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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 9/10/2007, 21:55




AZZURRI DI NUOVO AL LAVORO NEL POMERIGGIO

COVERCIANO - Dopo la seduta mattutina, il gruppo azzurro è tornato al lavoro nel pomeriggio. Iaquinta è rimasto a riposo, mentre Massimo Ambrosini ha svolto solo metà allenamento, a causa di una leggera contusione alla coscia. Anche domani per l'Italia sarà giornata di 'doppio': primo allenamento alle 10.00, secondo alle 16.00.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 12/11/2007, 16:26




Donadoni: "In Scozia
non solo per il pari"

Sabato la gara di Glasgow, fondamentale per la qualificazione a Euro 2008: “Faccio i complimenti ai prossimi avversari, ma l'Italia vuole vincere. Non siamo matematici, non faremo calcoli”

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COVERCIANO (Firenze), 12 novembre 2007 - “Non posso e non voglio dare giudizi. Quanto successo non è ancora stato chiarito, aggiungo soltanto il mio dispiacere per il ragazzo e la sua famiglia. Dire altro senza sapere sarebbe ingiusto”. E' il giorno del ritrovo della nazionale azzurra di Roberto Donadoni. Il c.t. ha l'aria scursa e parole forti: “Ci rendiamo conto di cosa stiamo combinando? Siamo alla follia pura”.
BASTA ACCONTENTARSI – Come può essere folle solo la morte di un ragazzo di 26 anni. Donadoni va oltre: “E' assurdo che quanto successo sia stato preso come pretesto per fare cose peggiori, è deplorevole”. Nella testa del c.t. scorrono le immagini di quanto accaduto ieri pomeriggio a Bergamo e in serata a Roma: “Ho visto ragazzi infrangere vetrate e poi bearsi della loro opera. Questi sono i valori della nostra società, questa è la vera tragedia. Penso a mio figlio, alle nuove generazioni, a quello che li aspetta e sto male. Non capisco l'odio che ci circonda, non capisco dove è finito il nostro senso civico”.
SBAGLIATO FERMARSI - “Dite che dovremmo fermare il campionato per mesi? - chiede il ct – Se avessi la certezza che dopo non ci sarebbe più violenza, accetterei subito, ma non ce l'ho”. Ripartire guardandosi dentro, poche parole, più sostanza: “Basta accontentarsi, basta porre il proprio interesse personale davanti a quello della società. Anch'io mi sento coinvolto, tutti ci adoperiamo poco per far sì che le cose siano migliori. Dobbiamo fare mea culpa. E poi basta con le parole, con gli appelli da copertina, ora ci vogliono i fatti”.
AIUTO – Preparare una doppia sfida di qualificazione ai prossimi europei in questo clima è difficile: “Chiedo l'aiuto di tutti. Non sarà facile per noi giocare le prossime partite, ma cercheremo di farlo perchè il calcio e lo sport in generale hanno valori ben diversi dalla violenza”.
LA PARTITA – Primo test sabato contro la Scozia: “Faccio i complimenti ai prossimi avversari, ma l'Italia andrà a Galsgow per vincere e faremo tutto il possibile. Non siamo matematici, non facciamo calcoli e non ci accontenteremo del pareggio”.
CONVOCAZIONI – Nella lista del c.t. c'è Gilardino, ieri assente per un piccolo infortunio, manca invece Inzaghi, re di coppa: “Pippo ha giocato poco ultimamente, Alberto ha ritrovato continuità e ieri è rimasto fuori solo a scopo precauzionale. Ho voluto una rosa che fosse il più completa possibile”.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 13/11/2007, 17:49




Azzurri, la nuova maglia da trasferta
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 14/11/2007, 11:16




Cannavaro: "Occhio Napoli
Pensa prima a salvarti"

Il difensore azzurro, che sabato eguaglierà Zoff arrivando a quota 112 presenze in Nazionale, elogia la squadra di Reja ma mette in guardia dall'eccessivo entusiasmo

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NAPOLI, 14 novembre 2007 - Che la prendi dalla testa o dalla coda questa Nazionale parla napoletano. Che cominci dal capitano Fabio Cannavaro o cerchi l’ultimo convocato (il 65° di Roberto Donadoni) Raffaele Palladino, la carta d’identità è sempre partenopea. Il vecchio e il giovane discutono dei gravi problemi che affliggono il nostro calcio, ma non dimenticano il richiamo del cuore: il Napoli, la squadra per la quale hanno sempre tifato. Gli ultimi risultati deludenti degli azzurri, che contrastano con buone prestazioni di squadra, aprono un dibattito: la formazione di Edy Reja può puntare alla zona Uefa oppure deve pensare solo a salvarsi?

DIFFICOLTA' AMBIENTALI - Fabio Cannavaro, che sabato a Glasgow raggiungerà il mitico Dino Zoff toccando le 112 presenze in Nazionale, ha le idee chiare in merito: "La squadra è buona, gioca un calcio piacevole ed ha dei giovani con grandi prospettive. Però conosco bene l’ambiente, che in certe situazioni diventa "nemico". Mi spiego, i tifosi assicurano un entusiasmo e una spinta eccezionali al Napoli. Ma qui siamo di fronte a un gruppo giovane e per certi versi inesperto che può risentirne sotto l’aspetto psicologico. Ci sta che i tifosi sognino. Però ho notato che da qualche settimana si parla quasi esclusivamente di coppa Uefa da conquistare".
LA RICETTA - Fabio articola ulteriormente il concetto: "Io credo che in effetti il Napoli possa puntare a quelle posizioni di classifica. Ma prima deve pensare esclusivamente a salvarsi. Questo è il primo e unico obiettivo e su questo bisogna rimanere concentrati. Poi, molto più avanti in campionato, quando si avrà la certezza di aver mantenuto la serie A si potrà guardare più in alto. Parlarne adesso può solo far danni".
LA CHIAVE BLASI - Da Madrid il capitano azzurro segue con attenzione le prestazioni del fratello Paolo e dei suoi compagni: "Non c’è dubbio che le ultime prestazioni avrebbero meritato qualche punto in più. Ma credo che al di là della sfortuna abbia pesato negli equilibri l’assenza di un centrocampista esperto e di sostanza come Manuele Blasi. Speriamo recuperi presto e che la squadra ritrovi la vittoria già alla ripresa contro il Catania al San Paolo".

RAFFAELE È SORPRESO - Il debuttante Palladino sogna di cominciare a collezionare la prima presenza, rispetto al capitano e paesano. Raffaele è di Mugnano e tiene molto alle sue origini. Ancora ha negli occhi e nella mente la sfida del San Paolo con la sua Juve: "Al di là degli episodi dei rigori, di cui si è parlato tanto, sinceramente sono rimasto sorpreso dal rendimento degli azzurri. Alla fine della campagna acquisti, in agosto, non pensavo che il Napoli fosse così forte. Invece, e non solo per il risultato, contro di noi ha espresso un buon calcio. Ho potuto ammirare una squadra umile e aggressiva, ben guidata da un tecnico esperto e costruita con acume da una società sana e con idee chiare. Giovani come Hamsik, Gargano e Lavezzi sono già delle certezze e non c’è dubbio che gli innesti di Blasi e Zalayeta abbia conferito anche quell’esperienza indispensabile per essere più competitivi". E l’Uefa? "Non so se riusciranno a restare in quella zona di classifica. Ma di sicuro è una squadra che può continuare a stupire con la sua freschezza. E io da napoletano non posso che augurarmelo".
PARLAMM ’ E CI CAPIMM’ - Raffaele è contento per un altro aspetto: "Prima in Nazionale c’era la tradizione dei difensori napoletani: da Ferrara a Cannavaro. Ora con Di Natale, Quagliarella, Foggia e il sottoscritto anche in attacco si parla la nostra lingua. Per noi è un motivo di orgoglio. La dimostrazione che esiste una scuola calcistica partenopea molto valida".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/11/2007, 11:01




Missione in Scozia, Italia verso il tridente
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L’operazione Scozia entra dunque nel vivo; sabato all’Hampden Park di Glasgow gli azzurri si giocano l’accesso all’Europeo contro la squadra sorpresa del gruppo B, che si è inserita come terzo incomodo tra Italia e Francia.

Al momento la compagine di Alex McLeish ha un punto in più degli azzurri, ma quella di sabato sarà per gli scozzesi l’ultima gara, mentre gli uomini di Donadoni avranno ancora un turno contro la cenerentola Far Oer il cui esito è pressochè certo. Dunque nello scontro diretto di Glasgow gli scozzesi hanno l’obbligo di vincere, mentre per gli azzurri anche un pareggio equivarrebbe ad un lasciapassare per la kermesse continentale di giugno.

Per questo Roberto Donadoni, nelle ultime sessioni tattiche di allenamento a Firenze, ha lavorato a lungo sull’assetto difensivo, mettendo la retroguardia titolare azzurra di fronte ad uno schieramento in tutto e per tutto simile a quello che adotterà la Scozia sabato. Oddo, Barzagli, Cannavaro e Chiellini sono stati contrapposti ad una squadra con due punte, due ali e due terzini di spinta, col ct azzurro prodigo di consigli per evitare che la linea arretrata azurra possa farsi schiacciare dall’onda d’urto scozzese.

Tuttavia Donadoni sembra orientato a non abiurare il tridente che ha fin qui caratterizzato la sua nazionale; il 4-3-3 (o 4-3-2-1 se gli esterni d’attacco partiranno più da dietro) dovrebbe vedere Toni e Di Natale sicuri in attacco, mentre per la terza maglia è ballottaggio Iaquinta-Camoranesi. Il ct predilige l’utilizzo dell’italo-argentino, ma non è da escludere una staffetta per “stancare” la linea arretrata scozzese con la fisicità dell’ex udinese.

Certa la linea mediana tutta rossonera con Pirlo, Ambrosini e Gattuso, mentre l’eventuale ingresso di De Rossi o Perrotta potrebbe portare ad un cambio di schema in corsa con passaggio al 4-2-3-1, altrettanto collaudato ed affidabile.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/11/2007, 10:13




Donadoni: "Nessuna paura
Gli altri ci devono temere"

Il c.t. prova il tridente nell'ultimo allenamento prima della partenza per Glasgow: "Il nostro valore è tale da farci andare in campo con grande determinazione". Poi apre all'idea Vieri: "Se qualcuno mostra una condizione tale da darmi delle possibilità in più ben venga"

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FIRENZE, 15 novembre 2007 - "Contro la Scozia ci vorrà anche un po' di fortuna? Non sarebbe male, ma io credo che la fortuna bisogna essere capaci di andarsela a cercare. Noi abbiamo una squadra che chiaramente non può avere paura di nessuno, dobbiamo rispettare sempre tutti quanti. Però, il valore dell'Italia è un valore tale che ci deve far andare in campo per affrontare l'avversario con grande determinazione, sapendo che anche loro devono temere noi". Roberto Donadoni non teme la Scozia ed è convinto che è la sua Italia a dover essere temuta. Il ct della Nazionale è felice di poter scegliere e della voglia che molti giocatori stanno dimostrando di vestire la maglia azzurra.
VIERI - "Adesso tutti vorrebbero andare o tornare in Nazionale, anche Vieri? È importante che tutti quanti siano in forma, che stiano bene. Se c'è qualcuno che mi dà qualche pensiero in più dal punto di vista della condizione, quindi delle possibilitá, ben venga, sono felice di riflettere su queste cose", ha spiegato Donadoni in un'intervista a Sky che andrá in onda nel nuovo appuntamento con "Champions League Story", il programma di Sky Sport, che ripercorre le tappe fondamentali delle passate edizioni del trofeo calcistico più importante e ambito d'Europa. Nella puntata di questa sera (Sky Sport 1, ore 20.00) andrà in onda l'intervista esclusiva di Josè Altafini al ct azzurro nella quale il tecnico parla della sfida decisiva con la Scozia per la qualificazione ad Euro 2008 e ricorda alcune finali di Champions League giocate nel Milan.
REMINISCENZE MILAN - Donadoni parla della finale persa dal Milan con l'Ajax. "Non credo che il ciclo di Capello si stesse esaurendo. Le voci si sentivano, si leggevano, si dicevano cose. Il suo tipo di atteggiamento di fronte ad una finale di quella portata non era assolutamente diverso, sempre con la stessa carica, la stessa determinazione, consapevole anche della stagione e della finale precedente, sapendo come erano andate le cose. Faceva molto affidamento su certi schemi mentali", ha spiegato Donadoni anche lui alla fine del suo ciclo nel Milan. "Quella fu l'ultima finale disputata, l'ultima partita in Champions. Chiaramente, anche io cominciavo a non essere più giovanissimo, si sono aperti altri obiettivi, andai a giocare in America l'anno successivo, dopo aver disputato un campionato europeo con la Nazionale. Quindi, qualche soddisfazione dopo c'è stata ancora".
TRIDENTE - Intanto, ultimo allenamento a Firenze prima della partenza per Glasgow prevista domani mattina con un charter da Pisa. La Nazionale è scesa in campo allo stadio Artemio Franchi dalle 18, per una seduta di lavoro a porte chiuse e sotto i riflettori, nello stesso orario di Scozia-Italia di sabato prossimo. Poco più di un'ora di lavoro per i 24 giocatori a disposizione del Ct, con un lungo riscaldamento nella serata freddissima di Firenze (6 gradi), anch'essa vera e propria simulazione della situazione climatica dell'Hampden Park anche se solo per la colonnina di mercurio. Poi Donadoni ha fatto disputare agli azzurri una partitella 12 contro 12 (fuori il terzo portiere Curci, dentro il suo vice Bortolazzi). Il Ct ha più volte cambiato le casacche dei giocatori, ma l'allenamento è valso soprattutto come test per il tridente. Con il gruppo dei titolari Donadoni ha infatti schierato sulla linea più avanzata Camoranesi a destra, Toni centravanti e Di Natale esterno a sinistra. Ma particolare attenzione per la posizione di Vincenzo Iaquinta, esterno di destra nel tridente di destra nell'altra formazione: l'attaccante della Juve è probabilmente l'azzurro più in forma, e lotta per una maglia. Prob
ODDO K.O. - La disponibilità di Massimo Oddo per la partita di sabato contro la Scozia è in serio dubbio. Il terzino azzurro ha infatti subito un pestone al piede destro. Dopo un consulto col professor Ferretti il giocatore è stato sottoposto ad una radiografia in ospedale che ha escluso fratture. Domani saranno verificate le condizioni del giocatore la cui disponibilità è in dubbio. Per il ruolo di terzino destro era comunque favorito Panucci.
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/11/2007, 00:27




Giovinco più Acquafresca
L'Under dilaga: 5-0



Il talento dell'Empoli sforna una prestazione d'autore contro l'Azerbaigian, mai in partita. Il cagliaritano grande protagonista nel primo tempo: prima provoca l'autogol di Amirguliyev, poi segna in diagonale. Nella ripresa le reti di Cerci, Russotto e Dessena


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FERMO (Ascoli Piceno), 16 novembre 2007 - Cinque gol all'Azerbaigian per avvicinare il traguardo. L'under di Casiraghi infila la quinta vittoria nel girone B di qualificazione agli Europei grazie ai gol di Acquafresca, Cerci, Russotto e Dessena, oltre all'autorete che ha aperto le marcature di Amirguliyev. Ispirati quasi tutti da Giovinco, il migliore in campo.
ASSE D'ORO - Casiraghi ha tanti assenti, ma la consistenza degli azeri è tenue e la serata è ideale per una goleada che possa riconciliante. Gli azzurri fanno un po' fatica. Impiegano più di mezz'ora per trovare gli spazi giusti sotto la pioggia e con un vento forte. Paonessa e Acquafresca non stanno mai fermi, ma sprecano ciò che Giovinco è capace di inventare. Il folletto di scuola Juventus illumina per le sue aperture, almeno quattro geniali. C'è il suo piede nell'1-0 confezionato da Acquafresca e Amirguliyev (l'azzurro, diffidato e ammonito, salterà le Far Oer) e in modo ancora più evidente nel raddoppio dello stesso Acquafresca, lanciato a rete con un passaggio col contagiri. E c'è ancora lui dietro la traversa centrata da Acquafresca nel finale del primo tempo. Un asse d'attacco devastante, per il quale l'Azerbaigian non ha rimedi.
CERCI GOL - Nel secondo tempo il ritmo si abbassa notevolemente. Casiraghi fa debuttare anche Osvado ma la scena resta di Giovinco. Il 3-0 segue lo stesso copione: palla filtrante per Cerci, che infila il portiere in uscita. L'ultimo quarto d'ora è di pura accademia, se si escludono l'ammonizione di Dessena (diffidato come Acquafresca), e le gioie personali colte da Russotto, che riprende una respinta di Aghayev, e Dessena (tocco basso dopo il traversone di De Ceglie).
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 17/11/2007, 15:23




Italia-Scozia, Donadoni schiera il tridente

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Ecco che la Scozia gli suggerisce un'idea che fa 4-3-2-1. A Roberto Donadoni interessa secondariamente il pareggio. Forse si tratta di una mera ipotesi conservativa. Il tridente offensivo, questa l'idea, è pura innovazione
che palesa l'intenzione di arrivare comunque al risultato. Quel pareggio, quel punto che, abbinato alla vittoria contro le Far Oer garantirebbe la qualificazione a Euro 2008.

"Non possiamo avere paura di nessuno" ha ripetuto il ct della Nazionale. Nell'ultimo allenamento italiano a porte chiuse prima della partenza per la Scozia, al Franchi, Donadoni ha provato anche nella partitella 12 contro 12 più situazioni tattiche per rifinire la formazione titolare.

Con quattro difensori e tre centrocampisti, saranno tre i giocatori dedicati alla fase offensiva: Donadoni ha provato, nella formazione titolare, Camoranesi a destra, Toni al centro e Di Natale a sinistra. Poi Iaquinta a
destra, contro la difesa titolare nella quale Panucci è in vantaggio come terzino destro su Oddo, in dubbio a causa di un pestone al piede destro riportato in allenamento.

Si dovrà vedere se Camoranesi, che garantisce maggior equilibrio tattico, patirà ancora le conseguenze di una lunga assenza post-infortunio. Iaquinta-Toni-Di Natale sarebbe l'attacco più anti-Donadoni. Se c'è una prima volta
per tutto che sia così anche contro la Scozia?
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 18/11/2007, 00:42




L'Italia vince in Scozia e si qualifica per Euro 2008

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Espugnata la Scozia, si vola verso Euro 2008. Toni a segno dopo nemmeno un minuto sotto la fitta pioggia di Glasgow. Poi il pareggio della Scozia accompagnato da un dubbio gol siglato da Ferguson, in sospetto fuorigioco. Al 90' Panucci regala la vittoria e centra l'obiettivo qualificazioni.

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L'Italia vola agli Europei!
A Glasgow 2-1 azzurro con un gol del difensore al 91'. E così passa anche la Francia
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GLASGOW, 17 novembre 2007 - "Come on" Italia, l'Europa è servita. Dopo una partita di una sofferenza inaudita, la Nazionale batte la Scozia 2-1 e conquista una sacrosanta qualificazione all'Europeo. Primo tempo autoritario quello degli azzurri che passano subito con Toni, ma che si fanno soffocare dalla potenza fisica dei britannici nella ripresa, in gol con Ferguson. Nel recupero arriva Panucci che di testa spegne definitivamente l'Hampden Park.
TONI BUM - Sessantotto secondi per imprimere un segno forte. Di Natale che saetta sulla sinistra e mette in mezzo. Toni che infila: zampata d'autore e la Scozia è già sotto. Camoranesi potrebbe addirittura raddoppiare pochi istanti dopo. Prologo che forse nemmeno Roberto Donadoni si sarebbe sognato. La rete manda all'aria tutti i piani di Alex McLeish, già intenzionato a giocarsela con cervello, senza regalare spazi all'Italia. Ma il bomber di Germania apre una voragine e la Scozia è costretta a mordere subito. Concepita come un 4-1-4-1, con McFadden punta solitaria, la squadra britannica si ricompatta pressando la linea mediana azzurra, ma con scarsi risultati. Perché al 13' Toni potrebbe addirittura firmare il raddoppio, con un bolide sul primo palo deviato in angolo.
MADE IN SCOTLAND - La Scozia supera lo choc e dal 16' propone il suo repertorio migliore, monotono ma efficace: pressing, velocità, uomini larghi sulle fasce, pronti a rifornire i saltatori. E qui l'Italia rischia, pur mantenendo i nervi saldi e una buona organizzazione difensiva. Gli scozzesi gridano al rigore, quando Zambrotta sposta la traiettoria con un braccio ben attaccato al corpo. Proteste inutili, perché Mejuto è per l'evidente involontarietà. Momenti duri. La Scozia colleziona angoli. Al 17' Ferguson mira alto, al 18' Hutton di testa sfiora il palo alla destra di Buffon.
SAN PIRLO - L'Italia commette l'errore di chiudersi e vai a capire se si tratta di un piano preordinato. Qualcosa sembra incepparsi nei meccanismi del centrocampo e l'occasione capitata al 30' sui piedi di Ferguson è un segnale che gli azzurri memorizzano subito, serrando i ranghi in fase di copertura. Ma è una Scozia che vive di lampi. Appena la Nazionale fa la Nazionale, si sgretolano tutti gli intenti dei padroni di casa, presi in contropiede, come al 31', quando a Di Natale viene annullato un gol apparentemente regolare, dopo una batti e ribatti. Poi l'incredibile occasione mancata da Hutton al 46'; soprattutto lo straordinario salvataggio sulla linea di Pirlo: ennesimo colpo di testa su calcio piazzato; in mancanza d'altro, l'arma più efficace degli scozzesi. Ma l'Italia chiude il primo tempo con la certezza di meritarselo tutto il gol di Toni.
GAP - La partenza bruciante degli azzurri nella ripresa conferma un gap tecnico che solo i tifosi dell'Hampden Park non riescono a riconoscere. Se poi anche Gattuso regala numeri di classe allora il cerchio è completo. Sul suo terreno ideale, il rossonero regala una palla al bacio a Di Natale che gira al volo, ma su un difensore piazzato davanti a Gordon. Lo schiaffone sveglia la Scozia che torna a ruminare gioco. All'Italia può andare anche bene, perché in contropiede sfrutta il gioco largo dei britannici.
L'ORGOGLIO - Ma se non sono tecnica ed esperienza a dare una mano alla Scozia, ci pensa l'orgoglio a fare la differenza. Così al 20' Ferguson non fallisce da distanza ravvicinata e in fuorigioco, piazzando in rete la palla che Buffon non riesce a trattenere. Donadoni corre subito ai ripari: fuori Di Natale, dentro Iaquinta; un'iniezione di chili in attacco. Il dentro o fuori su entrambi i fronti impone un finale meticoloso. McLeish rinuncia a Brown e punta su Miller, affidandogli la corona del risolutore. Finale da infarto, da lacrime vere. E con la Scozia rabbiosamente in avanti, all'Italia, i cui muscoli cominciano a scricchiolare, non resta che votarsi al sacrificio. La Scozia infila occasioni ed è logico l'avvicendamento fra Camoranesi e Chiellini prima e Gattuso e De Rossi poi. Minuti interminabili e poi l'acuto di Panucci.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 18/11/2007, 16:08




"All'Europeo per vincere"

Il giorno dopo il trionfo di Glasgow, il c.t. Donadoni esalta la prova del gruppo azzurro e rivela il suo sogno: "Voglio una squadra capace di pensare in grande, come il Milan di Sacchi e Capello". Tra gli sms ricevuti quello di Del Piero e i complimenti coloriti di Cassano

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MILANO, 18 novembre 2007 - Non ha chiuso occhio. Rientrato nella notte a Milano con i suoi ragazzi, ha rivisto scorrere le immagini del trionfo dell'Hampden Park. La pressione coinvolgente dello stadio, il gol di Toni, il pareggio di Ferguson. La rete di Panucci. Un Donadoni mai visto, che si è scrollato di dosso tutte le tensioni ed è andato a esultare con la squadra, undici leoni, artefice di una vittoria che vale la qualificazione alla fase finale dell'Europeo. Il c.t. meglio di Enzo Bearzot, che dopo il Mondiale vinto dell'82 non riuscì a ottenere il pass per la competizione continentale. Meglio anche di Marcello Lippi, che a Glasgow ottenne solo un pareggio.
MENTALITA' VINCENTE - E conoscendone le attitudini, Donadoni deve avere immaginato lo scenario di Euro 2008, con una Nazionale vincente, forte come quella che ieri sera ha annichilito la Scozia. Con il biglietto europeo in mano, il c.t. ha rivoluzionato il programma degli azzurri, nonostante l'ultimo impegno contro le Far Oer (mercoledì a Modena), concedendo due giorni di riposo alla squadra e dirottando la prevista conferenza stampa da Milanello a San Siro. "Immagino un Europeo che non sarà meno difficile del mondiale - ha dichiarato il commissario tecnico-; andremo lì con le solite ambizioni, giocando per vincere. Questa è la mia mentalità, scendere in campo tutte le volte per il risultato migliore". Per poi confessare il suo traguardo: "Il mio sogno è di creare una squadra che abbia una mentalità vincente, capace di pensare in grande, come quella del Milan targato Sacchi e Capello. Andremo agli Europei con la volontà di giocare ogni partita al massimo: vogliamo vincerli e continuare a dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta".
GLI SMS DI ALE E CASSANO - Donadoni ama il profilo basso e come è nel suo stile non fa proclami, anche se la tentazione di togliersi qualche sassolino è grande. Ma ammette che che il suo cellulare è stato intasato da sms di contragutalazioni. Li ha apprezzati. Soprattutto quelli di Del Piero e Cassano, "Ale è stato tra i primi a chiamarmi prima della partita, e tra i primi a congratularsi dopo. E con lui Cassano, il cui messaggio era un po' più colorito... questo dà il senso di che spessore abbiano questi giocatori". E sottolinea: "Le loro parole erano sincere e non subdole per candidarsi a un posto agli Europei".
COERENZA - In questo senso Donadoni è stato chiaro: le scelte saranno fatte sulla base di un rigido criterio di merito. "Le porte in Nazionale sono sempre aperte. Io aspetto solo segnali da loro. Non ho chiuso nessun ciclo per nessun giocatore. Però nelle mie scelte vado sempre sul concreto". E se Nesta si dichiarasse disponibile? Donadoni cambia metro e con sincerità ribatte: "Contano sempre le prestazioni, però bisogna anche seguire una linea dritta, quella della coerenza". Chiaro anche il suo parere su Vieri: "È tornato in una condizione migliore rispetto al passato, ma ci sono anche tanti giovani interessanti. Come per esempio Pazzini".
CAMBIAMENTO - Inevitabile il plauso allo straordinario entusiasmo dei tifosi scozzesi. E qui il c.t. non le ha mandate a dire: "Se si userà ancora una volta il veicolo calcio per far scivolare via tutto saremo i soliti italiani". Donadoni, insomma, è pienamente d'accordo con Rino Gattuso, secondo il quale le vittorie nascondono i problemi. "La Nazionale ieri ha dato il buon esempio, può fare da traino a un calcio che vuol cambiare, però c'è da imparare molto da quel che è successo a Glasgow, dalla gioia e dalla compostezza dei 50 mila tifosi scozzesi che sono stati eliminati, ma alla fine festeggiavano nelle piazze, magari ubriachi, ma senza sfasciare vetrine. Credo che sia giunto il momento di cambiare: non a parole, ma nei fatti".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 19/11/2007, 23:31




LA NAZIONALE A MILANELLO

MILANO - Dopo due giorni di riposo, la Nazionale del C.T. Donadoni, si radunerà questa sera entro le ore 24.00 presso il centro sportivo di Milanello. Centrata la qualificazione a Euro 2008, gli Azzurri dovranno comunque sostenere l'ultimo impegno in programma mercoledì sera a Modena contro le Isole Far Oer. Domani alle ore 17.45 è in programma l'ultimo allenamento allo stadio "Braglia" di Modena.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 21/11/2007, 23:17




Under 21: l'Italia batte le Far Oer, decide Pozzi

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L'Italia Under 21 vince a Torshauvn per 1-0 contro le Far Oer e fa un ulteriore passo in avanti verso la fase finale degli Europei di categoria, ormai vicinissimi dopo sei successi ed un pareggio in sette partite con solo tre match ancora da giocare.

Come all'"andata" in casa, si è trattato di un successo sofferto, sopratutto per le tantissime occasioni sprecate nel primo tempo e per l'espulsione di Santacroce, avvenuta sul finale della prima frazione e che ha costretto gli Azzurri a giocare in inferiorità numerica tutta la ripresa.

Pur priva degli squalificati Dessena ed Acquafresca (in attacco c'è Osvaldo dal primo minuto) l'Italia parte subito bene, girando alla perfezione con il 4-3-3 e spingendo molto soprattutto con il duo De Ceglie-Giovinco sulla sinistra, tanto che per quaranta minuti si assiste ad un vero e proprio assedio.

Le occasione per gli Azzurri sono a getto continuo ma un po' l'imprecisione dei nostri, anche quando soli davanti al portiere - vedi Osvaldo e Criscito -, un po' la bravura di Gunnar Nielsen - su Cerci - e un po' la sfortuna - traversa della punta del Pisa sugli sviluppi di un corner - impediscono ai ragazzi di Gigi Casiraghi di passare in vantaggio.

Al 43°, anzi, Motta e compagni si ritrovano in dieci per l'espulsione di Santacroce, reo a detta del guardalinee di un fallo su un avversario a palla lontana. Nonostante l'inferiorità numerica, l'Italia inizia la ripresa come aveva chiuso il primo tempo e continua a spingere, concedendo solo un contropiede a Lokin, il cui destro viene parato in sicurezza da Consigli.

In attacco, invece, gli Azzurrini continuano a sprecare, come al 20° con Marzoratti, appena entrato al posto di Cerci: il diagonale dell'empolese sugli sviluppi di un corner sfiora il palo. Al 22° Casiraghi prova la carta-Pozzi la posto di Osvaldo: la punta si fa vedere subito su assist di Cigarini ma il suo tiro a colpo sicuro viene deviato in angolo da Gunnar Nielsen.

Al 35°, finalmente, arriva il gol: cross di De Ceglie dalla sinistra e Pozzi, lasciato libero al limite dell'area piccola, incorna indisturbato la sua prima rete in Under 21. Il gol è una liberazione: dal canto loro le Far Oer non riescono neppure ad abbozzare una reazione e son anzi ancora gli Azzurrini a sfiorare il raddoppio con Giovinco, il cui destro viene respinto dal solito Gunnar Nielsen.

"Abbiamo faticato come all'andata: abbiamo giocato bene fino all'espulsione, sprecando molte occasioni e mancando quindi solo in fase di finalizzazione - ha dichiarato il ct Casiraghi nel dopopartita - Comunque, anche nella ripresa in inferiorità numerica, la squadra ha reagito e continuato a spingere fino al gol della meritata vittoria".

Adesso, arrivederci al 2008: il prossimo appuntamento per l'Under 21 sarà infatti il 25 marzo contro l'Azerbaigian a Baku, dove un'eventuale vittoria potrebbe già spedirci alla fase finale degli Europei.

Festa Italia con le Far Oer

Non c'è storia nell'ultimo match del girone B: la Nazionale vince 3-1 e conclude al primo posto davanti alla Francia. Nel primo tempo, dopo l'autorete di Benjaminsen, arrivano i gol di Toni e Chiellini. Nella ripresa gli azzurri mollano la presa e arriva il guizzo vincente di Jacobsen

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MODENA, 21 novembre 2007 - La Nazionale chiude in bellezza il lungo cammino delle qualificazioni europee regolando le Far Oer con un 3-1 che rispecchia l'andamento della gara. Nel primo tempo gli azzurri fanno la differenza e vanno a segno con un autogol di Benjaminsen e le reti di Toni e Chiellini, per poi mollare nella ripresa in cui gli isolani si prendono la loro fetta di gloria grazie a Jacobsen.
C'E' PALLADINO - Roberto Donadoni schiera una formazione dove compaiono solo tre reduci del trionfo di Glasgow: Cannavaro, che con 113 gettoni in azzurro supera Dino Zoff, Ambrosini e Toni. Contro le Far Oer, nel 4-2-3-1 fa il suo esordio Palladino, schierato sulla linea mediana alla sinistra di Iaquinta, mentre Perrotta agisce sulla destra. Alle loro spalle Ambrosini e De Rossi costituiscono la cerniera per fare filtro davanti alla difesa che può contare sui numeri di Oddo, Cannavaro, Chiellini e Grosso. Tutti nomi eccellenti che le Far Oer faticano non solo a pronunciare. Evidente il divario fra le due formazioni, tecnico e tattico, anche se l'Italia gioca spesso al di sotto delle sue possibilità. Tanta la carne al fuoco, ma spesso le buone intenzioni degli azzurri vanno a sbattere sul muro degli isolani. Forti fisicamente, i ragazzi di Olsen si limitano a difendere e si affidano alla casualità in fase offensiva.
TONI FA 14 - Nella Nazionale è Oddo ad alimentare il gioco, impadronendosi della fascia destra. Quasi tutti suoi gli spunti sono sempre dedicati a Toni, uomo di casa e del giorno. Il primo gol arriva proprio da un'idea del milanista che dopo uno scambio con De Rossi trova la deviazione di Benjaminsen per la classica delle autoreti. L'Italia spinge e con Oddo, a dare il suo impulso, è Palladino, bravo a districarsi nella selva della gambe avversarie, a cui manca il guizzo decisivo davanti al portiere. A sbloccare il batti e ribatti davanti a Mikkelsen, autore in precedenza di due belle parate, ci pensa il figliol prodigo Toni, bravo a raccogliere di destro e in girata siglare il 2-0. La terza rete è invece un gioiello di Chiellini che, con una prepotente falcata centrale libera un sinistro imparabile. Poco possono le umili Far Oer che però iscrivono sul taccuino una bella conclusione dalla distanza di Olsen.
FAR OER IN FESTA - Poco propensa a umiliare le Far Oer, nella ripresa la Nazionale regala metri all'avversario rallentando il ritmo. Gli azzurri, con la pancia piena, risparmiano energie, mentre Donadoni opera i primi cambi: Bonera per Cannavaro e Quagliarella per Ambrosini. Aumentano così le bocche da fuoco in attacco, addirittura quattro, con due soli centrocampisti di ruolo, Perrotta e De Rossi; una sorta di 4-2-4 che però incide poco. Anche quando Donadoni decide di togliere Toni per Gilardino. A dimostrazione che il 3-0 basta e avanza, anche se il pubblico di Modena non si accontenterebbe mai. Proprio come le Far Oer che, aiutate dalla Nazionale, vanno in gol con Jacobsen. Qualcosa di immenso per gli avversari nordici, capaci in due partite di segnare due reti ai campioni del mondo e di sfiorare la terza. Un vero controsenso, visti i valori in campo, ma che nella festa di Modena ci può anche stare.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 26/11/2007, 11:10




Mondiali 2010: l'urna sorride all'Italia
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Sono stati sorteggiati a Durban, in Sudafrica, i gironi di qualificazione per i Mondiali del 2010. L'Italia è stata sorteggiata nel gruppo 8 della zona europea.

Girone assolutamente alla portata per i Campioni del Mondo in carica che si troveranno ad affrontare Bulgaria, Irlanda, Cipro, Georgia, Montenegro. Al Mondiale si qualificano le prime dei novi gironi mentre otto seconde su nove andranno agli spareggi.

Questo il commento del ct, Roberto Donadoni. "Bulgaria, Eire, Georgia, Montenegro - ha spiegato Donadoni in diretta telefonica con Rai Sport - sono nazionali che non hanno una grande tradizione calcistica, ma sono squadre difficili. La Bulgaria può essere sulla carta quella che ci contenderà la qualificazione. Il Montenegro, come tutte le nazionali dell'ex Jugoslavia, è una squadra ostica, tignosa. Per non parlare dell'Eire. La Georgia la conosciamo, per averla affrontata nelle qualificazioni all'Europeo".


Questo il dettaglio dei gironi dell'area Europa.

Gruppo 1: Portogallo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Albania, Malta
Gruppo 2: Grecia, Israele, Svizzera, Moldova, Lettonia, Lussemburgo
Gruppo 3: Repubblica Ceca, Polonia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Slovenia, San Marino
Gruppo 4: Germania, Russia, Finlandia, Galles, Azerbaigian, Liechtenstein
Gruppo 5: Croazia, Turchia, Belgio, Bosnia, Armenia, Estonia
Gruppo 6: Inghilterra, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan, Andorra
Gruppo 7: Francia, Romania, Serbia, Lituania, Austria, Far Oer
Gruppo 8: ITALIA, Bulgaria, Irlanda, Cipro, Georgia, Montenegro
Gruppo 9: Olanda, Scozia, Norvegia, Macedonia, Islanda
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 1/12/2007, 00:01




Azzurri, -1 al sorteggio
Vai allo speciale Euro 2008

Domenica a Lucerna nascono i gironi per la fase finale. Diretta su Gazzetta.it a partire dalle 12, da evitare Germania, Spagna e Francia. Teste di serie sono l'Olanda, la Grecia e i paesi organizzatori, Austria e Svizzera


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MILANO, 30 novembre 2007 - Il campionato di A, tra sabato e domenica, e in mezzo il sorteggio dell'Europeo. Con la dea bendata a pescare nelle urne, inizia ufficialmente a Lucerna la fase finale di Euro 2008, in programma dal 7 al 29 giugno in Austria e Svizzera. Dopo i verdetti del gironi di qualificazione, le 16 nazionali partecipanti saranno divise in quattro gruppi da quattro squadre ciascuno e il sorteggio avverrà in base a quattro fasce decise in base al coefficente Uefa. Diretta su gazzetta.ita partire dalle ore 12.
RISCHI AZZURRI - Teste di serie Austria e Svizzera, la Grecia campione d'Europa in carica e l'Olanda, la squadra con il miglior coefficente tra quelle qualificate. L'Italia, in seconda fascia, rischia un girone di ferro con Olanda, Germania (o Spagna) e Francia. La migliore delle ipotesi, invece, vedrebbe gli azzurri con Austria, Romania e Russia. Le vincitrici e le seconde classificate di ogni girone accederanno ai quarti di finale a eliminazione diretta. Poi semifinali e finale.
FASCE - Ecco le fasce del sorteggio:
Prima fascia - Austria, Svizzera, Grecia e Olanda
Seconda fascia - Croazia, Italia, Repubblica Ceca e Svezia
Terza fascia - Germania, Romania, Portogallo e Spagna
Quarta fascia - Polonia, Francia, Russia e Turchia
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 2/12/2007, 15:10




Girone di ferro a Euro 2008
Italia con Francia e Olanda!


Urna amara gli azzurri che trovano la nazionale di Domenech, quella di Van Basten e la Romania. Nel gruppo A Svizzera, Repubblica Ceca, Portogallo e Turchia; gruppo B con Austria, Croazia, Germania e Polonia; nel gruppo D Grecia, Svezia, Spagna e Russia

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MILANO, 2 dicembre 2007 - Con il sorteggio di Lucerna è ufficialmente iniziata la fase finale di Euro 2008, in programma dal 7 al 29 giugno in Austria e Svizzera. Sfortunati gli azzurri che trovano Francia, Olanda e Romania
GRUPPO A
Svizzera
Repubblica Ceca
Turchia
Portogallo
GRUPPO B
Austria
Croazia
Polonia
Germania
GRUPPO C
Olanda
Italia
Francia
Romania
GRUPPO D
Grecia
Svezia
Russia
Spagna
 
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90 replies since 9/10/2007, 21:55   592 views
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