STAGIONE 2008/09

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Do11~
view post Posted on 23/8/2008, 14:15




siamo apposto..
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 24/8/2008, 23:57




MILANELLO: MARTEDI' LA RIPRESA


Il giorno dopo la trasferta spagnola nella città di Gijon, la squadra avrà il lunedì di riposo. La preparazione del Milan riprenderà nel pomeriggio di martedì in vista del primo impegno in campionato dei rossoneri domenica a San Siro contro il Bologna.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 25/8/2008, 10:54




Ronaldinho: Sheva, un grande

L’ucraino arriva a Milano, il brasiliano lo promuove: «Insieme faremo grandi cose».


Un comitato d’accoglienza de gno di un reduce da una vittoriosa fina le di Champions League. Questo è stato il primo abbraccio della Milano rosso nera che ha schierato ieri sera a Linate una folta rappresentanza degli Ultras della Curva Sud per celebrare il ritorno di Andriy Shevchenko (portato subito via senza rila sciare dichiara zioni, tecnica mente non è an cora tesserato).

Il tempo di com muoversi, di sa lutare, di fare una buona cena, di dormire qual che ora: così è iniziata la seconda vita milanista di Sheva. Una benedizione ec cellente, quella di Ronaldinho, atterra to a Linate e subito pronto sull’argo mento Sheva: «E’ un grande giocatore, insieme faremo grandi cose. E’ l’uomo giusto per il Milan. E’ vero, ora ci sono tante punte, ma è bello anche così». E del fatto che le punte sono tante potreb be cominciare a preoccuparsi Pato (an che lui di rientro dalle Olimpiadi) che viene sollecitato da Sky con una doman da piccante: se lascerà la maglia a She va... Di circostanza la risposta: «Non lo so, non lo so, vediamo: sono appena ar rivato».
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 26/8/2008, 09:56




Ancelotti ridisegna il suo Milan

nuovo modulo per i rossoneri: 4-2-3-1


Rivoluzione in vista in casa Milan. Completato l'organico con gli acquisti di Shevchenko e Senderos, Ancelotti sembra deciso a cambiare il modulo per passare dal 4-3-2-1 dello scorso campionato a un più offensivo 4-2-3-1. Questo permetterebbe al tecnico rossonero di schierare, alle spalle di un'unica punta (Inzaghi, Pato o Borriello), Ronaldinho, Kakà e Shevchenko insieme. A centrocampo l'unica certezza sarebbe Pirlo.


Il Milan, insomma, cambia pelle e si butta all'arrembaggio. Senza pensare troppo a difendere ma, piuttosto, costringendo gli altri a preoccuparsi di quello che ha tutta l'aria di essere un attacco atomico. Come poi centrocampo e difesa reggeranno l'urto di un modulo azzardatamente offensivo è tutto da vedere. Sta di fatto, però, che dopo anni di 4-3-2-1 Ancelotti ha voglia di novità e sembra pronto a ridisegnare la squadra. Eccola: Abbiati in porta, difesa con Zambrotta, Senderos, Kaladze e Jankulovski, centrocampo con Pirlo e uno tra Ambrosini, Flamini e Gattuso, tridente di trequartisti formato da Ronaldinho, Kakà e Sheva e una sola punta da scegliere, a seconda delle partite, tra Pato, Borriello e Inzaghi.

Immediata conseguenza, vista la probabile formazione titolare, è una lista lunga così di scontenti: Seedorf, innanzitutto, scalzato dai nuovi arrivati Ronaldinho e Sheva, ma anche uno tra Ambrosini e Gattuso, abituati a partire titolari e costretti a contendersi l'unica maglia al fianco di Pirlo con Flamini. Anche se, visto il modulo, è probabile che i tre, spremuti in fase di interdizione, si alterneranno frequentemente nel ruolo di "lavoratori" del centrocampo.

Modulo nuovo, quindi, ma, crediamo, anche un turnover continuo. Seedorf, che non prenderà certo bene la possibilità di finire in panchina, avrà certamente il suo spazio. Kakà e Ronaldinho, almeno in questo momento, non sono infatti in grado di giocare tutte le partite e, specie quando il Milan sarà impegnato anche in Coppa Uefa, verranno fatti rifiatare a turno. Sheva, dal canto suo, potrebbe anche giocare da prima punta liberando un posticino per il buon Clarence sulla trequarti. Lo stesso Pato, però, potrebbe essere all'occorrenza schierato sulla linea di Kakà e Dinho, garantendo ad Ancelotti una soluzione tattica in più rispetto alle molte che, già ora, il tecnico rossonero sembra avere. L'incognita maggiore è il ruolo di prima punta: Borriello quando serve peso offensivo, Inzaghi quando è necessaria la profondità, Pato per la rapidità. Per ogni avversario il suo Milan. Nuovo e imprevedibile dalla cintola in su, da verificare sul campo in difesa.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 26/8/2008, 14:43




Galliani: "Adesso lo scudetto"

"Ancelotti lo sa, sono problemi suoi"


"Credo che Ancelotti debba essere molto contento del mercato. Ora sono problemi suoi perché deve vincere lo scudetto. E' un messaggio per i naviganti". Chiusa la campagna acquisti con l'arrivo di Philippe Senderos, l'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani non lascia dubbi su quale sia ora il compito dell'allenatore del Milan. "E' una squadra da scudetto, l'allenatore lo sa. Di certo, si deve lottare fino all'ultima giornata".


Galliani ha poi precisato che "nella vicenda Shevchenko non si è mai, mai parlato di Kakà e quindi i tifosi devono stare tranquilli, sono due anni che lo ripetiamo". Infine una battuta sul mercato: "Quello in entrata è chiuso, forse può partire qualcuno". Non Marco Borriello, però, perché "è incedibile", mentre "Paloschi ha molte richieste e ci sono trattative che probabilmente si chiuderanno".

Il nuovo arrivato Philippe Senderos non sarà pronto per la prima di campionato, "perché ha un piccolo prolema alla schiena e mi ha detto di essere pronto tra una decina di giorni". Potrebbe partite anche Massimo Oddo per il quale c'è un'offerta da parte del Lione, ma "nè lui nè la società hanno ancora preso una decisione" ha concluso Galliani.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 28/8/2008, 18:01




Calcio, Maldini "Sheva può dare tanto"

il capitano rossonero contento del ritorno di Shevchenko


"Credo che assisteremo ad un bel campionato, incerto nelle prime posizioni perché tutte le big, Milan in testa, si sono rinforzate. Shevchenko? Non sono d'accordo con quanto detto da Costacurta. L'ucraino può fare ancora molto bene nel nostro campionato, è motivatissimo dopo due anni di "castigo" e vuol dimostrare di essere ancora un grande giocatore". Questa la risposta di Paolo Maldini ad una domanda sul ritorno in rossonero di Andriy Shevchenko.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 30/8/2008, 01:05




SEEDORF:" Voglio fare più di dieci gol"

La stagione sta ormai per iniziare e in un precampionato in cui il Milan ha avuto qualche battuta d'arresto di troppo Clarence Seedorf si è smepre distinto per l'impegno e giocate d'alta classe tipiche del suo repertorio. Dopo l'acquisto di Ronaldinho c'era chi metteva in discussione il suo posto in squadra ma Clarence sta dimostrando di non avere perso la sua classe e di meritare un posto importante in questa rosa:" Gli obiettivi sono indispensabili sia per avere motivazioni a livello personale che a livello di squadra - ha concluso - Negli ultimi due anni ho realizzato dieci gol, il mio obiettivo e' superare questa cifra".
Oggi si è scoperto che lo Zurigo sarà l'avversario nel primo turno di Coppa Uefa e Clarence Seedorf esprime il suo parere:" Non conosco lo Zurigo - ha spiegato in riferimento al sorteggio di Montecarlo - ma non e' l'avversaria che ci dovra' dare la motivazione, deve essere l'obiettivo della Coppa Uefa a stimolarci, vogliamo vincerla per poi incontrare la vincente della Champions".
Seedorf garantisce poi che la squadra è pronta per affrontare al meglio l'inizio del campionato:" La rosa per il campionato e' pronta - ha detto - Attendendo i giocatori indisponibili dobbiamo fare bene in modo tale che rientrando trovino una bella situazione".
Seedorf è uno che parla sempre sapendo quello che dive e da vero leader quindi i tifosi dovrebbero stare tranquilli.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 1/9/2008, 00:30




Ancelotti, niente drammi

Il tecnico del Milan dopo la sconfitta interna con il Bologna: "Fisicamente non si poteva fare di più. Siamo stati puniti eccessivamente"


MILANO, 31 agosto 2008 - Silvio Berlusconi lo ha incrociato al termine della partita. Gli ha dato una pacca sulla spalla, invitandolo a non demoralizzarsi: "Su col morale", gli ha detto. In fin dei conti è solo la prima partita. Ma Carlo Ancelotti non ha digerito lo stesso. Insomma, ci è rimasto male. "Non credo che ci siano state grosse mancanze - ha esordito -. È stata una buona partita, un po' strana, un po' atipica. Abbiamo attaccato per 90' e siamo stati puniti eccessivamente in due occasioni in cui Bologna ha avuto più lucidità. Potevamo essere più compatti e uniti ma fisicamente non si poteva fare di più".
OTTIMISMO - Chissà che rabbia. Soprattutto dopo avere ammirato i numeri di Ronaldinho. "Sono le sorprese di inizio campionato, quando ci sono squadre non al top che trovano squadre più preparate come il Bologna oggi - spiega -. Dobbiamo fare tante cose per ora, inserire giocatori nuovi. L'impressione che ho avuto è che questa squadra possa fare ottime cose". E' rimasto colpito dal secondo tempo "di ottimo livello" della squadra. E di Ronaldinho: "Si, davvero bene - sostiene -, il mio ottimismo deriva soprattutto dalla sua prestazione". Poi riflette: "Non c'è bisogno di ridere per essere ottimisti, è un ottimismo interiore. Abbiate fiducia".
LAVORO - Nella ripresa è toccata a Sheva: tre trequartisti dietro Inzaghi (e poi Pato). "Si può lavorare, ma va gestita meglio la fase difensiva, per evitare continui ribaltamenti - aggiunge il tecnico rossonero-. Dobbiamo essere più bravi a negare lo spazio per le ripartenze". Nel Milan "ci sono giocatori con caratteristiche tecniche e caratteriali diverse, ognuno dà quello che ha, ma tutti lavoriamo per un obiettivo comune. Ovvio, c'è chi sta più o meno bene a inizio campionato", conclude Ancelotti.
E DINHO SORRIDE - Sorridente, nonostante tutto, Ronaldinho. Che magie il brasiliano! "Non posso essere soddisfatto quando non si vince però è solo la prima partita, si può recuperare lavorando. Abbiamo una grande squadra", è la certezza di Dinho. Trequartista a sinistra? "Nessun problema, ho giocato tanto al centro quanto a sinistra". Quindi la conclusione: "Dobbiamo continuare a lavorare. Oggi abbiamo giocato bene la seconda parte, abbiamo avuto occasioni da gol ma sfortunatamente non le abbiamo sfruttate. Ripeto, dobbiamo continuare a lavorare duramente".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 3/9/2008, 21:54




Pato: "Milan, alla riscossa!"

Il brasiliano che ieri ha compiuto 19 anni lancia un proclama: "In casa del Genoa bisogna vincere. Sono convinto che faremo bene". Intanto Kakà si è allenato in parte con la squadra


Ieri Alexandre ha compiuto 19 anni. Ha fatto festa, ma con un po' di amaro in bocca. La sconfitta casalinga con il Bologna non l'ha proprio digerita. Ora non resta che trovare gioco e meccanismi; soprattutto muscoli e forma, perché alla ripresa del campionato, sottolinea, "in casa del Genoa bisogna assolutamente vincere".
RISCOSSA - Pato ha voglia di spaccare il mondo. Si è visto oggi in allenamento, dove è stato accolto dagli applausi per il suo compleanno dopo i due giorni di riposo concessi da Carlo Ancelotti. Pato è ottimista: "Siamo dispiaciuti per la sconfitta contro il Bologna, ma è stata solo la prima partita - ha spiegato a Milan Channel -. Ce ne saranno tante altre, il campionato è ancora molto lungo e io sono convinto che questo Milan possa fare bene".
LAVORO DURO - Un ragazzino, ma con una calma rassicurante. Sostiene: "Adesso pensiamo a lavorare. In questi giorni ci possiamo preparare e allenare bene, e contro il Genoa dobbiamo far vedere chi siamo". I 19 anni? "È stato un giorno importante - racconta -. Sono molto contento perché ho festeggiato qui in Italia con il Milan e ancora più felice perché gioco in una grande squadra".
SACRA FAMIGLIA - Pausa di riflessione e una constatazione: "Nella mia vita sono cambiate tante cose. Quando sono arrivato qui avevo ancora 17 anni, e adesso ne ho 19 e so che sto vivendo una grande esperienza. Mi sento in una grande famiglia - aggiunge -. Ringrazio tutti i tifosi che mi hanno fatto gli auguri per il compleanno e dico loro che continuerò a cercare di fare del mio meglio per il Milan e per tutti i suoi appassionati". Promessa solenne. Da mantenere. Il Milan e i suoi tifosi ne hanno bisogno.
KAKA' - Soprattutto Ancelotti che ha potuto assistere con piacere all'allenamento di Philippe Senderos. Lo svizzero ha lavorato con la squadra per l'intera seduta, mentre Borriello e Nesta hanno proseguito un lavoro pesonalizzato all'interno della palestra. Un raggio di sole arriva infine da Kakà che ha svolto la prima parte della seduta con i compagni per poi rientrare in palestra dove ha proseguito un lavoro personalizzato. La sua preparazione procede senza intoppi. Il Milan ne ha bisogno come il pane.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 4/9/2008, 11:27




Ambrosini: "Macché utopia
Questo Milan è un progetto"


Il centrocampista rossonero chiede tempo per l'attacco stellare. Galliani, Braida e Ancelotti a cena: "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto. I tifosi? Hanno fiducia"


Utopia? "Utopia no. Progetto. Un progetto al quale dobbiamo lavorare tutti insieme, perché dobbiamo dare spettacolo e vincere, essere belli e concreti". Massimo Ambrosini è nel cuore del Milan, corre, difende e fa gol. Un centrocampista percorre in media 9 chilometri e anche di più, ma Ambrosini non è più stanco di altre volte, nonostante l’assetto spettacolare del nuovo Milan di Ronaldinho.
ESEMPI - "Se vi dicessi che ho sentito la mancanza di equilibrio sulle mie gambe e che è stato peggio di altre volte, direi una bugia. Non conta il numero di attaccanti, conta l’atteggiamento della squadra. Il Barcellona giocava con Ronaldinho, Deco, Xavi, Eto’o. Eto’o si faceva chilometri, tutti giocavano bene e vincevano pure. Giocare un calcio dispendioso e avere successo è possibile, ma bisogna aver tempo per lavorarci. Il Milan è un cantiere aperto e lo avrei detto anche se avessimo vinto. Nel precampionato ci mancavano tanti giocatori e non abbiamo avuto modo di diventare la squadra che vorremmo essere. Dobbiamo lavorare tanto, insieme. Ma il potenziale che ha in mano il nostro allenatore è enorme e il Milan bello che avete visto per venti minuti non è soltanto un’utopia".
CENA - Ne è convinto Ambrosini, ne sono convinti altri giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti. Ma una sconfitta porta con sé domande e analisi e per questo martedì pomeriggio il vicepresidente Galliani ha parlato a lungo con Jean Pierre Meersseman e Daniele Tognaccini, i responsabili di MilanLab. E poi ha incontrato e portato a cena Braida e Ancelotti.
AGGIORNAMENTI - "Un incontro di lavoro necessario per tenersi al corrente di tutto, sul piano tecnico, atletico e medico - spiega Galliani, smentendo che la cena dell’altra sera sia in qualche modo legata a presunti malumori berlusconiani riguardo all’allenatore -. Non ho sentito il presidente, l’iniziativa dell’incontro è mia, ed è stata utile. Adesso stanno arrivando buone notizie: Kakà e Senderos sono a posto e Borriello in recupero". L’attaccante andrà da Martens, che lo ha operato, nei prossimi giorni: sarà probabilmente pronto per la terza di campionato.
TIFOSI - Galliani è convinto che il progetto sia giusto e i tifosi sembrano dargli ragione: ieri il Milan ha superato quota 41 mila abbonati. "Una cifra che è ancora più significativa perché è stato raggiunta dopo una sconfitta: vuol dire che la gente ha capito lo spirito della nostra squadra. La partita con il Bologna mi ricorda quella fra il Milan di Arrigo Sacchi e la Fiorentina. Perdemmo 2-0, ma la gente aveva visto bel gioco ed era contenta. E’ chiaro che Ronaldinho ci piace tanto: incarna la nostra idea di calcio". Per ora, il Milan è un cantiere che incanta. Ma bisogna costruire in fretta e a Milanello lo sanno tutti.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 4/9/2008, 23:55




Kakà e Borriello, recupero vicino

Prosegue la preparazione in casa Milan in vista della ripresa del campionato, che vedrà i rossoneri impegnati sul campo del Genoa. L'allenamento di oggi, diviso in due sedute, ha lasciato ancora ottimi riscontri da parte di quei giocatori infortunati: Ricardo Kakà sta ormai concludendo con successo il suo piano di recupero. Per il brasiliano corsa leggera nella seduta mattutina, mentre in quella pomeridiana, ha svolto un lavoro personalizzato assieme all'altro giocatore ormai quasi recuperato, cioè Marco Borriello. Nella sfida del Marassi, oltre ai due attaccanti, Carlo Ancelotti potrà contare anche su Philippe Senderos, guarito da un malanno muscolare: lavoro aerobico per lo svizzero nella mattinata, mentre nella seduta pomeridiana, ha svolto gli esercizi tattici e la partitella assieme al resto della squadra. Ovviamente per gli schemi offensivi, Ancelotti dovrà attendere il rientro dei nazionali, anche se i giorni a disposizione prima del match di Genova non saranno molti: un problema che persiste fin dall'inizio della preparazione, e che il Milan sembra aver già pagato con la sconfitta contro il Bologna.
 
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Luisa22
view post Posted on 5/9/2008, 16:35




Pato non brilla, Milan in ansia
Emerson: "E' solo tanto giovane"


Pato non brilla, sta vivendo un momento delicato e il Milan si sta mobilitando per cercare di capire cosa sta succedendo al gioiellino brasiliano. I test non hanno evidenziato alcun guai fisico. I problemi sembrano essere legati più alla giovane età del bomber, che ha appena compiuto 19 anni. Emerson Dida e Kakà, i suoi connazionali gli stanno vicino, gli chiedono di avere pazienza e assicurano. "E' lui il futuro".


Pato, nell'ultimo campionato ha collezionato in 18 gare ben 9 gol. Non male per un 18enne appena sbarcato a Milano. Ora però il baby-bomber sta attraversando un momento opaco: è rimasto in panchina contro il Bologna, non è stato convocato in Nazionale per le due partite delle qualificazioni mondiali contro Cile e Bolivia.

Una decisione presa da Dunga proprio durante l'Olimpiade: il ct ha maturato la convinzione che Pato sia in una fase involutiva.

Non fisica. I test di Milan lab non hanno evidenziato alcun problema fisico. Solo una questione dovuta all'età. Il 19enne brasiliano deve crescere. "E' arrivato l'anno passato solo, senza i genitori. E' un ragazzino e ha bisogno di persone che lo aiutino a capire la mentalità del calcio italiano", ha detto Emerson, che insieme agli altri brasiliani del Milan, Kakà e Dida ha preso in custodia il gioiellino per farlo crescere, cercando quindi di trasformare il papero, ora più simile a un brutto anatroccolo, in un bel cigno.


IL CAPITANO C'E' SEMPRE
Paolo Maldini era a Monaco nel 1990 e fece l'assist per Stefano Borgonovo. Oggi gli è vicinissimo. Per il resto, il Capitano e la squadra stanno lavorando per recuperare a Genova i punti persi domenica


MILANELLO - Paolo Maldini, proprio lui. Il Capitano, ovvero, fra le mille altre giocate di cui è stato protagonista in carriera, l'autore dell'assist a Stefano Borgonovo nella notte dell'Olympiastadion: semifinale di Coppa dei Campioni, Bayern Monaco-Milan 2-1 ma rossoneri qualificati proprio grazie al guizzo maturato sull'asse Maldini-Borgonovo nei tempi supplementari. Ben altro e ben più importante assist vorrebbe oggi offrire Paolo al suo ex compagno di squadra e amico: il Capitano in ogni caso vive profondamente anche se in privato la preoccupazione per la difficile condizione del suo collega, di un appassionato di calcio e di sport come lui.

Dopo la fondamentale premessa, ecco qui di seguito ecco la chiacchierata su temi tecnici fra Milan Channel e Paolo Maldini:

Paolo, innanzitutto come stai?
"Abbastanza bene, era tanto tempo prima di domenica che non giocavo in partite ufficiali, l'ultima era stata Juventus-Milan della scorsa stagione. Sto comunque meglio, e adesso devo lavorare per trovare il meglio della forma."

Cosa pensi della gara contro il Bologna?
"Purtroppo abbiamo iniziato dove abbiamo finito l'anno scorso. Ritengo che ci siano due modi per analizzare questa gara. Uno è tecnico: non abbiamo meritato di perdere la partita, abbiamo commesso qualche errore sotto porta, però se analizziamo la gara meritavamo qualcosa in più e poi c'è sempre la difficolta come struttura di questa squadra contro le squadre che vengono a San Siro e cercano di sfruttare il contropiede. Su un'altro piano, la sfortuna ci ha messo ancora una volta un po' del suo.

Come si riesce a trovare l'equilibrio?
"L'equilibrio si trova in base ai giocatori, al modulo che si ha e, a volte, in base alla giornata e allo stato di forma. Mettere tanti giocatori offensivi non è facile e credo che sia proprio questa la difficoltà meggiore per il nostro allenatore, poi dipende tutto da come si svolge la partita stessa. Se riesci ad andare in vantaggio sicuramente le cose cambiano e per una squadra offensiva come la nostra le cose cambierebbero a maggior ragione."

La squadra è pronta ad accettare tutte le scelte?
"Certamente, è normale che chi è arrivato qui quest'anno e anche chi è arrivato negli anni passati deve accettare la concorrenza. Sono ormai vent'anni che questa squadra gioca ai massimi livelli. Un giocatore trova quindi tanti vantaggi a giocare nel Milan, ma ovviamente anche qualche svantaggio."

Kaladze?
"Kala ha avuto un problema al ginocchio nel corso della preparazione e non ha potuto allenarsi e giocare con continuità, non si può discutere un giocatore come lui e credo che i giudizi sulla prima giornata siano sempre molto affrettati. Dare adesso giudizi definitivi, non solo ai giocatori arrivati nel Milan, ma anche a quelli che sono alla prima apparizione, non credo sia una cosa giusta."

E adesso vi aspetta il Genoa.
"Il nostro Milan aspetta di riavere a disposizione tutti i giocatori e valutare la condizione fisica dei giocatori che rientreranno dalle nazionali. Noi ci stiamo allenando per andare a riprenderci quei punti che ci sono mancati alla prima giornata."
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 5/9/2008, 18:20




ANCHE MARCO

Prosegue la preparazione del Milan in attesa del rientro dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Dopo il doppio lavoro di ieri, seduta tattica. Borriello ha svolto una parte dell'allenamento in gruppo.


MILANELLO - Il Milan ha ripreso la preparazione questo pomeriggio presso il centro sportivo rossonero di Milanello, dopo la doppia seduta di ieri.

La squadra ha iniziato a lavorare alle ore 15.30 sul campo ribassato del centro sportivo rossonero iniziando a lavorare subito con il pallone. La squadra ha infatti svolto un'esercitazione tecnica finalizzata ai cambi di direzione e alla reattività, della durata di dieci minuti.

A seguire i giocatori hanno sostenuto un esercizio attacco contro difesa su una metà campo con i cross per gli inserimenti in area di rigore degli attaccanti. Abbiati in porta.

Borriello, dopo una prima parte della seduta sostenuta all'interno della palestra, ha raggiunto i compagni provando qualche cross.

Nesta ha svolto lavoro personalizzato all'interno della palestra.

L'allenamento si è concluso alle ore 17.20 circa. Domani è in programma un'unica seduta di allenamento mattutina a partire dalle ore 10.30 sul campo.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 12/9/2008, 13:38




Inzaghi, un mese di stop


MILANELLO - Al Milan si marca visita. Marco Borriello oggi sarà ad Anversa dal professor Martens per l’ultima visita programmata prima del rientro. Quella di controllo al ginocchio destro operato a fine luglio, prima di ricevere il definitivo via libera per rientrare in campo, rendersi disponibile per Carlo Ancelotti. Con l’ok del luminario belga, Borriello, lunedì prossimo riprenderà a lavorare con il resto della squadra e da lì a poco potrà fare anche il suo rientro in campo possibilmente da titolare, magari già giovedì prossimo nell’esordio di Uefa contro il Zurigo a San Siro.
Percorso inverso per Filippo Inzaghi bloccato da un problema muscolare nell’amichevole dell’altro ieri a Lugano. Si è parlato di semplice indurimento, si teme invece uno stiramento. Ma solo oggi, dopo una visita specifica, si potrà capire meglio il grado di infortunio e i tempi di recupero. Se si dovesse trattare realmente di un problema muscolare più serio, Pippo dovrebbe fermarsi per un periodo lungo, almeno un mese. Ancelotti non si è voluto ancora esprimere, ma la sensazione è che così il Milan perda uno degli attaccanti in grado di segnare in qualsiasi momento. (M.Chi.)
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/9/2008, 01:03




Ancelotti, la crisi e un derby-verità

Vertice in via Turati, le voci, i malumori, le parole che contano. Cosa succede al Milan


E adesso si procede così, un po' a vista, un po' raccogliendo (nuove) idee e risorse, un po' con le speranze mescolate alla certezza di avere comunque gente da Milan, e un po' diluendo le tensioni che si spargono, che si raccontano, che vanno oltre -o meglio, sotto- il livello delle parole ufficiali di Ancelotti: tutto bene, sì. Ma se si parla con quell'espressione....

Dicono: Carletto era (é?) molto arrabbiato, il momentaccio rossonero ha conosciuto a Marassi il peggior epilogo sul campo e -per il tecnico- il miglior approccio del dopo partita, col conforto diretto di Galliani e quello telefonico del presidente Berlusconi. Discorsi sensati, andiamo avanti con lui, abbiamo tutto per riemergere. Ma poi, il lunedì, questo lungo vertice ha scatenato varie ipotesi, troppe e in negativo; non è sfuggito agli occhi di cronisti e telecamere, e forse si poteva fare meglio: con più discrezione, con meno clamore, se è il clamore -di questi tempi- il primo nemico da evitare.

Tant'è. Registriamo queste piccole-grandi cose, poi si vedrà. A illuminare (oppure oscurare) la strada di Ancelotti saranno i risultati immediati, il Milan non getta a mare il tecnico delle ultime otto stagioni, e questo ci è sembrato in ogni momento il dato di fondo del club, della sua storia, del senso di appartenenza. Ma è evidente che questo approccio per così dire familiare, molto familiare, non può prescindere da quello che sarà alla fine il mese di settembre, con una partita Uefa contro lo Zurigo, una di campionato con la Lazio, un'altra a casa della Reggina e poi il derby del 28 settembre. Sta scritto qui il destino di Ancelotti, prendere o lasciare: fatalmente. In meno di due settimane.

Se il Milan si risolleva, è normale che tutto si normalizzi. Se accade altrimenti, dinanzi agli spettri di un precoce fallimento occorre procedere, e non sarebbe sconvolgente l'esonero di un tecnico per affidarsi ad altre mani. E questo al di là delle scelte estive, della campagna acquisti che oggi pare disastrosa, dei lamenti su chi ha compiuto, accettato o subito queste scelte. Non ha molto senso, oggi, rimproverarsi di aver preso tizio anzichè caio. Il Milan ha imboccato una strada, presumendo fosse quella giusta e anche rigettando sul nascere le critiche a suo tempo ricevute. Se poi hanno sbagliato i dirigenti, l'allenatore o qualche giocatore, oppure non ha sbagliato nessuno questo oggi non lo sappiamo. Il Milan è molto in crisi. Ma non è finito. E Ancelotti è un allenatore molto in discussione, ma il suo destino non è scritto. Sedersi su una panchina comporta normalmente questo rischio. Mica è la fine del mondo.
 
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47 replies since 16/7/2008, 16:29   337 views
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