Stagione 2009/2010

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 6/4/2010, 11:59




Milan, sei finali per sognare il tricolore

I due prossimi turni di campionato saranno decisivi, visto il tour de force cui è atteso il Milan nelle ultime quattro giornate con le trasferte di Palermo e Genoa, e le gare casalinghe contro Fiorentina e Juventus


Forse non era esattamente la giornata giusta per sperare di racimolare punti su Inter e Roma, ma i due prossimi turni di campionato sapranno darci qualche certezza in più sulle reali possibilità del Milan di ambire al massimo titolo nazionale. Difficile immaginare i nerazzurri in difficoltà al Meazza contro il Bologna, o i giallorossi, galvanizzati dal trionfo dell'Olimpico proprio sull'Inter capolista, cadere a Bari. E, infatti, tutto è andato come da copione.

GIORNATA NUMERO 33, VIETATO SBAGLIARE - Ma la 33esima giornata di serie A vedrà l'Inter impegnata sull'ostico campo del Franchi al cospetto di una Fiorentina a caccia di un posto in Europa, mentre la Roma ospiterà l'Atalanta, in piena corsa salvezza. Quanto al Milan di Leonardo, l'ostacolo casalingo si chiama Catania, non certo avversario semplice da affrontare, basti chiedere al Palermo, però pur sempre 'quasi salvo' e, di conseguenza, più accessibile.

LA SVOLTA, 34ESIMO TURNO DI A - Passando oltre, il turno successivo recita 'Inter-Juventus' e 'Lazio-Roma', mentre i rossoneri faranno visita alla Sampdoria, coinvolta nella bagarre 'Champions League'. Tre sfide molto delicate, con il derby d'Italia per il quale gli stimoli, nonostante la grave crisi di risultati della Juventus di Zaccheroni, non mancano mai. Ora più che mai considerando le novità sullo 'scandalo intercettazioni'. Per non parlare della partitissima della Capitale, con una Lazio che rischia di trovarsi invischiata nel vortice retrocessione.

SEI FINALI, STRINGERE I DENTI! - Insomma, il Milan 'la deve girare' tra la 33esima e la 34esima giornata, se non vuol vedere tramontare in un lampo i sogni scudetto. Sei settimane per preparare sei finali rappresentano premesse ottimali per chi può concentrarsi soltanto sul campionato, ma che la squadra di Leonardo appaia stanca è altrettanto innegabile. Il '4-2 e fantasia', se conferisce estrema aggressività e brillantezza al reparto offensivo, alla lunga rischia di pesare eccessivamente sul centrocampo rossonero, presidiato da giocatori non più giovanissimi, come Pirlo, Ambrosini, Gattuso o Seedorf.

Ai senatori è richiesto un grande sacrificio: stringere i denti per sei partite, che a detta di Leonardo sono poche, ma che, viste le ultime prestazioni del Milan, appaiono un'infinità.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 7/4/2010, 22:21




Thiago Silva sogna ancora il tricolore

Il Milan ci crede e conttinua a inseguire lo scudetto "Sono ancora convinto che possiamo vincere il campionato - spiega Thiago Silva - mancano sei partite e siamo a soli tre punti dal primo posto". Intanto Leonardo prova a risolvere i problemi in infermeria per il rush finale del campionato


Manca ancoratempo alla conclusione del campionato e già da un po' si fanno calcoli e pronostici su quale sarà la squadra ad aggiudicarsi il titolo in questo appassionante torneo. Facendo dunque le dovute riflessioni, nella volata scudetto del Milan, lontano tre punti dalla capolista Inter, spunta un nuovo amico: il Barcellona.

Annichilito l'Arsenal con quattro magie di Messi, la squadra catalana, che in semifinale di Champions League sarà appunto opposta all'Inter di Mourinho, inizia ad avere le sembianze dell'alleato ideale: forte ai limiti dell'incredibile, infatti, promette di togliere tante energie fisiche e mentali ai nerazzurri, impegnati anche sul fronte Coppa Italia. Niente di meglio dunque per un'inseguitrice assetata di punti e decisa a non mollare un centimetro nella sfida per cucirsi sulle maglie lo scudetto tricolore: a maggior ragione se dall'infermeria, vero e proprio incubo di Leonardo per tutta la stagione, paiono giungere indicazioni confortanti.

Per la gara contro il Catania di Maxi Lopez, fresco di vittoria nel derby con il Palermo, il Milan potrebbe recuperare Bonera, portandolo in panchina dopo i problemi ad un polpaccio, e contare pienamente su Borriello, afflitto nelle scorse ore da un dolore a una caviglia. La punta, come vuole il modulo '4-2-fantasia' del tecnico brasiliano, dovrebbe giostrare al centro dell'attacco affiancato da Ronaldinho a sinistra e Huntelaar a destra: lo stesso tridente presentato nella vittoria di Cagliari e capace di contribuire alla causa rossonera, sino ad ora, con 27 gol.

Per oliare muscoli e meccanismi di gioco in vista della sfida con gli etnei, il Milan ha svolto la seconda seduta di allenamento della settimana. Dopo alcuni minuti di 'risveglio' muscolare all'interno della palestra, 12 giocatori sono usciti sull'erba di Carnago per effettuare esercizi atletici su rapidità e agilità: Gattuso, Antonini, Flamini - di nuovo disponibile dopo il turno di squalifica osservato in Sardegna - e Oddo hanno anche effettuato corsa su distanze a crescere fino ai 400 metri. Lavoro personalizzato in palestra, invece, per Borriello, Bonera, Inzaghi, Huntelaar, Zambrotta e Kaladze.

Atteso, domenica, da una squadra con il morale a mille e in ottima forma, il Milan è pronto a dare battaglia, forte anche di una tenuta difensiva invidiabile - 31 i gol subiti in stagione, meglio solo l'Inter con 28 - garantita dall'ottima annata di Thiago Silva, orfano, al momento, del gemello Nesta.

"Sono ancora convinto che possiamo vincere il campionato - spiega proprio Thiago Silva - mancano sei partite e siamo a soli tre punti dal primo posto. Ci servirà molto lavorare con la testa".

"Dopo aver cambiato il nostro modo di giocare, siamo stati più offensivi - prosegue - Tutte le squadre che giocano contro di noi hanno un po' di paura, si mettono tutti dietro la palla ed è più difficile per noi arrivare alla porta avversaria. Ma questo modo di giocare per me è fantastico".

In mattinata il Milan, con la presenza dell'amministratore delegato e vicepresidente, Adriano Galliani, e del direttore sportivo Ariedo Braida, nella chiesa di San Gioachimo, ha portato il suo ultimo saluto a Maurizio Mosca, scomparso nei giorni scorsi.

 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 10/4/2010, 11:55




Galliani "Siamo lì, non è ancora finita"

Il rammarico dell'ad rossonero è solo per i numerosi infortuni: "Noi siamo sempre lì, il Milan ha fatto bene e resta solo il rammarico non per i punti persi ma per i troppi infortuni. Con meno infortunati avremmo avuto qualche punto in più"


"Non è finita. Mancano sei partite, siamo lì che ce la giochiamo". Adriano Galliani sa che "il campionato dipende dall'Inter" ma è più che soddisfatto della posizione del suo Milan a soli tre punti dalla vetta della classifica e quindi ancora in corsa per lo scudetto.

Il vero rammarico dell'amministratore delegato rossonero sono i tanti infortuni che continuano a condizionare le scelte di Leonardo che, anche domenica contro il Catania, avrà l'infermeria piena e solo domani potrà capire quali giocatori avrà a disposizione in attacco, viste le condizioni non ottimali di Borriello, Huntelaar e Inzaghi. "Noi siamo sempre lì, il Milan ha fatto bene e resta solo il rammarico non per i punti persi ma per i troppi infortuni", spiega Galliani arrivando in Lega calcio per l'assemblea delle società di serie A. Ma credeva di essere a questo punto, anche pensando ai due derby persi? "Non lo so, forse in agosto... - risponde il dirigente rossonero - Io credo comunque che il Milan abbia fatto bene quest'anno. Rimane un po' di rimpianto per gli infortuni, non per i punti che sono quelli che sono. Con meno infortunati avremmo avuto qualche punto in più e quindi saremmo stati in una posizione di classifica ancora migliore".

Arriva il Catania in un grande momento, ma non è più il caso di fare differenze. "Anche il Milan ha fatto una buona gara a Cagliari - spiega Galliani - ma siccome non abbiamo confronti diretti con Inter e Roma, tutte le altre sono uguali nel senso che ogni partita ci può dare al massimo tre punti: Catania, Sampdoria, Palermo, Fiorentina, Genoa e Juventus sono da tre punti e non da sei". Galliani che non ha voluto commentare le notizie sulle minacce di Al Qaeda, né fare commenti sulle nuove ipotesi di un presunto coinvolgimento di altre società nella vicenda di Calciopoli, si è barricato nel silenzio anche per quanto riguarda il mercato futuro del Milan. E quelle voci su Pato non sono neanche indiscrezioni. "Pato è un giocatore del Milan, ha appena rinnovato il contratto e resta. Io leggo di Cacau e altri nomi che assolutamente non sono reali". "No comment" anche sulle frasi attribuite al presidente Berlusconi secondo il quale il Milan segna poco perché tiene gli attaccanti troppo lontani dalla porta avversaria. "E poi - aggiunge - sono frasi riportate da qualcuno che le ha sentite da qualcun altro e io non posso commentare".

Il vicepresidente rossonero, al contrario di quanto ha dichiarato Andrea Pirlo, ha confermato che continuerà a fare il tifo per "l'unica squadra italiana rimasta in lizza in Europa". "Non tifo Inter, tifo per la squadra italiana, se fosse stata la Roma o la Juventus avrei fatto lo stesso". Anche se ormai il ranking Uefa sembra dover decretare, dal 2011-12, la perdita di un posto in Champions League. "Ormai è praticamente perso il posto - aggiunge Galliani - i tedeschi col passaggio dell'Amburgo in Europa League sono a meno di mezzo punto, quindi ci passano e al 99% abbiamo perso una squadra".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 12/4/2010, 19:58




Galliani "Calciopoli, la nostra rovina"

Nonostante continui a non voler commentare gli ultimi avvenimenti riguardanti il processo Calciopoli, l'amministratore delegato del Milan ha ammesso che l'Italia paga anche a livello europeo quanto accaduto. "Calciopoli ha inciso sul ranking Uefa", ha detto Galliani


Mentre continua a tener banco il nuovo caso Calciopoli, c’è chi preferisce trincerarsi dietro il silenzio. Adriano Galliani non parla e non commenta, ma non riesce a non ammettere che il calcio italiano sta pagando le conseguenze del processo anche a livello europeo. L’ amministratore delegato del Milan, alla presentazione del Milan Golf Tour, ha fatto una considerazione sul ranking Uefa dell'Italia: "uno degli effetti di Calciopoli è stato quello di aver inciso sul ranking Uefa dell'Italia. Ormai è quasi certo che la Germania ci supererà".

"La Germania - ha proseguito Galliani - ci sta superando per due motivi: uno è appunto Calciopoli, l'altro è invece dovuto ai mondiali del 2006, che hanno permesso la costruzione di nuovi stadi. Questo ha instaurato un circolo virtuoso che ha comportato grandi ricavi, nuovi giocatori e squadre più competitive. Se dovesse aggiudicarsi la Francia gli europei del 2016 saremo destinati a essere sorpassati anche da loro. D'altronde è chiaro che gli stadi sono pieni proprio perché sono belli".

Le residue speranze per l'Italia di mantenere per i prossimi anni la propria posizione nel ranking Uefa sono affidate "alla possibilità che l'Inter vinca la Champions e che sia il Bayern sia l'Amburgo, quest'ultimo in Europa League, vengano eliminate in semifinale". C'é quindi un problema secondo Galliani che tocca anche la vecchia Coppa Uefa dove le squadre italiane non riescono mai ad andare avanti: "l'idea di dare incentivi economici a chi va in Europa League - ha detto Galliani - è mia. Io essendo presidente di serie A, devo pensare agli interessi del nostro calcio, quindi anche se i tifosi milanisti possono tifare contro l'Inter, io comunque devo tifare non per l'Inter in quanto tale ma in quanto squadra italiana". Per quanto riguarda lo stadio di San Siro "c'é una concessione trentennale in cui Inter e Milan sono socie al 50%. Il Comune di Milano ha detto che entrambe le squadre devono restare a San Siro, non sappiamo se un giorno molto lontano potremo acquistare l'impianto".

A questo punto, impossibile non chiedere a Galliani un commento sugli ultimi arbitraggi. Impossibile, anche, aspettarsi una risposta diversa da “"Non parlo di arbitri, anche se ci possono essere stati degli episodi a noi sfavorevoli ieri, ho giurato che non avrei parlato delle direzioni arbitrali. Il mio amico Florentino Perez mi ha detto che in Spagna i presidenti si sono messi d'accordo per non parlare delle decisioni arbitrali. Sarebbe bello se dall'anno prossimo anche i dirigenti italiani facessero lo stesso, tanto parlare di arbitri alla fine non serve a niente". Il Milan, ha concluso Galliani, "é una società diversa dalle altre. Abbiamo tutti gli occhi per vedere ma preferiamo stare zitti".

E Galliani ha preferito non commentare neanche i fischi ricevuti domenica durante la partita con il Catania. "Alcuni signori, al secondo gol degli avversari, si erano girati verso di me e hanno cominciato ad applaudire in modo ironico e cattivo - ha raccontato - . Così, alla fine del primo tempo ho lasciato la tribuna e sono andato negli spogliatoi a vedere la partita in televisione. Ognuno ha diritto di esprimere la propria opinione, il pubblico paga e può fare ciò che vuole, però questa squadra andrebbe sostenuta - ha aggiunto - ma è controproducente fare casino anzitempo: questa squadra andrebbe sostenuta sempre, e il fatto che siamo arrivati al 2-2 lo dimostra".

Il problema degli infortuni, secondo Galliani, ha causato un danno alla squadra di circa "quattro punti" nella classifica finale, anche se il dirigente milanista ha voluto comunque ringraziare i giocatori che stanno andando in campo: "Ovviamente - ha detto Galliani - la mancanza di campioni come Nesta, Beckham e Pato si fa sentire, ma con questo non voglio sottovalutare gli altri ragazzi, che vanno ringraziati perché ci stanno tenendo in lotta per lo scudetto. E' chiaro però che con questi infortuni non puoi fare quel turnover che permette di affrontare meglio certe sfide. Dal mio punto di vista, il Milan, con tutti i titolari a disposizione, non è una squadra inferiore a nessuno".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/4/2010, 09:40




Borriello: "Il prossimo anno sarò ancora più forte"


Ospite al programma Segni Particolari in onda su Milan Channel, Marco Borriello si racconta a 360° : "Sono legato a tutti i gol della carriera, perchè ogni gol è importante, soprattutto quando porta punti. Dal punto di vista tecnico devo ancora migliorare, sono stato fermo un anno e, quando giochi a livello professionistico, ci vuole tempo per ritrovare l'equilibrio. Ormai sto sempre meglio, e l'anno prossimo sarò un giocatore ancora più forte". Borriello rivela che il suo sogno è sempre stato quello di affermarsi al MIlan: "Ho fatto una lunga gavetta, sono andato via per dimostare il mio valore, ma il mio obiettivo è sempre stato quello di tornare e lasciare il segno in questa squadra". Sul rapporto con Leonardo: "Siamo stati anche compagni di squadra nel 2002-2003 era una persona che mi capiva, mi parlava, mi è stato vicino l'anno scorso in uno dei periodi più bui della mia carriera. Da allenatore il rapporto non è cambiato, mi ha sempre detto le cose in faccia, c'è stato sempre rispetto tra di noi". Sulla convocazione in Nazionale: "Non ne parlo, mi concentro solo sul finale di stagione con il Milan, io comunque la speranza ce l'ho sempre". L'attaccante del Milan ha un unico rimpianto per questa stagione: "Mi dispiace non esserci stato col Manchester, non meritavamo di perdere. Io sono un pò lo specchio del Milan, quando gioco male io, gioca male anche la squadra". Un pensiero anche alla partita con la Sampdoria: "Con la Samp ho sempre fatto buone partite, all'andata ho fatto gol, l'unico ostacolo è che loro non hanno mai perso in casa, però fuori casa giochiamo bene". Cassano sarà disponibile per domenica: "Si, ma noi abbiamo Ronaldinho". Sullo scudetto: "Lasciamo aperta una piccola speranza, il calcio è bello per questo, ma comunque vada, questa è stata una stagione straordinaria".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 26/4/2010, 16:52




Milan PATOdipendente: ecco tutti i numeri


In un momento decisamente buio per i colori rossoneri: con i sogni trionfali abbandonati e, al momento, con la paura di perdere il terzo piazzamento per la Champions diretta, emerge un dato statistico decisamente preoccupante. Dalla gara interna contro la Roma, del 18 ottobre 2009, il Milan ha raccolto 55 punti: 34 dei quali con Alexandre Pato in campo; i restanti 21 ottenuti senza l'asso brasiliano. L'elemento preoccupante di tali dati é il numero totale delle partite: nei 34 punti conquistati con il Papero, il Milan ha vinto per 11 volte su 13 (contanto il pareggio in extremis del Napoli al San Paolo e la sconfitta interna contro il Palermo, dove Pato entrò nella ripresa non al meglio della condizione). Nei 21 punti ottenuti senza l'ex Internacional, sorgono autentici brividi: 5 vittorie (di cui 3 conquistate ad inizio 2010 con un grande Nesta in campo, poi infortunatosi contro il Siena), 12 pareggi e 4 sconfitte. Calcolando le percentuali il responso é categorico: con Pato il Milan ha conquistato mediamente 2.61 punti a partita, senza il brasiliano la media punti é decisamente nefasta: 1.10 punti di media. Facendo un veloce calcolo: se il Milan non avesse avuto Pato avrebbe ottenuto 45/46 punti circa, con conseguente 11° posto tra Parma e Chievo. Queste statistiche devono fare riflettere, in quanto mostrano la totale dipendenza dei rossoneri verso il giovane talento brasiliano: non solo relativa ai suoi gol (12 in 20 match disputati), ma anche per la sua importanza in fase offensiva, facilitando le segnature dei compagni e creando apprensione in maniera costante, grazie al suo cambio di passo e alla facilità di saltare l'uomo. Al momento, con la Fiorentina in arrivo (vittima abitudinale dell'attaccante carioca), Alexandre Pato é ancora ai box per l'infortunio rimediato nei minuti iniziali di Milan-Napoli: gli ottimisti sperano di recuperarlo per le ultime due giornate ma, purtroppo, non c'é ancora nessuna certezza a riguardo. Con la Sampdoria a -4, il Milan non potrà permettersi di conquistare 1.10 punti a partita: ne serviranno almeno 4 per vivere con tranquillità questo finale di campionato; l'undici di Leonardo ci riuscirà senza il suo giocatore più decisivo? Resta solo da incrociare le dita...
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 29/4/2010, 23:49




MIlan: Berlusconi "Leonardo andrà via"


Sulla panchina del Milan la prossima stagione non siederà Leonardo. Da Palazzo Grazioli, il patron del Milan Silvio Berlusconi di fatto ufficializza il divorzio dal tecnico brasiliano.

"Leonardo andrà via. Abbiamo trattative in corso – ha confessato il premier - ma non posso dire nulla, ha aggiunto Berlusconi facendo riferimento al suo sostituto. E non risparmia altre critiche all'attuale allenatore, già punzecchiato spesso e volentieri nel corso della stagione: "E' stato troppo testardo, la squadra ha giocato male".

LEONARDO

Nato a Niterói, il 5 settembre 1969, è un ex calciatore brasiliano di ruolo centrocampista offensivo o attaccante, attualmente allenatore del Milan. Campione del mondo con la Nazionale verdeoro nel 1994. Cittadino italiano dal 2008, nella sua carriera di calciatore ha vestito le maglie di Flamengo, San Paolo, Valencia, Kashima Antlers, Paris Saint-Germain e Milan. Il 31 maggio 2009 Adriano Galliani ha annunciato che Leonardo sarebbe stato il nuovo allenatore del Milan per due anni a partire dalla stagione 2009-2010, ereditando così la panchina da Carlo Ancelotti. Il suo debutto ufficiale sulla panchina rossonera è avvenuto la sera del 22 agosto 2009 durante l'anticipo della prima giornata del campionato di Serie A 2009-2010 Siena-Milan, terminata 1-2. Dopo alcuni risultati deludenti, il 21 ottobre 2009, sotto la sua guida, i rossoneri hanno battuto il Real Madrid al Bernabéu (3-2) per la prima volta nella loro storia.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 4/5/2010, 23:46




Galliani: “Pato al Milan al 100%”


Buone notizie intanto per il giovane campione. Pato ha ripreso ad allenarsi ed è sceso in campo con i compagni per tutta la sessione. Il brasiliano, fermo per un risentimento al bicipite femorale della gamba destra dalla partita contro il Napoli dello scorso 21 marzo, potrebbe tornare in campo prima della fine della stagione, magari giocando l’ultima di campionato contro la Juventus.

Le buone notizie arrivano anche da Adriano Galliani che blinda Pato al Milan, dichiarando a Sky Sport che il giocatore “resterà al 100%”, nonostante l’interessamento di grandi club europei. Galliani ha poi confermato che nessuno dei giocatori più importanti lascerà il Milan e quindi anche Thiago Silva è fuori dal mercato.

Anche Abate è in fase di recupero e potrebbe tornare ad allenarsi con i suoi compagni già domani. “Abbiamo fatto un buon campionato e ci teniamo a finire nel migliore dei modi”, ha dichiarato ai microfoni di Milan Channel. “Nelle ultime due partite giocheremo contro squadre importanti, però noi dobbiamo cercare di fare sei punti. Pensiamo prima alla trasferta di domenica, abbiamo il dovere di andare a Genova e cercare di vincere”.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 11/5/2010, 01:38




Pato: "Sono contento, voglio restare al Milan"


Alexandre Pato giura fedeltà ai rossoneri: “ Sono molto contento e voglio restare al Milan, ma decide la società ”. L'attaccante brasiliano, che ha ricevuto il premio Gentleman a San Siro, parla del suo futuro e di un possibile approdo al Chelsea: “ Decide il Milan. Ancelotti è una grande persona, non solo un amico, e mi ha fatto crescere in Italia ma ho un contratto fino al 2014 e sono molto felice di restare al Milan ”.

Si parla anche del futuro di Leonardo: “ Spero che sia rimanga, perché ha fatto un grande campionato ”. Sul Mondiale: “ Voglio andare in Sudafrica a tutti i costi. So che è difficile, perché sono stato fermo due mesi per un infortunio, ma domenica sono tornato a giocare contro il Genoa, mi sento bene e ora aspetto solo la decisione di Dunga ”.

La vittoria di Thiago Silva
"Sconfitta la tubercolosi"


l difensore rossonero racconta: "Nel 2004 ho rischiato di dover dire addio al calcio per la malattia, ma ho lottato e fortunatamente ce l'ho fatta". Era stato appena ingaggiato dalla Dinamo Mosca: "Ora voglio vincere col Milan e con la Seleçao"




Per costanza e rendimento, si è rivelato una delle note più positive della stagione rossonera. Spesso e volentieri tra i migliori in campo e sempre pronto a timbrare il cartellino (con ben 39 presenze tra campionato e coppe è uno dei rossoneri che più ha giocato in questa stagione), Thiago Silva è rapidamente diventato un punto fermo della difesa milanista, rivelandosi probabilmente il miglior colpo di mercato fatto dal club di Via Turati dopo quello messo a segno con Pato. Anche nei momenti difficili della stagione, il 25enne difensore brasiliano ha sempre detto (e dimostrato) di crederci, mostrando importanti doti caratteriali oltre che tecniche, e un’abitudine a lottare che, probabilmente, proviene da lontano e affonda le radici in una difficile esperienza del suo recente passato.

LA MALATTIA — “Ho sconfitto la tubercolosi", ha raccontato il rossonero Thiago Silva nell'intervista esclusiva concessa alla popolare trasmissione brasiliana "Na Estrada com Galvão", che lo ha visitato nella sua casa di Milano. "Ho rischiato di dover dire addio al calcio per la malattia, ma ho lottato e fortunatamente ce l'ho fatta", il ricordo del momento più buio della sua ancora giovane carriera. Il difensore si riferisce al 2004, quando l’arrivo in Europa appena ventenne anziché confermarsi il classico trampolino di lancio verso una carriera di successo rischiò subito di tramutarsi nel peggiore degli incubi. Appena ingaggiato dalla Dinamo Mosca, infatti, Thiago Silva fu allora colpito da tubercolosi e, dopo un lungo periodo di lotta con la malattia e lontano dai campi, dovette decidere di operarsi di fronte al rischio di perdere un polmone e dire definitivamente addio al calcio.



FUTURO TRA ROSSONERO E VERDEORO — “La delusione sportiva più cocente è stata senza dubbio la sconfitta in finale di coppa Libertadores nel 2008 contro la Liga de Quito, davanti al mio pubblico, nel Maracanà”, ha rivelato il difensore che, volgendo la mente al futuro, ha fatto capire di avere due punti fermi. “Voglio vincere con il Milan e con la Seleçao. In questo momento, spero davvero che Dunga decida di portarmi in Sudafrica”, ha rivelato Thiago Silva, che almeno di clamorosi cambiamenti dell’ultimo momento, dovrebbe senz’altro far parte della lista provvisoria che il selezionatore verdeoro diramerà domani.
 
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