granbassi i più richiesti per autografi così come il portabandiera Rossi che seppur è tornato senza medaglia rimane sempre il più cercato dai fan.
AMICI, FIDANZATE E FAMIGLIA - Josefa Idem è arrivata come sempre insieme con la famiglia, marito e due figli, Clemente Russo accompagnato da una mini delegazione di Marcianise, Mauro Sarmiento con la compagna e collega Veronica Calabrese, chi la famiglia l’ha lasciata in vacanza (Ilario Di Buò) per raggiungerla al termine della cerimonia. E, infine, il piccolo gruppo degli assenti. Giustificato il primo medagliato azzurro Davide Rebellin, impegnato nella Vuelta di Spagna, mentre Federica Pellegrini ha dato forfait all'appuntamento al Quirinale per godersi le vacanze in Sudafrica con il fidanzato Luca Marin.
PRESIDENTE - "Vero signora Idem?" Il presidente della Repubblica parla di quelle medaglie d’oro "perdute per un soffio" e allora punta occhi e parole alla sua sinistra, nel salone dei Corazzieri del Quirinale: Josefa è con tutta la famigliola, non fa una piega. Ma poi, al momento della premiazione, ecco che Napolitano se la bacia, le fa ancora i complimenti, dà l’idea che quei quattro millesimi in canoa, la distanza fra l’oro e l’argento a Pechino, siano davvero entrati a casa sua, mentre seguiva le gare con la signora Clio. E’ stata forse la scena madre della lunga mattinata post olimpica dello sport italiano: prima la foto di gruppo allo stadio dei Marmi, poi il viaggio nei bus scoperti verso il centro e il Quirinale, quindi la diretta tv, i discorsi, il collegamento con gli atleti paralimpici a Pechino, le premiazioni one to one, Schwazer che sussurra al capo dello Stato "ho bisogno di riposo", Napolitano che dice a uno dei suoi corregionali, Clemente Russo: "E’ stata dura".
E PREMIER - E quindi altro viaggio in pullman, altro giro, stavolta a Villa Madama, dove arriva Berlusconi, scherza, "finalmente sono tra coetanei", riceve la tuta, poi «girata» al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. Nuove premiazioni e altre parole, con Berlusconi che dice che "la medaglia è come un titolo nobiliare, di cui si glorieranno i vostri figli e i vostri nipoti".
FAMIGLIE - E sì perché fra i protagonisti della mattinate ci sono state le famiglie. Il presidente Napolitano aveva esteso l’invito anche a loro, soprattutto a loro. E allora ecco D’Aniello che si fa «scortare» dal figlio quando stringe la mano al Presidente o l’intera famiglia Picardi, orgogliosissima per il bronzo del suo peso mosca.
SCUOLA - Quanto ai discorsi, dopo le medaglie e i militari, le parole più citate, il sottosegretario allo sport Rocco Crimi ha insistito molto sul ringraziamento ai gruppi sportivi con le stellette, ecco che è comparsa la sottolineatura in rosso. Chiamata scuola. Il tema dolente. "Perché - dice Petrucci - in questo campo è ancora lunga la distanza che ci separa da molti Paesi europei". Napolitano non ignora il discorso, dice che non "intende entrare nel merito", ma parla di "luci e ombre" e cita Petrucci e il suo appello a una scuola che dia una mano allo sport.
TITOLI - Intanto è pure giorno di promozioni. Il grado di Grande Ufficiale viene conferito a Vezzali, Trillini, Idem, Sensi e Galtarossa. E anche se non hanno vinto medaglie, la stessa onorificenza viene attribuita a Rossi e a Benelli "per le loro prestigiose presenze in numerose olimpiadi". Sono invece Commendatori le medaglie d’oro, ma anche Ilario di Buò e Giovanni Pellielo, in considerazione delle loro presenze in numerose Olimpiadi.
PETIZIONE - Si finisce in ordine sparso. Con Berlusconi che suggerisce a Rossi di non smettere di colpo. E Valentina Vezzali che scherzando (ma neanche tanto) prenota Londra 2012. "Fate una petizione per farmi portabandiera...".
 
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32 replies since 3/7/2008, 19:37   471 views
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