Olimpiadi VANCOUVER 2010

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 16/2/2010, 10:20




Ieri snow e pattinaggio
Attesa per la supercombinata


Figura: Della Monica-Kocon chiudono al dodicesimo posto. Gasparini diciottesima nello slittino donne dopo le prime due run. Oggi la discesa maschile valida per la supercombinata: al via Heel, Innerhofer, Moelgg e Paris. Ma c'è l'incognita pioggia


Ecco il programma delle gare più importanti di oggi. Si comincia, pioggia permettendo, alle 10 (le 19 in Italia) con la discesa libera valida per la supercombinata maschile (per l'Italia al via Werner Heel, Christof Innerhofer, Manfred Moelgg e Dominik Paris; alle 22.30 lo slalom). Allo stesso orario lo snowboard cross (Raffaella Brutto). Alle 19.30 il biathlon con l'inseguimento donne (Katya Haller, Michela Ponza, Karin Oberhofer), quindi la prova maschile (21.45) con Christian De Lorenzi, Lucas Hofer, Rene Laurent Vuillermoz e Markus Windisch). Per il pattinaggio velocità i 500 m (ore 22) di Chiara Simionato. Slittino: ultime due run per Sandra Gasperini alle 22 e alle 23.30. Pattinaggio di figura: singolo maschile - programma corto - alle 23.15 con Paolo Bacchini e Samuel Contesti. Per l'hockey i padroni di casa del Canada impegnati contro la Norvegia alle 23.30 nell'esordio olimpico.

ARGENTO PILLER — Ieri la terza giornata dei Giochi olimpici invernali ha assegnato la prima medaglia al fondo azzurro. Pietro Piller Cottrer ha vinto l'argento nella 15 km tl, secondo a 24" dietro lo svizzero Dario Cologna. Decimo, a 59"9, Giorgio Di Centa, che ora si concentrerà sulle distanze lunghe. Diciannovesimo Valerio Checchi, ventiquattressimo Thomas Moriggl. Delusione nella 10 km femminile, con le azzurre lontane dal podio. La svedese Charlotte Kalla ha vinto l'oro precedendo di 6"6 Kristina Smigun (Estonia) e di 15"9 Marit Bjoergen (Norvegia). Arianna Follis ha chiuso all'undicesimo posto con il tempo di 25'54"1. Più indietro Silvia Rupil, Sabina Valbusa e Marianna Longa, a oltre un minuto.

DISCESA — Didier Defago ha vinto la discesa libera maschile che ha aperto il programma dello sci alpino. Lo svizzero ha preceduto di 7 centesimi il norvegese Svindal e di 9 lo statunitense Bode Miller. Male gli azzurri: Werner Heel decimo a 88 centesimi, Peter Fill quattordicesimo (a 98), Innerhofer diciassettesimo a 1"27 dopo una grande prima parte di gara; Staudacher 26° a quasi 3 secondi.




SNOWBOARD — Un azzurro ai quarti e tre agli ottavi di finale per il cross italiano. Pozzolini è arrivato a un passo dalla semifinali con il terzo posto di batteria. Nel turno precedente Alberto Schiavon aveva chiuso la sua serie al secondo posto con una grande rimonta ma dopo l'arrivo è stato squalificato per un contatto con il francese De Le Rue dai giudici. L'oro è andato a Seth Wescott (Usa) che ha conservato il titolo conquistato a Torino battendo in finale Mike Robertson (Can) e Tony Ramoin (Fra).

pattinaggio velocita' — NeI 500 metri Ermanno Ioriatti chiude al 24esimo posto migliorando nella seconda manche la sua prestazione passata dal 35"957 della prima prova al 35"842 di quella successiva. Oro alla Corea del Sud con Mo Tae-Bum; due giapponesi sul resto del podio (Nagashima e Kato). A metà della prima manche la gara è stata sospesa per un'ora e 35 minuti a causa di un guasto alla macchina per la rifinitura del ghiaccio quando erano scese in pista la metà delle 20 coppie del programma.

FIGURA — L’hanno cercato, l’hanno inseguito, l’hanno sognato. E alla fine, al quarto tentativo, l’hanno trovato. Xue Shen-Hongbo Zhao, marito e moglie, hanno l’oro olimpico delle coppie d’artistico al collo. Si aggiunge a due bronzi a cinque cerchi, a tre titoli mondiali e a due stagioni di stop, prima di decidere, l’estate scorsa, di riprovarci. Trentasei anni lui, 31 lei, la missione adesso, al termine di una gara intensissima e che ha fatto vibrare emozioni, è compiuta. Con tanto di progresso di 2.32 punti sul proprio record del mondo nel totale (216.57). Il trionfo cinese (e di coach Bin Yao) è completato dall’argento di Pang Qing-Tong Jian, capaci addirittura di vincere il libero col record del mondo (141.81) e di passare dal quarto al secondo posto. Il bronzo ai tedeschi Savchenko-Szolkowy, grandi ma leggermente imprecisi. Per la Cina è il primo trionfo olimpico della storia nella figura. Interrompe la più lunga striscia di imbattibilità dei Giochi invernali: la Russia, intesa anche come Urss e Csi, nella specialità vinceva da Innsbruck 1964. Gli azzurri Nicole Della Monica-Yannick Kocon chiudono al 12° posto: tredicesimi nel libero, perdono una piazza rispetto a domenica, ma sia nel segmento di gara (104.78), sia nel totale (161.60), come già nel corto, migliorano i propri record italiani, ottenuti il 20 gennaio agli Europei di Tallinn (104.16 e 156.80). Se Nicole non fosse caduta sul triplo salchow iniziale, la prestazione sarebbe stata ancor più positiva, ma il risultato va salutato comunque con un applauso. Soprattutto tenendo presente che i due pattinano insieme da meno di tre anni. "E’ stata una grande esperienza - dicono all’unisono - abbiamo imparato tanto".
(dal nostro inviato Andrea Buongiovanni)

SLITTINO — Nel singolo femminile Sandra Gasparini è diciottesima dopo le prime due run con il tempo di 1'24"500, a 1"259 dalla leader Nina Reithmayer (Austria). Oggi le ultime due prove che assegneranno le medaglie.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 18/2/2010, 10:34




Arianna, un bronzo
che vale uno spogliarello


L'azzurra racconta la storica prima medaglia femminile individuale nello short track. E svela la scommessa "piccante" da onorare



Arianna Fontana, la baby diventata (quasi) grande, è sul podio olimpico: questo bronzo vale come un oro. Tre piccoli-grandi capolavori (quarti, semifinale e finale) e oplà, la medaglia dei 500 è cosa fatta. Se c’era una gara in cui la 19enne valtellinese aveva possibilità di ben figurare, era proprio la più corta del lotto. Ma da lì a dire che l’azzurra fosse tra le favorite, il passo era lungo. Arianna però va veloce, molto veloce. E ha un talento sconfinato. Gli addetti ai lavori lo sanno da sempre, gli altri dallo storico terzo posto conquistato con la staffetta a Torino 2006. Miss Fontana, quel giorno, a 15 anni, divenne la più giovane medagliata nella storia azzurra delle Olimpiadi invernali. Ora è anche la prima donna capace di un podio individuale nello short track. Non si parli di fortuna: nemmeno in riferimento a quel millesimo di secondo che, in semifinale, l’ha separata dalla cinese Yang Zhou e da un’atroce beffa. La fortuna, in uno sport che pure a volte pare casuale, non esiste.

Arianna Fontana, 19 anni, felice sul podio. Reuters
Arianna Fontana, 19 anni, felice sul podio. Reuters

gioco di squadra — Capello corto, aria sbarazzina e occhio vispo, Arianna s’è superata. Non ha sbagliato una partenza, momento cruciale soprattutto dei 500 e ha gestito le prove con la freddezza di una veterana. La sua è una partenza destinata a fare scuola, diversa da quella di tutte le altre, ereditata dalle rotelle, suo primo sport. "L’ho messa a punto negli ultimi mesi - ha spiegato - e provata in gara per la prima volta agli Europei del mese scorso. Poggiando il piede destro parallelo alla linea del via, guadagno nella rapidità dei primi appoggi". Dopo il miracolo della semifinale, nella volata verso il podio non ha corso rischi. "Una medaglia vale più di una squalifica..." ha sorriso. Per la gioia del c.t. Fabio Magarotto e del vice Michele Antonioli. Perché se è vero che la portacolori delle Fiamme Gialle ha dedicato il risultato a se stessa, alla famiglia e al fidanzato, il compagno di squadra aostano Roberto Serra, dietro c’è il lavoro di un gruppo che non smette di stupire.

la promessa — Coi 50.000 euro del premio si regalerà una vacanza. "Il più presto possibile, al caldo. Amo il mare" ha svelato. Sulla schiena, non a caso, ha tatuata una razza. "I suoi movimenti nell’acqua mi affascinano". Prima c’è da finire l’Olimpiade (coi 1000 e i 1500) e la stagione. E da onorare una promessa fatta in caso di medaglia: uno spogliarello al Villaggio. "Sfilerò in biancheria intima di notte, così non mi vedrà nessuno... E poi vi manderò il filmato". Irresistibile Arianna.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 1/3/2010, 10:18




Vancouver, trionfo canadese
Ma non tutto ha funzionato


Chiusura festosa e ironica dei Giochi, ma l'organizzazione ha avuto gravi pecche, anche se l'accoglienza è stata pregevole. Appuntamento nel 2014 a Sochi, in Russia


Non sono state Olimpiadi perfette, prima di tutto per la morte di Nodar Kumaritashvili e in secondo luogo per quello che, anche sui campi di gara, non ha funzionato. Ma i canadesi hanno strappato ugualmente un sorriso con la loro straordinaria accoglienza e l'ironia con cui hanno scelto di aprire la cerimonia di chiusura. Ricordate il braciere "monco" dello show inaugurale? Una gaffe colossale, rovesciata e utilizzata come prologo dello spettacolo di ieri sera: il braccio rimasto incastrato il 12 febbraio è riemerso davanti a Catriona LeMay Dohan, che ha potuto accendere la sua parte di fuoco olimpico in un flashback surreale ma suggestivo. Come accaduto spesso nella storia recente dei Giochi, la cerimonia di chiusura è una festa rumorosa e segmentata brevemente tra coreografie disegnate sul pubblico e interpretazioni di tutte le stelle della patria, da Neil Young a Michael Buble, da William Shatner allo straordinario Michael J. Fox, dai Nickelback ad Avril Lavigne e Alanis Morrissette. Gli atleti sfilano un po' in disordine - gli italiani addirittura in due gruppi - e fanno un po' di sana "caciara" visto che la tensione della gara non c'è più. Giuliano Razzoli, il nostro portabandiera, è emozionato. Manuela Moelgg ha sulla guancia la foglia d'acero simbolo del Canada, Roland Fishnaller e Denise Karbon si abbracciano sorridenti, Pietro Piller Cottrer entra nello stadio con la telecamera per registrare attimi irripetibili.

VERSO SOCHI — Nella notte infinita di brindisi in strada per l'oro dell'hockey, il Canada lascia il palcoscenico che gli ha permesso di uscire per un po' dal suo innato e ammirato isolamento. La Russia raccoglie il testimone con cinque testimonial d'eccezione: Evgeny Plushenko (argento nel pattinaggio di figura tra le polemiche), Alexander Ovechkin e Vladislav Tretiak (ieri, oggi e domani dell'hockey mondiale), Irina Rodnina (3 ori olimpici consecutivi nel pattinaggio di figura) più la meravigliosa modella Natalia Vodianova. Per gli 8 minuti e mezzo di presentazione Sochi non ha badato a spese. Del resto il 2014 è dietro l'angolo se si guarda nella prospettiva di Giochi attraenti e necessariamente sicuri, "televisivi" e compatibili con il rispetto dell'ambiente. Almeno nelle intenzioni.
 
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