| Il tecnico rossonero elogia la cultura sportiva degli inglesi e promuove Leonardo: "Farà una grande stagione. E Pato è già una garanzia"
L'Italia non ha la cultura sportiva dell'Inghilterra. Carlo Ancelotti, allenatore del Chelsea capolista in Premier League, commentando per Sky Sport24 le parole del ct inglese, Capello, non si sbilancia. "In Italia comandano gli ultrà? Non so se è così - dice -. Ho sentito le dichiarazioni di Fabio e devo dire che quello che succede in Inghilterra sicuramente è diverso rispetto all'Italia. Qui c'è una bella cultura sportiva, la gente va per divertirsi, non c'è violenza, non c'è la polizia intorno alle partite. Gli stadi sono molto confortevoli, da questo punto di vista l'Italia è indietro rispetto all'Inghilterra". Una una distanza colmabile... "Penso di si perché, come l'Inghilterra è riuscita a fare enormi passi avanti dagli anni '80 ad oggi, credo che può farlo anche l'Italia, soprattutto da un punto di vista delle strutture. Qui gli stadi sono più belli".
IL CHELSEA — L'ex tecnico del Milan, poi, non condivide l'idea che per un allenatore in Inghilterra è tutto più facile: "non è più facile qua, diciamo che il lavoro e l'impegno sono gli stessi, c'è meno pressione intorno al tuo lavoro e all'ambiente. Qui il calcio è vissuto come uno spettacolo, dove lo spirito polemico viene tralasciato". Sul Chelsea poi, dice: "È una squadra affidabile, che non è stata costruita quest'anno e che tanti anni lotta ai vertici, con giocatori molto bravi".
PATO NUOVO IDOLO — Quando il discorso cade sul Milan, Ancelotti usa parole d'elogio: "Sta tornando l'entusiasmo della gente, stanno scoprendo un nuovo idolo, che è Pato, è ritornato Nesta. È destinato a fare un'ottima stagione". Sull'impossibilità del Chelsea di operare sul mercato e quindi di arrivare a Pazzini, poi, aggiunge: "Non possiamo dire niente su questo, perchè stiamo aspettando una decisone della Fifa. Prima di fare qualsiasi passo, dobbiamo aspettare. Pazzini sta facendo benissimo, fermo restando che se tutti i giocatori che stimo dovessero venire a giocare nella mia squadra, dovremmo allargare la rosa". Parlando del campionato italiano Ancelotti non ha dubbi, l'Inter è sempre la squadra più forte: "Credo di sì, ha una rosa molto competitiva e completa, rimane la squadra da battere". Sulla Juventus: "L'ho vista giocare nelle prime partite e mi era piaciuta molto, a Roma, con la Lazio e con la Roma. Ha avuto un periodo di flessione legato a nuovi meccanismi, a nuovi giocatori che si sono inseriti. Logico. Credo che la Juve a livello di strutture è un'ottima squadra".
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