| Kaką: "Tutta colpa della crisi"
"La mia volontą era quella di restare al Milan ma alla fine abbiamo deciso di fare quella che consideriamo la cosa migliore per tutti".
Ho accettato una sfida molto affascinante, torneremo a vincere molti titoli". Sono queste le prime parole pronunciate da Kaką nelle vesti di giocatore del Real Madrid. L'ormai ex stella del Milan, dal ritiro della nazionale brasiliana in quel di Recife, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha anche spiegato cosa lo ha spinto ad accettare questo clamoroso trasferimento: "La mia volontą era quella di restare in Italia ma la crisi economica mondiale ha colpito duramente molti club, tra cui quello di Berlusconi. Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di fare quella che consideriamo la cosa migliore per tutti". Kaką ha poi parlato del suo numero di maglia: "Credo che non userņ la 5 che č stata di Zidane, č una responsabilitą troppo grande. Comunque ci penserņ. Lui č stato un campione. Ha fatto la storia del Real Madrid. Pure io voglio contribuire a vincere qualcosa di importante. Il presidente Perez mi ha illustrato un progetto ambizioso. Ma nel Real ci sono gią tanti campioni. Penso a Raul, a Casillas".
Sportmediaset : le parole di Kaką
"Volevo restare, colpa della crisi"
Kaką:Milan in difficoltą, non ha colpe
Da Recife, Ricardo Kaką ha voluto subito spiegare al mondo i perché del suo passaggio al Real Madrid: "La mia intenzione era quella di continuare nel Milan -ha spiegato il brasiliano- ma la crisi ha colpito molto i club, principalmente quelli che sono imprese come il Milan. Ho quindi parlato con la societą e abbiamo concluso che la cosa migliore per tutti era quella del trasferimento. E' stato un sacrificio, il Milan non ha colpe''.
"Ora posso dire che ufficialmente che sono un giocatore del Real Madrid". L'ultima parola č sua, del ragazzo che per sei anni ha fatto volare il Milan sulle sue ali. Prima di un ultimo, grande abbraccio: ''I miei vincoli professionali con il Milan sono finiti, ma il vincolo affettivo non finira' mai. Tutto, fino all'ultimo momento, č stato fatto insieme, esco dalla porta principale. Sono grato alla societą e al presidente Berlusconi.''
"NON HO SCELTO PER SOLDI" ''Il Milan non aveva mai passato una crisi come quella che sta attraversando ora, č stata la prima volta che la societa' ha pensato di vendere un giocatore'', ha continuato Kaką, descrivendo la situazione creatasi gią a gennaio con l'assalto del Manchester City. "La societą ha dovuto farlo, comprendo perfettamente bene la posizione del Milan. Per quanto mi riguarda, ricordo di avere sempre detto che, nel caso di lasciare il Milan, sarei andato al Real. Il mio trasferimento non č stata una questione monetaria, perché ho ricevuto offerte molto superiori'': con chiaro riferimento ai 15 milioni annui proposti qualche mese fa dagli sceicchi dei Citizens.
A MADRID PER VINCERE TUTTO Ora, via a una nuova grande fase di una carriera da predestinato. "Sarņ con giocatori storici come Raul e Casillas cercheremo di fare di nuovo grande il Real Madrid, sia in Spagna sia in Europa'', ha detto Ricky specificando che del Real lo ha molto colpito anche il "buon progetto sportivo. Florentino Perez farą una squadra molto competitiva''. ''Ora ho 27 anni, da giocatore ho avuto tutto quanto potevo conquistare -ha proseguito l'ex n.22 rossonero- sto andando in un posto dove arrivo come uno dei migliori del mondo, ma dove ancora non ho conquistato niente: questa č la mia grande motivazione. Spero che possa terminare l'egemonia del Barcellona e cominciare quella del Real''. Una curiositą: sulla maglia bianca, Kaką vorrebbe un numero che al Milan non ha evidentemente potuto chiedere: ''Vorrei giocare con la maglia numero 6, non con la 5, che era quella usata da Zidane: non mi piacerebbe usare quella maglia, proprio per la sua 'storia' con Zidane. Sarą un esempio per me, ma io voglio cercare di scrivere la mia storia''
L' "ASSIST" DI BECKHAM Nella scelta del Real Madrid rispetto a Chelsea e Manchester City ha molto pesato il consiglio di David Beckham: ''E' stato lui -ha rivelato Kaką- a dirmi che il rapporto che il club ha con il giocatore e l'organizzazione della societą sono eccellenti''.
PATO L'EREDE Secondo Kaką, il suo erede al Milan sara' Alexandre Pato: Ricky sostiene che il suo giovane connazionale ''ha un futuro brillante sia al Milan sia nella 'Seleēao" brasiliana'. E' il grande nome per il presente e il futuro. Questo e' stato l'anno della sua conferma, ha fatto una stagione eccellente. Leonardo? Nel Milan č stato giocatore e dirigente, ora č allenatore, non penso che molti lo abbiano fatto. Spero di avere in qualche modo dato una mano portando dei soldi che potranno servire. Sono sicuro che arriveranno grandi giocatori e si andrą avanti bene senza di me. Leonardo ha le capacitą per mantenere il Milan sulla strada giusta'.
Kaką: "Grazie, Milan un sogno si avvera"
Il brasiliano dopo l'annuncio del passaggio al Real. "I 6 anni rossoneri mi hanno dato tanto. Non volevo andarmene, ma poi č arrivata la crisi e ho accettato, ma solo per trasferirmi nel club madrileno"
"Grazie di tutto, Milan non ti dimenticherņ, ma ora c'č il Real". E questo, in sintesi, il Kaką-pensiero, che puņ lasciar fluire liberamente ora che quello che si pensava, si sapeva che sarebbe accaduto č successo davvero.
"Dal mio arrivo al Milan al mio addio, il comportamento del club rossonero č stato eccellente. Sono sempre stati chiari con me, c'č tra di noi un rapporto leale e sono loro grato. Solo la prospettiva di giocare nel Real Madrid mi avrebbe fatto andare via" - ha detto Ricardo da Recife, dove č in ritiro con la nazionale brasiliana.
Dalla scorsa notte il Pallone d'Oro 2007 č un giocatore del Real, un'offerta, quella merengue, a cui non ha saputo dire di no dopo aver rifiutato lo scorso gennaio il Manchester City. "Sono due casi molto diversi - ha spiegato - Sono due club storicamente diversi. Il City mi ha poi fatto un'offerta a metą stagione, i tifosi si sono mossi per me e ho deciso di rimanere. La porta del Real Madrid č diversa. Era un'offerta sportiva molto interessante e rappresenta una grande motivazione giocare in un grande club".
Kaką guarda avanti. "Mi piace la sfida del Real Madrid, torneremo insieme a vincere - ha detto ancora il fuoriclasse brasiliano - Il progetto sportivo del Real č molto importante, sarą una squadra protagonista in Spagna e in Europa, ha giocatori storici come Raul e Casillas e sono orgoglioso di appartenere a una squadra che lotta per vincere in Spagna e in Europa". Rispetto a quando č arrivato al Milan Kaką sa di avere "responsabilitą diverse, sarą un'esperienza nuova e una sfida importante".
Tanti tifosi rossoneri hanno sperato fino all'ultimo che il loro beniamino ci ripensasse e restasse ancora a Milano e Kaką non li dimentica, né dimentica la squadra in cui ha giocato negli ultimi sei anni. "Ho una gratitudine immensa nei confronti del Milan - dice ancora - Il club che mi ha lanciato č stato il San Paolo, ma chi mi ha proiettato a livello internazionale č stato il Milan. E' stato il club che mi ha fatto conoscere al mondo, che mi ha dato l'opportunitą di essere il migliore al mondo nel 2007 e sono felice di uscire dalla porta principale".
Un addio doloroso ma necessario. "Tutti sono stati presi di sorpresa dalla crisi mondiale, anche i club come il Milan - sottolinea Kaką - E alle volte il modo migliore per aiutare la propria societą č accettare un trasferimento. All'inizio la mia idea era rimanere, come ho sempre detto. Voglio chiarire che non č stata una scelta economica altrimenti ne avrei fatto un'altra. Se un giorno avessi dovuto lasciare il Milan sarebbe stato solo per il Real Madrid".
Una decisione in cui č stato aiutato anche da David Beckham, a cui ha chiesto dei consigli sulla sua esperienza madrilena. "Lui ed altri mi hanno detto che si tratta di un club meraviglioso, di una cittą preziosa e che giocare al Real Madrid č una grande esperienza - racconta - Beckham mi ha aiutato molto e mi ha detto cose molto positive a riguardo, come il fatto che questa avventura avrebbe influito positivamente sulla mia crescita professionale".
Al Milan gią lo rimpiangono "ma con Leonardo, che č un grande allenatore, potranno ancora vincere. Sono sicuro che arriveranno grandi giocatori e che andranno avanti anche senza di me". L'augurio di Kaką č che Pato raccolga la sua ereditą, "č la mia speranza e il mio desiderio. Ha dimostrato di essere un giocatore magnifico, gli mancano solo pochi anni per maturare e consacrarsi ma č un grandissimo giocatore".
Adesso, perņ, c'č da pensare al Real Madrid e all'ereditą di Zinedine Zidane, a cui lo ha gią paragonato il presidente Florentino Perez. "Grazie per questi paragoni, Zizou č un uomo che ha fatto la storia del Real Madrid, sarą un punto di riferimento per me e cercherņ di fare anch'io la storia di questo club", commenta l'ormai ex giocatore del Milan, che perņ non vuole indossare la maglia numero 5 di Zidane "proprio perchč č un giocatore che ha fatto la storia a Madrid".
"Ora sono molto pił tranquillo dopo questo annuncio - prosegue - Adesso spero che l'egemonia del Barcellona finisca e sono sicuro che il Real farą una squadra molto competitiva all'altezza della storia di questo club". Che sarą anche l'ultimo di Kaką. "Avrņ 33 anni alla fine del contratto, c'č ancora il Mondiale del 2014 in Brasile e accadranno molte cose - conclude - Non penso, oggi, di chiudere la carriera a 33 anni, spero solo di fare la storia lą, poi magari rinnovare fino a 35 anni. Allora potrei dire di chiudere".
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