Avanti così!

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 23/9/2009, 09:16




Settimana intensa e importante per il Milan di Leonardo: dopo aver finalmente conquistato due vittorie consecutive in questo inizio di stagione, cosa mai avvenuta nemmeno nelle amichevoli, ora i rossoneri devono confermarsi a Udine, nel primo dei turni infrasettimanali previsti in questo campionato; il successo di Marsiglia in Champions League, bissato a San Siro in campionato contro il Bologna, ha fatto capire che Leonardo è sulla strada giusta e sta plasmando una squadra che può tornare ad essere protagonista, a patto di mantenere intatte per lungo tempo la grinta, la determinazione e la feroce voglia di vincere mostrate in queste ultime sfide. Finalmente abbiamo visto sia in campionato che in coppa una squadra che ha cercato il successo dall'inizio alla fine con la giusta mentalità, sapendo essere anche "operaia", nel senso di più pratica che bella e questo non è una critica ma un elogio: sappiamo benissimo tutti, per ciò che è avvenuto in estate, che questo Milan non potrà, almeno per il momento, vincere e convincere su ogni campo come imponeva una volta la “mission” berlusconiana (quando il presidente era ambizioso e vincente), perchè non è più una delle squadre più forti dal punto di vista tecnico del panorama calcistico nazionale e internazionale, quindi deve affidarsi ad altre doti e metterci il massimo impegno in ogni partita, cosa che non è successa a Livorno e i risultati si sono visti, mentre a Marsiglia e contro il Bologna abbiamo potuto apprezzare un Milan da battaglia che non ha mollato fino alla fine, ha sofferto, ha mostrato limiti e problemi ma alla fine ha ottenuto il risultato che voleva, cioè la vittoria. Non penso che il merito sia solo ed esclusivamente dell'esclusione di Ronaldinho, perchè è vero che nelle ultime partite con lui in campo si giocava in dieci, ma è altrettanto indubbio che in quelle occasioni tutta la squadra aveva giocato al di sotto delle sue possibilità, soprattutto dal punto di vista dell'approccio alla partita e delle motivazioni. Certamente chi ha giocato al suo posto nel ruolo di trequartista, Seedorf, è stato decisivo sia sotto forma di uomo assist (a Marsiglia) che di realizzatore del gol decisivo (contro il Bologna) e ciò non può che confermare che l'esclusione di Dinho è stata scelta saggia e azzeccata; la logica lascerebbe intendere che anche a Udine il brasiliano potrebbe essere escluso, ma nel frattempo è tornato disponibile, è stato convocato e potrebbe essere rilanciato da Leonardo se quest ultimo optasse per il modulo ad albero di Natale, con una sola punta (Inzaghi?), supportato da Seedorf e Ronaldinho; solitamente, però, squadra che vince non si tocca e sarebbe rischioso modificare un assetto offensivo che sembra funzionare, anche se in verità contro il Bologna la squadra ha faticato moltissimo a trasformare in gol la netta superiorità e le tante azioni costruite nell'arco di tutto l'incontro. Se Storari non avesse miracolosamente deviato in angolo l'unico vero tiro in porta del Bologna e se Portanova non avesse sbagliato mira di pochissimo, ora staremmo qui a parlare dell'ennesimo risultato deludente in una partita in cui il Milan ha attaccato moltissimo, è entrato spesso in area avversaria ma ha conquistato solo tanti calci d'angolo e ha ottenuto molto meno di quanto avrebbe meritato per il gioco espresso, magari caotico e confusionario in qualche frangente ma aggressivo e generoso. Leonardo ha mostrato coraggio non solo escludendo Ronaldinho ma anche lanciando dal primo minuto Abate nel ruolo di terzino destro, quasi a dire: "Visto che non mi avete comprato i terzini che volevo...me li costruisco in casa con chi ho a disposizione"; la prestazione del giovane laterale rossonero è stata ottima in fase di spinta e si attendono solo conferme in fase difensiva contro una squadra che attacchi più e meglio del Bologna; un buon banco di prova potrebbe già essere quello di Udine, ma bisognerà vedere cosa deciderà Leonardo per quanto riguarda una formazione ancora priva di Thiago Silva in difesa e ora anche di Ambrosini a centrocampo. Comunque al di là degli uomini che verranno schierati, la cosa più importante sarà scendere in campo al Friuli con la stessa grinta, la stessa determinazione e la stessa voglia di far bene vista nelle ultime due partite; l'Udinese è sicuramente più forte del Bologna ma non certo del Marsiglia e poi si giocherà di merdoledì sera con la luce dei riflettori; mancherà solo la musichetta della Champions per ricreare il clima ricco di fascino delle sfide europee, ma a quello ci può pensare Galliani con lo stesso stratagemma usato domenica negli spogliatoi di San Siro, perchè se ciò serve a vedere anche in campionato lo stesso Milan di coppa, ben venga. Scherzi a parte è fondamentale per il prosieguo della stagione inanellare una serie di risultati positivi in campionato e questa settimana, con tre impegni ravvicinati, sembra ideale per riuscire nell'intento e siccome la trasferta di Udine è sicuramente la sfida più insidiosa, ci vorrà il miglior Milan per espugnare un campo ostico anche se storicamente favorevole ai rossoneri. Avanti così, caro vecchio Milan, perchè quando lotti e dai tutto quello che hai in campo ci piaci davvero tanto e ci fai contenti indipendentemente dalla qualità del gioco e dai risultati; siamo pronti a soffrire accanto a te, a patto di continuare così, battagliando insieme contro tutto e tutti per essere comunque protagonisti, nonostante le difficoltà e i problemi di una stagione particolare per tanti motivi che tutti sappiamo benissimo.
 
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