Miami saluta, Bargnani brillaPrimi responsi dai playoff Nba: dopo Detroit, qualificatasi con un comodo 4-0 su Orlando, la Eastern Conference ha regalato agli appassionati l'eliminazione dei campioni in carica di Miami, sconfitti con un "cappotto" (o "sweep", per dirla all'americana) dagli emergenti Chicago Bulls.
Dopo aver perso i primi due match nell'Illinois e il primo in Florida, Miami ha ceduto anche il secondo in casa per 92-79, confermando la tradizione che vuole eliminate tutte le squadre Nba che si siano trovate sotto per 3-0 nei playoff.
L'uscita di scena degli Heat - mai era successo che la squadra detentrice del titolo subisse un 4-0 al primo turno, dove gli ultimi campioni ad essere eliminati erano stati i San Antonio Spurs nel 2000 per mano dei Phonenix Suns, curiosamente allenati dall'attuale coach dei Bulls, Scott Skiles - è del resto clamorosa per "immagine" ma non per quanto accaduto in stagione, come abbiamo avuto modo di scrivere su queste pagine.
La squadra era infatti già vecchiotta la scorsa stagione e quest'anno non ha avuto ricambi di rilievo: in compenso veterani come Shaquille O'Neal, Alonzo Mourning e Gary Payton hanno un anno in più sulle giunture e Dwyane Wade, vera chiave del successo nei playoff 2006, è arrivato ai playoff fuori condizione, dopo esser rimasto a lungo lontano dai campi per un infortunio alla spalla sinistra.
Se a questo aggiungiamo il calo di "fame" in molti dei veterani che avevano pensato al ritiro dopo il trionfo del 2006 e la mancanza di una vera terza opzione offensiva - né Antoine Walker né Jason Kapono sono riusciti a ricoprire il ruolo a dovere - allora si comprende come i giovani e rampanti Bulls potessero essere i favoriti anche nelle previsioni della vigilia.
A proposito di favoriti: all'Ovest Golden State ha vinto anche gara-4 contro Dallas e rischia seriamente di far fuori i vice-campioni, miglior team della regular season. Il tutto grazie sopratutto a quella vecchia volpe di Don Nelson, che con i suoi quintetti con 4 piccoli e gioco in velocità sta mettendo in crisi i Mavs, che hanno avuto finora meno del previsto da Dirk Nowitzki.
Sempre all'Ovest, nella notte Steve Nash ha piazzato 23 assist (uno in meno del record nei playoff detenuto da Magic Johnson e John Stockton) nel successo dei Suns a Los Angeles sui Lakers, e Phoenix è ora sul 3-1 su L.A.
Restando in tema di "squadre da corsa guidate da playmaker geniali", New Jersey, guidata dalla fantasia di Jason Kidd e dai canestri di Vince Carter ha vinto per 102-81 gara-4 contro Toronto e si è portata sul 3-1 contro i canadesi, che stanno rivelando tutta la loro mancanza di esperienza (quanto avrebbe fatto comodo Jorge Garbajosa....) ai playoff, soprattutto in giocatori chiave come Chris Bosh e T.J.Ford.
Chi invece sta sfruttando al meglio quanto fatto negli scorsi anni in Italia ed Eurolega è il nostro Andrea Bargnani, che pur non ancora al top fisicamente dopo l'appendicectomia subita a fine febbraio, è stato schierato titolare da Sam Mitchell in gara-4 rispondendo alla grande.
Il Mago, che ha dato l'unico vantaggio del match ai Raptors realizzando la tripla d'apertura, è stato alla fine il giocatore più utilizzato da Mitchell con 39'58, per un tabellino che ha recitato 16 punti (3 su 4 da due, 2 su 4 da tre, 4 su 4 ai liberi), 1 rimbalzo offensivo, 3 difensivi, 4 falli, 1 palla recuperata e 3 palle perse.
Intanto, viste anche le prove di Bosh e compagni, a Toronto sono tornate a circolare le voci di un addio a Sam Mitchell, nominato "coach dell'anno" ma con il contratto in scadenza a fine stagione.
Mitchell, scelto come allenatore dalla vecchia dirigenza, potrebbe infatti essere sostituito da Bryan Colangelo - ovvero la nuova dirigenza - con Marc Iavaroni, che fino a qualche tempo fa Colangelo Jr aveva modo di apprezzare direttamente a Phoenix, dove l'ex-Olimpia riveste l'incarico di assistant coach di Mike D'Antoni, un assistant coach con un ruolo molto importante per la gestione della squadra in allenamento e in partita, come chi scrive ha avuto modo di verificare anche "dal vivo". E Mitchell? Probabile che prenda il posto di Rick Carlisle agli Indiana Pacers.