| Ancelotti ridisegna il suo Milan
nuovo modulo per i rossoneri: 4-2-3-1
Rivoluzione in vista in casa Milan. Completato l'organico con gli acquisti di Shevchenko e Senderos, Ancelotti sembra deciso a cambiare il modulo per passare dal 4-3-2-1 dello scorso campionato a un più offensivo 4-2-3-1. Questo permetterebbe al tecnico rossonero di schierare, alle spalle di un'unica punta (Inzaghi, Pato o Borriello), Ronaldinho, Kakà e Shevchenko insieme. A centrocampo l'unica certezza sarebbe Pirlo.
Il Milan, insomma, cambia pelle e si butta all'arrembaggio. Senza pensare troppo a difendere ma, piuttosto, costringendo gli altri a preoccuparsi di quello che ha tutta l'aria di essere un attacco atomico. Come poi centrocampo e difesa reggeranno l'urto di un modulo azzardatamente offensivo è tutto da vedere. Sta di fatto, però, che dopo anni di 4-3-2-1 Ancelotti ha voglia di novità e sembra pronto a ridisegnare la squadra. Eccola: Abbiati in porta, difesa con Zambrotta, Senderos, Kaladze e Jankulovski, centrocampo con Pirlo e uno tra Ambrosini, Flamini e Gattuso, tridente di trequartisti formato da Ronaldinho, Kakà e Sheva e una sola punta da scegliere, a seconda delle partite, tra Pato, Borriello e Inzaghi.
Immediata conseguenza, vista la probabile formazione titolare, è una lista lunga così di scontenti: Seedorf, innanzitutto, scalzato dai nuovi arrivati Ronaldinho e Sheva, ma anche uno tra Ambrosini e Gattuso, abituati a partire titolari e costretti a contendersi l'unica maglia al fianco di Pirlo con Flamini. Anche se, visto il modulo, è probabile che i tre, spremuti in fase di interdizione, si alterneranno frequentemente nel ruolo di "lavoratori" del centrocampo.
Modulo nuovo, quindi, ma, crediamo, anche un turnover continuo. Seedorf, che non prenderà certo bene la possibilità di finire in panchina, avrà certamente il suo spazio. Kakà e Ronaldinho, almeno in questo momento, non sono infatti in grado di giocare tutte le partite e, specie quando il Milan sarà impegnato anche in Coppa Uefa, verranno fatti rifiatare a turno. Sheva, dal canto suo, potrebbe anche giocare da prima punta liberando un posticino per il buon Clarence sulla trequarti. Lo stesso Pato, però, potrebbe essere all'occorrenza schierato sulla linea di Kakà e Dinho, garantendo ad Ancelotti una soluzione tattica in più rispetto alle molte che, già ora, il tecnico rossonero sembra avere. L'incognita maggiore è il ruolo di prima punta: Borriello quando serve peso offensivo, Inzaghi quando è necessaria la profondità, Pato per la rapidità. Per ogni avversario il suo Milan. Nuovo e imprevedibile dalla cintola in su, da verificare sul campo in difesa.
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